martedì 17 settembre 2013

Costa Concordia: in assetto di navigazione!

Terminata l'operazione di rotazione del relitto con pieno successo. Molto deformato il lato di dritta. Ora inizierà la fase di sollevamento per portare la chiglia dalla profondità degli oltre 30 mt attuali ad un pescaggio di 18 mt.

Concordia in piedi entro l'alba

La Costa Concordia è di nuovo in asse. Le operazioni di rotazione della nave sono completate: lo ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli in conferenza stampa. "Penso che meglio di cosi' non potesse andare". Lo ha detto il responsabile del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia. "Oggi abbiamo messo un punto decisivo per l'allontanamento della nave" dall'isola del Giglio. Lo ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli, annunciando che "l'operazione di parbuckling della Concordia si è conclusa". fonte: ANSA

lunedì 16 settembre 2013

Terremoto MI 5.3 ad Atene

Terremoto di magnitudo MI 5.3 rilevato in Grecia, nel distretto sismico di Atene alle 15:01:16 UTC (17:01:16 ora italiana). Epicentro 38.75°N, 22.8°E. Ipocentro 10 km di profondità. Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose.

Maltempo, mareggiate su coste Toscana

Disagi per i voli in Sicilia e allagamenti. Temporali in Calabria e temperature in calo

Mare agitato fino alle ore 12 di domani, martedì 17, sull' arcipelago a nord dell'Elba e sulla costa centro-settentrionale. L'attenuazione del moto ondoso è prevista a partire dalla mattina di domani. Interessate le province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto ma solo limitatamente al bacino della Val di Cornia e quindi non dovrebbe toccare le isole a sud come il Giglio dove è in corso il raddrizzamento della Concordia. L'avviso di criticità moderata è stato emesso dalla Sala operativa permanente della Protezione civile regionale.

Protezione civile, venti forti e mareggiate Il passaggio di una perturbazione porterà, nelle prossime ore, un rinforzo dei venti di foehn al Settentrione e da Ovest sulle regioni Centro-meridionali, in particolare sui settori tirrenici. Lo indica la Protezione Civile che ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Dalla sera di oggi, previste dunque precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, sul Friuli Venezia Giulia. I fenomeni daranno luogo a rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Dalla sera/notte di oggi si prevedono inoltre venti forti di foehn sul Piemonte, venti forti con raffiche di burrasca dai quadranti occidentali sulla Sardegna, in estensione a Toscana, Lazio e Campania, in particolare sui settori costieri. Si prevedono mareggiate lungo le coste esposte.
Disagi per i voli e allagamenti in Sicilia  - Tre voli sono stati dirottati da Catania a Palermo a causa del maltempo: due aerei Meridiana da Napoli e Linate e uno da Fiumicino. Intanto, un nubifragio si è abbattuto stamani su Messina e provincia. Nella città dello stretto i tram sono fermi e si registrano lunghe fine ai caselli dell'autostrada. Circa dieci famiglie sono rimaste isolate sul Torrente Trapani, in Contrada Caccarazza, a causa di uno smottamento del terreno, mentre una Fiat Panda, con a bordo un vigile del fuoco, rimasto ferito, si è ribaltata sull'A20, nei pressi di Villafranca Tirrena (Me). Decine gli interventi dei vigili del fuoco. La perturbazione che sta interessando la Sicilia orientale, era arrivata in nottata a Palermo, dove ha provocato decine di allagamenti nella zona di via Oreto, Guadagna e Corso Calatafimi. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per liberare le auto rimaste bloccate nelle strade.

Temporali in Calabria, disagi sulla statale 18 .Temperature in caloTemporali e vento forte in Calabria dove le temperature sono in rapido calo. La zona maggiormente colpita è quella della costa tirrenica reggina. A causa del maltempo è stato istituito provvisoriamente il senso unico alternato, con possibilità di sporadiche chiusure, sulla strada statale 18 "Tirrena Inferiore", nel territorio di Bagnara Calabra. Sono intervenute squadre dell'Anas e forze dell'ordine.
fonte: Ansa

Terremoto di MI 6.2 in Alaska

Un terremoto di magnitudo(MW) 6.2 è avvenuto alle ore 18:21:00 italiane del giorno 15/Set/2013 (16:21:00 15/Set/2013 - UTC). Il terremoto è avvenuto nel distretto sismico: Andreanof Islands, Aleutian Islands, United States. 51.69°N, 174.7°O Profondità 30 km Un sisma di 6.2° Richter è stato registrato alle 16:21:00 UTC (le 18:21:00 ora italiana del 15/09/2013) nel distretto sismico delle isole Andreanof (Isole Aleutine, USA). Epicentro 51.69°N, 174.7°O; ipocentro a 30 km di profondità. E' il secondo sisma di forte intensità registrato questo mese alle Aleutine. Il precedente, di MI 6.3, il 4 settembre scorso.

sabato 14 settembre 2013

Dei soldi destinati alla Liguria del dissesto geologico, quasi tutto è ancora nelle tasche del governo

L’alluvione e i fondi dimenticati

Genova - Piove, il governo non paga. Assicura, promette, stanzia, ma alla fine il fiume di denaro si trasforma in un rivolo dal percorso accidentato. Degli 11,5 milioni destinati alla Liguria per mettere in sicurezza il suo territorio, franato tra la fine dell’anno scorso e quest’anno sono arrivati nelle casse della Regione soltanto 2 milioni e 850mila euro e altrettanti sono ancora per strada. E questa è una storia.
Ma le vicende dei finanziamenti per i danni alluvionali in Italia sono sempre complicati. La Regione Liguria, ad esempio, deve ancora distribuire alle imprese alluvionate 23 milioni di fondi (su un totale di 40) perché la documentazione che deve essere presentata è molto complessa e non tutti i danneggiati sono stati in grado di completarla.
Il caso dell’alluvione del 2012/2013 è emblematico. A cavallo dell’autunno e della primavera le piogge battono il territorio ligure. Frane ovunque. L’assessorato Ambiente della Regione censisce situazioni ad alto rischio a Uscio, Casarza Ligure, Sestri Levante, Camogli, Sant’Olcese, Mendatica e anche nel perimetro dell’ospedale San Martino. La situazione più grave è quella di Ortonovo e della val di Magra, già provate dalle alluvioni del 2011. Il territorio si sbriciola. Il commissario straordinario che poi è il presidente della Regione, Claudio Burlando, ottiene 11,5 milioni. Non sono fondi emergenziali, ma mirati. Devono servire per le infrastrutture dissestate, le frane e i danni in Val di Magra.
Ma di quei soldi ne sono arrivati ben pochi in Liguria e la nuova stagione delle piogge è alle porte.

fonte: Il Secolo XIX - web

giovedì 12 settembre 2013

Sonda Voyager 1 uscita da Sistema Solare

Ha impiegato 36 anni. Si trova a 19 miliardi di km dalla Terra
La sonda americana Voyager 1 lanciata nel 1977 è il primo oggetto costruito dall'uomo a superare i confini del Sistema Solare. La notizia era stata già annunciata varie volte, ma ora la conferma è definitiva. Al momento la sonda si trova nello spazio interstellare a circa 19 miliardi di km dalla Terra in una regione di transizione al di fuori della bolla solare, dove però alcuni effetti generati dalla nostra stella sono ancora evidenti. I dati sono stati pubblicati dalla rivista Science.

mercoledì 11 settembre 2013

Alluvione e frane, interventi per la sicurezza dei torrenti in Valpolcevera e Valgraveglia

I lavori sulle sponde e negli alvei di due rivi, a Sant’Olcese e Ne, e ricostruzione di un muro d’argine per un affluente del Sardorella, sempre a Sant’Olcese. Sono i tre interventi, inseriti nel programma della difesa suolo 2013, deliberati con i poteri della giunta provinciale di Genova dal commissario Piero Fossati, per un importo complessivo di circa centomila euro. “I progetti sono pronti – dice Fossati – e contiamo di far partire i lavori fra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, prima della stagione più a rischio”. A Sant’Olcese l’intervento più consistente (35.000 euro) riguarda un tratto del rio Ciubeca, affluente del Sardorella, immediatamente a monte del capoluogo (e sede municipale) di Piccarello dove una grossa frana con molti tronchi d’albero ostruisce l’alveo del corso d’acqua. I lavori rimuoveranno tutti gli alberi abbattuti e poi con gli escavatori libereranno il greto dalla massa di terra e pietre. Analogo, ma ancora più impegnativo per le caratteristiche della frana, l’intervento in Val Graveglia (per 50.000 euro) a Valle delle Cascine, nel Comune di Ne dove una frana di massi enormi – ciclopici – li definiscono in gergo i tecnici perché sono lunghi anche più di sette metri, larghi cinque e alti quasi altrettanto – ha invaso l’alveo, lasciando anche roccioni in bilico sul versante. In questo caso si dovrà prima procedere a sganciare i massi sospesi e poi a rimuoverli insieme a quelli già precipitati nel greto. “In entrambi i casi – dice Piero Fossati – ripristinare le dimensioni dell’alveo è fondamentale per ridurre nelle due aree i rischi legati alle pienee. Il terzo intervento (per 13.000 euro) riguarda ancora Sant’Olcese, nella frazione di Vicomorasso, per il ripristino dell’argine di un rio affluente del Sardorella. I lavori demoliranno e ricostruiranno un tratto danneggiato del muro d’argine con un nuovo manufatto in calcestruzzo e l’ultima parte di un collettore metallico, collegato all’argine, che raccoglie e drena le acque profonde dal versante. fonte: Genova24.it

Terremoto 3.6 in Calabria

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata registrata alle 00:01 al largo della costa ovest della Calabria, davanti la provincia di Vibo Valentia. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 213,2 km di profondità ed epicentro oltre 20 km dalla terraferma. Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.

