venerdì 22 febbraio 2013

Allerta 1 neve in tutta la Liguria

Genova - La Protezione Civile della Regione Liguria, in base alle previsioni del centro meteo Arpal di questa mattina, ha emanato lo stato di allerta 1 per neve su tutto il territorio regionale, dalle 18 di domani, sabato 23 febbraio, fino alla mezzanotte di domenica 24 febbraio. La Protezione Civile raccomanda particolare attenzione sui tracciati autostradali.
Secondo l’Arpal, per la giornata di domani sono previste «deboli nevicate a tutte le quote nell’interno e sui versanti padani, con possibili locali sconfinamenti fino in prossimità della costa sui versanti marittimi».
In previsione dell’ondata di maltempo e freddo, la Provincia di Genova tiene pronti spazzaneve e spargisale a entrare in azione sul territorio con il coordinamento del commissario Piero Fossati e dello staff tecnico della viabilità. Nella notte tra sabato e domenica uomini della Polizia provinciale e del settore viabilità pattuglieranno la rete viaria di competenza provinciale per verificare la situazione zona per zona e segnalare possibili necessità di interventi nelle vallate al centro che coordina i mezzi operativi.
 Riscaldamento a Savona
Vista la particolare rigidità del clima registrata in questi giorni, il sindaco di Savona Federico Berruti ha autorizzato la proroga del periodo di attivazione degli impianti termici, su tutto il territorio comunale, dal 23 al 25 febbraio 2013 per 16 ore giornaliere.
(fonte: "Il Secolo XIX")

giovedì 21 febbraio 2013

Bomba d'acqua a Catania: un ferito

Un fiume in piena. La centralissima e barocca via Etnea a Catania trasformata in un alveo pieno d'acqua che l'attraversa a forte velocità, travolgendo tavolini, sedie, auto e moto. Piazza Duomo trasformata in un lago, dove sono anche intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco per un allarme disperso, in serata rientrato. Sono gli effetti di un violento nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio a Catania, trasformando la città in una piccola Venezia. Colpa della grandissima quantità d'acqua caduta non soltanto a Catania ma anche nei comuni alle pendici dell'Etna che si è riversata sul capoluogo.
La pioggia è stata battente e ha imperversato per circa un'ora, e ha reso 'infuocata' la linea del 115, il centralino della sala operativa dei vigili del fuoco che ha ricevuto centinaia di richieste di aiuto. La pioggia ha allagato palazzi, scantinati, e isolato auto, con guidatori e passeggeri bloccati dentro gli abitacoli. Bloccate anche le strade, con code lunghissime. Una copiosa grandinata caduta a Gravina di Catania ha reso anche la tangenziale a rischio, per il fondo ghiacciato. Anche l'aeroporto Fontanarossa ha subito l'ondata di maltempo e per precauzione lo scalo è stato chiuso per un'ora e quattro voli in arrivo sono stati dirottati a Palermo, e sono poi rientrati in serata.
Le preoccupazioni maggiori sono state, però, per due dispersi: un operaio, alla zona industriale, che è stato salvato dai vigili, e condotto in ospedale per un politrauma, e un uomo di 34 anni, il cui codice fiscale è stato trovato in un borsello vicino alla fontana sopra il fiume Amenano, in piazza Duomo. Il documento, accerteranno polizia e carabinieri, è di un pastore, rintracciato poi a casa, a Castel di Judica, che ne aveva denunciato la scomparsa lo scorso anno. Lui era a casa mentre Catania era sommersa dal nubifragio. I sommozzatori dei vigili del fuoco avevano scandagliato anche le acque del fiume che passa in condotti sotterranei di Catania.

La città conta i danni: tetti danneggiati, strade divelte, negozi e palazzi allagati. E arrivano anche le polemiche. Ad accenderle è il Comune, dopo avere però attivato il sistema di protezione civile e disposto la chiusura precauzionale per domani di tutte scuole della città, per verificarne la sicurezza. Alla protezione civile comunale, spiegano da Palazzo degli Elefanti, ancora allagato, non era giunto dagli organi competenti della protezione civile nazionale e regionale alcun bollettino di allerta meteo. Qualcuno, annuncia il sindaco Raffaele Stancanelli, dovrà spiegare il perché.
(fonte Ansa)

lunedì 18 febbraio 2013

Giovedì ritorna l'inverno

Da giovedì è in arrivo sull’Italia una nuova ondata di maltempo e neve: secondo le previsioni di ilmeteo.it, «un immenso ammasso di aria gelida presente sulla Russia» tornerà nuovamente sull’Europa, determinando instabilità.
Lunedì, secondo il previsore Antonio Sanò, avremo ancora condizioni di instabilità al Centro-Sud e sulle isole maggiori, mentre il martedì trascorrerà con un bel tempo mite. Sarà però solo la quiete prima della proverbiale tempesta: mercoledì, un impulso gelido dalla Polonia dovrebbe puntare verso l’Italia e tra la sera e la notte è atteso un importante peggioramento del tempo, con nevicate diffuse giovedì anche in Valpadana.
Ma sarà nel corso di venerdì che il peggioramento sarà più accentuato, con condizioni di maltempo generale al Centro-Nord e su Sardegna e Campania: «Quel che rimane del ciclone “Nemo”, che ha portato violente nevicate negli Usa - ha spiegato Sanò - raggiungerà l’Italia, dove, date le basse temperature, nevicherà copiosamente al Nord anche in pianura e localmente ancora una volta su Genova per via del fenomeno della “tramontana scura”». Che potrebbe colpire proprio nel weekend elettorale.

