sabato 30 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
Maltempo, chiusa la Provinciale 8
Savona - La Provincia di Savona ha disposto la chiusura per motivi di sicurezza della strada provinciale 8 a causa di una frana che si è abbattuta tra le frazioni San Giorgio e San Filippo, alle spalle di Spotorno.
Secondo quanto spiegato dall’assessore provinciale alla Viabilità, Roberto Schneck, «la frana che si è verificata la scorsa notte ha trascinato alberi e volumi terrosi per un fronte di 10 metri e un’altezza di 20. Per questo motivo è stata necessaria l’immediata chiusura del tratto».
Questa è la seconda frana in ordine di tempo che si verifica sulla Provinciale: fra l’8 e il 9 marzo, uno smottamento del terreno al km 13,8 aveva richiesto un intervento urgente di ripristino con l’apertura di un senso unico alternato con limitazioni di peso per i veicoli. Oggi, martedì 26 marzo, inizieranno i lavori per la rimozione degli alberi, il trasporto dei blocchi di calcestruzzo e la messa in sicurezza della strada per cercare di poterla riaprire.
Secondo quanto spiegato dall’assessore provinciale alla Viabilità, Roberto Schneck, «la frana che si è verificata la scorsa notte ha trascinato alberi e volumi terrosi per un fronte di 10 metri e un’altezza di 20. Per questo motivo è stata necessaria l’immediata chiusura del tratto».
Questa è la seconda frana in ordine di tempo che si verifica sulla Provinciale: fra l’8 e il 9 marzo, uno smottamento del terreno al km 13,8 aveva richiesto un intervento urgente di ripristino con l’apertura di un senso unico alternato con limitazioni di peso per i veicoli. Oggi, martedì 26 marzo, inizieranno i lavori per la rimozione degli alberi, il trasporto dei blocchi di calcestruzzo e la messa in sicurezza della strada per cercare di poterla riaprire.
sabato 23 marzo 2013
Alluvione 2012, stanziati 200 mila euro
Genova - Da lunedì 6 maggio e fino al 7 giugno le imprese della provincia di Genova e della Spezia danneggiate dall’alluvione dell’ottobre 2012 potranno presentare domanda di contributo per investimenti a fondo perduto presso le Camere di Commercio di Genova e della Spezia. Lo ha comunicato quest’oggi in Giunta l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, rendendo noto l’avvio di un bando da 200 mila euro.
I finanziamenti, erogati dalla Regione, consentiranno a tutte le imprese danneggiate di ottenere un contributo a fondo perduto del 40% sul totale delle spese per la ripresa dell’attività, per impianti, strutture, macchinari, attrezzature o scorte e del 75% per i beni mobili.
Potranno presentare domanda di contributo solo le imprese che hanno già inviato la segnalazione del danno alle Camere di Commercio. «Con questo provvedimento - spiega l’assessore Guccinelli - stanziamo ulteriori risorse per le imprese danneggiate, andando incontro alle esigenze di un numero più ampio di soggetti colpiti dall’alluvione dell’ottobre scorso». Queste risorse si vanno infatti ad aggiungere al 1 milione di euro stanziati dalla Giunta regionale a febbraio e destinati alle imprese dello spezzino colpite dall’alluvione del novembre 2012.
E, su proposta degli assessori all’ambiente, infrastrutture e sviluppo economico, Renata Briano, Raffaella Paita, Renzo Guccinelli, la Giunta regionale ha anche stanziato 530 mila euro a favore della Provincia della Spezia per interventi di sistemazione dei principali collegamenti ai borghi di Corniglia e Vernazza.
I fondi serviranno per intervenire sia sulla frana della provinciale 30 tra San Bernardino e Corniglia, in località Guvano, che rende l’abitato di Corniglia completamente isolato, sia su quella sulla provinciale 61, tra Vernazza e San Bernardino che richiede interventi di regimazione delle acque. E anche sulla frana della provinciale 51, detta dei Santuari, dove si interverrà con regimazione acque, risagomatura scarpata e messa in opera di rete paramassi.
«In tal modo - hanno spiegato gli assessori - i due paesi delle Cinque Terre saranno di nuovo raggiungibili da tre direttrici su quattro, mentre rimane ancora fuori la grossissima frana sulla provinciale 63 che va verso Pignone e l’entroterra della Val di Vara, sulla quale si sta cercando una soluzione». «Sono tutte frane che vanno ad incidere su situazioni pregresse - sottolineano Briano, Paita e Guccinelli - andando a peggiorare un contesto già molto compromesso da episodi alluvionali e di maltempo. Un territorio messo a durissima prova sul quale teniamo alto il monitoraggio, perché venga ripristinata al più presto la sicurezza».
(fonte: "Il Secolo XIX" web)
I finanziamenti, erogati dalla Regione, consentiranno a tutte le imprese danneggiate di ottenere un contributo a fondo perduto del 40% sul totale delle spese per la ripresa dell’attività, per impianti, strutture, macchinari, attrezzature o scorte e del 75% per i beni mobili.
Potranno presentare domanda di contributo solo le imprese che hanno già inviato la segnalazione del danno alle Camere di Commercio. «Con questo provvedimento - spiega l’assessore Guccinelli - stanziamo ulteriori risorse per le imprese danneggiate, andando incontro alle esigenze di un numero più ampio di soggetti colpiti dall’alluvione dell’ottobre scorso». Queste risorse si vanno infatti ad aggiungere al 1 milione di euro stanziati dalla Giunta regionale a febbraio e destinati alle imprese dello spezzino colpite dall’alluvione del novembre 2012.
E, su proposta degli assessori all’ambiente, infrastrutture e sviluppo economico, Renata Briano, Raffaella Paita, Renzo Guccinelli, la Giunta regionale ha anche stanziato 530 mila euro a favore della Provincia della Spezia per interventi di sistemazione dei principali collegamenti ai borghi di Corniglia e Vernazza.
I fondi serviranno per intervenire sia sulla frana della provinciale 30 tra San Bernardino e Corniglia, in località Guvano, che rende l’abitato di Corniglia completamente isolato, sia su quella sulla provinciale 61, tra Vernazza e San Bernardino che richiede interventi di regimazione delle acque. E anche sulla frana della provinciale 51, detta dei Santuari, dove si interverrà con regimazione acque, risagomatura scarpata e messa in opera di rete paramassi.
«In tal modo - hanno spiegato gli assessori - i due paesi delle Cinque Terre saranno di nuovo raggiungibili da tre direttrici su quattro, mentre rimane ancora fuori la grossissima frana sulla provinciale 63 che va verso Pignone e l’entroterra della Val di Vara, sulla quale si sta cercando una soluzione». «Sono tutte frane che vanno ad incidere su situazioni pregresse - sottolineano Briano, Paita e Guccinelli - andando a peggiorare un contesto già molto compromesso da episodi alluvionali e di maltempo. Un territorio messo a durissima prova sul quale teniamo alto il monitoraggio, perché venga ripristinata al più presto la sicurezza».
(fonte: "Il Secolo XIX" web)
mercoledì 20 marzo 2013
La Spezia chiede lo stato di emergenza
La Spezia - Il sindaco della Spezia Massimo Federici ha inviato questa mattina al presidente della Regione Liguria Claudio Burlando la richiesta di riconoscimento dello Stato di Emergenza per il territorio del Comune della Spezia a seguito degli eventi meteo degli ultimi giorni, in particolare del 17 e 18 marzo.
In quelle giornate «il territorio del Comune della Spezia è stato colpito da fenomeni meteorologici intensi e persistenti, che hanno provocato un significativo livello di danneggiamento del territorio comunale, anche a causa della pregressa vulnerabilità del territorio causata dalle intense precipitazioni occorse per tutto il mese di marzo - ha scritto Federici -. Le precipitazioni hanno provocato ingenti danni a strutture e infrastrutture di interesse pubblico e privato. Particolari problemi si sono verificati sulla viabilità stradale per frane, edifici ed allagamenti localizzati».
Lo stato di danneggiamento e distruzione risulta «esteso all’intero territorio comunale, ha interessato i corsi d’acqua e i versanti con ripercussioni sulle infrastrutture e con isolamento di alcune frazioni - ha detto ancora il sindaco -. E’ attualmente in corso la quantificazione del danno e degli interventi necessari per il ritorno alle normali condizioni di vita».
(da "Il Secolo XIX")
In quelle giornate «il territorio del Comune della Spezia è stato colpito da fenomeni meteorologici intensi e persistenti, che hanno provocato un significativo livello di danneggiamento del territorio comunale, anche a causa della pregressa vulnerabilità del territorio causata dalle intense precipitazioni occorse per tutto il mese di marzo - ha scritto Federici -. Le precipitazioni hanno provocato ingenti danni a strutture e infrastrutture di interesse pubblico e privato. Particolari problemi si sono verificati sulla viabilità stradale per frane, edifici ed allagamenti localizzati».
Lo stato di danneggiamento e distruzione risulta «esteso all’intero territorio comunale, ha interessato i corsi d’acqua e i versanti con ripercussioni sulle infrastrutture e con isolamento di alcune frazioni - ha detto ancora il sindaco -. E’ attualmente in corso la quantificazione del danno e degli interventi necessari per il ritorno alle normali condizioni di vita».
(da "Il Secolo XIX")
martedì 19 marzo 2013
Emergenza frane, «il Governo ci aiuti»
Articolo apparso oggi 19/03/2013 sul sito web de "Il Secolo XIX" di Genova
Genova - Il maltempo degli ultimi giorni ha creato un’emergenza frane in Liguria e la Regione lancia l’ allarme chiedendo aiuto al Governo. «Siamo in una situazione molto critica, le ultime piogge hanno provocato nuove frane e gravi danni alla viabilità, le risorse non bastano, serve l’ aiuto del Governo» hanno affermato oggi gli assessori alle Infrastrutture, Raffaella Paita, e all’Ambiente, Renata Briano, che chiedono «il ripristino di un fondo nazionale per i danni e per la prevenzione sul territorio».
Le recenti piogge hanno provocato frane e smottamenti in almeno quindici località. Dalle prime stime ci sono danni per circa 10 milioni: «Ci sono nuove frane e l’aggravamento di quelle vecchie» hanno detto Paita e Briano. Le situazioni più critiche nello Spezzino, in particolare a Borghetto Vara, Marinella, Corniglia e Vernazza, ma gravi problemi ci sono anche nel genovese a Uscio e Lavagna. «Oltre al rischio per le vite umane, ogni frana crea problemi alla viabilità con enormi disagi alla popolazione per interruzioni o deviazioni di strade» hanno concluso gli assessori.
Genova - Il maltempo degli ultimi giorni ha creato un’emergenza frane in Liguria e la Regione lancia l’ allarme chiedendo aiuto al Governo. «Siamo in una situazione molto critica, le ultime piogge hanno provocato nuove frane e gravi danni alla viabilità, le risorse non bastano, serve l’ aiuto del Governo» hanno affermato oggi gli assessori alle Infrastrutture, Raffaella Paita, e all’Ambiente, Renata Briano, che chiedono «il ripristino di un fondo nazionale per i danni e per la prevenzione sul territorio».