Piogge a nordest e regioni tirreniche

Allerta meteo sul Friuli Venezia Giulia, in estensione ad Umbria, Lazio, Campania ed ai settori occidentali di Abruzzo e Molise Nuova allerta meteo della Protezione Civile: nelle prossime ore una nuova perturbazione interesserà il nostro paese portando piogge e temporali su nord est e regioni tirreniche centrali. Sulla base delle previsioni disponibili gli esperti prevedono dal pomeriggio di oggi precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale sul Friuli Venezia Giulia, in estensione ad Umbria, Lazio, Campania ed ai settori occidentali di Abruzzo e Molise. I fenomeni saranno localmente intensi e potranno essere accompagnati da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento. Il Dipartimento seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile.

martedì 10 settembre 2013

Terremoto 4.5 in Grecia

Una forte scossa di terremoto, valutata attorno a magnitudo MI 4.5, è stata registrata in Grecia, vicino all'isola di Zante alle 17:35:00 UTC di ieri 9 settembre (19:35 ora italiana). L'evento avvenuto in mare sulla costa sud-occidentale dell'isola, ha avuto epicentro a 38.03°N, 20.78°E. Ipocentro a 10 km di profondità. Nessuna notizia di danni a persone o cose.

lunedì 9 settembre 2013

Martedì 10 vento forte e variabilità; giovedì migliora

Martedì 10/9 - la depressione presente sull'Europa occidentale è causa di instabilità sulla Liguria. Giornata a fasi alternate con nuvolosità intervallata da brevi schiarite. Deboli piogge sparse. In serata aumento delle precipitazioni a moderate, localmente con carattere di rovescio e temporali anche forti sia nell'interno che sottocosta. Temperature in calo comprese tra 18 e 24°C di media. Umidità su percentuali elevate. Venti moderati di Levante (E) in rotazione da Libeccio (SO) ed aumento sino a forti con raffiche di burrasca (40 kn). Mare da molto mosso ad agitato con moto ondoso in aumento per onda da SO. Possibili mareggiate sui capi esposti. Temperatura dell'acqua in superficie 23°C.

Mercoledì 11/9 - la perturbazione si sposta verso oriente favorendo un graduale miglioramento delle condizioni meteo. Giornata ancora perturbata con cielo prevalentemente nuvoloso al mattino accompagnato da precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio e locali temporali. Progressivo miglioramento nel corso della giornata a partire da ponente con schiarite sull'imperiese e piogge residue su Tigullio ed estremo levante. In serata alternanza di nubi e schiarite ovunque. Temperature senza variazioni di rilievo. Umidità su valori medioalti. Venti moderati di Tramontana (N) in calo a deboli e rotazione da Grecale (NE) in serata. Mare da molto mosso sottocosta ad agitato al largo con moto ondoso in diminuzione.

Giovedì 12/9 - la depressione lascia il nostro quadrante e correnti più fredde scendono da settentrione. Deciso miglioramento con cielo poco nuvoloso dal mattino su tutta la Liguria. In serata cielo terso. Temperature in ulteriore calo, comprese tra 17 e 23°C. Umidità su percentuali medie. Vento debole di Grecale in rotazione da Maestrale (NO) in serata. Mare generalmente mosso.

domenica 8 settembre 2013

Previsione 9-10-11 settembre

Lunedì 9/9 - l'estate è ormai in esaurimento ed i primi sintomi dell'autunno sono comparsi domenica con piogge e calo delle temperature su tutto il nordovest. Cielo coperto e deboli piogge residue nelle ore antelucane con condizioni in rapido miglioramento dopo l'alba. Nubi sparse dal mattino su centro e ponente, a levante ancora alternanza di nubi e schiarite con deboli piogge in esaurimento. Nel pomeriggio nubi sparse ovunque e cielo poco nuvoloso in serata. Temperature in discesa, comprese tra 18 e 26°C. Minima record prevista a Cairo Montenotte (11°C). Umidità su valori elevati. Venti moderati di Scirocco (SE) su centro e levante, moderati di Libeccio (SO) a ponente tendenti a rinforzare sino a forti. Mare mosso sottocosta, molto mosso al largo con moto ondoso in aumento. Temperatura dell'acqua in superficie 24°C.
Martedì 10/9 - la vasta area di bassa pressione presente sull'Europa centrale attira un flusso freddo e umido, sul nostro settore, di origine nord-atlantica. Cielo molto nuvoloso o coperto al mattino, in particolare sula parte orientale dove non si escludono isolati piovaschi. Nel pomeriggio alleggerimento degli addensamenti con condizioni alterne di cielo molto nuvoloso e schiarite; piogge sparse su tutta la regione. In serata ancora alternanza di pioggia e schiarite. Temperature in ulteriore calo con minime sempre sui 18°C e massime non superiori ai 24°C. Umidità su valori alti. Vento moderato di Libeccio in rinforzo a forte con raffiche di burrasca (40 kn). Mare mosso a ponente, molto mosso su settori centrale, orientale e al largo.
Mercoledì 11/9 - si intensifica la condizione di instabilità per la presenza della depressione sul nostro settore in lento allontanamento verso oriente. Sin dal mattino cielo molto nuvoloso o coperto con piogge moderate anche a carattere di rovescio e temporali locali nell'interno. In serata ampie schiarite. Temperature ancora in discesa, comprese tra 17 e 22°C. Umidità su valori prossimi alla saturazione. Vento forte di Libeccio con raffiche di burrasca forte (45 kn) in intensificazione nel corso della serata. Mare da molto mosso ad agitato con possibili mareggiate sui versanti esposti.

Terremoto di magnitudo 5 a Creta

Un terremoto di magnitudo (MB) 5 è stato registrato alle ore 04:59:30 UTC (06:59:30 ora italiana) sulla costa sud dell'isola di Creta (Grecia). Le coordinate sono 34.83°N, 25.08°E; ipocentro a 2 chilometri di profondità. Non si hanno notizie di danni a persone o cose.

venerdì 6 settembre 2013

Terremoto di MI 3.4 in Emilia

Un terremoto di magnitudo (MI) 3.4 è stato rilevato alle 03:45:07 (ora italiana) dall'INGV. Epicentro nei pressi di Finale Emilia (MO) 44.87°N, 11.292°E. Ipocentro a 21,1 km di profondità.

giovedì 5 settembre 2013

Atmosfera lunare?

Lancio da Wallops Island, in Virginia con il nuovo Minotaur V
Luna: una sonda svelerà l'enigma della sua atmosfera
Sottile ed effimera, ma presente e da tenere in considerazione per le future colonie abitate

Anche la Luna ha una sua atmosfera ed è piena di misteri. Sino a poco tempo fa era cognizione comune che il nostro satellite naturale ne fosse spoglio, come le immagini degli astronauti scesi nelle lande deserte e grigie ci avevamo mostrato. Ma negli ultimi anni le indagini compiute dalla Terra con i telescopi o con satelliti in orbita terrestre hanno confermato che una atmosfera lunare esiste, sottile ed effimera nella sua densità, ma presente e da tenere in considerazione soprattutto per le future missioni di insediamento di una colonia abitata.
                 
LADEE - Per cercare di sciogliere l’enigma dell’atmosfera lunare e misurarne con precisione le caratteristiche, il centro Ames della Nasa, in California, lancia nella notte tra il 3 e il 4 settembre la sonda Ladee (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer). La partenza prevista alla 23,27 dalla Virginia Space Cost, sulla costa Est, avviene inusitatamente dalla base di Wallops Island (il primo lancio di una missione verso un altro corpo celeste effettuato da questa base) con un nuovo tipo di vettore, il Minotaur V, che è una versione civile e potenziata con altri due stadi, del missile Peacekeeper dell’Usaf. E questo il suo battesimo del cosmo.

ATMOSFERA LUNARE - La sonda Ladee delle dimensioni di un’utilitaria (pesa 380 chilogrammi ed è stata realizzata sulla struttura di un veicolo standard concepito dal centro Ames) imbarca quattro strumenti che rileveranno sia i contenuti atmosferici sia le polveri che eventualmente aleggiano. Il primo strumento che aveva segnalato l’esistenza di una certa «aria lunare» era stato depositato sulla superficie dagli astronauti dell’ultima missione Apollo-17 guidata da Eugene Cernan. Si chiamava Lace (Lunar Atmopheric Composition Experiment) e coglieva tracce di elio, argon, neon, ammoniaca, metano e anidride carbonica. A questi si aggiungevano, poi, sodio e potassio. Naturalmente si tratta di vere tracce perché la densità era quasi impercettibile: un milione di molecole per centimetro cubo, mentre sulla Terra ce ne sono 10 miliardi di miliardi nello stesso volume. Però, come hanno fotografato gli stessi astronauti, queste creano un alone ben visibile, anche se la consistenza è pari a quella dell’atmosfera terrestre dove orbita la Stazione spaziale (400 chilometri). Da allora si poneva la domanda sulla consistenza precisa dei vari elementi e soprattutto da dove venissero.

QUATTRO IPOTESI - Quattro erano le ipotesi avanzate:
- il vento solare e i fotoni ad alta energia «strappano» atomi dalla superficie
- reazioni chimiche, causate sempre dal vento solare, con i materiali superficiali
- conseguenza di impatti di meteoroidi
- esalazioni dal sottosuolo.
Forse tutte contribuiscono, ma quale possa essere quella che incide di più, ammesso che ci sia, nessuno lo sa. Ora in cento giorni di osservazioni da un’orbita molto bassa (da 20 a 60 chilometri d’altezza) Ladee tenterà una risposta e sarà molto importante per la progettazione del futuro insediamento di una colonia di astronauti.

LASER TERRA-LUNA - La missione conterrà un’altra «prima» molto importante. Sarà infatti condotta una sperimentazione con un sistema di comunicazioni laser su una distanza mai collaudata, quella appunto Terra-Luna, che permette l’invio di una maggiore quantità di dati, pari a quella che si può far viaggiare sulla Terra con le fibre ottiche. Una tecnologia preziosa per le future spedizioni.

WALLOPS ISLAND - Una nota la merita anche la base di Wallops Island. È famosa soprattutto per il lancio di razzi sonda dedicati allo studio dell’atmosfera, ma da qui sono partiti anche satelliti e pure il primo satellite italiano, il San Marco-1 del professor Luigi Broglio nel dicembre 1964. Ora la sua storia si amplia.

fonte: Corriere della Sera

mercoledì 4 settembre 2013

Bagni vietati a Voltri

Divieto temporaneo di balneazione in due tratti del litorale genovese, a Voltri, alle foci dei torrenti Cerusa e Leira. Lo ha stabilito con propria ordinanza il sindaco Marco Doria, su proposta dell’assessore alle Politiche Ambientali Valeria Garotta, sulla base dei risultati delle analisi compiute su campioni routinari dal dipartimento provinciale dell’Arpal.
I tratti di litorale interessati dal divieto sono compresi rispettivamente: alla foce del torrente Cerusa, tra il civico 1 di via Romana di Voltri e il civico 30 di via Camozzini; alla foce del torrente Leira, tra il Castello Genovese ad ovest dello stesso torrente e il civico 1 di piazza Nicolò da Voltri. Il divieto resterà in vigore in attesa degli esiti di ulteriori campionamenti effettuati da Arpal.