domenica 17 febbraio 2013

Terremoto: 3.7 nella notte all'Aquila

Una scossa di magnitudo 3,7 (a 16,6 km di profondità), seguita da altre due repliche di 2,3 e 2,7 gradi. Tutto nel giro di pochi minuti, tra le 2.00 e le 2.14 della notte. Poi, alle 3.57, un'altra scossa di 2,3 gradi. Così i paesi della provincia dell'Aquila sono tornati a tremare, proprio nel giorno delle quattro condanne per il crollo della Casa dello Studente nel sisma che colpì il capoluogo abruzzese la notte del 6 aprile 2009. Fra i centri più colpiti, tutti nel distretto sismico del Gran Sasso, ci sono il comune di Crognaleto, in provincia di Teramo e, in un raggio di 20 chilometri (come riporta il Centro nazionale terremoti dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia), i comuni di Bareto, Barisciano, Capotosto, Pizzoli e Fossa, nell'Aquilano.
PAURA - Il terremoto non sembra abbia provocato danni, ma ha scatenato il panico tra la popolazione. Terrorizzati, in molti ieri hanno deciso di trascorrere il resto della notte in auto, nonostante il freddo pungente. Altri hanno deciso di chiedere ospitalità a parenti o amici, lasciando le proprie case. E poi: decine di chiamate ai centralini dei Vigili del Fuoco e alle forze dell'ordine e il tam tam su Twitter e Facebook.
(Ansa)

Terremoto: 4.8 in provincia di Frosinone

Tanta paura, ma nessun danno, stando almeno alle prime verifiche, per una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 registratasi nella serata di ieri in provincia di Frosinone: la terra ha tremato alle 22.16 e molte persone si sono riversate in strada. Poco più di un'ora dopo, alle 23.24, c'é stata una seconda scossa, più leggera, di magnitudo 2.2-2.3. Il terremoto è avvenuto alla profondità di 10.7 chilometri ed è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. I comuni più vicini all'epicentro, tutti in provincia di Frosinone, sono quelli di Sora, Isola del Liri, Castelliri, Broccostella, Arpino, Monte San Giovanni Campano e Pescosolido, oltre a Balsorano, in provincia dell'Aquila.

Centinaia le segnalazioni ai vigili del fuoco, soprattutto da parte di cittadini impauriti o che chiedevano informazioni, ma finora nessuna segnalazione di danni. In particolare, momenti di grande paura e anche scene di panico si sono avute a Sora, dove in tanti hanno lasciato le prime abitazioni (o i locali pubblici dove molti erano riuniti per la partita Roma-Juventus) e si sono precipitati all'aperto. I telefoni, per diversi minuti, sono rimasti isolati. Anche a Isola Liri non sono mancati momenti di grande paura, così come a Cassino e Pontecorvo, ma in nessun caso - almeno finora - vengono segnalati danni.

Il sisma è stato avvertito in una vasta area, non solo del Lazio - anche a Roma sud, nel quartiere dell'Eur, e in alcuni centri della provincia, come Zagarolo - ma anche dell'Abruzzo, in particolare a Sulmona, Avezzano, e in tutto l'aquilano. Tra le altre località abruzzesi dove il sisma è stato avvertito, e dove la gente si è riversata in strada, Roccaraso, Raiano e Pescasseroli, nel Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise, dove il comune ha allestito due strutture riscaldate per ospitare chi preferisce non passare la notte in casa. Il terremoto ha colpito una zona della Ciociaria nota per essere ad alta pericolosità sismica.

La scossa è stata abbastanza superficiale ed è questo il motivo per cui il terremoto è stato avvertito in un'ampia area, da Roma a Pescara. La zona del frusinate colpita dal terremoto è da tempo sotto la sorveglianza di sismologi: ha infatti cominciato ad attivarsi poco tempo dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. "E' una zona ad alta pericolosità sismica che stiamo studiando con attenzione", ha detto il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. "E' una zona - ha proseguito - nella quale si trovano faglie attive note e nella quale sono avvenuti terremoti importanti nel passato". Le analisi sui fattori che hanno scatenato il terremoto di questa sera sono in corso. Quello che al momento si può dire, ha osservato Amato, è che i meccanismi presenti nell'area del frusinate sono analoghi a quelli dell'Appennino Laziale- abruzzese.