Le recenti piogge hanno provocato frane e smottamenti in almeno quindici località. Dalle prime stime ci sono danni per circa 10 milioni: «Ci sono nuove frane e l’aggravamento di quelle vecchie» hanno detto Paita e Briano. Le situazioni più critiche nello Spezzino, in particolare a Borghetto Vara, Marinella, Corniglia e Vernazza, ma gravi problemi ci sono anche nel genovese a Uscio e Lavagna. «Oltre al rischio per le vite umane, ogni frana crea problemi alla viabilità con enormi disagi alla popolazione per interruzioni o deviazioni di strade» hanno concluso gli assessori.
lunedì 18 marzo 2013
Terminati gli allerta meteo e neve alle ore 18; ripristinati i treni nel levante
È piovuto per oltre 48 ore in Liguria, è nevicato sulle alture, e la situazione nella regione è rimasta di allerta 1 sino alle 18, soprattutto nello Spezzino, dove in mattinata si sono verificati anche forti disagi al traffico ferroviario per l’allagamento della galleria Biassa.
Sulla linea Genova - La Spezia, è stata sospesa la circolazione tra Corniglia e La Spezia dalle 7.40 alle 11.30, quando il binario è tornato operativo, con riduzione di velocità. Ripresa quindi la circolazione dei treni a lunga percorrenza che al momento utilizzano il binario percorribile a senso unico alternato.
I treni regionali sono stati invece sostituiti con sette bus che fanno la spola tra Levanto e La Spezia. A causa del maltempo anche gli autobus sostitutivi hanno avuto difficoltà a raggiungere le stazioni. Le squadre tecniche di Rete ferroviaria italiana hanno lavorato a luingo nella galleria Biassa, allagata per le abbondanti piogge che hanno interessato la zona, per ripristinare le condizioni di circolazione in sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura.
In totale ,a causa del maltempo si sono registrati 37 ritardi e 32 cancellazioni di treni, sostituiti con bus.
Molti i disagi su tutta la rete stradale per alberi caduti e allagamenti. Sulla A6 Torino-Savona la polizia Stradale ha disposto filtri dinamici ai caselli di Altare e Millesimo per i mezzi pesanti. Neve anche sulla A7 Milano-Genova tra Serravalle Scrivia e Genova Bolzaneto. Anche qui disposti filtri dinamici. Vento forte sulla A10 tra Genova e Savona.
La statale 586 sopra Borzonasca è chiusa per Galaverna così come sono chiuse le strade del Faiallo e di Alpepiana. Chiuso anche il passo del Biscia.
Gli aggiornamenti
A Genova allagamenti e alberi pericolanti
Allagato il sottopasso delle ferroviario a Sampierdarena. Un camion si è intraversato in via Maritano. Si segnalano anche tanti alberi pericolanti in diverse parti della città
«Territorio saturo d’acqua»
La Protezione Civile ligure mantiene lo stato di Allerta 1 emanato due giorni fa sui bacini di Centro e Levante e annuncia per oggi nuove precipitazioni diffuse sul Levante ligure con possibili forti temporali.
Il territorio, si legge nella nota della Protezione civile, è pressochè saturo e la risposta dei fiumi a nuove precipitazioni si manifesterà con grande rapidità. Dunque la protezione civile ha disposto il monitoraggio di tutte le aree considerate a rischio.
Crollato un muro
In tarda mattinata è crollato un muro di contenimento in via Carlo Varese dietro all’ex mercato ortofrutticolo di corso Sardegna. Non ci sono feriti.
Domani stop precipitazioni e rischio gelate
Dopo le abbondanti precipitazioni di queste ore, in Liguria subentra anche il pericolo di gelate. È quanto si legge nel bollettino dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpal), emesso questa mattina, in cui si sottolinea che è prevista un’attenuazione delle precipitazioni a fine mattinata nel centro e nel ponente ligure, mentre a levante la pioggia proseguirà anche nel pomeriggio «con cumulate anche significative».
«Dalla serata - si legge - sono possibili gelate, più probabili all’interno» e il rischio è esteso anche alla giornata di domani. Sempre per domani sono previsti «venti forti con raffiche di burrasca, mare da agitato a molto agitato a levante con mareggiata da sud-ovest, localmente più intensa con possibili danni localizzati alle coste».
Fiumi a livello guardia e frane nello spezzino
La pioggia continua a cadere nello spezzino tanto che il fiume Vara ha raggiunto, così come i canali affluenti, il livello di guardia nelle zone di Brugnato e Borghetto Vara, già colpite dall’alluvione 2011. Lo comunica il Comune di Borghetto i cui tecnici stanno monitorando la situazione. Una «reale situazione di pericolosità», dicono in Comune, è data dalle «numerose frane e dagli smottamenti che interessano tutta la viabilità provinciale, in parte chiusa». C’è grande preoccupazione per la grossa frana che incombe sull’Aurelia tra Borghetto e La Spezia tanto che il Comune ha consigliato all’Anas la chiusura dell’arteria.
Quasi mezzo metro di neve nelle vallate
Sulle vallate ligure nella notte sono caduti circa 40 centimetri di neve, e continua a nevicare. Lo ha reso noto la Provincia di Genova, precisando che sono in azione tutti gli spazzaneve a disposizione. Molti i tratti montani chiusi. Oltre alla neve. problemi un pò ovunque per gli alberi caduti. A Genova il Comune ha disposto la chiusura del cimitero monumentale di Staglieno e di altri otto cimiteri: Molassana, San Siro, Angeli, Castagna, Coronata, Cesino, Torbella e Biacca. Problemi alla viabilità ferroviaria nello spezzino, nella zona delle Cinque Terre.
Allerta fino alle 18 di lunedì
Alla fine è caduta pure la neve. S’è conclusa così, con i fiocchi bianchi a coprire le alture cittadine, le strade della Valbisagno e delle altre vallate e perfino alcune zone del centro città, la domenica dell’allerta idrogeologica di classe 1.
Una giornata d’emergenza e di attesa, iniziata con nubi basse e visibilità ridotta ai minimi termini, foschia sul mare, vento, onde e pioggia. Ore vissute con il cuore in gola e lo sguardo al cielo, le istituzioni in costante collegamento con gli esperti del centro meteo dell’Arpal per seguire minuto per minuto l’evoluzione di una perturbazione che oltre alla pioggia (meno del previsto almeno fino a ieri sera) ha portato su Genova una nevicata davvero insolita per essere oltre metà marzo.
La pioggia è caduta fin dalle prime ore della giornata ma l’inizio ufficiale dell’allerta meteo 1 era fissata alle 18 e, salvo colpi di scena, terminerà solo alla stessa ora di oggi. Ieri sulla città, nella prima parte della giornata, sono caduti oltre 37 millimetri di pioggia. In serata, come detto, è nevicato in maniera anche abbondante su Marassi, Molassana, l’alta val Bisagno, Valpolcevera e Valle Sturla.
Fiocchi pure in centro, in piazza De Ferrari, a Piccapietra e in via Venti Settembre. Inevitabili i disagi: il terreno intriso d’acqua ha provocato uno smottamento a Voltri, in via delle Fabbriche, scantinati allagati e, con la nevicata, strade imbiancate e soprattutto sulle alture praticabili solo con difficoltà. Le autorità si erano attivate già da qualche giorno per fronteggiare l’emergenza. L’altro ieri il Comune aveva disposto la chiusura delle scuole per questa mattina nell’area attorno al percorso del Fereggiano e l’evacuazione di alcuni palazzi in Valbisagno.
Niente lezioni questa mattina nel complesso scolastico “Maria Ausiliatrice” di corso Sardegna; alla elementare “Papa Giovanni XXIII”, alla media “Cantore-Lomellini” e alla scuola dell’infanzia “Galileo Ferraris” tutte e tre ospitate dal complesso di piazza Galileo Ferraris; alla media “Govi” di via Pinetti e all’asilo nido privato “I Marmocchi” di via Fereggiano. In mattinata è arrivata anche la decisione da parte del sindaco di rinviare Sampdoria-Inter, in programma alle 20.45 allo stadio “Luigi Ferraris”.
Scuole chiuse anche a Torriglia, Mignanego, Campomorone, Ceranesi e Sant’Olcese.
Sulla linea Genova - La Spezia, è stata sospesa la circolazione tra Corniglia e La Spezia dalle 7.40 alle 11.30, quando il binario è tornato operativo, con riduzione di velocità. Ripresa quindi la circolazione dei treni a lunga percorrenza che al momento utilizzano il binario percorribile a senso unico alternato.
I treni regionali sono stati invece sostituiti con sette bus che fanno la spola tra Levanto e La Spezia. A causa del maltempo anche gli autobus sostitutivi hanno avuto difficoltà a raggiungere le stazioni. Le squadre tecniche di Rete ferroviaria italiana hanno lavorato a luingo nella galleria Biassa, allagata per le abbondanti piogge che hanno interessato la zona, per ripristinare le condizioni di circolazione in sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura.
In totale ,a causa del maltempo si sono registrati 37 ritardi e 32 cancellazioni di treni, sostituiti con bus.
Molti i disagi su tutta la rete stradale per alberi caduti e allagamenti. Sulla A6 Torino-Savona la polizia Stradale ha disposto filtri dinamici ai caselli di Altare e Millesimo per i mezzi pesanti. Neve anche sulla A7 Milano-Genova tra Serravalle Scrivia e Genova Bolzaneto. Anche qui disposti filtri dinamici. Vento forte sulla A10 tra Genova e Savona.
La statale 586 sopra Borzonasca è chiusa per Galaverna così come sono chiuse le strade del Faiallo e di Alpepiana. Chiuso anche il passo del Biscia.
Gli aggiornamenti
A Genova allagamenti e alberi pericolanti
Allagato il sottopasso delle ferroviario a Sampierdarena. Un camion si è intraversato in via Maritano. Si segnalano anche tanti alberi pericolanti in diverse parti della città
«Territorio saturo d’acqua»
La Protezione Civile ligure mantiene lo stato di Allerta 1 emanato due giorni fa sui bacini di Centro e Levante e annuncia per oggi nuove precipitazioni diffuse sul Levante ligure con possibili forti temporali.
Il territorio, si legge nella nota della Protezione civile, è pressochè saturo e la risposta dei fiumi a nuove precipitazioni si manifesterà con grande rapidità. Dunque la protezione civile ha disposto il monitoraggio di tutte le aree considerate a rischio.
Crollato un muro
In tarda mattinata è crollato un muro di contenimento in via Carlo Varese dietro all’ex mercato ortofrutticolo di corso Sardegna. Non ci sono feriti.
