Paura anche in Piemonte: le piogge che cadono incessanti ormai da ore sulla regione Straripamento del fiume Bormida nella zona est di Alessandria
stanno ingrossando il livello del Po. Stando ai modelli attuali, nelle prossime 24-36 ore dovrebbe continuare a salire e l’onda di piena potrebbe interessare il tratto di fiume compreso tra la Dora Baltea e il Ticino.
Nel frattempo, il Bormida è uscito dagli argini nella zona ad est di Alessandria. La Protezione civile ha sgomberato alcune persone nelle aree golenali, in una zona prevalentemente non urbanizzata o occupata da capannoni.
Più a Sud Il ponte di Vocemola è chiuso e il comune di Arquata ha chiesto alla società autostrade di far raggiungere le proprie abitazioni tramite l’autogrill sull’A7. L’acqua non è potabile a Stazzano, Vignole e Serravalle. I ponti sullo Scrivia sono chiusi a singhiozzo. Il torrente Lovassina ha esondato e credo sia chiusa la statale 35 tra Alessandria e Novi.
«Siamo molto preoccupati per quello che potrà avvenire nel bacino del Po». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, al termine della riunione tenuta a Genova per fare il punto dopo l’alluvione di ieri. Gabrielli si è collegato in videoconferenza con il comitato operativo della Protezione Civile a Roma, dove è stato analizzato lo scenario per le prossime ore. Allo stato, sono previste forti piogge su buona parte del Piemonte almeno fino a domani.
Le intense precipitazioni sul Piemonte hanno provocato fenomeni di piena di elevata criticità sui fiumi Bormida, Orba, Scrivia e nell’area alessandrina nella zona di confluenza tra Bormida e Tanaro. Lo rileva l’ultimo aggiornamento dell’Aipo, l’Agenzia interregionale per il Po. I livelli lungo Bormida e Orba hanno poi cominciato a decrescere, ma «le previsioni meteo per le prossime 24 ore su tutto il territorio piemontese sono impegnative e se risultassero confermate determineranno ulteriori fenomeni di piena sui fiumi piemontesi».
Il Centro Funzionale piemontese ha emesso livelli di criticità superiori a `2´ per la maggior parte del territorio. Per quanto riguarda l’asta principale del fiume Po, i fenomeni di piena in atto e gli apporti degli affluenti piemontesi previsti potrebbero portare nelle prossime 24/36 ore - presumibilmente a partire dalla notte tra domenica e lunedì - al formarsi di un’onda di piena che, afferma l’Aipo, potrà raggiungere agli idrometri piemontesi di Carignano, S.Sebastiano, Crescentino, Isola S.Antonio anche livelli di elevata criticità. In particolare, verrà seguito «con molta attenzione» il tratto del Po compreso tra la confluenza della Dora Riparia e la confluenza con il Tanaro e le zone di confluenza della Dora Baltea e del Sesia. Aipo ha già attivato la sala Servizio di Piena centrale, a Parma, e tutte le sue strutture territoriali. Nicola Dell’Acqua, del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha coordinato questa mattina a Parma una riunione operativa per avviare l’attività dell’Unità di comando e controllo di bacino in vista della possibile piena sul Po.
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