sabato 16 febbraio 2013

Nuove stime sulla meteora di Chelyabinsk

Nuove informazioni sono state fornite dalla rete planetaria di sensori, permettendo agli scienziati di perfezionare le loro stime sulle dimensioni dell'oggetto che, dopo essere entrato nell'atmosfera, si è disintegrato nel cielo di Chelyabinsk, in Russia, alle 07:20:26  del 14 febbraio (ora locale) le 03:20:26 del 15 febbraio (ora GMT).
La stima iniziale delle dimensioni, che vedeva l'oggetto con un diametro di 49 piedi (15 metri) è stata riformulata al rialzo: 55 piedi (17 metri); mentre la sua massa, dalle iniziali 7.000 tonnellate è stata portata a 10.000 tonnellate.
L'energia liberata al momento della deflagrazione è stata stimata sui 500 kilotoni. La disintegrazione in volo è avvenuta 32,5 secondi dopo l'ingresso in atmosfera
La meteora russa è la più grande mai registrata dopo la stima di quella che impattò su Tunguska (Siberia) nel 1908 dove l'energia liberata fu di centinaia di kilotoni. Il suo percorso visibile nel cielo, dall'ingresso nell'atmosfera alla deflagrazione, è durato 32,5 secondi.

2012 DA14 ha sfiorato la Terra

E' arrivato 'puntuale' l'asteroide 2012 DA14 che ha 'salutato' da vicino la Terra, alla distanza record di soli 27.700 chilometri. Il passaggio ravvicinato è avvenuto intorno alle 20,40 (ora italiana) e non vi sono collegamenti con la pioggia di meteoriti che ha colpito la Russia. In quel momento l'asteroide stava sorvolando l'Oceano Indiano, alla velocità di 7,8 chilometri al secondo. E' stata una occasione unica per osservare da vicino uno degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra, chiamati Neo (Near Earth Objects), altrimenti osservabili solo con costose missioni spaziali. Il passaggio ravvicinato è stata un'occasione da non perdere anche per gli appassionati del cielo perché l'asteroide è stato visibile con piccoli binocoli e con telescopi amatoriali modesti. Al momento del massimo avvicinamento l'oggetto è stato visibile anche dall'Italia, ma un cielo nuvoloso ha rischiato di rovinare le osservazioni programmate. Numerose sono state le iniziative organizzate in tutta Italia dall'Unione Astrofili Italiani (Uai), "sia negli osservatori, sia all'aperto, lontano ovviamente da fonti di inquinamento luminose" spiega il presidente dell'Uai, Mario Di Sora. Del diametro di circa 45-50 metri, il corpo celeste è stato scoperto da un gruppo di astrofili spagnoli del programma Survey La Sky Sagra, gestito dall'Osservatorio Astronomico di Maiorca in Spagna, il 22 febbraio 2012. Al momento della scoperta l'oggetto era a 4,3 milioni di chilometri dalla Terra. La sua composizione non è nota e solo con le osservazioni radar si potrà ottenere una stima più precisa delle dimensioni, forma e rotazione di questo sasso cosmico. Il passaggio è avvenuto molto al di fuori dell'atmosfera terrestre ma all'interno della fascia di satelliti in orbita geostazionaria, che si trova a 35.800 chilometri dalla Terra. A rendere speciale questo oggetto è il fatto che il suo avvicinamento è il più vicino approccio alla Terra mai previsto per un oggetto così grande. Resterà nel sistema Terra-Luna circa 33 ore e lo lascerà il 16 febbraio, alle 13 ora italiana. Sarà un arrivederci perché sono previsti altri avvicinamenti alla Terra, come per esempio nel 2026. L'orbita dell'asteroide intorno al Sole, spiega la Nasa, è piuttosto simile a quella della Terra e rende i passaggi di questo oggetto relativamente vicini all'orbita del nostro pianeta. Ma quello di quest'anno è di gran lunga il passaggio più ravvicinato.

lunedì 11 febbraio 2013

Ferrovie: servizi limitati causa emergenza neve

Ferrovie: riduzione del servizio sulle linee Genova-Savona e Genova-Sestri Levante, garantendo comunque un treno all'ora. Alcune corse dei treni che collegano la Liguria alla provincia di Alessandria sono state soppresse: sulla Genova-Acqui Terme cancellati i regionali 6155 Acqui T. (delle 7.03)-Genova Brignole, 6160 Genova Brignole (13.10)- Acqui Terme e 6166 Genova Brignole (17.36) - Acqui Terme. Saranno inoltre cancellati i treni regionali 21103 Novi Ligure (5.15) - Genova Brignole e 21107 Novi Ligure (6) - Genova Brignole . Probabili riduzioni anche sulla linea savonese.

