martedì 29 gennaio 2013

Terremoto: 3 nuove scosse nel savonese

Savona - Tre scosse di terremoto questa sera, quattro in due giorni, nel mare davanti a Savona. La prima scossa di magnitudo 3.1 è stata avvertita alle ore 21:49 ed è stata localizzata a una profondità di 9,7 chilometri. La seconda scossa di magnitudo 2,3 è stata localizzata a una profondità di 10 chilometri alle 21,52.
La terza scossa è stata avvertita alle 22,17: magnitudo 3.1. Le scosse, avvertite in diverse zone della città, ma senza alcuna conseguenza.
Lunedì sera la scossa di terremoto di magnitudo 2.9 era stata rilevata al largo di Savona all’altezza di Bergeggi, poco prima delle 21,30. L’epicentro era stato localizzato al largo della costa tra Bergeggi e Savona ad una profondità di 4,4 km. Anche questa non ha provocato alcuna conseguenza.

lunedì 28 gennaio 2013

Terremoto al largo del savonese

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) al largo di Savona, nel Mar Ligure. L’evento, avvenuto alle 21:26, ha avuto una profondità ipocentrale di 4.4 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono Albissola marina e Superiore, Bergeggi, Celle Ligure, Noli, Savona, Spotorno, Vado Ligure e Varazze. Non sono stati segnalati danni a persone e/o cose.

venerdì 25 gennaio 2013

Demolito entro l'estate il palazzo di via Giotto.

Genova - Sarà demolito entro l'estate il palazzo di via Giotto sul torrente Chiaravagna, considerato il simbolo nonché la causa principale dell'alluvione che il 4 ottobre del 2010 mise in ginocchio il quartiere di Sestri Ponente. Lo hanno detto questo pomeriggio il sindaco di Genova Marco Doria e il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando durante il sopralluogo proprio in via Giotto: «La demolizione è un intervento simbolo, ma non è l'unico in corso, la risistemazione del torrente Chiaravagna prevede altri interventi», ha affermato il sindaco Doria. «Per mettere in sicurezza la parte a valle ci sono altre risorse disponibili».
Nel frattempo infatti sono arrivati anche quei 25 milioni destinati allo scolmatore della Valbisagno, per la messa in sicurezza della città da ponente a levante. «Un lavoro importante», ha aggiunto il presidente Burlando, «ma non risolutivo: un passo avanti enorme, comunque. Abbiamo concordato lo sgombero dello stabile di via Giotto con 28 tra famiglie e attività economiche, 28 accordi bonari riconoscendo 40.000 euro in più del valore dell'immobile, per demolirlo e far sì che entro prossimo autunno non ci sia più quella che fu la causa principale dell'alluvione del 2010 a Genova».Sestri Ponente, sopralluogo in via Giotto Sarà abbattuto entro l’estate 2013 il palazzo simbolo dell’alluvione del 4 ottobre 2010.

