Ansa - Tanta paura ma nessun danno per una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.2 al largo delle coste palermitane che è stata avvertita distintamente dalla popolazione alle 8.21. Nel capoluogo numerose persone sono scese in strada, mentre scuole e uffici pubblici sono stati fatti evacuare per precauzione. Le operazioni, tuttavia, si sono svolte in modo ordinato e senza scene di panico. L'ipocentro del sisma è stato localizzato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma nel basso Tirreno, a 12 chilometri dalla costa di Capaci, sulla direttrice tra Palermo e Ustica, a una profondità di circa 10 chilometri. Una zona diversa da quella che in passato è stata al centro di movimenti tellurici di rilievo.
Una replica di minore intensità, di magnitudo 2.3, è stata registrata qualche minuto dopo, alle 8.44. Secondo gli esperti si tratterebbe di una scossa di "assestamento".
Poi una terza scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata alle ore 11.45 dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma. L'ipocentro è stato localizzato tra Palermo e Ustica, nella stessa zona dove questa mattina si erano registrate altre due scosse di magnitudo 4.2 e 2.3.
"Il terremoto - spiega Alberto Michelini, funzionario della sala sismica dell'Ingv - è avvenuto in un sistema di faglie a mare relativamente nuovo rispetto a quello più spostato verso Nord Est dove, nel settembre del 2002, si registrò una violenta scossa di magnitudo 5.2. In questo momento stiamo analizzando il meccanismo focale relativo alla modalità di rottura che è stato di tipo 'distensivo', quando cioé due zolle si allontanano e si registra un rilassamento. L'opposto di quando le faglie si scontrano e si verifica un movimento di tipo 'compressivo' che in genere avviene più a largo e a profondita maggiori".
L'esperto dell'Ingv osserva che nella tettonica normalmente questi due meccanismi convivono e che la zona dove si è registrato il sisma appare particolarmente "complessa" dal punto di vista sismico. Subito dopo il terremoto i centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine sono stati tempestati da centinaia di telefonate da parte di cittadini allarmati che chiedevano informazioni. Nessuno, tuttavia, ha segnalato danni come confermano dalla centrale operativa della Protezione Civile regionale che ha subito fatto scattare il piano di allerta. Anche le squadre dei vigili del fuoco sono rimaste sostanzialmente ferme, in attesa di interventi che non ci sono stati. La scossa è stata avvertita perfino da chi si trovava per strada e all'interno di impianti sportivi: anche la piscina comunale, ad esempio, è stata fatta evacuare per precauzione. La circolazione stradale nel centro di Palermo, complice anche l'orario di punta, ha subito fatto registrare intasamenti e lunghe code. Dopo qualche ora tra tensioni e paure l'allarme è rientrato e le attività sono riprese regolarmente.
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