domenica 10 febbraio 2013

Autostrade: limitazioni per neve

Per ordinanze prefettizie, prosegue anche dopo le ore 22 di questa sera, il divieto di circolazione per i veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate sul territorio delle seguenti regioni del centro-nord Italia, che saranno interessate da intense precipitazioni nevose: Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Marche ed Umbria. Sono in atto deboli nevicate, con traffico regolare, sulla A14 Bologna-Taranto tra Vasto sud e Poggio Imperiale, sulla A26 tra il Bivio per la A10 e quello per la A21 e su tutta la Diramazione Predosa Bettole.

sabato 9 febbraio 2013

Maltempo al Sud, lunedi' la grande nevicata

Ansa 09.02.2013
Oggi e domani deciso maltempo al sud e Sicilia e poi Sardegna, neve a 100-200m al sud, più abbondante su zone interne di Campania, Irpinia, attenzione alla neve forte in Calabria a 200m fino a Domenica anche a Cosenza, pioggia e neve sulle Adriatiche e Riminese a bassa quota. Gelate al nord.

Lunedi' è confermata una forte perturbazione, ciclone mediterraneo in formazione, diffuse nevicate al nord anche in Liguria fino a Genova, neve anche a Bologna e Milano, forte a Piacenza 30cm, e Firenze al primo mattino. Maltempo al centro e Sardegna e Campania, temporali e neve nelle prime ore anche su Toscana, Umbria, Lazio, seguite da pioggia. Neve copiosa sull'alto Veneto. Scirocco a 80km/h sull'Adriatico con acqua alta a Venezia, mareggiate sulle coste tirreniche per libeccio.

Neve a macchia di leopardo sulle Marche. Dalle prime ore di oggi la neve ha cominciato a cadere in alcune zone, tra l'entroterra e la costa: imbiancati i valichi, che sono comunque tutti aperti e percorribili, e il tratto meridionale dell'A14 da Ancona sud in giu', dove sono gia' al lavoro gli spazzaneve. La nevicata piu' consistente a Fermo, dove il manto nevoso ha raggiunto i 15 centimetri e dove alcune auto sono rimaste bloccate. A Macerata sta cominciando a nevicare adesso. Nevischio invece lungo la costa, dove peraltro sta tornando il sereno. La circolazione e' regolare.

Il sindaco di Termoli, Antonio Di Brino, ha firmato questa mattina un'ordinanza per la chiusura anticipata delle scuole cittadine a causa del maltempo. Il provvedimento ha consentito a studenti e alunni di uscire da scuola con alcune ore di anticipo per poter fare ritorno a casa, vista la nevicata in corso sul litorale e nei paesi dell'interno. Sulle principali strade della costa per il momento si transita regolarmente, ma si teme un peggioramento delle condizioni meteo.

Intense nevicate si stanno verificando in tutta la Calabria. In Sila, dove la temperatura e' di -3 gradi, la neve ha superato i tre metri di altezza. Le nevicate si stanno verificando a Cosenza, nella zona del promontorio silano e nel catanzarese. Le precipitazioni stanno interessando anche un tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nelle province di Cosenza e Catanzaro e al confine con la Basilicata. I mezzi spargisale e spazzaneve dell'Anas sono in azione incessantemente sulle strade di competenza per consentire la circolazione. Al momento, su un tratto della strada statale 18 ''Tirrena inferiore'' in cui questa mattina un mezzo pesante in avaria ha congestionato la circolazione, si transita a senso unico alternato e si registrano forti rallentamenti. Sul posto sono intervenute le squadre dell'Anas per ripristinare la circolazione in piena sicurezza il prima possibile. Nelle zone della Sila le automobili circolano con le catene o con i pneumatici da neve. Sia a Camigliatello Silano che a Lorica gli impianti sciistici sono aperti e sono presenti numerosi turisti.

Nevica in tutto il Vallo di Diano, il vasto comprensorio dell'entroterra salernitano a sud del capoluogo. Questa mattina scuole chiuse quasi dappertutto. I centri maggiormente colpiti dalla nevicata, dove si registrano disagi nella circolazione veicolare, sono Sala Consilina, Montesano sulla Marcellana, Sanza, Teggiano, Padula e Sant'Arsenio. Sulle principali vie di comunicazione, sin dalle prime ore di stamani, sono entrati in azione gli spargisale. Nella Valle del Tanagro, invece, ed in particolare a Caggiano, la neve non ha creato disagi. Preoccupa, pero', il formarsi di lastre di ghiaccio. Intanto il Nucleo della Protezione Civile di Caggiano e' stato allertato per fare da supporto ad eventuali interventi delle ambulanza del 118 nell'area nord del Vallo di Diano ed in tutta la Valle del Tanagro. Anche in alcuni centri montani del Basso Cilento la neve ha creato disagi. A San Giovanni a Piro le scuole sono rimaste chiuse.