Domani stop precipitazioni e rischio gelate
Dopo le abbondanti precipitazioni di queste ore, in Liguria subentra anche il pericolo di gelate. È quanto si legge nel bollettino dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpal), emesso questa mattina, in cui si sottolinea che è prevista un’attenuazione delle precipitazioni a fine mattinata nel centro e nel ponente ligure, mentre a levante la pioggia proseguirà anche nel pomeriggio «con cumulate anche significative».
«Dalla serata - si legge - sono possibili gelate, più probabili all’interno» e il rischio è esteso anche alla giornata di domani. Sempre per domani sono previsti «venti forti con raffiche di burrasca, mare da agitato a molto agitato a levante con mareggiata da sud-ovest, localmente più intensa con possibili danni localizzati alle coste».
Fiumi a livello guardia e frane nello spezzino
La pioggia continua a cadere nello spezzino tanto che il fiume Vara ha raggiunto, così come i canali affluenti, il livello di guardia nelle zone di Brugnato e Borghetto Vara, già colpite dall’alluvione 2011. Lo comunica il Comune di Borghetto i cui tecnici stanno monitorando la situazione. Una «reale situazione di pericolosità», dicono in Comune, è data dalle «numerose frane e dagli smottamenti che interessano tutta la viabilità provinciale, in parte chiusa». C’è grande preoccupazione per la grossa frana che incombe sull’Aurelia tra Borghetto e La Spezia tanto che il Comune ha consigliato all’Anas la chiusura dell’arteria.
Quasi mezzo metro di neve nelle vallate
Sulle vallate ligure nella notte sono caduti circa 40 centimetri di neve, e continua a nevicare. Lo ha reso noto la Provincia di Genova, precisando che sono in azione tutti gli spazzaneve a disposizione. Molti i tratti montani chiusi. Oltre alla neve. problemi un pò ovunque per gli alberi caduti. A Genova il Comune ha disposto la chiusura del cimitero monumentale di Staglieno e di altri otto cimiteri: Molassana, San Siro, Angeli, Castagna, Coronata, Cesino, Torbella e Biacca. Problemi alla viabilità ferroviaria nello spezzino, nella zona delle Cinque Terre.
Allerta fino alle 18 di lunedì
Alla fine è caduta pure la neve. S’è conclusa così, con i fiocchi bianchi a coprire le alture cittadine, le strade della Valbisagno e delle altre vallate e perfino alcune zone del centro città, la domenica dell’allerta idrogeologica di classe 1.
Una giornata d’emergenza e di attesa, iniziata con nubi basse e visibilità ridotta ai minimi termini, foschia sul mare, vento, onde e pioggia. Ore vissute con il cuore in gola e lo sguardo al cielo, le istituzioni in costante collegamento con gli esperti del centro meteo dell’Arpal per seguire minuto per minuto l’evoluzione di una perturbazione che oltre alla pioggia (meno del previsto almeno fino a ieri sera) ha portato su Genova una nevicata davvero insolita per essere oltre metà marzo.
La pioggia è caduta fin dalle prime ore della giornata ma l’inizio ufficiale dell’allerta meteo 1 era fissata alle 18 e, salvo colpi di scena, terminerà solo alla stessa ora di oggi. Ieri sulla città, nella prima parte della giornata, sono caduti oltre 37 millimetri di pioggia. In serata, come detto, è nevicato in maniera anche abbondante su Marassi, Molassana, l’alta val Bisagno, Valpolcevera e Valle Sturla.
Fiocchi pure in centro, in piazza De Ferrari, a Piccapietra e in via Venti Settembre. Inevitabili i disagi: il terreno intriso d’acqua ha provocato uno smottamento a Voltri, in via delle Fabbriche, scantinati allagati e, con la nevicata, strade imbiancate e soprattutto sulle alture praticabili solo con difficoltà. Le autorità si erano attivate già da qualche giorno per fronteggiare l’emergenza. L’altro ieri il Comune aveva disposto la chiusura delle scuole per questa mattina nell’area attorno al percorso del Fereggiano e l’evacuazione di alcuni palazzi in Valbisagno.
Niente lezioni questa mattina nel complesso scolastico “Maria Ausiliatrice” di corso Sardegna; alla elementare “Papa Giovanni XXIII”, alla media “Cantore-Lomellini” e alla scuola dell’infanzia “Galileo Ferraris” tutte e tre ospitate dal complesso di piazza Galileo Ferraris; alla media “Govi” di via Pinetti e all’asilo nido privato “I Marmocchi” di via Fereggiano. In mattinata è arrivata anche la decisione da parte del sindaco di rinviare Sampdoria-Inter, in programma alle 20.45 allo stadio “Luigi Ferraris”.
Scuole chiuse anche a Torriglia, Mignanego, Campomorone, Ceranesi e Sant’Olcese.
Il colpo di coda dell'inverno, più di mezzo metro di neve nelle vallate
Genova - L’annunciato colpo di coda dell’inverno c’è stato e molto pesante con tanta neve – più di mezzo metro nelle vallate – dal Trebbia all’Aveto, dalla Valle Stura alle Valli Polcevera e Scrivia e a quelle del levante con un manto di 40 centimetri a Busalla e nelle zone pianeggianti dell’entroterra. Dal pomeriggio di ieri sono entrati in azione i mezzi spargisale e gli spazzaneve della Provincia di Genova che coordinati dal commissario Piero Fossati e dallo staff della viabilità dell’ente hanno continuato gli interventi, ancora in corso, per tutta la notte per sgomberare le carreggiate e liberarle anche dagli alberi abbattuti dal peso della neve, dal vento e dal gelo.
Alle 4 del mattino era stato chiuso, proprio per questa ragione un tratto della provinciale 586 della Val d’Aveto – all’altezza della località Squazza, tra il passo della Forcella e Borzonasca - riaperta poi intorno alle 8 quando le squadre della Provincia hanno concluso le operazioni di sgombero di rami e tronchi. Problemi per alberi caduti un po' ovunque: ancora in corso gli interventi per riaprire la provinciale di Davagna, mentre sono stati completati quelli, sempre per cadute di alberi, sulla provinciale della Bocchetta. Durante la notte è stata anche liberata, con intervento congiunto degli spazzaneve della Provincia di Genova e di Alessandria, un’auto con due passeggeri a bordo sulla provinciale 4 di Praglia, rimasta bloccata perché viaggiava, contrariamente agli obblighi invernali, senza catene.
Oltre alla neve che in molte zone dell’entroterra continua a cadere, il maltempo ha provocato anche una frana dal versante sulla provinciale del Facciù (una delle due che collega Moneglia con l’Aurelia) e il tratto interessato è stato chiuso. Transitabili tutte le principali arterie della viabilità provinciale, sono invece state chiuse l’ultima parte della provinciale del Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra savonese, della provinciale di Olbicella, nella stessa zona, di Alpepiana e del Penna in Val d’Aveto e il passo del Biscia sulla provinciale della Val Graveglia. “Sono tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive e tutti con possibilità di percorsi alternativi - ricorda il commissario Fossati - inseriti nel programma provinciale, concordato con gli altri enti locali e imposto dai pesantissimi tagli al nostro bilancio, per concentrare i primi interventi di uomini e mezzi sulle direttrici principali, le più frequentate ed essenziali per i collegamenti delle vallate. Appena possibile, come sempre, i nostri mezzi libereranno anche questi tratti al momento chiusi.”
La Provincia ricorda l’obbligo di viaggiare con le catene a bordo sino al 31 marzo prossimo su tutte le strade provinciali dell’entroterra e dell’Appennino. “Una misura assolutamente necessaria - dice Piero Fossati - per la sicurezza della viabilità, come ha dimostrato il nostro intervento di questa notte a Praglia, e per non ostacolare con veicoli senza catene bloccati sulle carreggiate, il passaggio dei mezzi di soccorso ed emergenza e gli interventi degli spazzaneve e spargisale”.
(fonte: Primocanale)
Alle 4 del mattino era stato chiuso, proprio per questa ragione un tratto della provinciale 586 della Val d’Aveto – all’altezza della località Squazza, tra il passo della Forcella e Borzonasca - riaperta poi intorno alle 8 quando le squadre della Provincia hanno concluso le operazioni di sgombero di rami e tronchi. Problemi per alberi caduti un po' ovunque: ancora in corso gli interventi per riaprire la provinciale di Davagna, mentre sono stati completati quelli, sempre per cadute di alberi, sulla provinciale della Bocchetta. Durante la notte è stata anche liberata, con intervento congiunto degli spazzaneve della Provincia di Genova e di Alessandria, un’auto con due passeggeri a bordo sulla provinciale 4 di Praglia, rimasta bloccata perché viaggiava, contrariamente agli obblighi invernali, senza catene.
Oltre alla neve che in molte zone dell’entroterra continua a cadere, il maltempo ha provocato anche una frana dal versante sulla provinciale del Facciù (una delle due che collega Moneglia con l’Aurelia) e il tratto interessato è stato chiuso. Transitabili tutte le principali arterie della viabilità provinciale, sono invece state chiuse l’ultima parte della provinciale del Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra savonese, della provinciale di Olbicella, nella stessa zona, di Alpepiana e del Penna in Val d’Aveto e il passo del Biscia sulla provinciale della Val Graveglia. “Sono tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive e tutti con possibilità di percorsi alternativi - ricorda il commissario Fossati - inseriti nel programma provinciale, concordato con gli altri enti locali e imposto dai pesantissimi tagli al nostro bilancio, per concentrare i primi interventi di uomini e mezzi sulle direttrici principali, le più frequentate ed essenziali per i collegamenti delle vallate. Appena possibile, come sempre, i nostri mezzi libereranno anche questi tratti al momento chiusi.”
La Provincia ricorda l’obbligo di viaggiare con le catene a bordo sino al 31 marzo prossimo su tutte le strade provinciali dell’entroterra e dell’Appennino. “Una misura assolutamente necessaria - dice Piero Fossati - per la sicurezza della viabilità, come ha dimostrato il nostro intervento di questa notte a Praglia, e per non ostacolare con veicoli senza catene bloccati sulle carreggiate, il passaggio dei mezzi di soccorso ed emergenza e gli interventi degli spazzaneve e spargisale”.
(fonte: Primocanale)
Ancora neve sulla Liguria
Genova - Piove da 48 ore in Liguria, nevica sulle alture, e la situazione nella regione è di allerta 1, soprattutto nello Spezzino, dove sono segnalati anche forti disagi al traffico ferroviario. Sulla linea Genova - La Spezia, è sospesa la circolazione tra Corniglia e La Spezia
• dalle 7.40
• attivo servizio bus sostitutivo tra Levanto e La Spezia
Le abbondanti piogge che stanno interessando la zona hanno causato l’allagamento della galleria Biassa. Trenitalia ha attivato un servizio con autobus sostitutivi tra le stazioni di Levanto e La Spezia. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per ripristinare le condizioni di circolazione in sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura.