giovedì 24 gennaio 2013

Neve: Val Bormida in ginocchio

Savona - Una provincia in tilt per il maltempo, file interminabili di tir incolonnati e bloccati al casello autostradale, previsioni sbagliate che parlavano di nevicate “moderate”, la Valbormida isolata per ore e automobilisti costretti ad attendere il proprio destino al freddo e al gelo.
E le istituzioni savonesi? Non pervenute. Nel senso letterale del termine: vagando tra silenzi e imbarazzi sembravano impegnarsi per cercare di rendere impossibile il tentativo di capire qualcosa rispetto a quanto stava avvenendo.
Rimbalzare le responsabilità sugli altri è uno sport tutto italiano. Che evidentemente deve essere diffuso anche a Savona. Ma è quando si rimbalza contro il muro alzato dagli enti pubblici che c’è poco da essere sportivi. Tentare di capire se ieri ci sono state responsabilità e chi aveva il dovere di prevedere e non gettare buona parte dell’entroterra savonese nel caos è una disciplina da Olimpiadi della pazienza.
A monte sembra esserci stato un corto circuito comunicativo tra Arpal e Protezione civile, due enti chiamati a diramare, di concerto, eventuali allerte meteo. Che questa volta non sono arrivate. Nessuna “bomba di neve” prevista per il savonese. Anzi: il bollettino delle 10 di ieri mattina – a poche ore dalla nevicata “perfetta” che ha sommerso la Valbormida – parlava ancora di “precipitazioni nevose che potranno essere anche moderate con accumuli significativi”. Nel linguaggio politicamente corretto “moderato” è un termine molto in voga ma per la gente comune significa normalmente che si può stare tranquilli. E allora tutto fila liscio fino a quando tantissima neve non si accumula in Valbormida. Poche ore prima i tecnici dell’Arpal diramano il bollettino specificando in due “avvisi” che ci potrebbero essere “disagi per freddo” e, ancora, “nevicate moderate”. Il centro di protezione civile regionale, che fa capo all’ente Regione, decide allora di non emanare nessuna allerta meteo. Dai diretti interessati, però, piovono solo giustificazioni. «Le previsioni sono state assolutamente giuste – fanno sapere dall’Arpal -. Il problema forse è stato dovuto alla concentrazione in poche ore di una nevicata che, se spalmata in un lasso temporale più ampio, non avrebbe comportato disagi del genere». E si specifica che «è stato il centro regionale di protezione civile che ha deciso di non emanare, sulla base del nostro bollettino, l’allerta meteo». Jorg Costantino, assessore comunale con delega alla Protezione civile, specifica che «lo stato di allerta viene diramato in base ai bollettini dell’Arpal». Come a voler dire: non c’erano le condizioni per diramare l’allerta e la colpa è di chi fa le previsioni.
In Prefettura, durante il comitato operativo viabilità istituito ad horas, si respirava un clima da guerra fredda. Basta cercare di capire di chi sono le responsabilità e si viene scambiati quasi per agenti del Kgb in trasferta e fuori tempo massimo. Se si indaga tra i politici la polemica è dietro l’angolo. Per il sindaco di Millesimo Mauro Righello «è evidente che la viabilità provinciale è stata trascurata dalla Provincia. Probabilmente la spending review e i tagli agli enti locali hanno portato via risorse ma sicuramente c’è stato un servizio insufficiente sul versante degli spazzaneve». Dal canto suo il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, impegnato in Prefettura per buona parte della giornata, si trattiene dal fare nomi e cognomi dei presunti responsabili ma si capisce bene dalle sue parole che un’idea se l’è fatta. «Adesso l’obiettivo è far tornare tutto alla normalità – dice – poi vedremo di chi è la colpa e chi non ha fatto il proprio lavoro costringendo la Provincia, la Prefettura e le forze dell’ordine a fare più di quello che avrebbero dovuto fare». «Alcune cose hanno funzionato davvero male questa volta», aggiunge, ma cosa sia andato storto non è dato saperlo. E pensare che ancora nella serata di ieri un gruppo di trenta camionisti bloccati a Piana Crixia lanciavano accuse pesanti coinvolgendo proprio la gestione degli spargisale. «È dalle cinque del pomeriggio che passano senza spargere un solo granello di sale». Già i camionisti. Bloccati per tutta la notte al freddo per il divieto di transito dei mezzi pesanti sull’A6 Savona-Torino. Un blocco frutto di una convenzione firmata da Prefettura e Autostrade che in caso di neve impone il blocco del transito. Ma che ieri ha vissuto attimi surreali quando decine di camion hanno sfilato per i centri urbani di Millesimo e Carcare perché costretti ad uscire dall’autostrada. I camionisti lamentano la mancanza di qualsiasi comunicazione da parte delle istituzioni. Non sono i soli.
( fonte: Il Secolo XIX)

domenica 20 gennaio 2013

Caduta di alberi e galaverna nell'interno

Genova - Pesanti disagi alla viabilità in provincia di Genova per la galaverna e per la caduta di rami e alberi sulle carreggiate: per rimuoverli sono a lavoro i tecnici della provincia. La situazione più critica si registra nelle valli Trebbia, Graveglia e Aveto.
Attualmente tutte le principali strade provinciale sono aperte ma viene raccomandata a tutti gli automobilisti la massima prudenza per il continuo rischio di caduta di alberi.   
Chiusi al transito, invece, l'ultima parte della provinciale del passo Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l'entroterra savonese, dell'Olbicella nella stessa zona e della provinciale di Alpepiana in Val d'Aveto.    Sulle strade provinciali dell'entroterra e dell'Appennino c'é l'obbligo di viaggiare con le catene a bordo sino al 31 marzo. Le raccomandazioni della società autostrade sono improntate all massima prudenza
(fonte primocanale.it)