Qualche breve nevicata stamani sulle zone dell'Umbria a ridosso dell'Appennino ma nessun problema per il traffico. La polizia stradale riferisce infatti che la circolazione si e' sempre mantenuta regolare. Qualche fiocco e' caduto anche su Perugia dove pero' nel corso della mattinata il cielo si e' poi parzialmente rasserenato. Le brevi nevicate hanno interessato soprattutto le zone di Osteria del gatto, Valfabbrica e tra Umbertide e Gubbio.

Previsioni per Lunedì 11 febbraio 2013

Su tutta la Liguria, precipitazioni da moderate a localmente forti con quantitativi significativi su bacino padano orientale e bacino marittimo di levante. Manifestazioni nevose forti o localmente significative su bacino marittimo occidentale, centrale e versanti padani con probabile sconfinamento sulla costa. Possibili rovesci o temporali anche nevosi localmente e sporadicamente di intensità forte. Sul versante orientale precipitazioni significative, a carattere nevoso nell'interno da quota 300-400 metri con scontinamenti lungo la costa del Tigullio. Esaurimento dei fenomeni in serata a partire dal ponente. Venti settentrionali di burrasca forte sui rilievi e agli sbocchi delle vallate, sino a 80 km/h con raffiche di fortunale (sino a 110 km/h). Condizioni di estremo disagio per il freddo a causa delle basse temperature e del forte vento. Mare in aumento sino ad agitato sulla costa orientale.

Secondo il meteo britannico, da metà mese arriva il Burian

Ormai ne stiamo parlando da numerosi aggiornamenti, ma ciò che colpisce è l’insistenza con cui il modello britannico ECMWF, del centro READING, tende a confermare la formazione del ponte di Wejkoff dopo metà mese, con la congiunzione tra l’anticiclone delle Azzorre e l’anticiclone Russo-Siberiano sin dalla seconda parte della prossima settimana e il conseguente arrivo del burian sull’Italia: l’ultimo aggiornamento del prestigioso modello britannico, di cui pubblichiamo i quadri più interessanti a corredo dell’articolo, è eloquente e confermerebbe una nuova ondata di gelo e maltempo, stavolta proveniente da nord/est, subito dopo il 17/18 febbraio, con prospettive ancor più interessanti per la terza decade del mese. Dopotutto GFS e altri centri di calcolo continuano a prevedere scenari completamente differenti, con una porta atlantica sempre spalancata a ostacolare la congiunzione tra i due anticicloni che garantirebbero un blocking oceanico tale da far piombare il gelo russo nel nostro Paese. Al momento è ECMWF contro tutti, o quasi. Riuscirà ad avere ragione? E’ ciò che si augurano tutti gli amanti di freddo e neve … intanto concentriamoci sul maltempo di questo weekend al sud, dove si verificheranno forti nevicate fin a bassa quota, e sulla grande nevicata di lunedì al centro/nord. Avremo modo e tempo, poi, di tornare su questa interessantissima evoluzione.
(fonte meteoweb.eu)

La tempesta "Nemo" in arrivo su N.Y. e Boston

New York sotto gli effetti di "Nemo"
 
New York e tutto il Nord Est degli Stati Uniti si preparano all'arrivo di Nemo, una tempesta di neve da record. Secondo i meteorologi, a Boston potrebbero cadere oltre 60 centimetri di neve e a New York è atteso un manto bianco spesso tra 25 e 35 centimetri. I residenti dell'area che si estende dalla Pennsylvania fino in Maine stanno facendo scorte di cibo, pale da neve e generatori di corrente elettrica, mentre le autorità stanno preparando il sale e la sabbia da spargere sulle strade.
PAURA DOPO SANDY - Nelle città di Boston, Providence e Hartford le scuole rimarranno chiuse e le compagnie aeree hanno cancellato oltre 3,300 voli. La tempesta dovrebbe iniziare nella giornata di venerdì ma le precipitazioni di neve più intense sono attese nella notte tra venerdì e sabato. Le raffiche di vento potrebbero raggiungere la velocità di 104 chilometri orari. Si teme che in alcune zone potrebbero verificarsi problemi con la fornitura di energia elettrica e non si possono escludere allagamenti nelle aree colpite nell'autunno scorso dall'uragano Sandy.
ALLERTA IN SEI STATI - New York si prepara all'attesa maxi tempesta di neve, che dovrebbe portare fino a 60,9 centimetri di neve. Il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, annuncia l'apertura del centro delle operazioni di emergenza per monitorare la tempesta e coordinare le eventuali risposte. Il sindaco, Michael Bloomberg, ha fatto sapere che le autorità hanno predisposto 250mila tonnellate di sale e che gli spazzaneve sono pronti a intervenire. «Speriamo che le previsioni del tempo siano esagerate, ma non si sa mai», ha commentato Bloomberg, aggiungendo che l'aspetto positivo è che il maltempo è atteso nel weekend, quando il traffico è meno intenso». Allerte sono state emesse in alcune zone di New Jersey, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New Hampshire e Maine.
(da "Il Corriere della Sera" del 8.2.2013)

venerdì 8 febbraio 2013

Neve su Eolie, Vesuvio e Sardegna

E' la settimana piu' fredda e nevosa dell'inverno

Spruzzatina di neve sulle spiagge delle Eolie, dove intorno alle 10 e per un paio di minuti sono caduti fiocchi che hanno imbiancato la sabbia. A Lipari, il litorale di Marina Lunga, a due passi dalla via principale, si e' ammantato di bianco. Neve anche sulle cime delle Eolie: Salina e Stromboli.