Terremoto di MI 6.3 in Alaska

Terremoto di magnitudo (MI) 6.3 alle ore 02:32:00 UTC (04:32 ora italiana) nel distreto sismico dell'isola di Andreanof, nelle Isole Aleutine, Alaska (USA). Epicentro 51.66°CN, 174.7°W. Ipocentro a 10 km di profondità.

Terremoto di MI 6.5 in Giappone

Terremoto di magnitudo (MI) 6.5 al largo delle coste sud-orientali dell'isola di Honshu (Giappone) alle 00:18:00 UTC (02:18 ora italiana). Epicentro 29.986°N, 138.811°E. Ipocentro 404.8 km di profondità. L'agenzia meteosismica giapponese conferma i dati. Nessun allarme tsunami. Non si rilevano, al momento danni a persone o cose. La scossa è stata avvertita anche a Tokio. La Tepco, gestore della centrale nucleare di Fukushima, ha assicurato che il nuovo sisma non ha creato problemi alle strutture del sito.

martedì 3 settembre 2013

Palla di fuoco illumina la notte


Panico per il boato del «bolide»
Mistero nei cieli del Nordest, decine di telefonate a forze dell'ordine e pompieri. Ma dell'oggetto nessuna traccia

TREVISO - Una palla di fuoco ha illuminato per circa 5 secondi la scorsa notte i cieli del Nordest, fino a Modena e Ferrara. Si tratta di un bolide, ovvero una meteora ad alta luminosità, entrato in collisione con l’atmosfera a decine di chilometri d’altezza (circa 80) che frammentandosi ha originato un boato che ha svegliato di soprassalto centinaia di cittadini. Decine le chiamate alla centrale operativa dei vigili del fuoco che assieme a carabinieri e polizia hanno effettuato sopralluoghi tra Casier, Monastier e San Biagio di Callalta dove, negli stessi minuti, si sono registrati alcuni piccoli incendi. I roghi, è stato appurato, non avevano nulla a che fare con la meteora, vista anche a centinaia di chilometri di distanza. 

Il controllo dei pompieri, supportato dal nucleo provinciale Nbcr, non ha portato all’individuazione di materiale caduto. L’evento, registrato dall’osservatorio dell’Uai (Unione Astrofili Italiani) di Scorzè, è avvenuto alle 2,12. «Il meteoroide è entrato in atmosfera probabilmente sui cieli del mare Adriatico con una velocità alquanto lenta – spiega Enrico Stomeo, responsabile del servizio meteore dell’Uai -. Dopo un volo di quasi 5 secondi, la meteora ha mostrato una prima grossa esplosione che ha illuminato a giorno il cielo, seguita da altre minori in sequenza e dalla frammentazione del corpo. Alcuni testimoni in Veneto hanno riferito di aver udito rumori (tipo boati) dopo il passaggio del bolide. Nell'immagine è mostrata la somma di alcuni frame, escludendo quelli relativi al momento della brillantissima esplosione, che ha ovviamente saturato il campo ripreso».

Estate da record per i terremoti, con quasi 3.000 scosse

Sette sequenze simiche in atto, dalle Marche alla Sicilia
La sequenza in Lunigiana e quella nella zona di Forlì dal gennaio 2013 (fonte: INGV)
L'estate 2013 è stata da record per i terremoti: soltanto in luglio il numero di scosse registrate ha superato tutte le attese e il bilancio complessivo della stagione vede ben sette sequenze sismiche in atto, dalle Marche alla Sicilia. Nessun allarme, però: che l'Italia sia un Paese simico è noto e a far impennare il conto delle scosse non è stata l'intensificazione dei terremoti, ma la sensibilità e la concentrazione degli strumenti.

Da sole, sono state sufficienti solo tre sequenze (ad Ancona, in Lunigiana e a Forlì) ''per fare centinaia di terremoti. Ma sono tutte concentrate in zone nelle quali la rete sismica è molto buona, al punto da registrare anche scosse con magnitudo vicine allo zero'', osserva Amato.

Per avere un'idea del confronto con gli anni passati, l'esperto dell'Ingv propone come punto di riferimento il mese del record, luglio 2013. ''Complessivamente sono stati registrati 2.874 terremoti, con una media di 100 al giorno'', rileva Amato. Le scosse di magnitudo superiore a 4 sono state 2, entrambe avvenute al largo di Ancona; quelle superiori a 3 sono state 30 (molti nella Lunigiana, nella zona di Forlì e al largo di Ancona, e ancora nel Frusinate, nella Sila e nel Tirreno); quelle di magnitudo superiore a 2 sono state ben 311.
Considerando poi i piccoli terremoti, ossia quelli di magnitudo compresa fra zero e 2, questi sono stati 2.610, relativi alle sette sequenze sismiche in atto: prime fra tutte quella delle Marche, al largo di Ancona, quindi quelle in Lunigiana e nella zona di Forlì, poi la sequenza in Umbria, nell'area di Ascoli Piceno, e ancora nel Pollino, in Sicilia, dall'Etna alle Eolie, e in Calabria.

Nel luglio 2012 i terremoti che hanno scosso l'Italia sono stati complessivamente 1.267, meno della metà. Tuttavia quelli di magnitudo superiore a 4 sono stati ben 5, quelli di magnitudo superiori a 3 sono stati 18 e 225 di magnitudo superiore a 2.
Nel 2011 si erano registrati 1.580 terremoti: anche allora 5 di magnitudo superiore a 4, 36 superiori a 3 e 214 superiori a 2. Nel 2010 i numeri erano molto diversi, con un totale di 1.490, con nessun terremoto di magnitudo superiore a 4, 10 superiori a 3 e 166 superiori a 2.
Complessivamente ''le oscillazioni nel numero dei terremoti di magnitudo superiore a 4 sono abbastanza nella norma: si tratta di poche unità e non sorprende che possano oscillare da un anno all'altro'', osserva Amato. Le differenze maggiori riguardano invece i piccoli terremoti: ''e' un segno - conclude il sismologo - che la rete ha funzionato bene e che migliora di anno in anno''.

fonte: ANSA

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La sequenza in Lunigiana e quella nella zona di Forlì dal gennaio 2013 (fonte: INGV)


Corsica, enorme macchia di petrolio minaccia la riserva di Scandola

La chiazza di idrocarburi è lunga oltre 40 chilometri e larga uno. A rischio la riserva naturale patrimonio dell'Unesco

PARIGI – Allarme ambientale in Corsica: una gigantesca chiazza di idrocarburi, lunga 43 chilometri e larga uno, galleggia al largo della costa nord occidentale, di fronte a Calvi, minacciando appena più sotto la riserva naturale di Scandola, un paradiso protetto e iscritto dall’Unesco nel patrimonio mondiale dell’umanità per la varietà e l’abbondanza della flora e della fauna sottomarina. Un elicottero delle dogane francesi ha segnalato l’imponente macchia verso la quale sono ora in navigazione due mezzi della marina militare, il «Jason» di Tolone e l’«Abeille Flandres», di base ad Ajaccio, per identificare composizione e la provenienza degli idrocarburi, scaricati a poco più di sei miglia nautiche dalla costa da qualche bastimento di passaggio.

IL PRECEDENTE - Un po’ come era già avvenuto all’inizio dell’anno scorso, quando era stata avvistata una chiazza di 12 chilometri di lunghezza e una nave battente bandiera maltese, in arrivo vuota da Napoli, era stata bloccata a Fos-sur-mer, davanti al dipartimento di Bouches-du-Rhône, nel sud della Francia. Nonostante la grande inquietudine della guardia costiera e degli ambientalisti, la densità della gigantesca chiazza la renderebbe meno inquinante di quanto temuto inizialmente.

CHIAZZA MONITORATA - Da una prima analisi, soltanto il 10 o 15% del materiale fuoriuscito sarebbe davvero inquinante, mentre il resto sarebbe in via di diluizione, almeno secondo quanto comunicato da Yann Bizien, portavoce della Préfecture Maritime di Tolone. Ma la vastità della macchia non permette di trascurarne le conseguenze. I suoi spostamenti, al momento verso nord ovest, in base alle correnti, vengono monitorati con grande apprensione.

fonte: Corriere della Sera

lunedì 2 settembre 2013

Grecia: in vendita cibi scaduti

Nuova misura anti-crisi. Proteste consumatori, offende dignità

Il dramma della crisi in Grecia sembra non avere fine. Da domani nel Paese entra in vigore un nuovo provvedimento anti-crisi: cibi scaduti in vendita nei supermercati per un periodo limitato e a prezzi più bassi. Le confezioni di questi alimenti dovranno essere sistemati su scaffali appositi. Divieto, invece, di vendere cibi scaduti per ristoranti e bar. Immediata la reazione dell'Associazione dei Consumatori che ha definito il provvedimento un'offesa alla dignità del popolo greco.

Peacelink: nella Taranto industriale, un abitante ogni 18 ha il cancro!

PeaceLink accede ai dati degli ammalati di Taranto

PeaceLink e' entrata in possesso dei dati attuali degli ammalati della citta' Taranto: sono 8916. Tante risultano le persone che hanno l'esenzione dal ticket per malattie tumorali, ossia il "codice 048".
Nel distretto sanitario 3, che comprende i quartieri più vicini all'area industriale (quartiere Tamburi, Paolo VI, Citta' Vecchia e parte del Borgo), c'e' un malato di cancro ogni 18 abitanti.
Per la precisione 4328 malati su 78mila abitanti.

Questo significa che se venti persone si riuniscono in una stanza nel quartiere Tamburi almeno una ha un tumore.

Nei restanti quartieri, quelli più lontani dalle industrie, c'e' un malato di cancro ogni 26. Infatti nel distretto sanitario 4 che comprende il resto della citta' vi sono 4588 malati di tumore su 120mila abitanti.
Questa e' situazione attuale.