Pericolo gelo

Genova - Con le nevicate e il gelo delle ultime ore, nell’entroterra del capoluogo ligure è arrivata la temuta galaverna, che ha colpito in modo durissimo soprattutto nelle valli Trebbia, Graveglia e Aveto, provocando innumerevoli cadute di alberi sulle strade.
La conferma arriva da Piero Fossati, commissario straordinario della Provincia: «I nostri uomini e mezzi continuano gli interventi, ma la situazione è difficile, e raccomandiamo a tutti di mettersi in viaggio nelle vallate solo se strettamente necessario e urgente, usando la massima prudenza».
Secondo quanto spiegato, i mezzi spazzaneve e spargisale «operano in condizioni molto difficili e complicate dal rischio di ulteriori e continue cadute di tronchi e rami» per liberare le strade provinciali. Sinora transitabili le principali arterie della viabilità provinciale, dove i maggiori problemi provocati dalla galaverna sono al momento sulle strade della val Trebbia, come la Sp 15 del Brugneto, della val Graveglia e sulla 586 della val d’Aveto, ma gelo e galaverna si sono abbattuti anche sulla valle Stura, l’alta val Polcevera e in altre aree.
Secondo Fossati, «sono ancora troppe le piante incolte nei terreni privati vicino alle strade che continuano a mettere a rischio la viabilità quando il gelo, la galaverna, il vento o la neve ne abbattono tronchi e rami, causando gravi pericoli per chi transita e pesanti ostacoli e ritardi anche ai mezzi di soccorso e di emergenza e alle operazioni degli spazzaneve e degli spargisale».
Come da programma, chiusa al transito l’ultima parte della provinciale del Faiallo, a 1000 metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra di Savona, dell’Olbicella nella stessa zona e della provinciale di Alpepiana, in val d’Aveto: «Si tratta di alcuni tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive, e tutti con possibilità di percorsi alternativi», ha ricordato Fossati.
Nell’entroterra di Genova e Savona, confermata l’allerta di livello 1 per neve: resta in vigore sino alle 24 di domenica 20.

Autostrade: aggiornamento neve

Deboli nevicate sono in atto sulla A26 , tra la diramazione Stroppiana-Santhià e carpugnino, sulla diramazione Stroppiana-Santhià , sulla A8 tra Castellanza e Varese , su tutta la Diramazione Gallarate Gattico, sull' A1 Tra Milano Sud e Piacenza Nord e sull' A4 tra Cavenago e Rovato. Sui tratti non gestiti da Autostrade per l'Italia, nevica debolmente sull' A6 Torino-Savona,tra Mondovi' e il Bivio per l' A10 . Si raccomanda la massima prudenza alla guida. Ricordiamo inoltre di viaggiare muniti di pneumatici invernali montati o catene a bordo.

Comunicazione "Autostrade per l'Italia"

Sono in atto deboli nevicate sulla A7 tra Isola del Cantone e Bolzaneto, sulla A26 dei trafori tra Casale Monferrato sud e Ghemme, sulla diramazione Predosa-Bettole e sulla A10 tra Celle Ligure ed il bivio con la A6, intense nevicate sulla A26 tra il bivio con la A10 e Casale Monferrato sud , su tutta la Diramazione Predosa-Bettole e sulla A7 tra Serravalle Scrivia ed Isola del Cantone. Sui tratti non gestiti da Autostrade per l'Italia, nevica sulla A6 Torino-Savona, intensamente tra Savona e Ceva e debolmente tra Ceva e Torino. Per agevolare le operazioni dei mezzi antineve è in atto la regolazione puntuale del traffico, sulla A7 tra il bivio A10/A12 verso Milano, sulla A10 tra Genova Voltri ed il Bivio per la A26 dei trafori verso Ventimiglia e tra Arenzano e il bivio della A26 verso Genova, sulla A26 tra Alessandria sud e la diramazione Predosa-Bettole verso Genova, sulla Diramazione Predosa-Bettole, da Novi Ligure al bivio con la A7 e con la A26 e sulla A12 tra Genova est e il bivio della A7 verso Genova, sulla A6 Torino-Savona vengono effettuati accumuli e selezione di mezzi pesanti verso Savona, tra Ceva e Millesimo ed in direzione di Torino tra il Bivio con la A10 ed Altare e regolazioni puntuali per i mezzi pesanti alle entrate dei caselli di Altare e Millesimo. Si raccomanda la massima prudenza alla guida. Ricordiamo di viaggiare con pneumatici invernali montati o catene a bordo.

Allerta 1 Neve

Il bollettino di previsione meteo di Arpal-Regione Liguria ha comunicato lo “stato di allerta 1” per possibili nevicate per la giornata di domani, sabato 19 gennaio, a quote collinari (sopra i 300 metri), senza escludere possibili isolati sconfinamenti a quote inferiori nel corso della serata e ha segnalato, per la notte tra sabato e domenica, possibili gelate diffuse o gelicidio e perduranti condizioni di disagio per il freddo.Il Centro Operativo Comunale di protezione civile comunica che sono state adottate le seguenti misure: Amiu ha predisposto il passaggio di mezzi spargisale lungo la viabilità principale delle zone collinari e del fondo valle del Bisagno e del Polcevera; ulteriori interventi di “salatura” sono predisposti dai Municipi; la Polizia Municipale ha rafforzato il servizio di controllo notturno; Amt ha attivato le misure preventive per monitorare la circolazione dei mezzi: il servizio subirà riduzioni per approntare i veicoli da utilizzare in caso di nevicate; AsTer ha attivato il proprio piano interno di emergenza. I parchi pubblici nella giornata di domani, sabato 19, verranno chiusi al pubblico alle ore 16. Sono scattati inoltre i provvedimenti per la protezione dal freddo dalle persone senza fissa dimora. In particolare sarà aperta dalla ore 24 di oggi, venerdì 18 gennaio alla mattinata di lunedì 21 gennaio la civica palestra di via delle Fontane 36 A rosso. Si ricorda inoltre che, con proprio provvedimento, il sindaco ha autorizzato l’accensione degli impianti di riscaldamento per 14 ore a regime pieno (20°+ 2°) sino a mercoledì 23 gennaio compreso. Si richiamano le norme e le raccomandazioni in previsione e in caso di nevicata http://www.comune.genova.it/pages/cosa-fare-caso-di-neve