Vesuvio innevato dalla cima alle pendici a causa delle temperature fredde e delle piogge abbondanti che si stanno abbattendo sulla provincia di Napoli. La neve ricopre interamente la vetta e fianchi del Vesuvio fino a raggiungere le quote più basse dove insistono abitazioni e strutture recettive. Per gli automobilisti diretti al Vesuvio - fa sapere la Protezione Civile - c'é l'obbligo di proseguire con catene.

L'ondata di maltempo investe anche la Sardegna, con temperature in picchiata e forti raffiche di vento. Piove e fa freddo in tutta l'isola, nevica nel Nuorese. Da ieri notte in Barbagia è tornata la neve. I paesi di montagna Fonni, Tonara, Desulo, Aritzo stamani si sono risvegliati con il tipico paesaggio invernale. Per tutta la mattinata si sono susseguiti sprazzi di sereno e nevicate, mentre in queste ore la neve è comparsa anche a Macomer. Al momento né la Polizia stradale, né le stazioni dei carabinieri segnalano particolari disagi nella circolazione stradale che in alcuni punti, compreso nell'altipiano di "Campeda", procede un po' più a rilento ma regolarmente.

Già da ieri i mezzi dell'Anas, della Provincia e dei Comuni stanno lavorando per liberare le strade dai cumuli di neve e per evitare il formarsi di ghiaccio. Sono consigliate le catene a bordo o l'utilizzo delle gomme termiche adatte su strade bagnate o ghiacciate. Qualche disagio per gli allevatori e per il bestiame che anche nelle settimane scorse hanno dovuto sopportare le conseguenze della neve. Le previsioni non prevedono miglioramenti significativi, anzi il fine settimana dovrebbe essere caratterizzato da temperature rigide e neve anche a bassa quota.
(articolo Ansa 7.2.2013)

giovedì 7 febbraio 2013

11,5 milioni alla Liguria per l'alluvione del 2011

Genova - Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, si è detto «soddisfatto» per la ripartizione dei fondi concordata dalla Conferenza delle Regioni per l’alluvione del 2012, che assegna 11,5 milioni di euro alla Liguria. «Un dato positivo - commenta -. Che, tra l’altro, esprime una gesto di solidarietà nei confronti della Liguria da parte delle altre Regioni».
In base ai danni subiti negli eventi alluvionali dello scorso novembre nella zona di Ortonovo, la quota spettante alla Liguria era di 2,5 milioni. Ma, con il consenso degli altri presidenti, la Conferenza ha concordato per la Liguria ulteriori 9 milioni di euro.
È passato cioè il criterio che la Liguria è regione esposta ad un rischio idrogeologico particolarmente elevato rispetto ad altri, e per questo è opportuno stanziare risorse per interventi preventivi di tipo strutturale.
«È passato il criterio in base al quale si devono dotare i territori di soluzioni di tipo strutturale - ha precisato Burlando -. Grazie a questa decisione, di cui siamo molto soddisfatti, oggi possiamo da un lato contattare i Comuni colpiti, come Ortonovo, Sarzana, Borghetto, e già accordarci sui primi trasferimenti per i danni subiti.
Dall’altra possiamo cominciare ad accantonare risorse da destinare alla messa in sicurezza di quei territori dove gli interventi preventivi sono più urgenti». Da un lato, cioè, un fondo per intervenire subito sui danni subiti. Dall’altro, un fondo per evitare i danni futuri.
(da "Il Secolo XIX" web del 7 febbraio 2013)

mercoledì 6 febbraio 2013

Forte sisma (8.0) e tsunami sulle Isole Salomone

Un violento terremoto di magnitudo 8 è avvenuto nel Pacifico, al largo delle isole Salomone, generando uno tsunami che ha raggiunto le coste con un'altezza di 0,9 metri.
Secondo il Servizio geologico degli Usa (Usgs), il sisma è stato alle 12:12 ora locale (le 2:12 in Italia) con epicentro a soli 5,8 km di profondità e seguito da diverse forti repliche.
Secondo fonti ospedaliere ci sarebbero "dei villaggi costieri distrutti", ma nessuna conferma ufficiale.
(comunicato ANSA 04:50 del 06.02.2013)

venerdì 1 febbraio 2013

Allarme terremoto: E' polemica sul tweet. Ingv: Nessuna previsione

In centinaia hanno dormito fuori dalle proprie abitazioni dopo timore di possibili nuove scosse
ROMA - Nessuna previsione né tantomeno un allarme relativo alla situazione in Garfagnana da parte dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Lo ha detto all'ANSA lo stesso presidente dell'ente, Stefano Gresta.

