martedì 31 gennaio 2012

Europa nella morsa del ghiaccio: decine i morti

Belgrado - L’ondata di gelo e le abbondanti nevicate degli ultimi giorni stanno flagellando anche i paesi dei Balcani e dell’Europa centrorientale, dove si contano decine di morti.
In molti casi si registrano situazioni di emergenza, con prolungati blackout elettrici e interruzioni nella circolazione stradale e ferroviaria a causa della neve e del ghiaccio: in tutti i paesi della regione, le temperature sono scese in pianura di molto al di sotto dello zero, con punte fino a -27 nel sudest della Polonia.
In Serbia, almeno cinque persone sono morte nelle ultime ore: una donna di 49 anni è stata trovata assiderata lungo una strada innevata della regione di Valjevo, circa 80 chilometri a sudovest di Belgrado; nella stessa regione, un uomo di 52 anni è stato trovato morto non lontano dalla sua abitazione nel villaggio di Bobovo, mentre un 81enne è morto di freddo nella casa in cui viveva da solo nella piccola località di Taor; due ultrasettantenni risultano scomparsi nella regione meridionale serba di Medzvedza, e si ritiene che siano morti anch’essi di freddo.
Le abbondanti nevicate e le temperature molto basse hanno indotto le autorità di Belgrado a proclamare lo stato di emergenza in una quindicina di Comuni, in particolare nel sud e nel sudest, dove sono state diverse le zone interessate da interruzioni elettriche e della circolazione stradale.
Anche in Bulgaria si registrano vittime per il gelo, almeno cinque. Nella città meridionale di Cirpan è stata segnalata la temperatura record di -24 gradi, mentre a Sofia e nelle altre regioni del paese balcanico il termometro oscilla intorno ai 15 sottozero. Le vittime, registrate negli ultimi tre giorni, erano tutte persone anziane, morte assiderate mentre cercavano di raggiungere le proprie case tra i cumuli di neve.
Sinora sei, invece, i morti per il grande freddo in Romania, dove le temperature hanno toccato i -27 gradi: le vittime si sono registrate nei dipartimenti di Tulcea (nel sudest), Botosani (nordest) e Olt (sud).
Temperature artiche si registrano anche in molti paesi dell’Europa centrale e orientale: in Polonia, l’altra notte cinque persone sono morte assiderate per il gran freddo, con una punta di -27 gradi a Stuposiany, nel sudest del paese. Da novembre, ha riferito la polizia, in tutta la Polonia sono morte per il freddo 52 persone, 12 delle quali a partire da giovedì scorso. Molti treni hanno accumulato forti ritardi a causa dei binari congelati, e le autorità hanno invitato la popolazione a prendersi cura di senzatetto, anziani e bambini piccoli.
Tante le vittime del freddo anche in Ucraina, dove il bilancio degli ultimi tre giorni è di 18 morti per assideramento e altre 500 persone ricoverate per ipotermia. Le temperature hanno raggiunto in molti casi i -25 gradi.

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