Una ragazza, intrappolata sotto le macerie della casa crollata a Cassana, frazione di Borghetto Vara, nello spezzino, è stata estratta viva dai soccorritori, che continuano a scavare per cercare altre tre persone.
Si aggrava ancora il bilancio dei dispersi nel Levante ligure, duramente colpito dal maltempo delle ultime ore. Sono almeno sette le persone di cui non si hanno più notizie. Lo comunica la Prefettura di La Spezia, che rivolge alla popolazione un invito pressante a non uscire di casa.
Le ferrovie prevedono almeno 36 ore di lavoro per riattivare uno dei due binari della linea Genova-La Spezia. Il passaggio dei treni, fra Levanto e Corniglia, riprenderà sul binario lato mare. Il fronte franoso si estende per circa 2 chilometri e ha raggiunto in alcuni punti anche 4 metri di altezza. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana sono già al lavoro per rimuovere la fanghiglia e il terreno franato. Le avverse condizioni operative tutt’ora in atto, con acqua che trasporta ancora a valle fanghi e detriti, sono state ipotizzate circa 36 ore di lavoro per poter rimettere in servizio un binario. I tempi sono legati anche al fatto che i mezzi meccanici possono raggiungere la zona della frana solo via ferrovia in quanto le strade di accesso non sono precorribili.
Il prefetto di La Spezia, Giuseppe Forlani, ha convocato una riunione d’emergenza in Prefettura sull’emergenza alluvione nello Spezzino. Vi partecipano i responsabili del coordinamento provinciale delle forze di sicurezza. La situazione, hanno riferito in Prefettura , è di «emergenza piena». Continuano ad arrivare segnalazioni di richieste di aiuto da parte di persone rimaste intrappolate, segnalazioni di frane, di allagamenti, di smottamenti. Almeno una trentina i comuni coinvolti, dei quali cinque sono isolati. Tra essi Brugnato, dove una famiglia è bloccata sul tetto della sua casa. I soccorsi sono difficilissimi, perché la zona è isolata. Il diluvio continua, in emergenza sicuramente anche Vernazza, Borghetto e Monterosso. Le preoccupazioni maggiori - hanno sottolineato in Prefettura - vengono dalle piene del torrente Vara, un affluente del fiume Magra.
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