Ovviamente tali dati non possono calcolare tutti coloro che potrebbero avere un tumore latente o non diagnosticato.

Il sindaco di Taranto - che e' un medico - avrebbe potuto compiere questa ricerca. Perche' non lo ha fatto?

Facciamo appello all'ordine dei medici perche' venga compiuto un opportuno approfondimento su questi dati in modo da individuate le categorie di persone più esposte.

E' venuto i momento di avere dati istantanei su tutte le malattie gravi, le diagnosi e i ricoveri.
Disporre di un dato istantaneo e conoscerne la sua evoluzione temporale e' un primo passo per compiere ulteriori indagini più affinate da un punto di vista epidemiologico.

Avere un situazione aggiornata e' possibile con i sistemi informatici in rete.

Occorre in particolare conoscere il dato aggiornato della mortalita' quartiere per quartiere, in modo che la magistratura possa intervenire li' dove le autorita' politico-amministrative non lo facessero.

Purtroppo invece conosciamo solo dati vecchi di anni e i politici di governo ripetono come un mantra che la situazione sta migliorando.

Se avessimo dati istantanei non si potrebbe più ignorare il dolore che la citta' vive.

fonte: Peacelink.it

Terremoto in Calabria MI 4.2

Un terremoto di magnitudo 4.2 è stato registrato alle 03:14:14 (ora italiana) sulla costa calabra occidentale. L'INGV segnala l'epicentro alle coordinate 39.513°C, 15.405°E, ad oltre 45 km dalla costa. L'ipocentro a circa 326 km di profondità. Nessun danno segnalato a persone o cose.

domenica 1 settembre 2013

Nel 2014 l'acqua radioattiva di Fukushima raggiungerà le coste della California

In tre anni dal disastro conseguente allo tsunami attraverserà il Pacifico grazie alla corrente Kuroshio

Tra un anno l'acqua radioattiva uscita nel marzo 2011 dalla centrale atomica giapponese di Fukushima, danneggiata dallo tsunami, raggiungerà le coste della California. Ma non ci saranno pericoli in quanto il tasso di radioattività, diluita dalle acque del Pacifico in tre anni di traversata, sarà inferiore ai limiti ammessi. «Già dopo la fuoriuscita in mare, la concentrazione era calata al di sotto dei limiti ammessi dall'Organizzazione mondiale della sanità», ha ricordato Erik van Sebille, del Centro di ricerche sul cambiamento climatico dell'Università del Nuovo Galles del Sud.
CORRENTE KUROSHIO - Sono i dati contenuti in un accurato studio sulle correnti marine che viaggiano da ovest a est nel Pacifico e che, oltre a trasportare i detriti dello tsunami che già sono arrivati sulle coste canadesi e statunitensi, adesso portano anche la radioattività (in particolare il cesio-137). Per la precisione i ricercatori australiani, che hanno pubblicato lo studio sulla rivista specializzata Deep Sea Research Part I: Oceanographic Research Papers, parlano di tre anni tra le emissioni in mare e l'arrivo delle prime acque radioattive in California: quindi dal 2011 al 2014 per attraversare tutto il Pacifico da ovest a est grazie alla corrente Kuroshio e alla sua estensione, che è un po' il corrispondente pacifico della corrente del Golfo atlantica.

FUKUSHIMA - Lo studio, che fornisce un modello della diffusione dell'acqua radioattiva nel Pacifico per un periodo di dieci anni, unita anche alla sua distribuzione verticale nella colonna d'acqua, arriva a pochi giorni dalla nuova fuoriuscita di acqua contaminata dalla centrale di Fukushima. Quest'ultimo incidente, il più grave dal disastro del marzo 2011, è stato classificato di livello 3 su una scala che va da 0 a 7.

fonte: Corriere della Sera

sabato 31 agosto 2013

Forte terremoto a Benzilan in Cina, segnalate vittime.

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.8 è stata registrata alle 8:04 ora locale (le 2:04 in Italia) nella provincia meridionale cinese dello Yunnan. Stando a quanto emerso, il bilancio provvisorio delle vittime è per ora di un morto e tre feriti gravi. I soccorritori non hanno ancora raggiunto la cittadina di Benzilan, epicentro del sisma, nella quale sono assenti le comunicazioni telefoniche.
Secondo i rilevamenti dello United States Geological Survey (Usgs), il sisma ha avuto ipocentro a 9,8 km di profondità. Il terremoto è stato seguito da due repliche di magnitudo 4.9 e 5.1, mentre un'altra scossa di magnitudo 5 era già stata registrata nella zona tre giorni fa.
Diciassette persone che si trovavano in tre diversi bus turistici sono rimasti intrappolati a causa di una frana, venuta giù dopo la scossa di magnitudo 5.8 che ha colpito l'area ai confini tra le contee di Shangri-La e Deqen nello Yunnan e di Derong nel Sichuan.

Scossa di terremoto di magnitudo 7.0 in Alaska

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.0 si è verificata alle 18:25 di ieri in Alaska. L’evento, registrato dagli strumenti dell’Istituto Geologico degli Stati Uniti (USGS), ha avuto epicentro a 91 chilometri a Est/Sud-est di Adak, un piccolo comune di 269 abitanti situato nelle Isole Aleutine. Ipocentro a 34.5 chilometri di profondità.


venerdì 30 agosto 2013

“Bomba” Fereggiano, sì allo scolmatore

Genova - L’opera di “disinnesco” della “bomba” Fereggiano incassa il sì del Municipio Bassa Valbisagno, uno dei due che saranno interessati dai lavori dello scolmatore del Fereggiano per i prossimi quattro-cinque anni. Con il solo voto contrario di Rifondazione e del Movimento 5 stelle ieri nel salone del Municipio il progetto presentato per l’occasione dal sindaco in persona (insieme al progettista, l’ingegner Stefano Pinasco, e all’assessore ai Lavori pubblici Gianni Crivello) ha ricevuto un voto favorevole. Sarà un po’ più difficile far digerire i lavori all’altro pezzo di città coinvolto, il Medio levante, dal momento che, come ha spiegato ieri il progettista, «il cantiere principale sarà allestito allo sbocco», cioè in corso Italia, visto che il tratto esistente di galleria che si vuole recuperare (costruita nel ’90) sbocca all’altezza dei bagni Benvenuto e non potrà non interessare la passeggiata a mare cittadina, anche solo per il transito di camion e mezzi.
Il grosso del lavoro però sarà tutto sotterraneo, per ricongiungere proprio quel tratto di 900 metri, mai utilizzato per una brutta storia di tangenti, sino a via Pietro Pinetti per intercettare l’acqua del rio Fereggiano, diventato tristemente famoso il 4 novembre del 2011. Nelle intenzioni del progetto, questo scolmatore sarà in grado di intercettare e convogliare lontano dal Bisagno le piene di tre rii pericolosi come il Fereggiano, ma anche il Noce e il Rovare. I 45 milioni totali con i quali si prevede di finanziare l’opera arriveranno per più della metà dal Piano città del governo Monti, 10 saranno stanziati da Tursi (con l’accensione di un mutuo) e altri 5 dalla Regione. Sulla carta bastano per adeguare la vecchia galleria anni ’90, compreso il suo sbocco a mare, costruire i 2808 metri mancanti e realizzare i collegamenti - le cosiddette opere di presa - tra scolmatore e Fereggiano.

fonte: Il Secolo XIX

Arpal: “Acque non balneabili”

Rapallo
Mare vietato a Rapallo, a Santa Margherita scoppia invece la polemica

Rapallo e Santa Margherita Ligure. Mare vietato a Rapallo, non così poco più in là, a Santa Margherita Ligure. E’ questa la novità delle ultime ore nelle due note località del Tigullio, dopo l’arrivo della “sentenza” dell’Arpal. L’agenzia è infatti stata inequivocabile: i valori rilevati in mare sono “non conformi alla balneabilità”.
Diversa la reazione nei due comuni. Rapallo ha immediatamente vietato i bagni, con il sindaco Costa che ha firmato un’ordinanza per interdire la balneazione tra il Castello e il Boate.
Santa Margherita, invece, non ha fatto altrettanto, andando anzi all’attacco di Arpal. “E’ impensabile – ha detto il sindaco De Marchi – fare i prelievi il giorno dopo il temporale che si è abbattuto sul Tigullio. Immaginate quello che i rivi hanno portato giù dai monti. Qui non si tratta d’inquinamento del mare, ma della terra”.


Si tratta allora di attendere, con le prossime rilevazioni attese tra poco meno di 72 ore. “Voglio aspettare il prossimo prelievo che darà dati oggettivamente più affidabili”

fonte: Genova24.it

giovedì 29 agosto 2013

Kirghizistan: è rischio contagio peste

BISHKEK (KIRGHIZISTAN) - Più di 160 persone sono state ricoverate in Kirghizistan per il rischio di contagio da peste bubbonica, dopo la morte la settimana scorsa di un ragazzo per questa malattia, estremamente contagiosa. Lo ha reso noto stamani il ministero della Sanità.