Neve fino in pianura

Schiarite, ma ancora ghiaccio sulle strade nelle Marche, dopo le abbondanti nevicate di ieri nell'entroterra e la pioggia sulla costa. Al ghiaccio è dovuto un incidente stradale avvenuto lungo la strada provinciale 3 'Fogliense' nel Comune di Auditore (Pesaro Urbino), dove un uomo é stato investito da un'auto, che è scivolata e ha sbandato, travolgendolo. L'uomo era uscito di casa per andare a vedere un'altra auto uscita di strada. E' in gravi condizioni ed è stato trasportato all'ospedale di Torrette di Ancona in eliambulanza. Nel resto della regione, dove è previsto un rialzo della temperatura tra oggi e domani, non ci sono criticità.
Ha ripreso a nevicare nell'alta Ciociaria. I fiocchi stanno cadendo di nuovo, ma in modo debole, nel comprensorio montano intorno a Fiuggi. Dopo la tregua della giornata di ieri e una notte di gelo, nevica ancora a Filettino, dove tra mercoledì e giovedì si sono accumulati circa cinquanta centimetri. E nevica anche agli Altipiani di Arcinazzo, tra le province di Roma e Frosinone: questa mattina nella località di villeggiatura il termometro ha raggiunto -7. I fiocchi hanno ripreso lentamente a cadere anche a Fiuggi, ma al momento non ci sono problemi per la circolazione. Intanto la notte scorsa l'intero comprensorio è finito nella morsa del gelo con diversi gradi sotto lo zero. A Campocatino e Campo Staffi la colonnina di mercurio è scesa fino intorno a -9, mentre questa mattina nelle due stazioni sciistiche si registra una temperatura tra -4 e-5. Freddo pungente anche a Fiuggi.
Calabria ancora stretta nella morsa del gelo. In attesa dei caldi venti di scirocco e libeccio, che da domani, secondo gli esperti, faranno innalzare le temperature anche di oltre 10 gradi, portando pioggia su gran parte della regione, oggi in Sila, dove ha smesso di nevicare, si sono registrati -6 gradi nel corso della notte e -4,5 alle ore 12. Anche a quote più basse le temperature registrate in mattinata non crescono di molto: 5 gradi a Cosenza e 2,4 a Catanzaro.
Sta giungendo sull'Italia una forte perturbazione accompagnata e sospinta da aria calda da sud con venti di scirocco sull'Adriatico e di Libeccio sul Tirreno, ma sulla pianura padana centro-occidentale rimane uno strato gelido nei bassi strati, che consentirà tanta neve anche in pianura, fino a oltre 8 cm tra il pomeriggio oggi e domani mattina. Antonio Sanò direttore del portale www.iLMeteo.it sottolinea che nevicate sono previste in pianura su Piemonte, Lombardia, Emilia Occidentale (Piacenza - Parma) e a bassissime quote sui rilievi liguri e sulle Alpi. Inizialmente fiocchi deboli cadranno sulla Toscana e sull'Umbria e sul frusinate. Neve più copiosa è attesa su basso Piemonte e rilievi liguri, e nella notte fiocchi misti a pioggia potranno scendere anche tra Genova e Savona per via del fenomeno della Tramontana scura.
A Milano la neve dal pomeriggio fino a domattina con un manto nevoso dai 5 agli 8 centimetri così come a Torino prima di lasciar spazio alla pioggia nel corso di Domenica; la neve inizialmente cadrà anche sull'Emilia occidentale quindi a Parma e Piacenza e qui si trasformerà in pioggia nelle prime ore di domani. Altre nevicate imbiancheranno il resto delle Alpi e gli Appennini a quote via via più elevate. Una seconda forte perturbazione giungerà subito domenica sera e lunedì e porterà severo maltempo generale, con temporali sulla Campania, basso Lazio e Sicilia e pioverà quasi ovunque, il limite delle nevicate si innalzerà anche sulle Alpi oltre i 1200 metri. Le piogge continueranno al centro-sud, Isole Maggiori e nordest fino a martedì, mentre tra mercoledì e giovedì è atteso un nuovo importante peggioramento del tempo per la formazione di un vortice ciclonico mediterraneo, a cui saranno associate ancora una volta piogge, temporali e nevicate di nuovo in pianura al nord e a bassa quota al centro per l'arrivo di aria fredda nuovamente da nord.
(Ansa 19/01/2013)