Molti i disagi su tutta la rete stradale per alberi caduti e allagamenti. Sulla A6 Torino-Savona la polizia stradale ha disposto filtri dinamici ai caselli di Altare e Millesimo per i mezzi pesanti. Nevica sulla A7 Milano-Genova tra Serravalle Scrivia e Genova Bolzaneto. Anche qui disposti filtri dinamici. Vento forte sulla A10 tra Genova e Savona.
La statale 586 sopra Borzonasca è chiusa per Galaverna così come sono chiuse le strade del Faiallo e di Alpepiana. Chiuso anche il passo del Biscia.
Allerta fino alle 18 di lunedì
Alla fine è caduta pure la neve. S’è conclusa così, con i fiocchi bianchi a coprire le alture cittadine, le strade della Valbisagno e delle altre vallate e perfino alcune zone del centro città, la domenica dell’allerta idrogeologica di classe 1.
Una giornata d’emergenza e di attesa, iniziata con nubi basse e visibilità ridotta ai minimi termini, foschia sul mare, vento, onde e pioggia. Ore vissute con il cuore in gola e lo sguardo al cielo, le istituzioni in costante collegamento con gli esperti del centro meteo dell’Arpal per seguire minuto per minuto l’evoluzione di una perturbazione che oltre alla pioggia (meno del previsto almeno fino a ieri sera) ha portato su Genova una nevicata davvero insolita per essere oltre metà marzo.
La pioggia è caduta fin dalle prime ore della giornata ma l’inizio ufficiale dell’allerta meteo 1 era fissata alle 18 e, salvo colpi di scena, terminerà solo alla stessa ora di oggi. Ieri sulla città, nella prima parte della giornata, sono caduti oltre 37 millimetri di pioggia. In serata, come detto, è nevicato in maniera anche abbondante su Marassi, Molassana, l’alta val Bisagno, Valpolcevera e Valle Sturla.
Fiocchi pure in centro, in piazza De Ferrari, a Piccapietra e in via Venti Settembre. Inevitabili i disagi: il terreno intriso d’acqua ha provocato uno smottamento a Voltri, in via delle Fabbriche, scantinati allagati e, con la nevicata, strade imbiancate e soprattutto sulle alture praticabili solo con difficoltà. Le autorità si erano attivate già da qualche giorno per fronteggiare l’emergenza. L’altro ieri il Comune aveva disposto la chiusura delle scuole per questa mattina nell’area attorno al percorso del Fereggiano e l’evacuazione di alcuni palazzi in Valbisagno.
Niente lezioni questa mattina nel complesso scolastico “Maria Ausiliatrice” di corso Sardegna; alla elementare “Papa Giovanni XXIII”, alla media “Cantore-Lomellini” e alla scuola dell’infanzia “Galileo Ferraris” tutte e tre ospitate dal complesso di piazza Galileo Ferraris; alla media “Govi” di via Pinetti e all’asilo nido privato “I Marmocchi” di via Fereggiano. In mattinata è arrivata anche la decisione da parte del sindaco di rinviare Sampdoria-Inter, in programma alle 20.45 allo stadio “Luigi Ferraris”.
Scuole chiuse anche a Torriglia, Mignanego, Campomorone, Ceranesi e Sant’Olcese.
• dalle 7.40
• attivo servizio bus sostitutivo tra Levanto e La Spezia
Le abbondanti piogge che stanno interessando la zona hanno causato l’allagamento della galleria Biassa. Trenitalia ha attivato un servizio con autobus sostitutivi tra le stazioni di Levanto e La Spezia. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per ripristinare le condizioni di circolazione in sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura.
Molti i disagi su tutta la rete stradale per alberi caduti e allagamenti. Sulla A6 Torino-Savona la polizia stradale ha disposto filtri dinamici ai caselli di Altare e Millesimo per i mezzi pesanti. Nevica sulla A7 Milano-Genova tra Serravalle Scrivia e Genova Bolzaneto. Anche qui disposti filtri dinamici. Vento forte sulla A10 tra Genova e Savona.
La statale 586 sopra Borzonasca è chiusa per Galaverna così come sono chiuse le strade del Faiallo e di Alpepiana. Chiuso anche il passo del Biscia.
Allerta fino alle 18 di lunedì
Alla fine è caduta pure la neve. S’è conclusa così, con i fiocchi bianchi a coprire le alture cittadine, le strade della Valbisagno e delle altre vallate e perfino alcune zone del centro città, la domenica dell’allerta idrogeologica di classe 1.
Una giornata d’emergenza e di attesa, iniziata con nubi basse e visibilità ridotta ai minimi termini, foschia sul mare, vento, onde e pioggia. Ore vissute con il cuore in gola e lo sguardo al cielo, le istituzioni in costante collegamento con gli esperti del centro meteo dell’Arpal per seguire minuto per minuto l’evoluzione di una perturbazione che oltre alla pioggia (meno del previsto almeno fino a ieri sera) ha portato su Genova una nevicata davvero insolita per essere oltre metà marzo.
La pioggia è caduta fin dalle prime ore della giornata ma l’inizio ufficiale dell’allerta meteo 1 era fissata alle 18 e, salvo colpi di scena, terminerà solo alla stessa ora di oggi. Ieri sulla città, nella prima parte della giornata, sono caduti oltre 37 millimetri di pioggia. In serata, come detto, è nevicato in maniera anche abbondante su Marassi, Molassana, l’alta val Bisagno, Valpolcevera e Valle Sturla.
Fiocchi pure in centro, in piazza De Ferrari, a Piccapietra e in via Venti Settembre. Inevitabili i disagi: il terreno intriso d’acqua ha provocato uno smottamento a Voltri, in via delle Fabbriche, scantinati allagati e, con la nevicata, strade imbiancate e soprattutto sulle alture praticabili solo con difficoltà. Le autorità si erano attivate già da qualche giorno per fronteggiare l’emergenza. L’altro ieri il Comune aveva disposto la chiusura delle scuole per questa mattina nell’area attorno al percorso del Fereggiano e l’evacuazione di alcuni palazzi in Valbisagno.
Niente lezioni questa mattina nel complesso scolastico “Maria Ausiliatrice” di corso Sardegna; alla elementare “Papa Giovanni XXIII”, alla media “Cantore-Lomellini” e alla scuola dell’infanzia “Galileo Ferraris” tutte e tre ospitate dal complesso di piazza Galileo Ferraris; alla media “Govi” di via Pinetti e all’asilo nido privato “I Marmocchi” di via Fereggiano. In mattinata è arrivata anche la decisione da parte del sindaco di rinviare Sampdoria-Inter, in programma alle 20.45 allo stadio “Luigi Ferraris”.
Scuole chiuse anche a Torriglia, Mignanego, Campomorone, Ceranesi e Sant’Olcese.
domenica 17 marzo 2013
Rinviata Samp - Inter
E' stata rinviata la partita Sampdoria - Inter in programma questa sera alle 20:45 a Marassi a causa del maltempo e delle previsioni orientate al peggioramento. Sarà recuperata, probabilmente, il 2 o 3 aprile.
Allerta meteo, sindaci della Valbormida preoccupati
Savona - Cresce la preoccupazione tra i sindaci della Valbormida savonese dopo che stamane la Protezione Civile ha diramato l'allerta 1 per le possibili nevicate a partire da domani.
"I Comuni - ha detto Mauro Righello, sindaco di Millesimo e consigliere provinciale del Pd - sono letteralmente in ginocchio anche a causa dei costi per lo spazzamento della neve. Le casse municipali sono praticamente vuote". I sindaci valbormidesi, per voce di Righello, hanno chiesto al prefetto Gerardina Basilicata di rivedere il sistema delle emergenze soprattutto quella relativa ai 'filtri dinamici' sull'A6 Torino-Savona.
"In caso di nevicate i tir sono costretti a lasciare l'autostrada col rischio di collassare la viabilità ordinaria - ha detto Righello -. La Valbormida non può restare paralizzata ogni qualvolta la neve provoca disagi lungo l'A6 Torino-Savona. Non ci sono gli spazi sufficienti per ospitare i tir e i Comuni della Valbormida non possono certamente sobbarcarsi l'onere di sistemare piazzali e aree per i mezzi pesanti".
(fonte: "Primocanale")
"I Comuni - ha detto Mauro Righello, sindaco di Millesimo e consigliere provinciale del Pd - sono letteralmente in ginocchio anche a causa dei costi per lo spazzamento della neve. Le casse municipali sono praticamente vuote". I sindaci valbormidesi, per voce di Righello, hanno chiesto al prefetto Gerardina Basilicata di rivedere il sistema delle emergenze soprattutto quella relativa ai 'filtri dinamici' sull'A6 Torino-Savona.
"In caso di nevicate i tir sono costretti a lasciare l'autostrada col rischio di collassare la viabilità ordinaria - ha detto Righello -. La Valbormida non può restare paralizzata ogni qualvolta la neve provoca disagi lungo l'A6 Torino-Savona. Non ci sono gli spazi sufficienti per ospitare i tir e i Comuni della Valbormida non possono certamente sobbarcarsi l'onere di sistemare piazzali e aree per i mezzi pesanti".
(fonte: "Primocanale")
Allerta meteo, Marassi trema; Samp-Inter a rischio rinvio
Genova - Lo sgombero di 150 persone dalle loro abitazioni non è in discussione. Come assodata è la chiusura di sei scuole - più l’attivazione di uno stato di pre-allerta per altre cinque - nell’area più a rischio allagamenti. In bilico, invece, c’è un altro evento, capace di attrarre, proprio a un passo dal Bisagno, migliaia di genovesi: Sampdoria-Inter, già spostata su richiesta dei nerazzurri, reduci dalla partita di Europa League con il Tottenham, è prevista proprio nelle ore in cui i meteorologi di Arpal - il centro meteo della Regione - hanno collocato un’allerta idrologica di livello 1 .
Allerta meteo, Marassi trema; Samp-Inter a rischio rinvio
Il picco dell’evento è previsto a partire dalle 18, alle 20.45 le due squadre sono attese in campo. Sempre che il Comune - sentiti questura e prefettura - non decida per fermare tutto. Quando? Questa mattina alle 9 il comitato di Protezione civile sarà riunito al Matitone, presenti i vertici della struttura: a quell’ora sarà già stato emesso un nuovo bollettino dell’Arpal, che potrà dare indicazioni più precise su natura e intensità dell’evento. Possibile anche che il sindaco si prenda qualche ora in più e valuti il da farsi seguendo l’evolversi della giornata.
Sotto molti profili la decisione si annuncia molto sofferta. Da un lato, già l’allerta 1 - meno “grave” rispetto alla 2 - mette in moto un meccanismo oliato. Discutibile, magari, perché molto conservativo, tuttavia pur sempre da inserire nel quadro del post alluvione del 4 novembre, un disastro che costò sei vittime. Tecnicamente, si tratta di applicare un nucleo di ordinanze che, oltre a incidere per situazioni specifiche, come case sotto al livello della strada o in zone comunque esondabili, dettano una serie di norme di buon senso - dalla Valbisagno a Sestri Ponente - come, ad esempio, evitare i ponti e le passerelle o proteggere porte e serrande con delle paratie.
