giovedì 22 agosto 2013

Terremoto: scossa 4.4 al largo di Ancona

Nessun ferito ma tanta paura. Moltissime le chiamate a vigili del fuoco e Protezione Civile

Una scossa di 4.4 gradi abbastanza breve ma superficiale, con l'epicentro nel mare fra Ancona, Sirolo, Numana e Porto Recanati, a 7,9 km di profondità, e per questo avvertita anche a km di distanza, lungo tutta la costa marchigiana da Fano (Pesaro Urbino) a Porto Sant'Elpidio (Fermo), e anche in alcune località dell'entroterra: Macerata e Jesi.

E' rientrato l'allarme secondo il quale un uomo era disperso nella zona della Spiaggiola di Numana, dopo il terremoto di stamani che ha provocato un distacco di calcare dal Monte Conero. Lo ha confermato poco fa la Capitaneria di porto di Ancona, che ha in zona 30 uomini impegnati nei vari controlli.

Un replay di quanto era avvenuto il 21 luglio scorso, con la scossa di magnitudo 4.9 delle 3:32 di notte, che fino a questo momento rappresenta il 'picco' della crisi sismica del distretto del Conero, iniziata a giugno con scosse attorno al secondo-terzo grado della Scala Richter.

Molte le persone uscite in strada per la paura, e tante le chiamate ai vigili del fuoco e alla Protezione civile.

Un grosso blocco di calcare si è staccato dal Monte Conero, precipitando fra la Spiaggia Gigli e i Lavi di Sirolo, una zona già interdetta alla balneazione perché la falesia è a rischio di frane. ''Non ci sono stati feriti - spiega il sindaco Moreno Misiti - ma stiamo monitorando la situazione con verifiche in tutta l'area''. Il fumo sollevato dal crollo era visibile fino a Numana, e numerosi cittadini hanno telefonato allarmati ai vigili del fuoco.

Un pezzetto di cornicione si è staccato dalla sede della Prefettura in piazza del Plebiscito ad Ancona, qualche crepa in corso di valutazione è comparsa nelle pareti della sede del Distaccamento porto dei vigili del fuoco di Ancona e nell'immobile che ospita la Capitaneria di porto.

Verifiche dei vigili del fuoco sono in corso anche nel palazzo dell'Inps e in alcuni uffici ed edifici privati. Nessuna segnalazione di rilievo è giunta da Porto Recanati e Loreto, ricomprese nell'area dell'epicentro, anche se a Loreto il sindaco ha deciso di aprire il Centro operativo comunale per coordinare i sopralluoghi.

Un altro modesto movimento franoso all'altezza della falesia del Trave, sopra la spiaggia di Portonovo, una delle più frequentate della riviera del Conero. Anche questa, come l'area precedente, è da tempo interdetta alla navigazione, alla balneazione e alla sosta, proprio per il pericolo di frane e smottamenti che accompagna la storia geologica del Monte Conero.

I divieti della Capitaneria di porto di Ancona però non sempre vengono rispettati, e turisti e bagnanti si avventurano spesso anche in zone proibite, oltre le recinzioni, ''pur sapendo di non doverlo fare'', afferma il comandante della Guardia costiera di Ancona Giovanni Pettorino. In queste ore, due squadre di terra della Capitaneria di porto e due unità navali, la Motovedetta Cp861 e il gommone Alfa 83, stanno perlustrando via terra e via mare tutto il profilo di costa interessato dal sisma, fino a Porto Recanati. Verifiche sono state condotte anche ai pontili e alle piattaforme in mare della Raffineria Api di Falconara marittima, tutte con esito negativo.

fonte: Ansa

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