Gelo in Francia: cinque morti sulle strade

PARIGI - Numerosi incidenti nella notte sulle strade francesi, a causa del gelo e della neve caduta abbondante su tutto il nordovest del Paese, inclusa Parigi, coperta da una spessa coltre bianca fin dalle prime ore della serata di ieri. In Lozere, Francia centrale, quattro persone, tra cui tre militari, sono morte in due diversi incidenti, entrambi provocati dal ghiaccio che ha ricoperto le strade dopo le forti piogge del pomeriggio. In un primo tamponamento a catena, che ha coinvolto un camion e dieci vetture su un viadotto dell'autostrada tra Montpellier e Clermont-Ferrand, ha provocato una vittima , una donna di nazionalita' spagnola che viaggiava a fianco del marito, rimasto gravemente ferito.
Il secondo incidente e' avvenuto nel piccolo comune di Buisson, nel nord della Lozere, e ha provocato la morte di tre militari che viaggiavano su una vettura dell'esercito verso Parigi, dove erano stati richiamati come riserve per l'intervento in corso in Mali. La loro auto, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trovata di fronte un grosso camion, in sbandata a causa del ghiaccio, e per evitarlo sarebbe stata colpita da un altro tir, che arrivava alle sue spalle.
Paura anche a Chambery, sulle Alpi, dove un bus che trasportava un gruppo di turisti russi si e' ribaltato, forse a causa della strada ghiacciata, facendo venti feriti di cui tre gravi tra i passeggeri. Gli effetti della neve si sono fatti sentire anche sul traffico aereo: numerosi i ritardi e le cancellazioni negli aeroporti parigini, dove l'ente nazionale per l'aviazione ha chiesto alle compagnie di annullare parte dei loro voli. I piu' sfortunati sono stati un gruppo di passeggeri diretti a Pisa su un volo Ryanair: dopo numerosi rinvii, a mezzanotte il loro volo e' stato annullato, obbligandoli a passare la notte nel piccolo scalo di Parigi Beauvais. Per la giornata di oggi si prevedono nuove nevicate. Il servizio Meteo France ha messo in stato di allerta neve 23 dipartimenti, nel centro e ovest del Paese, e nei dintorni della capitale.
La direzione dell'aviazione civile francese ha chiesto alle compagnie aeree di ridurre del 40% il numero di voli programmati per domani sugli scali parigini di Orly e Roissy-Charles de Gaulle, su cui sono attese nuove forti nevicate. Lo annuncia la società di gestione degli aeroporti della capitale francese, che invita i viaggiatori a verificare che il loro volo sia confermato prima di muoversi.
Un centinaio di voli sono stati cancellati invece all'aeroporto di Londra Heathrow, dove centinaia di passeggeri hanno trascorso la notte in aeroporto in seguito alla forte nevicata e all'ondata di freddo che ha colpito oltremanica. Ora la "situazione è migliorata e le piste dello scalo sono aperte", ma "abbiamo dovuto cancellare un centinaio di voli" anche a causa delle conseguenze dei disagi di ieri, ha riferito un portavoce dell'aeroporto. Due terzi delle cancellazioni hanno riguardato i voli in partenza: ieri le cancellazioni sono state 400 solo a Heathrow, il più grande aeroporto di Londra e il primo al mondo per traffico internazionale di passeggeri. Ripercussioni anche sulla linea ferroviaria che unisce Gb e Francia con il tunnel sotto la manica: l'Eurostar Canale ha registrato "ritardi" mentre in Irlanda del Nord circa 900 abitazioni restano ancora senza elettricità.

(Ansa - 19/01/2013)

