sabato 23 marzo 2013

Alluvione 2012, stanziati 200 mila euro

Genova - Da lunedì 6 maggio e fino al 7 giugno le imprese della provincia di Genova e della Spezia danneggiate dall’alluvione dell’ottobre 2012 potranno presentare domanda di contributo per investimenti a fondo perduto presso le Camere di Commercio di Genova e della Spezia. Lo ha comunicato quest’oggi in Giunta l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, rendendo noto l’avvio di un bando da 200 mila euro.
I finanziamenti, erogati dalla Regione, consentiranno a tutte le imprese danneggiate di ottenere un contributo a fondo perduto del 40% sul totale delle spese per la ripresa dell’attività, per impianti, strutture, macchinari, attrezzature o scorte e del 75% per i beni mobili.
Potranno presentare domanda di contributo solo le imprese che hanno già inviato la segnalazione del danno alle Camere di Commercio. «Con questo provvedimento - spiega l’assessore Guccinelli - stanziamo ulteriori risorse per le imprese danneggiate, andando incontro alle esigenze di un numero più ampio di soggetti colpiti dall’alluvione dell’ottobre scorso». Queste risorse si vanno infatti ad aggiungere al 1 milione di euro stanziati dalla Giunta regionale a febbraio e destinati alle imprese dello spezzino colpite dall’alluvione del novembre 2012.
E, su proposta degli assessori all’ambiente, infrastrutture e sviluppo economico, Renata Briano, Raffaella Paita, Renzo Guccinelli, la Giunta regionale ha anche stanziato 530 mila euro a favore della Provincia della Spezia per interventi di sistemazione dei principali collegamenti ai borghi di Corniglia e Vernazza.
I fondi serviranno per intervenire sia sulla frana della provinciale 30 tra San Bernardino e Corniglia, in località Guvano, che rende l’abitato di Corniglia completamente isolato, sia su quella sulla provinciale 61, tra Vernazza e San Bernardino che richiede interventi di regimazione delle acque. E anche sulla frana della provinciale 51, detta dei Santuari, dove si interverrà con regimazione acque, risagomatura scarpata e messa in opera di rete paramassi.
«In tal modo - hanno spiegato gli assessori - i due paesi delle Cinque Terre saranno di nuovo raggiungibili da tre direttrici su quattro, mentre rimane ancora fuori la grossissima frana sulla provinciale 63 che va verso Pignone e l’entroterra della Val di Vara, sulla quale si sta cercando una soluzione». «Sono tutte frane che vanno ad incidere su situazioni pregresse - sottolineano Briano, Paita e Guccinelli - andando a peggiorare un contesto già molto compromesso da episodi alluvionali e di maltempo. Un territorio messo a durissima prova sul quale teniamo alto il monitoraggio, perché venga ripristinata al più presto la sicurezza».

(fonte: "Il Secolo XIX" web)

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