La Spezia - Il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea semi evacuato per allagamento, nove scooter abbrustoliti da un fulmine, un muraglione crollato sopra due automobili in sosta e una cantina in fiamme. Per Giove pluvio! Verrebbe da esclamare. E tutto sommato poteva andare ancor peggio se la pioggia di ieri notte avesse proseguito con la stessa intensità con cui è caduta dalle 2 alle 5. Si dice che sulla provincia spezzina si siano abbattuti quasi duemila fulmini e siano caduti dai cinquanta ai cento millilitri d’acqua, specie in alta Val di Vara, in appena tre ore. «Meno male che siamo in estate e quindi la perturbazione è rimasta circoscritta in poche ore - commentava ieri un esperto - altrimenti ci sarebbero stati guai ben più seri». E invece il territorio spezzino tutto sommato ha tenuto, facendo registrare solo lievissime frane.
Il fatto più grave si è verificato appunto al pronto soccorso dove per la terza volta un tombino, posto davanti a un’uscita posteriore, è saltato provocando l’allagamento dei locali con una ventina di centimetri d’acqua. Fortuna ha voluto che non erano in corso urgenze e quindi i vigili del fuoco hanno potuto azionare liberamente le pompe elettriche per prosciugare gli ambienti e il pronto soccorso è potuto ritornare pienamente operativo poco prima dell’alba.
Paura invece in via Sarzana 81, a Largo Marcantone. Un fulmine ha colpito un area di sosta riservata agli scooter e ne ha bruciati nove in un colpo solo. Non solo, la saetta ha perfino carbonizzato una delle vetrate blindate dell’adiacente agenzia Carispezia, che ha costretto i responsabili dell’istituto di credito a sostituirla in mattinata per evitare che qualcuno potesse approfittare della situazione per introdursi nell’agenzia.
fonte: Il Secolo XIX
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