Genova - La Protezione civile della Regione Liguria, in base alle previsioni meteo e idrologiche del centro meteo Arpal di stamani, ha emanato lo stato di allerta 1 sulla parte costiera savonese e genovese e sullo spezzino e lo stato di allerta 1 per neve sull’entroterra savonese e genovese. Entrambi gli stati di allerta saranno in vigore dalle ore 18 di domani, domenica 17 marzo, alle ore 18 del giorno successivo, lunedì 18 marzo.
La Protezione civile spiega che le piogge insisteranno in particolare sulla parte centro-est della regione, dove il territorio si trova in condizioni sature per le piogge cadute nell’ultimo periodo, fino a 200 mm con picchi superiori ai 300 mm sul bacino del Vara. Si dispone perciò di monitorare le aree a pericolosità di frana molto elevata su tutta la regione oltre ad ogni zona che i Comuni ritengano di particolare criticità e le aree identificate ad elevato rischio residuo.
In mare, invece, sono previsti venti forti o di burrasca da Nord sul centro-Ponente e da Sud-Est sul Levante. Il moto ondoso è in aumento fino a molto mosso sottocosta in ulteriore aumento in tarda sera di lunedì fino a localmente agitato a Levante.
E cresce la preoccupazione tra i sindaci della Valbormida, nel savonese, per le possibili nevicate a partire da domani. «I Comuni - ha detto Mauro Righello, sindaco di Millesimo e consigliere provinciale del Pd - sono letteralmente in ginocchio anche a causa dei costi per lo spazzamento della neve. Le casse municipali sono praticamente vuote».
I sindaci valbormidesi, per voce di Righello, hanno chiesto al prefetto Gerardina Basilicata di rivedere il sistema delle emergenze soprattutto quella relativa ai “filtri dinamici” sull’A6 Torino-Savona.
«In caso di nevicate i tir sono costretti a lasciare l’autostrada col rischio di collassare la viabilità ordinaria - ha detto Righello -. La Valbormida non può restare paralizzata ogni qualvolta la neve provoca disagi lungo l’A6 Torino-Savona. Non ci sono gli spazi sufficienti per ospitare i tir e i Comuni della Valbormida non possono certamente sobbarcarsi l’onere di sistemare piazzali e aree per i mezzi pesanti».
(fonte "Il SecoloXIX" web)
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