giovedì 17 gennaio 2013

Isole Egadi emergenza ambientale: marea nera minaccia le coste

TRAPANI - Emergenza ambientale alle isole Egadi. Dove circa duemila chili di catrame sarebbero spiaggiati sulle coste a nord ovest di Favignana - tra punta Sottile e punta Ferro – e l’isola di Levanzo. L’ipotesi più accreditata è che il materiale inquinante, sia stato scaricato in mare da una petroliera. A lanciare l’allarme Legambiente e i responsabili dell’Area marina protetta delle Egadi. Da alcuni giorni è partita la difficile opera di bonifica: squadre di operatori della protezione civile, i componenti dell'associazione vigili del fuoco in congedo a altri volontari hanno iniziato a rimuovere manualmente il greggio. Dal litorale sabbioso sono stati già raccolti 400 chili di catrame, mentre è più difficile operare sulla parte di greggio che ricopre gli scogli e che sarà rimossa nei prossimi giorni, quando si sarà seccato.
PETROLIERA - «Purtroppo il catrame si è depositato anche sulla preziosa spiaggia corallina di località Pozzo», spiega in una nota il Direttore dell’AMP, Stefano Donati, «uno dei luoghi più belli e significativi, dal punto di vista ecologico, della costa di Favignana. Lo sversamento è in quantità esigue, ma distribuito su tutta la costa, e solo un intervento tempestivo e veloce di ripulitura potrà consentirci di minimizzare il danno». «Questo sversamento», continua, «è probabilmente da addebitarsi alla pratica indecente del lavaggio delle cisterne di una petroliera, effettuata da qualche comandante senza scrupoli, magari in acque internazionali. Non può quindi parlarsi di incidente, ma di evento doloso, che purtroppo resterà come al solito senza colpevoli. Lo Stato e le Autorità internazionali», conclude Donati, «dovrebbero attivarsi maggiormente per impedire e reprimere con forza questi abusi, che minacciano gravemente l’ambiente e l’economia delle coste».
PRANZO GRATIS PER I VOLONTARI - Intanto la compagnia navale Ustica Lines, ha deciso di far viaggiare gratuitamente i volontari diretti sulle isole per la bonifica sui propri natanti e Legambiente ha rilanciato le giornate di impegno civile per sabato e domenica, e si prepara ad altri fine settimana di solidarietà per la pulizia delle coste. «Anche la Siciltransfert ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente i propri mezzi per chi vuole raggiungere il luogo da bonificare», dice il sindaco Lucio Antinoro, «e il Comune offrirà la colazione a sacco a tutti i volontari. I mezzi partiranno sabato e domenica dalla sede dell'Area Marina Protetta alle 8.30 e alle 10.15».

Maltempo sino a sabato

ROMA-   L'afflusso freddo arrivato sull'Italia in queste ore dalla Scandinavia, "non si esaurirà prima di sabato". Lo dice in una nota il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che aggiunge: "fino a venerdì altre nevicate saranno possibili lungo lo Stivale a quote basse, nel fine settimana solo al nord". Bisognerà coprirsi bene perché il freddo sarà ancora più pungente tra domani e venerdì: "giovedì un nuovo impulso polare porterà diffuso maltempo al Centro Sud con neve a quote collinari, sino a 200-300metri. Venerdì il maltempo si concentrerà al Sud e sul medio Adriatico con rovesci e nevicate in collina. Clima freddo ovunque", conclude l'esperto. Infine sabato è attesa la terza ondata di maltempo invernale con una nuova forte perturbazione atlantica - si legge sul sito www.il Meteo.it - che porterà maltempo e tantissima neve specie al nord tra Lombardia e Piemonte, Alpi ed Emilia, e nevicherà nuovamente anche in Liguria.

Nubifragio a Roma fin dalle prime ore del mattino, numerose le chiamate ai vigili del fuoco, soprattutto per infiltrazioni d'acqua nei terrazzi, ma al momento non vengono segnalate situazioni preoccupanti. Intenso ma per ora regolare il traffico nella capitale, secondo quanto riferito dalla polizia municipale. La polizia stradale segnala invece disagi sulla via dei Laghi, che collega Roma a Velletri e attraversa la zona dei Castelli Romani: nell'area sta nevicando e diverse auto sono rimaste bloccate dal ghiaccio sulla provinciale. La Polstrada sta cercando di far defluire il traffico verso Roma e verso Ariccia - secondo quanto riferito - per poter spargere il sale anti-ghiaccio sulla carreggiata. Nevischio viene segnalato dalla polizia stradale anche sul Grande raccordo anulare all'altezza dell'Aurelia.

Nevicate, a tratti intense, anche a basse quote, interessano da ieri sera tratti autostradali per circa 800 chilometri in Liguria, Piemonte, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna e Toscana. Autostrade per l'Italia informa che il modello di intervento è attivo con circa 500 mezzi e 1.500 operatori su tutto il territorio coinvolto, per garantire la piena percorribilità della rete.

A causa delle avverse condizioni meteo, dalle 9 di questa mattina all'aeroporto di Fiumicino si registrano ritardi, che oscillano tra i 15 e i 40 minuti, su alcuni voli in partenza. Avvisi diffusi attraverso gli altoparlanti installati nei tre terminal del Leonardo da Vinci e riportati sui monitor informano i passeggeri. In aeroporto, intanto, la temperatura percepita è di 5 gradi, l'umidità è dell'86 per cento, il vento soffia da Ovest a 18 nodi (circa 36 chilometri orari) e la visibilità è di 3 miglia, secondo quanto riferito. A quanto risulta, il traffico risulta invece regolare all'aeroporto di Roma Ciampino.