Chiuse cinque scuole a Genova
Il Comune di Genova ha disposto la chiusura di cinque scuole e un asilo privato nella zona del rio Fereggiano: il complesso scolastico “Maria Ausiliatrice” (Liceo, Media Elementare, Infanzia) in corso Sardegna, 86; la scuola elementare “Papa Giovanni XXIII”, la scuola dell’infanzia “Galileo Ferraris”, la scuola media “Cantore-Lomellini” in piazza Galileo Ferraris, 4; la scuola “Govi” in via Piero Pinetti, 68; l’asilo nido privato “I Marmocchi” in via Fereggiano, 61/3.
(fonte: "Il Secolo XIX" web)
Allerta meteo, Marassi trema; Samp-Inter a rischio rinvio
Il picco dell’evento è previsto a partire dalle 18, alle 20.45 le due squadre sono attese in campo. Sempre che il Comune - sentiti questura e prefettura - non decida per fermare tutto. Quando? Questa mattina alle 9 il comitato di Protezione civile sarà riunito al Matitone, presenti i vertici della struttura: a quell’ora sarà già stato emesso un nuovo bollettino dell’Arpal, che potrà dare indicazioni più precise su natura e intensità dell’evento. Possibile anche che il sindaco si prenda qualche ora in più e valuti il da farsi seguendo l’evolversi della giornata.
Sotto molti profili la decisione si annuncia molto sofferta. Da un lato, già l’allerta 1 - meno “grave” rispetto alla 2 - mette in moto un meccanismo oliato. Discutibile, magari, perché molto conservativo, tuttavia pur sempre da inserire nel quadro del post alluvione del 4 novembre, un disastro che costò sei vittime. Tecnicamente, si tratta di applicare un nucleo di ordinanze che, oltre a incidere per situazioni specifiche, come case sotto al livello della strada o in zone comunque esondabili, dettano una serie di norme di buon senso - dalla Valbisagno a Sestri Ponente - come, ad esempio, evitare i ponti e le passerelle o proteggere porte e serrande con delle paratie.
Chiuse cinque scuole a Genova
Il Comune di Genova ha disposto la chiusura di cinque scuole e un asilo privato nella zona del rio Fereggiano: il complesso scolastico “Maria Ausiliatrice” (Liceo, Media Elementare, Infanzia) in corso Sardegna, 86; la scuola elementare “Papa Giovanni XXIII”, la scuola dell’infanzia “Galileo Ferraris”, la scuola media “Cantore-Lomellini” in piazza Galileo Ferraris, 4; la scuola “Govi” in via Piero Pinetti, 68; l’asilo nido privato “I Marmocchi” in via Fereggiano, 61/3.
(fonte: "Il Secolo XIX" web)
sabato 16 marzo 2013
Allerta 1 neve
Genova - La Protezione civile della Regione Liguria, in base alle previsioni meteo e idrologiche del centro meteo Arpal di stamani, ha emanato lo stato di allerta 1 sulla parte costiera savonese e genovese e sullo spezzino e lo stato di allerta 1 per neve sull’entroterra savonese e genovese. Entrambi gli stati di allerta saranno in vigore dalle ore 18 di domani, domenica 17 marzo, alle ore 18 del giorno successivo, lunedì 18 marzo.
La Protezione civile spiega che le piogge insisteranno in particolare sulla parte centro-est della regione, dove il territorio si trova in condizioni sature per le piogge cadute nell’ultimo periodo, fino a 200 mm con picchi superiori ai 300 mm sul bacino del Vara. Si dispone perciò di monitorare le aree a pericolosità di frana molto elevata su tutta la regione oltre ad ogni zona che i Comuni ritengano di particolare criticità e le aree identificate ad elevato rischio residuo.
In mare, invece, sono previsti venti forti o di burrasca da Nord sul centro-Ponente e da Sud-Est sul Levante. Il moto ondoso è in aumento fino a molto mosso sottocosta in ulteriore aumento in tarda sera di lunedì fino a localmente agitato a Levante.
E cresce la preoccupazione tra i sindaci della Valbormida, nel savonese, per le possibili nevicate a partire da domani. «I Comuni - ha detto Mauro Righello, sindaco di Millesimo e consigliere provinciale del Pd - sono letteralmente in ginocchio anche a causa dei costi per lo spazzamento della neve. Le casse municipali sono praticamente vuote».
I sindaci valbormidesi, per voce di Righello, hanno chiesto al prefetto Gerardina Basilicata di rivedere il sistema delle emergenze soprattutto quella relativa ai “filtri dinamici” sull’A6 Torino-Savona.
«In caso di nevicate i tir sono costretti a lasciare l’autostrada col rischio di collassare la viabilità ordinaria - ha detto Righello -. La Valbormida non può restare paralizzata ogni qualvolta la neve provoca disagi lungo l’A6 Torino-Savona. Non ci sono gli spazi sufficienti per ospitare i tir e i Comuni della Valbormida non possono certamente sobbarcarsi l’onere di sistemare piazzali e aree per i mezzi pesanti».
(fonte "Il SecoloXIX" web)
La Protezione civile spiega che le piogge insisteranno in particolare sulla parte centro-est della regione, dove il territorio si trova in condizioni sature per le piogge cadute nell’ultimo periodo, fino a 200 mm con picchi superiori ai 300 mm sul bacino del Vara. Si dispone perciò di monitorare le aree a pericolosità di frana molto elevata su tutta la regione oltre ad ogni zona che i Comuni ritengano di particolare criticità e le aree identificate ad elevato rischio residuo.
In mare, invece, sono previsti venti forti o di burrasca da Nord sul centro-Ponente e da Sud-Est sul Levante. Il moto ondoso è in aumento fino a molto mosso sottocosta in ulteriore aumento in tarda sera di lunedì fino a localmente agitato a Levante.
E cresce la preoccupazione tra i sindaci della Valbormida, nel savonese, per le possibili nevicate a partire da domani. «I Comuni - ha detto Mauro Righello, sindaco di Millesimo e consigliere provinciale del Pd - sono letteralmente in ginocchio anche a causa dei costi per lo spazzamento della neve. Le casse municipali sono praticamente vuote».
I sindaci valbormidesi, per voce di Righello, hanno chiesto al prefetto Gerardina Basilicata di rivedere il sistema delle emergenze soprattutto quella relativa ai “filtri dinamici” sull’A6 Torino-Savona.
«In caso di nevicate i tir sono costretti a lasciare l’autostrada col rischio di collassare la viabilità ordinaria - ha detto Righello -. La Valbormida non può restare paralizzata ogni qualvolta la neve provoca disagi lungo l’A6 Torino-Savona. Non ci sono gli spazi sufficienti per ospitare i tir e i Comuni della Valbormida non possono certamente sobbarcarsi l’onere di sistemare piazzali e aree per i mezzi pesanti».
(fonte "Il SecoloXIX" web)
Avviso maltempo per il 17/03/2013
Avviso per la giornata di domenica 17/03/2013 - Piogge diffuse e persistenti localmente elevate con cumulate significative. Nel pomeriggio intensificazione delle precipitazioni con alta probabilità di rovesci e temporali anche di forte intensità. Manifestazioni nevose sui versanti padani, inizialmente deboli in progressiva intensificazione nel pomeriggio anche a quote basse. Nell'interno dei bacini marittimi di levante e ponente, neve dai 400 metri; su genovese dagli 800 metri. Disagio per il freddo nella notte a causa dell'effetto windchill. Venti forti sino a burrasca da Nord sui settori centrale e occidentale, di Scirocco (SE) sul levante. Mare molto mosso anche sottocosta.
Torna la neve sulla Liguria
Genova - Torna la neve in Liguria. Lo affermano gli esperti di 3bMeteo che hanno previsto una nuova perturbazione per domenica. Dopo la forte nevicata su Genova dell’11 febbraio, i fiocchi bianchi torneranno a cadere in particolare sulle prime colline della Liguria e le temperature caleranno bruscamente già a partire da sabato mattina, quando sono previste forti gelate.
E viste le previsioni, la Provincia di Genova tiene pronti a entrare in azione i mezzi spazzaneve e spargisale, con il coordinamento del commissario Piero Fossati e dello staff tecnico della viabilità. Pattuglie della Polizia Provinciale e del settore viabilità controlleranno la rete viaria dell’ente, per verificare la situazione zona per zona e segnalare al centro che coordina i mezzi operativi le necessità di intervento per gli sgomberi nelle vallate. Lo comunica la Provincia.
(fonte: "Il Secolo XIX" web)
E viste le previsioni, la Provincia di Genova tiene pronti a entrare in azione i mezzi spazzaneve e spargisale, con il coordinamento del commissario Piero Fossati e dello staff tecnico della viabilità. Pattuglie della Polizia Provinciale e del settore viabilità controlleranno la rete viaria dell’ente, per verificare la situazione zona per zona e segnalare al centro che coordina i mezzi operativi le necessità di intervento per gli sgomberi nelle vallate. Lo comunica la Provincia.
(fonte: "Il Secolo XIX" web)
giovedì 14 marzo 2013
Coda inverno in Italia, muore un pescatore
Incidente durante nubifragio in Sardegna. Su Mosca nevicata record, come 50 anni fa
ROMA - In arrivo un colpo di coda dell'inverno. Sta infatti per entrare in azione sul Mediterraneo e sull'Italia 'Viking', un ciclone mediterraneo alimentato da aria fredda di estrazione artica. E' la previsione del portale 'iLMeteo.it' secondo cui "le impetuose correnti di estrazione artica che valicheranno le Alpi sia dalla Porta della Bora che dalla Valle del Rodano porteranno venti forti su tutte le regioni e neve". Le precipitazioni "scenderanno gradualmente di quota fino a 300m al nord, 500m al centro e Sardegna, ma potrebbero toccare quote bassissime, fino a 200m sull'Emilia, anche tra Umbria e Marche e sulla Sardegna, esposta ad un fortissimo maestrale". In seguito, precisa 'iLMeteo.it', il maltempo si porterà al sud, con neve a 300m, con venti di Bora e tramontana. Gelate sono previste in Piemonte e Lombardia con -4 gradi, quindi fino a 10 in meno dei giorni precedenti. Sabato sarà gelido al centronord, poco sopra 0 la colonnina alle 8 a Roma, e - 4 a Milano. Poi da domenica inizierà una nuova fase di maltempo al centronord, con nevicate copiose in Piemonte fino in pianura e a 200-300m su tutte le Alpi e Prealpi. Il maltempo continuerà anche la prossima settimana, con forti piogge e neve a quote bassissime al nord e in Piemonte.
NAUFRAGIO BARCA IN SARDEGNA, MUORE PESCATORE - Un pescatore di 38 anni è morto ed un giovane collega di 20 anni è ricoverato all'ospedale di Carbonia dopo che la loro imbarcazione, partita stamattina dal porto di Calasetta per una battuta di pesca, a causa delle cattive condizioni atmosferiche, si è ribaltata e i due sono finiti in mare. Sulla costa sud occidentale della Sardegna imperversano pioggia e forte maestrale. I due sono stati soccorsi dalla Capitaneria di porto, ma per il trentottenne non c'é stato niente da fare.
