mercoledì 11 aprile 2012

Terremoto in Indonesia: dal "Jakarta Globe"

Banda Aceh - Jakarta. Due terremoti al largo della costa di Aceh, hanno scatenato il panico a causa dell'allerta tsunami scattato su tutto l'Oceano Indiano, a ricordo dell'orribile disastro del 2004.
La prima scossa delle 3:28 ora locale, di magnitudo 8,5 gradi Richter, con epicentro nell'Indonesia occidentale a 346 chilometri di Simeulu con ipocentro a 33 chilometri di profondità, secondo l'agenzia indonesiana BMKG.
La seconda scossa, più forte, alle 17:43 con magnitudo 8,8 a 100 km più a ovest della prima. In seguito altre 13 scosse, la più forte di magnitudo 8,3.
La scossa iniziale, durata quasi cinque minuti, è stata avvertita in tutta Sumatra e nei paesi circostanti l'Oceano Indiano, allertando le persone di Singapore, Thailandia, Malaysia e India per pericolo di crollo degli edifici.
Le sirene di allarme tsunami hanno subito traumatizzato gli abitanti delle aree interessate riportandole al dicembre 2004 quando ad un terremoto di 9,1 gradi Richter fece seguito lo tsunami che uccise 220.000 persone. L'allarme, questa volta, è stato lanciato in 27 paesi dell'area oceanica.
A Banda Aceh il sisma ha provocato l'interruzione dell'energia elettrica e delle reti di telefonia mobile, ma grazie alle esercitazioni di emergenza che le popolazioni hanno effettuato in seguito al disastro del 2004, il rischio è stato limitato per il coordinamento locale che ha provveduto ad inviarle in zone di sicurezza.
Il panico e il caos nella circolazione stradale non è comunque stato evitato nelle città più popolate; un anziano di 70 anni, all'urlo di: "uno tsunami sta arrivando" è morto di infarto a Banda Aceh.
Altri avvisi di tsunami sono partiti dal distretto di Yudhoyono dove molti sopravvissuti al 2004 hanno rivissuto il dramma.
Il Pacific Tsunami Warning Center del NOAA ha annullato l'allerta alle 20:00 ora di jakarta.
Secondo i rilevamenti, la scossa ha spostato la terra orizzontalmente lungo linee di faglia diverse da quelle del 2004, quando lo tsunami fu innescato da movimenti verticali della crosta terrestre.

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