Savona - Una provincia in tilt per il maltempo, file interminabili di tir incolonnati e bloccati al casello autostradale, previsioni sbagliate che parlavano di nevicate “moderate”, la Valbormida isolata per ore e automobilisti costretti ad attendere il proprio destino al freddo e al gelo.
E le istituzioni savonesi? Non pervenute. Nel senso letterale del termine: vagando tra silenzi e imbarazzi sembravano impegnarsi per cercare di rendere impossibile il tentativo di capire qualcosa rispetto a quanto stava avvenendo.
Rimbalzare le responsabilità sugli altri è uno sport tutto italiano. Che evidentemente deve essere diffuso anche a Savona. Ma è quando si rimbalza contro il muro alzato dagli enti pubblici che c’è poco da essere sportivi. Tentare di capire se ieri ci sono state responsabilità e chi aveva il dovere di prevedere e non gettare buona parte dell’entroterra savonese nel caos è una disciplina da Olimpiadi della pazienza.
A monte sembra esserci stato un corto circuito comunicativo tra Arpal e Protezione civile, due enti chiamati a diramare, di concerto, eventuali allerte meteo. Che questa volta non sono arrivate. Nessuna “bomba di neve” prevista per il savonese. Anzi: il bollettino delle 10 di ieri mattina – a poche ore dalla nevicata “perfetta” che ha sommerso la Valbormida – parlava ancora di “precipitazioni nevose che potranno essere anche moderate con accumuli significativi”. Nel linguaggio politicamente corretto “moderato” è un termine molto in voga ma per la gente comune significa normalmente che si può stare tranquilli. E allora tutto fila liscio fino a quando tantissima neve non si accumula in Valbormida. Poche ore prima i tecnici dell’Arpal diramano il bollettino specificando in due “avvisi” che ci potrebbero essere “disagi per freddo” e, ancora, “nevicate moderate”. Il centro di protezione civile regionale, che fa capo all’ente Regione, decide allora di non emanare nessuna allerta meteo. Dai diretti interessati, però, piovono solo giustificazioni. «Le previsioni sono state assolutamente giuste – fanno sapere dall’Arpal -. Il problema forse è stato dovuto alla concentrazione in poche ore di una nevicata che, se spalmata in un lasso temporale più ampio, non avrebbe comportato disagi del genere». E si specifica che «è stato il centro regionale di protezione civile che ha deciso di non emanare, sulla base del nostro bollettino, l’allerta meteo». Jorg Costantino, assessore comunale con delega alla Protezione civile, specifica che «lo stato di allerta viene diramato in base ai bollettini dell’Arpal». Come a voler dire: non c’erano le condizioni per diramare l’allerta e la colpa è di chi fa le previsioni.
In Prefettura, durante il comitato operativo viabilità istituito ad horas, si respirava un clima da guerra fredda. Basta cercare di capire di chi sono le responsabilità e si viene scambiati quasi per agenti del Kgb in trasferta e fuori tempo massimo. Se si indaga tra i politici la polemica è dietro l’angolo. Per il sindaco di Millesimo Mauro Righello «è evidente che la viabilità provinciale è stata trascurata dalla Provincia. Probabilmente la spending review e i tagli agli enti locali hanno portato via risorse ma sicuramente c’è stato un servizio insufficiente sul versante degli spazzaneve». Dal canto suo il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, impegnato in Prefettura per buona parte della giornata, si trattiene dal fare nomi e cognomi dei presunti responsabili ma si capisce bene dalle sue parole che un’idea se l’è fatta. «Adesso l’obiettivo è far tornare tutto alla normalità – dice – poi vedremo di chi è la colpa e chi non ha fatto il proprio lavoro costringendo la Provincia, la Prefettura e le forze dell’ordine a fare più di quello che avrebbero dovuto fare». «Alcune cose hanno funzionato davvero male questa volta», aggiunge, ma cosa sia andato storto non è dato saperlo. E pensare che ancora nella serata di ieri un gruppo di trenta camionisti bloccati a Piana Crixia lanciavano accuse pesanti coinvolgendo proprio la gestione degli spargisale. «È dalle cinque del pomeriggio che passano senza spargere un solo granello di sale». Già i camionisti. Bloccati per tutta la notte al freddo per il divieto di transito dei mezzi pesanti sull’A6 Savona-Torino. Un blocco frutto di una convenzione firmata da Prefettura e Autostrade che in caso di neve impone il blocco del transito. Ma che ieri ha vissuto attimi surreali quando decine di camion hanno sfilato per i centri urbani di Millesimo e Carcare perché costretti ad uscire dall’autostrada. I camionisti lamentano la mancanza di qualsiasi comunicazione da parte delle istituzioni. Non sono i soli.
( fonte: Il Secolo XIX)
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