Primi problemi per la neve anche nell'alta Valle Aniene, in provincia di Roma. I fiocchi stanno cadendo in modo intenso nel comuni a più alta quota. Ad Affile le strade sono già coperte da un sottile strato bianco ma continua a nevicare e la situazione sembra destinata a peggiorare. Situazione simile ad Arcinazzo Romano. Nevica invece in modo leggero a Subiaco dove al momento non si segnalano particolari problemi. La strada Sublacense, che collega Subiaco con i paesi di montagna al confine con la Ciociaria, è imbiancata verso Affile e Arcinazzo con le prime difficoltà per gli automobilisti. Gli spazzaneve sono impegnati per pulire le strade principali e garantire i collegamenti. In tutti i comuni già da giorni è stato comunicato l'obbligo per gli automobilisti di dotarsi di catene da neve o pneumatici invernali.

Nevica nel frusinate. I fiocchi stanno cadendo dalle prime ore del mattino in tutto il comprensorio a nord della Ciociaria causando alcuni disagi alla circolazione. A Filettino si sono accumulati circa dieci centimetri e gli spazzaneve stanno lavorando per pulire le strade. La neve ha aumentato lo spessore del manto nella stazione sciistica di Campo Staffi, sempre nel comune di Filettino, dove tuttavia la stagione turistica resta ferma per la mancata revisione degli impianti di risalita. La neve è arrivata anche a Fiuggi: nella parte alta della stazione termale si è già formato uno strato di alcuni centimetri. Il Comune ha stilato un decalogo per gli abitanti dando precise indicazioni per affrontare l'emergenza neve e raccomandando di dotarsi di una pala da neve in ogni edificio. La neve ha imbiancato anche gli Altipiani di Arcinazzo, dove continua a nevicare in modo intenso. Coperti i monti Simbruini e Monte Scalambra a Serrone.

La notte ha portato la neve su gran parte dell'entroterra della Liguria e vicino alla costa, dove sono imbiancate anche le alture di Genova. Le precipitazioni più intense si sono verificate in Val D'Aveto e in Val di Vara, dove si sono verificati problemi al traffico per il ghiaccio e sono entrati in azione gli spazzaneve. Imbiancate le alture di Chiavari e di Rapallo, dove diversi centimetri di neve sono caduti al Santuario della Madonna di Montallegro. Nello Spezzino, danni e disagi in Val di Vara (quasi mezzo metro di neve sul monte Gottero) per la caduta di alberi e piccole frane. La più consistente sulla provinciale che collega Brugnato a Rocchetta Vara. Disagi stamani per il ghiaccio formatosi sulle strade: diversi autobus dell'azienda di trasporto pubblico sono state costretti a fermarsi o a cambiare percorso a causa delle pessime condizioni in cui si trovava la strada.

Nuoro - La Sardegna oltre i 600 metri si è risvegliata imbiancata. In tutti i paesi di montagna dell'interno, da Fonni a Aritzo, ci sono almeno 20 centimetri di coltre bianca. Nevica anche a Macomer e Lanusei, e sulle colline attorno a Nuoro. Neve anche in Gallura nei pressi di Tempio Pausania. Pioggia sull'oristanese e sul cagliaritano. Le temperature sono molto basse e le previsioni fanno ipotizzare che oggi potrà continuare a nevicare anche a quote più basse. La circolazione stradale per adesso è abbastanza regolare anche se già ieri sono arrivate alcune segnalazioni ai centralini delle forze dell'ordine. Sono in azione gli spazzaneve e gli spargisale delle ditte convenzionate per le strade provinciali, mentre i mezzi dell'Anas curano i tratti stradali dove vi è pericolo per il formarsi del ghiaccio. Si consiglia quindi l'utilizzo delle catene o dei pneumatici termici. Collegamenti navale e aerei ancora nella norma.

In Trentino il pericolo di valanghe é marcato 'grado 3'. Lo dice il bollettino diffuso in tarda mattinata da MeteoTrentino. La situazione è determinata dalla presenza di "un significativo strato di neve fresca, depositato dalle precipitazioni degli ultimi giorni". I punti pericolosi sono tutti i pendii più ripidi sovraccaricati dalla neve fresca, in quota le zone sottocresta, i canali e le conche interessate da accumuli eolici di nuova o vecchia formazione, che le condizioni attuali di innevamento e di scarsa visibilità rendono inoltre difficilmente individuabili.
(fonte Ansa.it)