"Ieri mattina - ha detto Gresta - abbiamo inviato un comunicato alla Protezione civile, così come facciamo due volte al giorno dall'inizio della sequenza". La nota segnalava una scossa di magnitudo 3,3, la più forte e la più meridionale dall'inizio della sequenza: "non c'é stata alcuna previsione da parte nostra, ma solo l'ipotesi che l'attivazione di una nuova faglia a Sud-Ovest avrebbe potuto provocare altre scosse". L'autore della nota, il funzionario di sala sismica Gianluca Valensise, ha rilevato che "le comunicazioni che l'Ingv invia ogni giorno alla Protezione civile contengono l'elenco delle scosse, le mappe e talvolta qualche valutazione. E' quanto abbiamo fatto ieri mattina". Queste note, ha spiegato Valensise, non sono pubbliche e contengono valutazioni espresse in un linguaggio tecnico. "Quando la Protezione civile ha deciso di rilanciare l'informazione contenuta nella nostra nota agli amministratori locali è probabile che il linguaggio tecnico, trasferito così com'era, abbia avuto un effetto dirompente su amministratori locali probabilmente già sotto tensione".

"Nessuno ha mai parlato di evacuazione, perché ritenevamo che vi fossero delle condizioni che non modificassero il quadro generale, che resta comunque quello di una situazione di pericolosità". Lo dice il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ricostruendo quanto avvenuto in Garfagnana e sottolineando che in ogni caso i sindaci hanno agito "in maniera responsabile" per gestire il panico.

Gabrielli ha ricordato che da oltre un anno l'attenzione del Dipartimento è alta su quella zona, anche alla luce dei documenti con i quali la commissione grandi rischi, a giugno e dicembre, aveva ribadito che quello della Garfagnana é un territorio ad alta sismicità e non si potevano escludere altri eventi sismici. Concetti ripetuti dallo stesso Gabrielli nell'incontro avuto con i sindaci proprio il 30 gennaio. La nota dell'Ingv che ha fatto scattare l'allarme, ha poi aggiunto Gabrielli, non era basata su alcun elemento "probabilistico o deterministico ma, semplicemente, su un approccio statistico". Non c'era e non c'é dunque alcuna possibilitá di prevedere l'arrivo di ulteriori scosse, ma l'informazione é stata data per permettere al sistema di protezione civile di attivarsi al meglio. "Appoggio e sostengo il comportamento dei sindaci - conclude - compreso l'utilizzo dei social network".

Ciò che è accaduto la notte scorsa in Garfagnana é anche il "frutto avvelenato della sentenza de L'Aquila" sulla commissione grandi rischi, ha detto Gabrielli ribadendo che non si tratta né di un "eccessivo allarmismo" nè, tantomeno, di uno "scaricabarile" tra istituzioni che non vogliono assumersi le proprie responsabilitá.

Centinaia di persone hanno dormito nelle loro auto nei centri della Garfagnana colpiti dal terremoto del 25 gennaio e dove si era prospettata la possibilità di nuove scosse. Molti altri hanno trovato alloggio in strutture sportive o scuole, che erano state predisposte dopo l'allarme di ieri sera. Era stato l'invio di uno studio dell'Ingv alla Protezione civile, che lo aveva trasmesso a sua volta alle Regioni, a suggerire alla Provincia di Lucca di contattare i sindaci perché informassero i cittadini delle possibili nuove scosse. Per tutta la notte è stata attiva la sala operativa predisposta dalla prefettura e dalla Provincia di Lucca.

Circa un migliaio di persone che abitano nei comuni della Garfagnana nella notte hanno trovato riparo in strutture predisposte adeguatamente (scuole o palazzetti sportivi) dopo aver lasciato le loro abitazioni considerate a rischio. Forze dell'ordine, personale della protezione civile e del volontariato hanno lavorato tutta la notte per mettere in sicurezza prima di tutto anziani, donne e bambini, ha spiegato Maurizio Giannotti, responsabile protezione civile dell'Unione comuni della Garfagnana.

Tutti i sindaci dei sedici comuni dell'area hanno cercato di rassicurare la popolazione e di non lasciare nessuno abbandonato, soprattutto coloro che vivono in zone isolate. "A tutti abbiamo continuato a dire che si trattava solo di un'allerta precauzionale e non si sono verificate scene di panico, se non la paura comprensibile nelle prime ore", ha riferito Giannotti. Grazie al personale del 118 sono stati creati anche punti di assistenza per gli infermi o i malati. Nella notte, a quanto si é appreso, si è verificato solo il caso di un anziano colto da malore ma non riconducibile all'allerta terremoto. Stamani alle 11 i sindaci dei comuni della Garfagnana si riuniranno per fare il punto della situazione.