Si chiamava Omar Cherchi, 38 anni di Calasetta (Carbonia Iglesias) il pescatore morto questa mattina, annegato dopo essere caduto dalla barca insieme con un compaesano di 20 anni, Luca Vacca, che si è salvato ed ora è ricoverato all'ospedale Sirai di Carbonia. Il giovane pescatore non è in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione della Capitaneria di Porto, i due erano usciti questa mattina, alle 7.30, con una piccola imbarcazione di tre metri, per recuperare le reti lasciate in mare durante la notte. Non erano distanti dalla costa, ma a causa del forte vento e del mare agitato, la barca ha cominciato ad imbarcare acqua e poi è affondata, travolta dalle onde. E' stato un uomo che stava portando il cane a fare una passeggiata sul mare ad vedere la barca naufragare e a lanciare l'allarme. Sul posto sono giunte le motovedette della Guardia Costiera di Sant'Antioco e di Carloforte. Solo il più giovane, però, è riuscito a salvarsi, restando aggrappato all'imbarcazione nel mare agitato, mentre il trentottenne è morto annegato.
SU MOSCA NEVICATA RECORD, COME 50 ANNI FA - Dalle prime ore di oggi Mosca è investita da una nevicata che si preannuncia record: secondo le previsioni del servizio meteorologico della capitale, nei prossimi tre giorni il manto nevoso potrebbe superare la media del mese di marzo, ossia i 34 cm (finora il livello si è attestato sui 12 cm). In tal caso, ha sottolineato il vicesindaco di Mosca, Piotr Biriukov, si dovrebbe risalire alla metà degli anni Sessanta per una nevicata analoga. Il maltempo ha mandato in tilt il traffico. Lungo una delle principali autostrade, la Minskoye shosse, ci sono 20 km di coda per l'entrata in funzione dei mezzi spazzaneve (15 mila in tutto la capitale).
(fonte ANSA)
ROMA - In arrivo un colpo di coda dell'inverno. Sta infatti per entrare in azione sul Mediterraneo e sull'Italia 'Viking', un ciclone mediterraneo alimentato da aria fredda di estrazione artica. E' la previsione del portale 'iLMeteo.it' secondo cui "le impetuose correnti di estrazione artica che valicheranno le Alpi sia dalla Porta della Bora che dalla Valle del Rodano porteranno venti forti su tutte le regioni e neve". Le precipitazioni "scenderanno gradualmente di quota fino a 300m al nord, 500m al centro e Sardegna, ma potrebbero toccare quote bassissime, fino a 200m sull'Emilia, anche tra Umbria e Marche e sulla Sardegna, esposta ad un fortissimo maestrale". In seguito, precisa 'iLMeteo.it', il maltempo si porterà al sud, con neve a 300m, con venti di Bora e tramontana. Gelate sono previste in Piemonte e Lombardia con -4 gradi, quindi fino a 10 in meno dei giorni precedenti. Sabato sarà gelido al centronord, poco sopra 0 la colonnina alle 8 a Roma, e - 4 a Milano. Poi da domenica inizierà una nuova fase di maltempo al centronord, con nevicate copiose in Piemonte fino in pianura e a 200-300m su tutte le Alpi e Prealpi. Il maltempo continuerà anche la prossima settimana, con forti piogge e neve a quote bassissime al nord e in Piemonte.
NAUFRAGIO BARCA IN SARDEGNA, MUORE PESCATORE - Un pescatore di 38 anni è morto ed un giovane collega di 20 anni è ricoverato all'ospedale di Carbonia dopo che la loro imbarcazione, partita stamattina dal porto di Calasetta per una battuta di pesca, a causa delle cattive condizioni atmosferiche, si è ribaltata e i due sono finiti in mare. Sulla costa sud occidentale della Sardegna imperversano pioggia e forte maestrale. I due sono stati soccorsi dalla Capitaneria di porto, ma per il trentottenne non c'é stato niente da fare.
Si chiamava Omar Cherchi, 38 anni di Calasetta (Carbonia Iglesias) il pescatore morto questa mattina, annegato dopo essere caduto dalla barca insieme con un compaesano di 20 anni, Luca Vacca, che si è salvato ed ora è ricoverato all'ospedale Sirai di Carbonia. Il giovane pescatore non è in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione della Capitaneria di Porto, i due erano usciti questa mattina, alle 7.30, con una piccola imbarcazione di tre metri, per recuperare le reti lasciate in mare durante la notte. Non erano distanti dalla costa, ma a causa del forte vento e del mare agitato, la barca ha cominciato ad imbarcare acqua e poi è affondata, travolta dalle onde. E' stato un uomo che stava portando il cane a fare una passeggiata sul mare ad vedere la barca naufragare e a lanciare l'allarme. Sul posto sono giunte le motovedette della Guardia Costiera di Sant'Antioco e di Carloforte. Solo il più giovane, però, è riuscito a salvarsi, restando aggrappato all'imbarcazione nel mare agitato, mentre il trentottenne è morto annegato.
SU MOSCA NEVICATA RECORD, COME 50 ANNI FA - Dalle prime ore di oggi Mosca è investita da una nevicata che si preannuncia record: secondo le previsioni del servizio meteorologico della capitale, nei prossimi tre giorni il manto nevoso potrebbe superare la media del mese di marzo, ossia i 34 cm (finora il livello si è attestato sui 12 cm). In tal caso, ha sottolineato il vicesindaco di Mosca, Piotr Biriukov, si dovrebbe risalire alla metà degli anni Sessanta per una nevicata analoga. Il maltempo ha mandato in tilt il traffico. Lungo una delle principali autostrade, la Minskoye shosse, ci sono 20 km di coda per l'entrata in funzione dei mezzi spazzaneve (15 mila in tutto la capitale).
(fonte ANSA)
mercoledì 13 marzo 2013
Maltempo,frane si muovono nello Spezzino
Oltre 200 mila mc di materiale minacciano Aurelia a Borghetto
(ANSA) - GENOVA, 12 MAR - La frana di Ripalta a Borghetto Vara, il paese piu' colpito nell'alluvione 2011, si sta nuovamente muovendo alla velocita' di 2 cm al giorno a causa delle piogge.
Lo ha confermato l'Ufficio tecnico del Comune. La frana desta preoccupazione. E' composta da oltre 200mila metri cubi di materiale e incombe sull'Aurelia. Un'altra frana e' in movimento e ostruisce in parte il torrente Pogliaschina che nel 2011 esondo'. Tecnici del Comune e dell'Anas monitorano la situazione.(ANSA).
(ANSA) - GENOVA, 12 MAR - La frana di Ripalta a Borghetto Vara, il paese piu' colpito nell'alluvione 2011, si sta nuovamente muovendo alla velocita' di 2 cm al giorno a causa delle piogge.
Lo ha confermato l'Ufficio tecnico del Comune. La frana desta preoccupazione. E' composta da oltre 200mila metri cubi di materiale e incombe sull'Aurelia. Un'altra frana e' in movimento e ostruisce in parte il torrente Pogliaschina che nel 2011 esondo'. Tecnici del Comune e dell'Anas monitorano la situazione.(ANSA).
martedì 12 marzo 2013
Neve a Parigi, trasporti in tilt
La Capitale ricoperta da una spessa coltre bianca, Ferrovie invitano abitanti banlieue a non spostarsi. In Bretagna e Normandia 68mila case al buio
PARIGI- La neve cade fitta da ieri sera su Parigi e tutto il nord e nordovest della Francia, provocando gravi disagi ai trasporti e alle reti elettriche. Nella capitale francese, coperta da una fitta coltre bianca, i trasporti locali sono in grave difficoltà. L'operatore ferroviario Sncf ha diffuso in mattinata una nota in cui si invitavano gli abitanti della banlieue ad evitare di spostarsi verso la capitale, a causa delle "forti perturbazioni" sulla rete periurbana. Interruzioni anche sulle linee della metropolitana, in particolare nella parte sud della capitale.
AEREO FUORI PISTA A ORLY Un aereo della Tunisair è uscito di pista questa mattina mentre stava atterrando all'aeroporto di Orly, Parigi, dove nevica abbondantemente dalla scorsa notte. Non ci sono feriti tra le 140 persone a bordo. Il velivolo, proveniente da Djerba è uscito dalla pista intorno alle 11:15 'finendo la corsa sul fianco della pista, senza urti', è stato riferito da un portavoce degli Aeroporti di Parigi (ADP). I passeggeri sono stati evacuati alle 12:15. Secondo ADP 'le cause esatte dell'incidente sono ancora da stabiliré.
68.000 CASE AL BUIO NELL'OVEST Oltre 68.000 case in Bretagna e Bassa Normandia, ovest della Francia, sono rimaste senza elettricità per via delle forti nevicate che hanno colpito la regione in questi giorni. A causa della neve inoltre migliaia di persone sono rimaste bloccate questa mattina all'interno delle loro auto. "Nel nord ovest del paese nessun'autostrada è praticabile", ha spiegato il portavoce della prefettura di zona, mentre in Bassa Normandia sono caduti tra i 50 e i 60 cm di neve e continua a soffiare un forte vento. Nella regione, inoltre, un traghetto con oltre 500 persone bordo si è dovuto fermare a Cherbourg e tutti i treni rimarranno fermi nella giornata di oggi nel dipartimento della Manica. La prefettura di uno dei dipartimenti della zona, la Manche, ha contato oltre 600 persone che sono rimaste bloccate lungo le strade innevate durante la notte, 415 delle quali hanno trovato accoglienza in sale comunali trasformate in rifugi di emergenza. Tutti i treni sono al momento bloccati, e molte scuole chiuse per evitare agli alunni di uscire di casa. Grossi disagi anche nel Nord-Pas-de-Calais, regione al limite settentrionale del Paese. A Lille, la circolazione dei treni ad alta velocità in arrivo e partenza è stata bloccata per ragioni di sicurezza fino alle 9 di questa mattina, per consentire la pulizia dei binari. Nei pressi di Calais, sull'autstrada A16, diverse centinaia di persone sono rimaste intrappolate in un enorme ingorgo, che solo nelle prime ore della mattinata si è sbloccato. In seguito ai forti disagi provocati dal maltempo nel nord e nordovest della Francia, il Primo ministro transalpino Jean-Marc Ayrault ha deciso di attivare la Cellula interministeriale di crisi (Cic), coordinata dal ministero del'Interno, per organizzare la risposta delle istituzioni sul territorio. "La Cic, composta da tutti i ministeri interessati dalla gestione degli episodi nevosi - spiega una nota - coordinerà i mezzi messi a disposizione dai poteri pubblici per garantire la sicurezza e gli spostamenti dei nostri concittadini sul territorio nazionale". Il governo, aggiunge il testo, è "informato in tempo reale" delle evoluzioni della situazione, e invita tutti i prefetti alla mobilitazione.
