Pm, carte comune sono state 'taroccate'
"Non posso pensare che ci sia qualcuno che abbia manipolato dati, ne morirei": così Marta Vincenzi, sindaco di Genova durante l'alluvione del 4 Novembre 2011, ha commentato a Telenord quanto emerso nell'inchiesta della Procura secondo cui alcuni carte del Comune sarebbero state 'taroccate' da dirigenti comunali. "Non ho mai avuto la sensazione che qualche funzionario possa aver manomesso orari - ha detto l'ex sindaco -. La sola idea che qualcuno potesse avere in mano elementi tali da poter migliorare l'intervento e non abbia agito e lo abbia nascosto e manipolato è talmente enorme che mi dà una sensazione drammatica. Spero che tutti questi passaggi possano essere accuratamente indagati. Il mio auspicio è che i dirigenti del Comune possano dimostrare di essere stati in assoluta buona fede. Sarebbe impensabile altrimenti".
La squadra di polizia giudiziaria della Procura di Genova ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di Sandro Gambelli, dirigente del settore di Protezione Civile e pubblica incolumità del Comune di Genova. Nell'ambito dell'inchiesta sull'alluvione del 2011 risultano indagati anche un manager del Comune di Genova, Pierpaolo Cha e il direttore generale dell'area sicurezza e progetti speciali del Comune di Genova Gianfranco Del Ponte. Tutti sono indagati a vario titolo per reati di falso in concorso e calunnia in merito alla ricostruzione temporale dell'alluvione del 2011. Secondo gli investigatori, quella ricostruzione non corrisponderebbe al vero: avrebbero falsificato l'orario di emissione di alcuni comunicati.
PM, CARTE COMUNE SONO STATE 'TAROCCATE' - Una parte delle carte relative all'esondazione del rio Fereggiano nel novembre del 2011 "sono state taroccate". Ne sono convinti gli inquirenti che hanno indagato tre dirigenti comunali della protezione civile di Genova per falso aggravato e calunnia in concorso. Secondo quanto appurato dalla polizia della squadra di pg, i tre avrebbero falsificato il rapporto di un volontario sullo stato di guardia del rio esondato. Fu l'esondazione del Fereggiano a causare a Genova sei morti. Secondo le carte riportate dai tre nella relazione finale sull'alluvione, il volontario avrebbe affermato che il rio Fereggiano era sotto i livelli di guardia. Ma le indagini avrebbero invece portato gli inquirenti ad accertare che il volontario in questione non si trovava all'ora indicata sul rio, e che non avrebbe mai riferito quei dati. Dunque "il documento prodotto non è veritiero", e questo avrebbe portato gli inquirenti a contestare ai tre il reato di falso e calunnia in concorso aggravata. Il sindaco di Genova, Marco Doria, in una conferenza stampa ha detto: "Non so quali errori siano stati fatti, ma siamo assolutamente disponibili a collaborare con la magistratura e attendiamo di sapere meglio quanto è accaduto". "Nello stesso tempo - ha tenuto a precisare il sindaco - non vorrei che si facesse pensare ai cittadini che, trovati in questa vicenda eventuali colpevoli, si risolve il problema dell'alluvione 2011. Non ci deve essere questa illusione: la tragedia che è avvenuta è stata provocata da una serie complessa di eventi".
VINCENZI,SE DATI MANIPOLATI MORIREI - "Non posso pensare che ci sia qualcuno che abbia manipolato dati, ne morirei": così Marta Vincenzi, sindaco di Genova durante l'alluvione del 4 Novembre 2011, ha commentato a Telenord quanto emerso nell'inchiesta della Procura secondo cui alcuni carte del Comune sarebbero state 'taroccate' da dirigenti comunali. "Non ho mai avuto la sensazione che qualche funzionario possa aver manomesso orari - ha detto l'ex sindaco -. La sola idea che qualcuno potesse avere in mano elementi tali da poter migliorare l'intervento e non abbia agito e lo abbia nascosto e manipolato è talmente enorme che mi dà una sensazione drammatica. Spero che tutti questi passaggi possano essere accuratamente indagati. Il mio auspicio è che i dirigenti del Comune possano dimostrare di essere stati in assoluta buona fede. Sarebbe impensabile altrimenti".
Fonte: Ansa
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