"In totale - si legge in una nota del ministero - 160 persone sono state in contatto" con il ragazzo morto di peste bubbonica, il pastore 15enne Timerbek Issakounov, che viveva in un villaggio di montagna al confine con la Cina, vicino alla località turistica del lago di Issyk-Koul. "Tutte queste persone sono sotto sorveglianza medica", spiega il comunicato, e assumono antibiotici. Le condizioni di tutti i pazienti sono definite nella nota "soddisfacenti". Secondo il ministero altre quattro persone, che non erano state in contatto con il pastore, sono state ricoverate per forti febbri, uno dei sintomi della peste bubbonica. Ieri una donna e due bambini si sono presentati in ospedale con la febbre e le ghiandole del collo e delle ascelle ingrossate, altro sintomo della malattia. Il ministero rende noto che le prime analisi su questi tre pazienti sono "negative". Il ragazzo morto secondo i sanitari è stato probabilmente infettato da una pulce che aveva punto un topo infetto. L'ultimo caso di peste bubbonica era stato registrato in Kirghizistan 30 anni fa. Un'epidemia di questa malattia fra il 1347 e il 1353 uccise un terzo della popolazione europea, facendo fra i 20 e i 25 milioni di morti (la cosiddetta Peste nera, ricordata dal Boccaccio nel Decameron).

fonte: Ansa


Fukushima: perdita acqua radioattiva, rischio serio incidente

'Rischio serio incidente'. Authority alza gravità dopo perdita avvenuta la scorsa settimana

TOKYO - La Nuclear Regulation Authority (Nra), l'agenzia sulla sicurezza nucleare nipponica, ha alzato ufficialmente a 3 ('serio incidente') il livello di gravità della abbondante perdita d'acqua radioattiva avvenuta la scorsa settimana alla centrale di Fukushima. L'aggiornamento, dal precedente livello 1 ('anomalia') è il passo più serio finora preso sul complesso danneggiato dal sisma/tsunami di marzo 2011 e causa della crisi di livello 7, il più alto possibile.

fonte: Ansa

mercoledì 28 agosto 2013

Un milione e mezzo di fulmini l'anno

Tempesta elettrica su Genova, allagamenti a Roma, voli dirottati da Fiumicino e Orio
Il centro che li misura: «I temporali sono più potenti e fanno più danni». Tante ipotesi e poche certezze sulle cause

Tuoni e fulmini in abbondanza in questi giorni di maltempo. Ieri ad essere colpite da allagamenti e disagi sono state soprattutto Roma e il Lazio. In tutte le Regioni i temporali, oltre alle abbondanti piogge, hanno lanciato verso terra scariche di energia che hanno fatto notizia sia per il numero che per i danni causati. Già tra sabato e domenica vicino a Firenze i fulmini avevano incendiato un appartamento e dato fuoco ai mezzi di una società di trasporto. L'Enel, in una nota, informava che i suoi impianti in Toscana era stati colpiti da diecimila fulmini. E oltre duemila erano caduti tra le province di Genova e La Spezia, una «tempesta elettrica». Disagi anche per gli aerei, con voli dirottati da Fiumicino e Orio al Serio.

«Negli ultimi anni ogni temporale produce un maggior numero di fulmini rispetto al passato e la loro manifestazione è diventata anche più pericolosa» spiega Marina Bernardi che a Milano dirige il Sistema italiano di rilevamento fulmini (Sirf) presso il Centro elettrotecnico sperimentale italiano (Cesi).
Le rilevazioni sono iniziate vent'anni fa e l'ultimo decennio, apparentemente, sembra mostrare nelle statistiche una lenta riduzione: cioè facendo un confronto con gli anni precedenti si noterebbe un minor numero di fulmini. «In realtà - nota Bernardi - abbiamo constatato che il fenomeno ha una sua ciclicità e quindi ora mi aspetto un aumento nelle cifre».
Le cause sono legate a tante ipotesi e a poche certezze. Si fa riferimento all'aumento delle macchie solari (ora tra l'altro siamo nella fase di massima attività dell'astro) oppure alle correnti provenienti dal Nord Atlantico. Alla fine, purtroppo, per il momento ci si limita a constatare quanto accade e a compilare diligenti registrazioni.

Sono passati quasi tre secoli da quando Benjamin Frank- lin, studiando le saette, inventava il parafulmine. Ma pur avendo maturato nel frattempo una certa conoscenza dei meccanismi atmosferici i fulmini conservano ancora molti aspetti misteriosi che gli scienziati indagano. «In realtà, ciò che si nota - continua Marina Bernardi - è un cambiamento significativo nei temporali. Anche questi sono diminuiti di numero, ma portano piogge più abbondanti, venti più violenti e fulmini più rilevanti sia nella quantità che nella potenza».

Per affrontare le ricerche su questo fronte e trarre indicazioni utili a mitigare i danni il Cesi creava la rete di rilevamento del Sirf con 25 stazioni distribuite nelle regioni. Ciascuna, collocata secondo una adeguata geometria, ha la sensibilità di raccolta nell'arco di alcune centinaia di chilometri, arrivando così a coprire l'intera Penisola. Ogni sensore misura il campo elettromagnetico emesso dalla corrente del fulmine quando percorre la crosta terrestre. Attraverso la rete si ricostruisce il punto di impatto e i parametri elettrici che caratterizzano la scarica.

Negli ultimi anni l'Italia è bersagliata in media da un milione e mezzo di fulmini da gennaio a dicembre e nelle statistiche rimangono le annate record del 2002 oppure del 2004 quando si arrivò a contarne addirittura centomila in un solo giorno. «Grazie alla rete - precisa la sua responsabile - che ora è collegata su scala europea avendo così una visione più ampia dei fenomeni, riusciamo a diffondere un'allerta avvisando dell'arrivo dei temporali potenzialmente pericolosi con un preavviso sino a tre ore». Ciò consente ai gestori di reti elettriche o per telecomunicazioni di approntare eventuali interventi d'emergenza.

Gli studi in corso, inoltre, stanno indagando anche un particolare tipo di fenomeno chiamato «temporale positivo» perché si carica di cariche elettriche positive. Rispetto agli altri è molto più energetico ed è caratteristico delle terre circondate dai mari come appunto l'Italia o il Giappone.
Ma come mai i temporali sono mutati e con essi i fulmini? «Una risposta precisa ancora non esiste - conclude Marina Bernardi -. Potremmo citare la tropicalizzazione dell'ambiente, la mutazione nella circolazioni dei venti e altri aspetti. Di certo il clima sta subendo dei cambiamenti e anche i fulmini sono un segnale da considerare».

fonte: Corriere della Sera

martedì 27 agosto 2013

Terremoto in Umbria: epicentro vicino Gubbio, Scheggia e Pascelupo

Perugia  – Un terremoto di magnitudo 3.7 e profondità 9 km si è verificato alle 00:09 di martedì 27 agosto 2013 nell’Italia Centrale. La scossa secondo quanto si apprende da un bollettino pubblicato sul sito dell’European Mediterranean Seismological Centre – ha avuto epicentro a 10 km a ovest di Scheggia e Pascelupo, piccolo comune di circa 1500 abitanti in provincia di Perugia e a 31 km a nord-est di Perugia. Il sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia individua il sisma nel distretto sismico denominato “bacino di Gubbio” e fra i comuni entro i 10 km dall’epicentro il Comune di Gubbio.

fonte: Soverato News

lunedì 26 agosto 2013

Nubifragio su Genova

Un temporale seguito da un violento nubifragio misto a grandine con forte vento di Mestrale si è scatenato su Genova attorno alle 22. Arpal indica una precipitazione prossima ai 50 mm/h. Allagamenti sono stati segnalati nella zona di Castelletto con i tombini saltati a causa del violento aumento di portata. Il fenomeno è tutt'ora in corso.

Continuano le scosse nell'anconetano

Sciame sismico nella zona del Monte Conero, con epicentro in mare, poco al largo di Osimo (AN). La prima scossa della giornata alle 09:33 italiane di magnitudo 2.4, la seconda alle 11:12 di MI 2.8, la terza alle 11:42 di MI 2.5 e la quarta alle 17:25 di MI 2.6. Altre scosse si sono registrate alle 3:43 di MI 3.2 nella zona di Montefeltro (FC), di MI 2.2 a Cesena alle 3:21. Una situazione che continua, mantenendo allertata la Protezione Civile che attraverso l'INGV (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) tiene attentamente monitorata la situazione. Quattro giorni fa, una scossa di MI 4.4 ha fatto staccare un pezzo di cornice calcarea dal Monte Conero che, precipitato sulla spiaggia, ha messo in allarme i bagnanti fatti subito sgomberare dalle forze dell'ordine.

Pronto Soccorso di La Spezia allagato

La Spezia - Il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea semi evacuato per allagamento, nove scooter abbrustoliti da un fulmine, un muraglione crollato sopra due automobili in sosta e una cantina in fiamme. Per Giove pluvio! Verrebbe da esclamare. E tutto sommato poteva andare ancor peggio se la pioggia di ieri notte avesse proseguito con la stessa intensità con cui è caduta dalle 2 alle 5. Si dice che sulla provincia spezzina si siano abbattuti quasi duemila fulmini e siano caduti dai cinquanta ai cento millilitri d’acqua, specie in alta Val di Vara, in appena tre ore. «Meno male che siamo in estate e quindi la perturbazione è rimasta circoscritta in poche ore - commentava ieri un esperto - altrimenti ci sarebbero stati guai ben più seri». E invece il territorio spezzino tutto sommato ha tenuto, facendo registrare solo lievissime frane.
Il fatto più grave si è verificato appunto al pronto soccorso dove per la terza volta un tombino, posto davanti a un’uscita posteriore, è saltato provocando l’allagamento dei locali con una ventina di centimetri d’acqua. Fortuna ha voluto che non erano in corso urgenze e quindi i vigili del fuoco hanno potuto azionare liberamente le pompe elettriche per prosciugare gli ambienti e il pronto soccorso è potuto ritornare pienamente operativo poco prima dell’alba.
Paura invece in via Sarzana 81, a Largo Marcantone. Un fulmine ha colpito un area di sosta riservata agli scooter e ne ha bruciati nove in un colpo solo. Non solo, la saetta ha perfino carbonizzato una delle vetrate blindate dell’adiacente agenzia Carispezia, che ha costretto i responsabili dell’istituto di credito a sostituirla in mattinata per evitare che qualcuno potesse approfittare della situazione per introdursi nell’agenzia.


fonte: Il Secolo XIX

Allagata Sestri Levante

La Liguria è stata flagellata dal maltempo, da mareggiate sulle coste del Tigullio. La città ruentina più colpita e allagata è quella di Sestri Levante, dove l’acqua ha invaso i caruggi e i dintorni, più colpiti i commercianti del centro, che hanno visto invadere i propri negozi da infiltrazioni nel pavimento. Purtroppo a Sestri Levante non c’è un depuratore e mancano le fognature e quindi quando piove si allaga Via Nazionale dove ci sono stati 30 cm di acqua, che hanno fatto parecchi danni, anche in Via XXV Aprile la situazione è la stessa purtroppo i tombini otturati hanno causato degli allagamenti.

fonte: Rapallo Today

Terremoto nel Montefeltro, 3.2 alle 3:43 italiane

Un terremoto di magnitudo 3.2° della scala Richter è stato registrato dalla rete sismica nazionale (INGV) alle 03:43:06 (ora italiana) nel distretto sismico di Montefeltro (provincia di Forlì-Cesena). Epicentro 44.025°N, 12.195°E; l'ipocentro è stato stimato ad una profondità di 45.9 km. Non si hanno al momento notizie su danni a persone o a cose. Il centro abitato più vicino al punto di rilevamento è Mercato Saraceno (FC).

domenica 25 agosto 2013

Tromba d'aria su Genova in serata

Genova - Una tromba d’aria si è abbattuta, questo pomeriggio intorno alle 18, su Genova. Lo spettacolare cono di vento e acqua è stato avvistato chiaramente dalla costa di Nervi, Quinto e Sturla.