BELGIO; PAESE SEMIPARALIZZATO DA TEMPESTA NEVE Belgio semiparalizzato oggi per una tempesta di neve che dalla scorsa notte imperversa su gran parte del Paese. La circolazione è particolarmente difficile sulle strade, anche nell'area urbana di Bruxelles dove i trasporti pubblici di superficie viaggiano con molte difficoltà. Il servizio offerto dai treni ad alta velocità Thalys per Parigi e Londra è stato sospeso fino a nuovo ordine e anche molti altri collegamenti ferroviari sono stati soppressi. L'aeroporto della capitale (Zaventem) resta per ora aperto, ma la lista dei voli in arrivo e in partenza in ritardo, dirottati verso altri scali o cancellati si sta allungando. Lo scalo di Liegi è stato addirittura chiuso al traffico mentre su quello di Charleroi, uno dei principali hub di Ryanair a Sud di Bruxelles, si stanno registrando consistenti ritardi.
FRANCOFORTE,161 VOLI CANCELLATI PER NEVE Disagi nel traffico aereo in Germania, dove, a causa del maltempo, sono stati cancellati i mattinata 161 voli allo scalo di Francoforte. Pesanti ritardi si sono accumulati a causa della neve e delle operazioni di disgelo necessarie agli aerei in partenza. Anche la circolazione stradale sta risentendo in queste ore delle condizioni del tempo: è caos lungo le autostrade attorno alla città dell'Assia. Mentre sulla A5 c'é stato un incidente dovuto al ghiaccio. In settimana le temperature in Germania sono bruscamente calate, dopo i primi accenni di primavera dei primi giorni di marzo, finendo di nuovo sotto lo zero in tutto il Paese.
CANCELLAZIONI A FIUMICINO Possibili ritardi e cancellazioni dei collegamenti Alitalia da e per Parigi Charles De Gaulle, Parigi Orly, Bruxelles e Francoforte a causa dell'ondata di gelo con precipitazioni nevose che sta investendo l'Europa del Nord, con situazioni critiche su questi aeroporti. Lo rende noto la compagnia, precisando che l'aeroporto di Francoforte risulta al momento chiuso alle operazioni, mentre gli scali parigini e quello belga hanno dovuto limitare gli arrivi e le partenze dei voli a causa del maltempo. Alitalia ha adottato misure straordinarie aumentando il personale di servizio al call center e fornendo assistenza ai passeggeri bloccati negli aeroporti. La compagnia raccomanda ai passeggeri dei propri voli per Parigi, Francoforte e Bruxelles di verificare lo stato del volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando il numero verde 800.65.00.55, consultando la sezione 'Stato del Volo' del sito Internet www.alitalia.com. Ai passeggeri che a causa del maltempo sono stati coinvolti da cancellazioni, Alitalia garantisce il rimborso integrale del biglietto o la possibilità di richiedere un cambio di prenotazione, senza penali, per volare entro la data di validità del biglietto, o comunque entro il 16 marzo. Il resto dei voli Alitalia sta operando regolarmente, compresi i collegamenti intercontinentali in partenza e in arrivo sull'hub di Roma Fiumicino.
TRENI EUROSTAR FERMI TRA FRANCIA E GRAN BRETAGNA La circolazione dei treni Eurostar tra la Francia e la Gran Bretagna è stata interrotta oggi dopo le abbondanti nevicate che stanno colpendo il nord ovest dell'Europa. "A causa delle condizioni meteorologiche molto difficili nel nord della Francia e in Belgio, con venti, neve e ghiaccio, e con una parte delle linee ferroviarie francesi ad alta velocità chiuse, la circolazione dei treni Eurostar è sospesa fino a nuovo ordine", è stato annunciato in un comunicato.
GB; NEVE BLOCCA STRADE, CENTINAIA INCIDENTI - La "primavera siberiana", come i giornali britannici hanno definito l'anomala ondata di gelo e neve che ha colpito il Regno Unito, ha causato centinaia di piccoli incidenti automobilistici in tutto il Paese. Numerose strade, soprattutto nel sud dell'Inghilterra, sono bloccate, e in due autostrade di Sussex e Kent gli automobilisti hanno dovuto trascorrere la notte nelle loro macchine. Si registrano anche centinaia di scuole chiuse in Inghilterra e nelle Isole del Canale, con gli aeroporti di Jersey e Guernsey che verranno riaperti solo domani.
(fonte ANSA.it)
PARIGI- La neve cade fitta da ieri sera su Parigi e tutto il nord e nordovest della Francia, provocando gravi disagi ai trasporti e alle reti elettriche. Nella capitale francese, coperta da una fitta coltre bianca, i trasporti locali sono in grave difficoltà. L'operatore ferroviario Sncf ha diffuso in mattinata una nota in cui si invitavano gli abitanti della banlieue ad evitare di spostarsi verso la capitale, a causa delle "forti perturbazioni" sulla rete periurbana. Interruzioni anche sulle linee della metropolitana, in particolare nella parte sud della capitale.
AEREO FUORI PISTA A ORLY Un aereo della Tunisair è uscito di pista questa mattina mentre stava atterrando all'aeroporto di Orly, Parigi, dove nevica abbondantemente dalla scorsa notte. Non ci sono feriti tra le 140 persone a bordo. Il velivolo, proveniente da Djerba è uscito dalla pista intorno alle 11:15 'finendo la corsa sul fianco della pista, senza urti', è stato riferito da un portavoce degli Aeroporti di Parigi (ADP). I passeggeri sono stati evacuati alle 12:15. Secondo ADP 'le cause esatte dell'incidente sono ancora da stabiliré.
68.000 CASE AL BUIO NELL'OVEST Oltre 68.000 case in Bretagna e Bassa Normandia, ovest della Francia, sono rimaste senza elettricità per via delle forti nevicate che hanno colpito la regione in questi giorni. A causa della neve inoltre migliaia di persone sono rimaste bloccate questa mattina all'interno delle loro auto. "Nel nord ovest del paese nessun'autostrada è praticabile", ha spiegato il portavoce della prefettura di zona, mentre in Bassa Normandia sono caduti tra i 50 e i 60 cm di neve e continua a soffiare un forte vento. Nella regione, inoltre, un traghetto con oltre 500 persone bordo si è dovuto fermare a Cherbourg e tutti i treni rimarranno fermi nella giornata di oggi nel dipartimento della Manica. La prefettura di uno dei dipartimenti della zona, la Manche, ha contato oltre 600 persone che sono rimaste bloccate lungo le strade innevate durante la notte, 415 delle quali hanno trovato accoglienza in sale comunali trasformate in rifugi di emergenza. Tutti i treni sono al momento bloccati, e molte scuole chiuse per evitare agli alunni di uscire di casa. Grossi disagi anche nel Nord-Pas-de-Calais, regione al limite settentrionale del Paese. A Lille, la circolazione dei treni ad alta velocità in arrivo e partenza è stata bloccata per ragioni di sicurezza fino alle 9 di questa mattina, per consentire la pulizia dei binari. Nei pressi di Calais, sull'autstrada A16, diverse centinaia di persone sono rimaste intrappolate in un enorme ingorgo, che solo nelle prime ore della mattinata si è sbloccato. In seguito ai forti disagi provocati dal maltempo nel nord e nordovest della Francia, il Primo ministro transalpino Jean-Marc Ayrault ha deciso di attivare la Cellula interministeriale di crisi (Cic), coordinata dal ministero del'Interno, per organizzare la risposta delle istituzioni sul territorio. "La Cic, composta da tutti i ministeri interessati dalla gestione degli episodi nevosi - spiega una nota - coordinerà i mezzi messi a disposizione dai poteri pubblici per garantire la sicurezza e gli spostamenti dei nostri concittadini sul territorio nazionale". Il governo, aggiunge il testo, è "informato in tempo reale" delle evoluzioni della situazione, e invita tutti i prefetti alla mobilitazione.
BELGIO; PAESE SEMIPARALIZZATO DA TEMPESTA NEVE Belgio semiparalizzato oggi per una tempesta di neve che dalla scorsa notte imperversa su gran parte del Paese. La circolazione è particolarmente difficile sulle strade, anche nell'area urbana di Bruxelles dove i trasporti pubblici di superficie viaggiano con molte difficoltà. Il servizio offerto dai treni ad alta velocità Thalys per Parigi e Londra è stato sospeso fino a nuovo ordine e anche molti altri collegamenti ferroviari sono stati soppressi. L'aeroporto della capitale (Zaventem) resta per ora aperto, ma la lista dei voli in arrivo e in partenza in ritardo, dirottati verso altri scali o cancellati si sta allungando. Lo scalo di Liegi è stato addirittura chiuso al traffico mentre su quello di Charleroi, uno dei principali hub di Ryanair a Sud di Bruxelles, si stanno registrando consistenti ritardi.
FRANCOFORTE,161 VOLI CANCELLATI PER NEVE Disagi nel traffico aereo in Germania, dove, a causa del maltempo, sono stati cancellati i mattinata 161 voli allo scalo di Francoforte. Pesanti ritardi si sono accumulati a causa della neve e delle operazioni di disgelo necessarie agli aerei in partenza. Anche la circolazione stradale sta risentendo in queste ore delle condizioni del tempo: è caos lungo le autostrade attorno alla città dell'Assia. Mentre sulla A5 c'é stato un incidente dovuto al ghiaccio. In settimana le temperature in Germania sono bruscamente calate, dopo i primi accenni di primavera dei primi giorni di marzo, finendo di nuovo sotto lo zero in tutto il Paese.
CANCELLAZIONI A FIUMICINO Possibili ritardi e cancellazioni dei collegamenti Alitalia da e per Parigi Charles De Gaulle, Parigi Orly, Bruxelles e Francoforte a causa dell'ondata di gelo con precipitazioni nevose che sta investendo l'Europa del Nord, con situazioni critiche su questi aeroporti. Lo rende noto la compagnia, precisando che l'aeroporto di Francoforte risulta al momento chiuso alle operazioni, mentre gli scali parigini e quello belga hanno dovuto limitare gli arrivi e le partenze dei voli a causa del maltempo. Alitalia ha adottato misure straordinarie aumentando il personale di servizio al call center e fornendo assistenza ai passeggeri bloccati negli aeroporti. La compagnia raccomanda ai passeggeri dei propri voli per Parigi, Francoforte e Bruxelles di verificare lo stato del volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando il numero verde 800.65.00.55, consultando la sezione 'Stato del Volo' del sito Internet www.alitalia.com. Ai passeggeri che a causa del maltempo sono stati coinvolti da cancellazioni, Alitalia garantisce il rimborso integrale del biglietto o la possibilità di richiedere un cambio di prenotazione, senza penali, per volare entro la data di validità del biglietto, o comunque entro il 16 marzo. Il resto dei voli Alitalia sta operando regolarmente, compresi i collegamenti intercontinentali in partenza e in arrivo sull'hub di Roma Fiumicino.