L'avviso alla popolazione della Garfagnana sulla possibilità di nuovo scosse sismiche è stato "un atto dovuto, alla luce del documento pervenuto dall' organo più alto dello Stato competente in materia": lo ha sottolineate in una intervista a Sky tg24 il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, Lucio Gaddi. Ai sindaci - ha spiegato - era giunto un primo avviso dalla Protezione civile in cui si evidenziava la possibilità di scosse nel territorio comunale. "Così - ha aggiunto Gaddi - abbiamo deciso di avvertire la popolazione, vista la forte scossa di venerdì e lo sciame sismico seguente". Allarmismo? "Era un atto dovuto - replica il primo cittadino - per tutelare i cittadini. La popolazione ha risposto comunque bene, ha raggiunto le aree adibite all'emergenza in modo ordinato". In definitiva - ha concluso - si è trattato di "una buona esercitazione".

"Il peso è finito tutto sulle nostre spalle, ma ci siamo abituati". Il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, Gaddo Gaddi, non ha chiuso occhio come molti dei suoi concittadini ma è soddisfatto del lavoro svolto finora. "Ci siamo caricati della responsabilità e grazie alla collaborazione dei cittadini abbiamo gestito questa emergenza credo in modo egregio", afferma ringraziando per il supporto dato tutto il personale della protezione civile, del volontariato e le forze dell'ordine. "A livello locale c'é stata una risposta adeguata", spiega il sindaco. "Anche il presidente della provincia di Lucca Stefano Baccelli - aggiunge - si è subito mobilitato e ha dato il suo supporto". A Castelnuovo Garfagnana, racconta il sindaco, c'é chi si è adattato a dormire in auto, chi invece ha preferito passare la notte nel palazzetto dello sport dove sono state sistemate brandine, poltrone e qualche genere di conforto per passare la notte. "In pochi hanno dormito, ma sono orgoglioso di come i miei concittadini hanno reagito".

Soddisfazione per il modo in cui la Garfagnana ha affrontato il preallarme sisma delle scorse ore è stata espressa dal capo del dipartimento della protezione civile Franco Gabrielli che, in una intervista a Sky tg24, ha ringraziato i sindaci della zona. "Sottoscrivo integralmente quanto già evidenziato dai sindaci sull'opportunità delle decisioni assunte. I sindaci - ha aggiunto - si sono comportati in maniera perfetta, confermando la mia impressione quando ero andato in quelle zone, dove avevo trovato un sistema pronto. Non vorrei - ha proseguito - che passasse un messaggio di 'scaricabarile', come qualcuno ha scritto. Le idee sulla situazione in quell'area sono purtroppo molto chiare: è un territorio altamente sismico, come hanno confermato gli esiti di recenti riunioni. Quando è arrivata dall' Ingv una ulteriore segnalazione di richiamo all'attenzione, è stato veicolata ed è stato trovato un territorio che ha risposto. Mi auguro - ha concluso - di avere tanti sindaci come quelli della Garfagnana".

Scuole chiuse stamani per ordinanza dei sindaci di Massarosa e Stazzema in Versilia. A seguito dell'allerta terremoto della scorsa notte per l'area della Garfagnana i due sindaci hanno scelto di tenere chiusi i loro plessi scolastici, avvisando telefonicamente la popolazione. "Ieri notte - spiega il sindaco di Massarosa Franco Mungai - abbiamo avvisato tramite 'alert sistem' tutta la popolazione. Molti hanno dormito in auto, nelle piazze del Comune e dopo il dispaccio della Protezione Civile, abbiamo optato per lasciare chiuse le scuole". Stessa decisione presa a Stazzema, ma non negli altri comuni della Versilia.

(notizia ANSA)

Sabato 2/2: vento tempestoso e mareggiate

Previsione ARPAL

Sabato 2 febbraio 2013: Precipitazioni diffuse su tutta la regione, anche a carattere di rovescio, in esaurimento nel pomeriggio a Ponente e persistenti fino a tarda serata a Levante, con quantitativi di pioggia che potrebbero essere significativi su B-C-E.
Previste nevicate sui rilievi: su A-B-C fino a metà giornata solo oltre i 1000-1400 m, da metà giornata su A deboli oltre i 700 m, su B-C deboli, localmente moderate, oltre i 400-600 m; su D deboli oltre i 400-800 m; su E fino a metà giornata oltre gli 800-1000 m, da metà giornata deboli, localmente moderate, oltre i 400-600 m.
Fino a metà mattinata venti forti da Sud-Ovest su B-C (fino a 50 km/h sulla costa, fino a 80 km/h sui rilievi). Da metà giornata venti dai quadranti settentrionali su A-B-C e sui crinali di D-E con intensità burrasca forte (fino a 70 km/h) e raffiche di tempesta fino a 100 km/h.
Fino alla mattina possibili mareggiate sulle coste esposte a Libeccio, in particolare su B-C e localmente su A; da fine pomeriggio mare molto agitato al largo e localmente anche su C.