Nonostante la grandezza dell’evento atmosferico, il vortice non si è avvicinato troppo alla città ed è rimasto a largo, evitando danni e paura a chi dalla costa osservava incuriosito il fenomeno.

Proprio sui binari della stazione levantina, da cui la tromba d’aria sembrava davvero a pochi passi, sono stati in molti a imbracciare macchina fotografica e cellulari per immortalare il tutto.

«Si è sentito un vento freddo e qualche tuono - racconta Silvio Cartino, studente di 26 anni - all’inizio mi sono spaventato perché ho visto formarsi il cono mentre pioveva con il sole. Suggestivo, davvero suggestivo».
(...)
Paura poca, dunque, più che altro stupore per uno spettacolo del cielo. A fenomeno finito, la natura ha donato un altro regalo ai genovesi: un lungo arcobaleno che ha emozionato grandi e piccini affacciati alle ringhiere della passeggiate e dei balconi di tutta la città.

fonte: Il Secolo XIX

Maltempo sull'Italia, tromba d'aria a Roma

A Santa Severa, sradicati alberi. Allagamenti a Roma, voli dirottati su Napoli

ROMA - Una violenta tromba d'aria si è abbattuta alle 6.50 su Santa Severa (sul litorale romano) trascinando barche nei giardini delle case e canoe sui tetti tra il Lungomare Pirgy e via dei Balivi. Non risultano al momento feriti. La tromba d'aria, arrivata dal mare, si è incuneata tra gli stabilimenti 'Lido' e 'La Velica', ha devastato barche, sradicato alberi e scardinato pali della luce, trasportando lettini da mare e pezzi delle imbarcazioni nelle strade circostanti. Sono al lavoro le forze dell'ordine. "I tetti dei due stabilimenti sono divelti, ci vorrà un mese per mettere tutto a posto - racconta al telefono con l'ANSA Fabio Angeloni, portavoce del sindaco di Civitavecchia, che si trova a Santa Severa -. C'é un elicottero dei vigili del fuoco che sorvola la zona, stanno facendo anche controlli in mare per assicurarsi che non ci siano imbarcazioni disperse o danneggiate. Per il momento pare di no". A causa della tromba d'aria sono caduti alberi sulla statale Aurelia nella zona di Santa Severa, a nord di Roma. Istituito dall'Anas il senso unico alternato per regolare il traffico.

Il forte acquazzone caduto su Roma ha provocato allagamenti in diverse zone della città, secondo la centrale operativa della polizia municipale. La situazione più grave sulla via Ardeatina, tra il Grande Raccordo Anulare (Gra) e il santuario del Divino Amore (zona in cui dovrebbe sorgere la nuova discarica della città): l'acqua per le strade sta causando forti rallentamenti al traffico. Per allagamento é stato temporaneamente interrotto anche il tratto Cinecittà-Anagnina della linea A della metropolitana.

Sette voli che, fra le 7:50 e le 8:30, dovevano atterrare all'aeroporto di Roma Fiumicino sono stati dirottati a quello di Napoli Capodichino a causa della tromba d'aria che ha investito il litorale laziale. Sempre a causa del maltempo, il volo delle 7:25 Napoli-Roma è partito da Capodichino alle 9:05.

Successivamente, sei voli previsti in arrivo all'aeroporto di Napoli Capodichino - dalle 11:30 alle 12:20 - sono stati dirottati negli scali di Bari, Fiumicino e Brindisi a causa delle cattive condizioni meteo. Gli aerei giungeranno comunque nel pomeriggio scalo napoletano per riprendere il viaggio verso le destinazioni previste.

Il maltempo sta causando disagi sulla Roma-Napoli per il rientro dalle località di vacanza. Tra Valmontone e Colleferro la pioggia ha causato smottamenti sull'A1 tra il Km 586,5 e Km 592,5. Lo rende noto il servizio 'Luce Verde' della Regione Lazio. Si sta lavorando per pulire la strada. Sulla Roma-Napoli il traffico è sempre più intenso e ci sono rallentamenti.

Una tromba d'aria ha causato danni e disagi anche nel Frusinate. Il maltempo ha interessato la zona tra Anagni e Ferentino. Numerosi gli alberi abbattuti sulle strade. Danneggiati anche alcuni tetti, tra cui quello di un capannone. I vigili del fuoco del comando provinciale di Frosinone sono impegnati in diversi interventi.

A Certaldo, in provincia di Firenze, un fulmine è caduto su uno stabile provocando un incendio che ha interessato due appartamenti. Una delle abitazioni, situate in via Matteotti, era occupata da una coppia di anziani, rimasti illesi, l'altra era disabitata. Uno degli appartamenti è stato poi dichiarato inagibile secondo quanto riferito dai carabinieri intervenuti insieme ai vigili del fuoco. Sempre a causa di un fulmine, per i militari, sono andati a fuoco sei mezzi, bilici, di proprietà di due ditte di trasporto di inerti, a Lastra a Signa.

La scarica di fulmini, si spiega dai vigili del fuoco, ha provocato anche l'incendio di un trattore tra Dicomano e Londa in Mugello e di 3-4 tra alberi e pali della luce nel Fiorentino. Il forte temporale abbattutosi ha provocato, sempre in provincia di Firenze, anche cadute di rami e alberi: una pianta finita su una strada provinciale a Cerreto Guidi è stata spostato da alcuni giovani che dovevano tornare a casa. Varie poi le chiamate arrivate ai centralini delle forze dell'ordine per i sistemi di allarme 'saltati'. In città i vigili urbani hanno segnalato il cedimento di alcuni intonaci a causa della pioggia. Vari interventi dei vigili del fuoco - con rinforzi arrivati anche da Firenze e Pistoia - poi in Versilia dove a causa del forte vento sono caduti alberi. Un pino è caduto nella pineta di Ponente a Viareggio, all'incrocio di via Udine e via Fratti, chiusa poi dalla polizia municipale anche perchè ci sarebbero altre piante pericolanti. Altri alberi caduti, a Lido di Camaiore, lungo la provinciale per Camaiore e a Piano di Conca, nel comune di Camaiore.

fonte: Ansa

Pioggia record in Liguria

Pioggia e temporali su tutto il nord-ovest dove la depressione ha ritardato solo di qualche ora rispetto alla previsioni per scaricare il suo cattivo umore. L'apice della piovosità spetta all'entroterra ligure nel comprensorio genovese. Tra Masone e Campomorone e in Valle Scrivia sono caduti 110 mm di pioggia. 90 mm nell'entroterra spezzino. Anche l'alta Toscana è stata interessata a cumulate importanti, attorno ai 50-60 mm.

Piogge: sul Polcevera sorpresi dalla piena, a La Spezia allagato il Pronto Soccorso

Genova - Arrivata in lieve ritardo sulle previsioni (nella serata di sabato invece che nel pomeriggio), l’ondata di maltempo ha causato qualche disagio e anche un po’ di apprensione in varie zone della Liguria.
Nel capoluogo, per esempio, due persone sono rimaste a lungo “intrappolate” nella notte nel greto del Polcevera a causa dell’improvvisa “piena” del torrente: i due si sono rifugiati sopra un pilone della ferrovia all’altezza di Rivarolo sino a quando vigili del Fuoco e sommozzatori sono intervenuti per salvarli.
Alla Spezia, invece, le forti piogge hanno provocato allagamenti e cadute di alberi: in particolare, il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea è stato temporaneamente evacuato perché invaso dall’acqua per qualche ora.

Crollo delle temperature

Crollano le temperature. Le minime più significative, alle 05:23, sono segnalate a Bardineto (SV) con 12.9°C e, uscendo dalla Liguria ma rimanendo comunque vicini al confine regionale, ad Ormea (CN) con 11.3°C. La località più fredda nella linea costiera è invece La Spezia con 16.7°C .

Il maltempo si abbatte su Imperia decine di allagamenti molte telefonate ai vigili del fuoco

Decine di allagamenti a Imperia per l’ondata di maltempo che si è abbattuta in serata. Per fortuna, nessun danno, ma tanti disagi, con i centralini del fuoco roventi di chiamate. Interessati soprattutto: negozi, strade e abitazioni private. In seguito alla pioggia, sono stati chiusi perché allagati i sottopassi della ferrovia a Oneglia e quello della bretella sul Ponte Vecchio. I pompieri sono dovuti intervenire anche per ascensori bloccati, a causa del temporale. Nessun disagio, invece, sulla zona di Sanremo e Ventimiglia.

fonte: Riviera24.it

sabato 24 agosto 2013

Terremoto Sicilia (Siracusa/Ragusa)

Epicentro vicino Portopalo di Capo Passero 

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 e profondità 10 km si è verificata sulle coste della Sicilia. L’epicentro del sisma è stato localizzato – secondo quanto si apprende da un bollettino pubblicato sl sito dell’European Mediterranean Seismological Centre – a 12 km a sud-ovest di Portopalo di Capo Passero e 34 km a sud-est di Ragusa. I sismografi hanno registrato il movimento tellurico alle 19:18 di sabato 24 agosto 2013.

fonte: Soverato News

Forte terremoto a Barcis avvertito anche nel Bellunese

Magnitudo 3,7 della Scala Richter. Telefonate ai vigili del fuoco, al momento non sono segnalati danni alle cose o alle persone

BELLUNO. Forte scossa di terremoto avvertita anche a Belluno alle ore 16. Il sisma ha avuto come epicentro Barcis, in provincia di Pordenone, ma al confine con la provincia di Belluno. Magnitudo 3,6 della Scala Richter, 3,7 secondo il Centro sismologico di Udine. Profondità 9,2 km. Il sisma è stato avvertito distintamente anche a Belluno città, a Longarone e in Alpago. Al momento non sono segnalati danni elle persone o alle cose ma ai vigili del fuoco sono arrivate diverse telefonate di persone spaventate che chiedevano informazioni e rassicurazioni.

fonte: Corriere delle Alpi

venerdì 23 agosto 2013

Maltempo, tregua fino a venerdi' Previsti temporali nel week end

Auto travolta da torrente, morta donna. Allagamenti in Sicilia

'Tregua' per il maltempo che ha interessato tutta l'Italia, da Nord a Sud. Ma la pausa, che peraltro non riguarderà tutta l'Italia, durerà poco: una forte perturbazione investirà il Nord sabato sera, diretta verso le regioni centrali domenica. Queste le previsioni degli esperti per i prossimi giorni. ''GIovedi' e venerdi' - spiega Antonio Sanò, direttore del portale 'iLMeteo.it'- saranno due giornate estive, con punte di 27-30 gradi da Nord a Sud''. Non mancheranno pero' ancora temporali al Sud, specie sulla Calabria e Sicilia.