TRENI EUROSTAR FERMI TRA FRANCIA E GRAN BRETAGNA La circolazione dei treni Eurostar tra la Francia e la Gran Bretagna è stata interrotta oggi dopo le abbondanti nevicate che stanno colpendo il nord ovest dell'Europa. "A causa delle condizioni meteorologiche molto difficili nel nord della Francia e in Belgio, con venti, neve e ghiaccio, e con una parte delle linee ferroviarie francesi ad alta velocità chiuse, la circolazione dei treni Eurostar è sospesa fino a nuovo ordine", è stato annunciato in un comunicato.
GB; NEVE BLOCCA STRADE, CENTINAIA INCIDENTI - La "primavera siberiana", come i giornali britannici hanno definito l'anomala ondata di gelo e neve che ha colpito il Regno Unito, ha causato centinaia di piccoli incidenti automobilistici in tutto il Paese. Numerose strade, soprattutto nel sud dell'Inghilterra, sono bloccate, e in due autostrade di Sussex e Kent gli automobilisti hanno dovuto trascorrere la notte nelle loro macchine. Si registrano anche centinaia di scuole chiuse in Inghilterra e nelle Isole del Canale, con gli aeroporti di Jersey e Guernsey che verranno riaperti solo domani.
(fonte ANSA.it)
domenica 10 marzo 2013
Dopo la pioggia il gelo: colpo di coda dell'inverno
Il maltempo non darà tregua per un'altra settimana. Dopo questo weekend, caratterizzato da piogge in tutta Italia, le condizioni meteo non migliorano da lunedì. Anzi, un nuovo fronte perturbato con aria fredda proveniente dalla Scandinavia arriverà sulle nostre regioni portando in alcuni casi anche neve a bassa quota.
Il colpo di coda dell'inverno si farà sentire a partire da giovedì 14 con venti forti e temperature in discesa. Nelle regioni del Nord e sull'Appennino ci potranno essere nevicate anche a quote collinari (300-500 metri).
(da "Il Corriere della Sera".it)
Il colpo di coda dell'inverno si farà sentire a partire da giovedì 14 con venti forti e temperature in discesa. Nelle regioni del Nord e sull'Appennino ci potranno essere nevicate anche a quote collinari (300-500 metri).
(da "Il Corriere della Sera".it)
sabato 9 marzo 2013
Morìa stenelle: sale a 77 il bilancio Si teme un'infezione da morbillo
La Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi marini esclude la tossicità acuta dovuta all’inquinamento.
Sale a 77 il bilancio degli spiaggiamenti di esemplari di stenella striata (stenella coeruleoalba) registrato dalla Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi, creata e coordinata dai ministeri dell’Ambiente e della Salute. Secondo il rapporto provvisorio elaborato nei giorni scorsi dalla Rete, circa il 50% delle stenelle finora esaminate (12 su 24) è risultato infetto dal virus del morbillo (dolphin morbillivirus), responsabile in passato di due gravi epidemie nel Mediterraneo (tra il 1990 e il 1992 e tra il 2006 e il 2008) e di altri episodi analoghi nel resto del mondo. E’ stata anche evidenziata la capacità del virus di infettare altre specie di mammiferi acquatici.
Inoltre, su circa il 60% degli esemplari esaminati (20 su 32) è stato isolato il batterio photobacterium damselae, responsabile di sindromi emolitiche ed emorragiche. Il ruolo di questo agente nell’anomalia in corso rimane tuttavia ancora da comprendere.
In generale, tutti gli animali si sono presentati fortemente infestati da parassiti, indice di un quadro immunitario compromesso in modo significativo. Tra le ragioni possibili, oltre al morbillivirus o altri agenti biologici, anche agenti inquinanti organici che si accumulano nei tessuti dei cetacei e che possono alterarne la risposta immunitaria.
Si tende comunque a escludere episodi di tossicità acuta dovuta all’inquinamento, poiché una circostanza di questo tipo avrebbe danneggiato più specie e tutte nello stesso momento.
Dopo più di un mese dall’inizio dell’anomala morìa di stenelle lungo le coste del Tirreno - prevalentemente in Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia e Campania - per comprendere meglio la natura di questo fenomeno dovranno essere fatte nell’arco di un mese altre analisi i cui esiti saranno confrontati con quelli di altre ricerche, in particolare con le indagini genetiche per lo studio di popolazione di stenelle e quelli relativi ai fattori meteo-marini.
Sale a 77 il bilancio degli spiaggiamenti di esemplari di stenella striata (stenella coeruleoalba) registrato dalla Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi, creata e coordinata dai ministeri dell’Ambiente e della Salute. Secondo il rapporto provvisorio elaborato nei giorni scorsi dalla Rete, circa il 50% delle stenelle finora esaminate (12 su 24) è risultato infetto dal virus del morbillo (dolphin morbillivirus), responsabile in passato di due gravi epidemie nel Mediterraneo (tra il 1990 e il 1992 e tra il 2006 e il 2008) e di altri episodi analoghi nel resto del mondo. E’ stata anche evidenziata la capacità del virus di infettare altre specie di mammiferi acquatici.
Inoltre, su circa il 60% degli esemplari esaminati (20 su 32) è stato isolato il batterio photobacterium damselae, responsabile di sindromi emolitiche ed emorragiche. Il ruolo di questo agente nell’anomalia in corso rimane tuttavia ancora da comprendere.
In generale, tutti gli animali si sono presentati fortemente infestati da parassiti, indice di un quadro immunitario compromesso in modo significativo. Tra le ragioni possibili, oltre al morbillivirus o altri agenti biologici, anche agenti inquinanti organici che si accumulano nei tessuti dei cetacei e che possono alterarne la risposta immunitaria.
Si tende comunque a escludere episodi di tossicità acuta dovuta all’inquinamento, poiché una circostanza di questo tipo avrebbe danneggiato più specie e tutte nello stesso momento.
Dopo più di un mese dall’inizio dell’anomala morìa di stenelle lungo le coste del Tirreno - prevalentemente in Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia e Campania - per comprendere meglio la natura di questo fenomeno dovranno essere fatte nell’arco di un mese altre analisi i cui esiti saranno confrontati con quelli di altre ricerche, in particolare con le indagini genetiche per lo studio di popolazione di stenelle e quelli relativi ai fattori meteo-marini.
venerdì 8 marzo 2013
I cinghiali radioattivi della Valsesia
Cesio 137 nei cinghiali della Valsesia, in provincia di Vercelli, ben oltre la soglia prevista dai regolamenti in caso di incidente nucleare. Rilevato in alcuni campioni che erano stati prelevati per una indagine su malattie parassitarie, i ministeri della Salute e dell'Ambiente hanno subito attivato i carabinieri del Nas e del Noe, mentre la Regione Piemonte ha disposto ulteriori approfondimenti ambientali e sugli animali. Una prima riunione d'emergenza, per coordinare le attivita', e' in programma gia' domani mattina a Torino.
A far scattare l'allarme il test di screening per la ricerca del Cesio 137 previsto da una Raccomandazione della Commissione Europea su alcuni capi abbattuti nel comprensorio alpino Valsesia tra il 2012 e il 2013. I risultati hanno evidenziato la presenza di un numero consistente di campioni con livelli di Cesio 137 superiori a 600 Bq/Kg (Becquerel per Kilo, unita' di misura per il cesio 137). Quanto basta per attivare la procedura d'emergenza, che oltre a nuovi prelievi e campionamenti prevede tra l'altro il monitoraggio dell'area per tentare di individuare la fonte dell'inquinamento. ''Il cesio 137 e' un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato da siti nucleari'', spiega la responsabile dell'Istituto di Radioprotezione dell'Enea, Elena Fantuzzi.
Le ipotesi piu' immediate sono quelle secondo cui potrebbe essere stato rilasciato in seguito all'incidente nella centrale nucleare di Chernobyl del 1986, come per altro sostiene anche Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta. Ma bisogna considerare anche i siti nucleari nella zona, fra i quali la centrale di Trino Vercellese smantellata nel 1987 e il sito sperimentale dell'Enea, a Saluggia. E non e' esclusa neppure la pista dei rifiuti tossici.
''Tuttavia - rileva ancora l'esperta - e' vero che la presenza del cesio 137 viene monitorata costantemente a livello nazionale e le quantita' rilevate sono inferiori ai valori soglia, che sono molto bassi. I valori rilevati - aggiunge - non sono mai stati preoccupanti''. Secondo Fantuzzi, quindi, bisognerebbe considerare anche il metabolismo dei cinghiali, capire se ha caratteristiche tali da favorire l'accumulo del cesio 137 al di sopra dei limiti considerati sicuri. Tutte ipotesi che al momento, comunque, devono trovare conferma. Ecco perche' l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello, invita ad evitare gli allarmismi. ''Aspettiamo - dice - di effettuare gli approfondimenti che stiamo predisponendo in queste ore''.
(fonte Ansa.it)
A far scattare l'allarme il test di screening per la ricerca del Cesio 137 previsto da una Raccomandazione della Commissione Europea su alcuni capi abbattuti nel comprensorio alpino Valsesia tra il 2012 e il 2013. I risultati hanno evidenziato la presenza di un numero consistente di campioni con livelli di Cesio 137 superiori a 600 Bq/Kg (Becquerel per Kilo, unita' di misura per il cesio 137). Quanto basta per attivare la procedura d'emergenza, che oltre a nuovi prelievi e campionamenti prevede tra l'altro il monitoraggio dell'area per tentare di individuare la fonte dell'inquinamento. ''Il cesio 137 e' un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato da siti nucleari'', spiega la responsabile dell'Istituto di Radioprotezione dell'Enea, Elena Fantuzzi.
Le ipotesi piu' immediate sono quelle secondo cui potrebbe essere stato rilasciato in seguito all'incidente nella centrale nucleare di Chernobyl del 1986, come per altro sostiene anche Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta. Ma bisogna considerare anche i siti nucleari nella zona, fra i quali la centrale di Trino Vercellese smantellata nel 1987 e il sito sperimentale dell'Enea, a Saluggia. E non e' esclusa neppure la pista dei rifiuti tossici.
''Tuttavia - rileva ancora l'esperta - e' vero che la presenza del cesio 137 viene monitorata costantemente a livello nazionale e le quantita' rilevate sono inferiori ai valori soglia, che sono molto bassi. I valori rilevati - aggiunge - non sono mai stati preoccupanti''. Secondo Fantuzzi, quindi, bisognerebbe considerare anche il metabolismo dei cinghiali, capire se ha caratteristiche tali da favorire l'accumulo del cesio 137 al di sopra dei limiti considerati sicuri. Tutte ipotesi che al momento, comunque, devono trovare conferma. Ecco perche' l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello, invita ad evitare gli allarmismi. ''Aspettiamo - dice - di effettuare gli approfondimenti che stiamo predisponendo in queste ore''.
(fonte Ansa.it)
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