Venerdì pomeriggio, aggiunge Sanò, ''altri temporali si formeranno sulle Alpi diretti verso il Piemonte, la Lombardia e il resto del nord entro la notte con veloci acquazzoni violenti anche sul Veneto, Emilia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia''. Ma sarà solo un assaggio, aggiunge Sanò, ''del peggioramento vero e proprio che si concretizzerà nel fine settimana. Tra sabato e domenica una violenta perturbazione atlantica, la prima ben organizzata da oltre 2 mesi a questa parte, transiterà al Centro-nord anche con temporali e grandinate''. Secondo il Centro Epson Meteo, l'arrivo di un vortice di bassa pressione ricolmo di fresca aria atlantica porterà un peggioramento nel pomeriggio di sabato al Nordovest che durante la notte e fino a domenica mattina, coinvolgerà anche il Nordest e il versante tirrenico del Centro. ''Questa evoluzione - precisa - darà luogo a un moderato calo delle temperature al Centronord nella giornata di domenica''.

Ieri una doona di 54 anni è morta mentre si trovava su un'automobile travolta da un torrente in piena, fra Pisticci e Craco, in provincia di Matera. Il cadavere è stato individuato circa un chilometro a valle rispetto al punto dove l'auto - con a bordo due donne, una delle quali è riuscita a mettersi in salvo - stava attraversando il torrente. Una squadra di Vigili del fuoco specializzata è partita da Matera per raggiungere la zona dell'incidente, che è sorvolata anche da un elicottero dei Carabinieri che la illumina con un faro. Il cadavere dovrebbe essere recuperato nelle prossime ore.

fonte: Ansa

giovedì 22 agosto 2013

Terremoto: scossa 4.4 al largo di Ancona

Nessun ferito ma tanta paura. Moltissime le chiamate a vigili del fuoco e Protezione Civile

Una scossa di 4.4 gradi abbastanza breve ma superficiale, con l'epicentro nel mare fra Ancona, Sirolo, Numana e Porto Recanati, a 7,9 km di profondità, e per questo avvertita anche a km di distanza, lungo tutta la costa marchigiana da Fano (Pesaro Urbino) a Porto Sant'Elpidio (Fermo), e anche in alcune località dell'entroterra: Macerata e Jesi.

E' rientrato l'allarme secondo il quale un uomo era disperso nella zona della Spiaggiola di Numana, dopo il terremoto di stamani che ha provocato un distacco di calcare dal Monte Conero. Lo ha confermato poco fa la Capitaneria di porto di Ancona, che ha in zona 30 uomini impegnati nei vari controlli.

Un replay di quanto era avvenuto il 21 luglio scorso, con la scossa di magnitudo 4.9 delle 3:32 di notte, che fino a questo momento rappresenta il 'picco' della crisi sismica del distretto del Conero, iniziata a giugno con scosse attorno al secondo-terzo grado della Scala Richter.

Molte le persone uscite in strada per la paura, e tante le chiamate ai vigili del fuoco e alla Protezione civile.

Un grosso blocco di calcare si è staccato dal Monte Conero, precipitando fra la Spiaggia Gigli e i Lavi di Sirolo, una zona già interdetta alla balneazione perché la falesia è a rischio di frane. ''Non ci sono stati feriti - spiega il sindaco Moreno Misiti - ma stiamo monitorando la situazione con verifiche in tutta l'area''. Il fumo sollevato dal crollo era visibile fino a Numana, e numerosi cittadini hanno telefonato allarmati ai vigili del fuoco.

Un pezzetto di cornicione si è staccato dalla sede della Prefettura in piazza del Plebiscito ad Ancona, qualche crepa in corso di valutazione è comparsa nelle pareti della sede del Distaccamento porto dei vigili del fuoco di Ancona e nell'immobile che ospita la Capitaneria di porto.

Verifiche dei vigili del fuoco sono in corso anche nel palazzo dell'Inps e in alcuni uffici ed edifici privati. Nessuna segnalazione di rilievo è giunta da Porto Recanati e Loreto, ricomprese nell'area dell'epicentro, anche se a Loreto il sindaco ha deciso di aprire il Centro operativo comunale per coordinare i sopralluoghi.

Un altro modesto movimento franoso all'altezza della falesia del Trave, sopra la spiaggia di Portonovo, una delle più frequentate della riviera del Conero. Anche questa, come l'area precedente, è da tempo interdetta alla navigazione, alla balneazione e alla sosta, proprio per il pericolo di frane e smottamenti che accompagna la storia geologica del Monte Conero.

I divieti della Capitaneria di porto di Ancona però non sempre vengono rispettati, e turisti e bagnanti si avventurano spesso anche in zone proibite, oltre le recinzioni, ''pur sapendo di non doverlo fare'', afferma il comandante della Guardia costiera di Ancona Giovanni Pettorino. In queste ore, due squadre di terra della Capitaneria di porto e due unità navali, la Motovedetta Cp861 e il gommone Alfa 83, stanno perlustrando via terra e via mare tutto il profilo di costa interessato dal sisma, fino a Porto Recanati. Verifiche sono state condotte anche ai pontili e alle piattaforme in mare della Raffineria Api di Falconara marittima, tutte con esito negativo.

fonte: Ansa

mercoledì 21 agosto 2013

Forte scossa di terremoto in Messico (6.1 Richter)

Una forte scossa di terremoto è stata registrata alle 14:38 (ora italiana) in Messico, nel distretto sismico di Guerrero, vicino ad Acapulco. L'epicentro è stato localizzato ad Ayutla de los Libres, alle coordinate 17.07° N, 99.33° W; l'ipocentro a 34,8 km di profondità. La scossa è stata avvertita anche a Città del Messico distante 268 chilometri dall'epicentro, il sindaco della città: Miguel Angel Mancera ha scritto attraverso Twitter che nella capitale non vi sono stati vittime o danneggiamenti.

La terra trema ancora in Lunigiana: 3.1 Richter alle 03:11

Nuovo sisma del 3.1 grado della scala Richter in provincia di Lucca a pocopiù di 24 ore dal precedente. Si è verificato alle 03:11 (ora italiana) di oggi 21 agosto con epicentro 44.196° N, 10.223° E; ipocentro a 8,8 km di profondità. I comuni maggiormente interessati sono: Casola in Lunigiana (MS), Giuncugnano (LU), Minucciano (LU), Piazza al Serchio (LU), Sillano (LU).

martedì 20 agosto 2013

Maltempo: allerta per temporali al sud

In arrivo rovesci e venti forti in Sicilia e Calabria. Nubifragio a Roma

Il sistema perturbato che sta determinando maltempo al centro-nord sarà responsabile, da domani, del peggioramento delle condizioni meteorologiche anche sull'Italia meridionale. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse, che prevede da domani precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, con rovesci di forte intensità, possibili grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento su Sicilia e Calabria.

Nubifragio su Roma,strade allagate e alberi caduti - Disagi in zona Nord della capitale, ritardi per bus zona Disagi nella zona Nord di Roma, dopo il nubifragio che si è abbattuto sulla Capitale. I vigili del fuoco sono al lavoro in via Salaria, all'altezza dell'Urbe, e nelle zone di via Boccea e Battistini, a causa dell'allagamento delle strade e per la caduta di alberi. Alcuni allagamenti si sono verificati anche in diversi seminterrati. A causa del maltempo alcune linee di bus della zona ad ovest della capitale sono rallentate.

fonte: Ansa

Terremoto 3.0 in Lunigiana

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 ha interessato il distretto sismico della Lunigiana alle 1.16. L’evento, registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha avuto epicentro nei pressi dei comuni di Casola in Lunigiana, Comano, Fivizzano e Minucciano, ed ipocentro ad una profondità di 10.4 chilometri. Il sisma è stato avvertito dalla popolazione, ma non risultano danni a persone e/o cose.

Tempesta Trami nel nord delle Filippine, Manila allagata

La combinazione tra la tempesta tropicale Trami ed il monsone stagionale ha scatenato piogge torrenziali su parte del nord delle Filippine a partire da Domenica. La pioggia ha raggiunto punte di 480mm a Sangley Point, mentre la capitale Manila ha ricevuto quasi 360mm di pioggia, causando allagamenti diffusi. Ciò ha addirittura provocato la chiusura dei mercati finanziari nel corso di Lunedì. Anche gli uffici governativi, le scuole e molte aziende sono state costrette a chiudere; al momento vengono segnalate 3 vittime, 11 feriti e diversi dispersi. Quasi 100mila persone sono state direttamente colpite dalle forti precipitazioni. Molte strade rimangono chiuse a causa delle inondazioni, mentre parecchi voli sono stati cancellati.

fonte 3Bmeteo.com

lunedì 19 agosto 2013

Vasto incendio a Marassi, nella zona sotto al "Biscione"

Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato, subito dopo le ore 13 di oggi, sulle colline della Val Bisagno, tra Via dei Platani, Via Monte Rosa, Via Fea e Via Giglioli. Al lavoro per lo spegnimento sono state impiegate diverse squadre dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, volontari e due elicotteri della Regione, uno di Genova e uno proveniente da Albenga.
La vegetazione vicino alle case ha reso difficile l'intervento che, comunque, è stato messo sotto controllo verso le 16.

Pakistan:oltre 100 morti per inondazioni

Più di 300.000 le persone colpite, quasi 2.500 case distrutte

ISLAMABAD, 18 AGO - Le forti piogge monsoniche e le inondazioni che si sono abbattute sul Pakistan nelle ultime due settimane hanno causato 108 vittime e colpito più di 300.000 persone. Lo riferiscono le autorità locali. Le piogge hanno inondato 770 villaggi e quasi 2.500 case sono andate completamente distrutte. I monsoni provocano regolarmente danni in Pakistan. Nel 2010 il paese ha subito le peggiori inondazioni della sua storia, che hanno causato la morte di 1.800 persone e coinvolto 21 milioni di persone.

fonte Ansa

sabato 17 agosto 2013

Bloccati i lavori anti alluvione

Genova - Tolto il torrente Bisagno, che per dimensioni fa storia a sé, e in modo paragonabile all’affluente Ruscarolo, è, per numero e invadenza delle strozzature che ne ostacolano il deflusso , il corso d’acqua più pericoloso della città. Eppure, i lavori per disinnescare il Chiaravagna, che il 4 ottobre del 2010 fu tra i principali responsabili dell’inferno di fango e detriti che travolse Sestri Ponente, sono al palo. E lo sono ormai da mesi, per una grana divenuta in poco tempo anche giudiziaria. Una lite da pochi giorni salita di tono, con il rinvio della pratica dal tribunale amministrativo della Liguria al Tar del Lazio, per via della moltitudine - e il livello - degli enti chiamati in causa.

A promuovere il ricorso è Piaggio Aero Industries, che fronteggia una controparte molto nutrita: Comune, Provincia, Regione Liguria, Presidenza del consiglio dei ministri e dipartimento di Protezione civile. Il motivo? Dopo la demolizione del palazzo-tappo di via Giotto, l’intervento ancor più decisivo, per restituire spazio vitale al Chiaravagna, riguarda la sua foce. Quindi, un’area occupata, in virtù di una concessione pluriennale, dall’azienda. Precisamente, il nodo riguarda la cabina usata per la verniciatura, che non può, per questo motivo, continuare a stare dov’è. È su come gestire questa operazione - inteso dal punto di vista finanziario e logistico - che prima è stata intavolata una trattativa. Ma alcune settimane fa, la trattativa è arrivata a un punto morto e si è scatenata la guerra in punta di diritto.

Il parallelo con la storia recente del torrente Bisagno, e - aspettando il primo, piccolo pezzo di scolmatore voluto dal Comune - l’unica opera di messa in sicurezza in fase di realizzazione è d’obbligo. Non tanto per le caratteristiche del confronto giudiziario, quanto per le sue conseguenze. Dopo il ricorso promosso e stravinto dalle imprese escluse contro l’assegnazione dei lavori da parte del commissario (l’ex prefetto di Genova Giuseppe Romano - ndr) incaricato di coordinare i lavori per rifare la copertura, i lavori per il terzo segmento compreso tra la questura e via Santa Zita sono fermi da fine 2011. E non si ha alcuna idea - a fronte della disponibilità dei finanziamenti - di quando potranno riprendere. Il Chiaravagna, per i tecnici uno dei tre torrenti genovesi ancora “ad altissimo rischio idraulico”, rischia di scontare dei ritardi simili.

Il paragone si può fare anche sotto un altro profilo: le conseguenze di un’eventuale pronuncia favorevole a Piaggio Aero. Che rischiano di essere perfino più ampie, perché il ricorso presentato dal team di legali dell’azienda - Roberto Damonte, Giuseppe Giacobini e Stefano Capanna - punta a minare le fondamenta stesse di tutti gli atti prodotti sulla scorta dell’alluvione del 2010.

fonte: Il Secolo XIX - web

venerdì 16 agosto 2013

Terremoto di quasi 7 gradi in Nuova Zelanda

Un terremoto di magnitudo 6.8 è stato registrato alle ore 04:31:10 italiane del 16 agosto 2013  in Nuova Zelanda. Epicentro 41.75°S, 173.833°E, ipocentro 11 km. Non si hanno ancora notizie per quanto riguarda danni a persone o cose. Una scossa di magnitudo 6.0 era stata avvertita in N.Z. lo scorso 21 luglio.

Forti scosse in provincia di Messina, paura ma nessun danno

Magnitudo 4.1 e 4.2 verso l'1:05, avvertite anche alle Eolie

Due scosse di terremoto di magnitudo 4.1 e 4.2 sono state registrate rispettivamente all'1:04 e all'1:06 sulla costa nord della Sicilia, in provincia di Messina.

Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro entrambi a 10,4 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Brolo, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Patti, Piraino, Raccuja, Sant'Angelo di Brolo e Sinagra.

Gli eventi sismici sono stati chiaramente avvertiti anche sulle isole Eolie, dove popolazione e turisti sono usciti da case e alloggi spaventati dalle scosse.

La Sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Messina afferma che nessun danno particolare viene al momento segnalato. Moltissime comunque le chiamate arrivate alla stessa Sala operativa da parte di cittadini preoccupati dall'intensità dei due eventi sismici, chiaramente avvertiti dalla popolazione.

fonte: Ansa

giovedì 15 agosto 2013

Ventimiglia: cessa l'allarme per l’alga Ostreopsis ovata

L’ultimo bollettino microalga  Ostreopsis ovata diffuso dall’ARPAL il 14 agosto 2013, ha indicato che il tratto di costa dal confine di Stato sino a Capo Sant’Ampelio non è più in fascia gialla, per cui è cessato lo stato di attenzione in questa zona di litorale.

Facendo seguito alle notizie apparse in questi giorni, il Sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca interviene con un chiarimento "doveroso per la cittadinanza e per i turisti".

"Dal mese di giugno Arpal effettua anche il monitoraggio dell’alga Ostreopsis ovata secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali. Correlando i dati del monitoraggio con le previsioni meteorologiche; Arpal emana un bollettino con una scala previsionale variabile dal bianco al rosso. Si ricorda che la previsione interessa soltanto i punti potenzialmente favorevoli (acqua poco profonda; basso ricambio idrico - ad esempio, in presenza di strutture antierosione; fondo roccioso-ciottoloso; presenza di macroalghe) alla fioritura di Ostreopsis presenti nel tratto di costa segnalato, e non la sua lunghezza complessiva. Le elementari misure di prevenzione previste per la fascia gialla, da adottare solo nei punti favorevoli, invitano a ‘Prestare attenzione a soggiornare e bagnarsi in tratti mare di acqua ferma, piccole insenature chiuse o con barriera a mare affiorante o soffolta’. Non sono previste misure di prevenzione per la fascia verde.

In relazione a quanto sopra detto e dopo aver preso contatto con gli uffici di riferimento si vuole rendere noto che l’ufficio competente del Comune di Bordighera riceve sempre i bollettini emessi dall'Arpal Regionale, la situazione è costantemente monitorata dalla stessa Agenzia in collaborazione della Guardia Costiera, e comunque se sorgessero problematiche a i fini della balneazione, L'ARPAL comunicherebbe immediatamente uno stato di pericolosità per la pubblica salute con invito al Sindaco di emettere ordinanza ai fini cautelativi nelle zone e punti di prelievo da loro elencati. L’Amministrazione ricorda alla popolazione che sia l'Asl n. 1 sia l’ Arpal - organi delegati al controllo - non si sono pronunciate in merito, per questo motivo si comunica che alla data odierna non sussistono i presupposti di pericolosità e conseguente divieto di balneazione. Infatti, l'ultimo bollettino diffuso dall’ARPAL in data 14 agosto 2013, ha indicato che il tratto di costa dal confine di Stato sino a Capo Sant’Ampelio non è più in fascia gialla, per cui è cessato lo stato di attenzione in questa zona di litorale".

Scoperta la calamita più potente dell'universo

È una stella di neutroni a 6.500 anni luce da noi.

Un campo magnetico di un milione di miliardi di volte quello della Terra

È la calamita cosmica più potente mai scoperta nell’universo. Si tratta di una stella a neutroni (il nome in codice è SGR 0418+5729) scovata a 6.500 anni luce dalla Terra con il satellite Xmm-Newton dell’Agenzia spaziale europea (Esa) da un gruppo di dodici astronomi appartenenti a istituzioni italiane (Istituto universitario di studi superiori di Pavia-Iuss, Istituto nazionale di astrofisica-Inaf, Università di Padova, Istituto nazionale di fisica nucleare-Infn) ed europee (University College di Londra, Cea francese, Institut de Ciencies de l’Espai di Barcellona).

Il più grande magnete cosmico
MAGNETAR - Le stelle a neutroni caratterizzate da forti campi magnetici sono state battezzate magnetar dagli astrofisici Robert Duncan e Christopher Thompson che le hanno scoperte oltre vent’anni fa. Complessivamente se ne conoscono una ventina. «Negli ultimi decenni la teoria delle magnetar è stata confermata da diverse osservazioni, ma nessuno prima d’ora, era riuscito a misurare direttamente l’intensità del campo magnetico di questi oggetti celesti», commenta Andrea Tiengo, dello Iuss di Pavia e dell’Inaf, primo firmatario del risultato pubblicato dalla rivista britannica Nature. Tutte le stelle, quando finiscono di bruciare il loro combustibile nucleare si spengono, ma in un modo differente a seconda della loro taglia. Quelle che hanno una massa da 10 a 25 volte superiore al nostro Sole si trasformano in stelle a neutroni, cioè la loro materia collassa e la dimensione si rimpicciolisce arrivando ad appena una ventina di chilometri di diametro.

ESPLOSIONI - Sarebbero proprio le magnetar con forti campi magnetici a essere all’origine di alcune potenti esplosioni cosmiche registrate nel tempo e persino in grado di disturbare le comunicazioni terrestri pur avvenendo in luoghi molto lontani, a migliaia di anni luce. Con il satellite europeo gli astronomi sono riusciti a misurare la frequenza dei raggi X emessi. Questa è legata alla frequenza delle particelle che si muovono nel campo magnetico, la quale a sua volta rivela l’intensità del campo magnetico. Il valore registrato è enorme, un milione di miliardi di Gauss, quando il campo magnetico della Terra è inferiore a 1 Gauss. La comprensione di simili fenomeni estremi è importante per decifrare i meccanismi esplosivi degli strani astri. In scala minore ciò avviene anche sul nostro Sole, irradiando fiumi di particelle che investono la Terra provocando talvolta qualche guaio. Tra i firmatari della ricerca c’è anche Giovanni F. Bignami, professore allo Iuss e presidente dell’Inaf.

fonte: "Corriere della Sera" web