martedì 15 gennaio 2013

Neve e rischio gelo nell'entroterra

Genova - Questa mattina la neve è tornata a imbiancare l’entroterra e le vallate della provincia di Genova, a partire dal ponente per poi spostarsi nel levante.
In alta Val Trebbia e in Val d’Aveto sono entrati in azione gli spazzaneve della Provincia, coordinati dal commissario Piero Fossati con lo staff della viabilità «impegnati - dice Fossati - a fare tutto il possibile, per quanto ci permettono i pesantissimi tagli della spending review, per mantenere efficiente la rete di monitoraggio e tempestivi gli interventi sulle strade».
In una nota la Provincia riferisce che «alla neve - in generale meno abbondante in alta Val Polcevera, Valle Stura e Valle Scrivia dove il manto finora non arriva a dieci centimetri - le temperature molto rigide aggiungono il rischio del gelo e per questo la Provincia mantiene mobilitati anche i mezzi spargisale che dopo i passaggi della notte e della mattinata batteranno ancora le carreggiate contro il ghiaccio».
Transitabili tutte le principali arterie della viabilità provinciale e anche quasi tutte quelle secondarie perché al momento sono chiuse l’ultima parte della provinciale del Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra savonese e della provinciale 72 di Alpepiana in Val d’Aveto.
«Sono due fra i tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive e tutti con possibilità di percorsi alternativi - ricorda il commissario - inseriti nel programma provinciale, concordato con gli altri enti locali e imposto dai drastici e insostenibili tagli al bilancio, che per concentrare gli interventi di uomini e mezzi sulle direttrici principali, vengono sgomberati dopo le arterie più frequentate ed essenziali per i collegamenti delle vallate».
La Provincia ricorda l’obbligo di avere sempre le catene a bordo, anche con pneumatici da neve, sino al 31 marzo prossimo su tutte le strade provinciali dell’entroterra e dell’Appennino.
E, secondo il centro meteo Arpal, «la pioggia continuerà sulla fascia costiera anche in serata, mentre la quota neve nelle zone interne è segnalata intorno ai 300 metri. In serata è previsto un ulteriore abbassamento delle temperature. Dal punto di vista delle precipitazioni, la situazione sarà in via di miglioramento nella giornata di domani. Resterà però il freddo con temperature in picchiata».
(da "Il Secolo XIX" del 15-01-2013)

domenica 13 gennaio 2013

Aggiornamento ARPAL

Nella notte si sono registrate deboli precipitazioni sul centro levante della regione, a carattere nevoso al confine con il Piemonte. Attualmente piove sul levante della regione dove lo zero termico è alto e non si prevedono fenomeni nevosi a bassa quota.
Le precipitazioni oggi avranno carattere intermittente e comunque debole, con ampie pause e una ripresa invece più significativa dal tardo pomeriggio/sera: pertanto dal tardo pomeriggio di oggi e per tutta la notte fino a domani a metà giornata si apre una fase precipitativa più intensa.
Le precipitazioni legate a questa fase copriranno tutta la regione, saranno a tratti intense con rovesci, a carattere prevalentemente piovoso sulla costa e nevoso nell'interno e sulle alture costiere. Nel tratto tra Genova e Savona bassa probabilità nelle ore più fredde della notte di sconfinamenti nevosi a livello del mare allo sbocco delle valli esposte ai venti freddi settentrionali.

Ristretta l'area di Allerta 1 neve

Genova - Torna la neve in Liguria ma è stata revocata l'allerta 1 nei comuni di Genova e Savona sulla costa, resta però  per l'entroterra delle due province.

Il Comune con la Protezione civile, mette in moto la macchina per evitare gli eventuali disagi. L'Amiu ha predisposto il passaggio di mezzi spargisale lungo la viabilità principale delle zone collinari; Amt ha attivato il monitoraggio della circolazione dei mezzi e la dotazione di catene per un determinato numero di bus: il servizio potrebbe subire rallentamenti o limitazioni nelle zone collinari; AsTer ha attivato il proprio piano interno di emergenza.

Sono scattati inoltre i provvedimenti per la protezione dal freddo delle persone senza fissa dimora, fino alla mattinata di domanila civica palestra di via delle Fontane 36 A rosso.

sabato 12 gennaio 2013

Domenica, allerta 1 neve

Genova - La Protezione Civile della Regione Liguria, in base alle previsioni del centro meteo Arpal di questa mattina, ha emanato lo stato di Allerta 1 per neve , per l’intera giornata di domenica 13 gennaio.
La zona interessata è l’entroterra savonese e genovese. Non si escludono sconfinamenti nella parte costiera.
Il Comune di Genova, con la Protezione civile, ha messo in moto la macchina per evitare gli eventuali disagi. L’Amiu ha predisposto il passaggio di mezzi spargisale lungo la viabilità principale delle zone collinari e del fondo valle del Bisagno e del Polcevera; ulteriori interventi di “salatura” sono predisposti dai Municipi; la Polizia Municipale ha rafforzato il servizio di controllo notturno; Amt ha attivato il monitoraggio della circolazione dei mezzi e la dotazione di catene per un determinato numero di bus: il servizio potrebbe subire rallentamenti o limitazioni nelle zone collinari; Aster ha attivato il proprio piano interno di emergenza.
Sono scattati inoltre i provvedimenti per la protezione dal freddo delle persone senza fissa dimora. In particolare, sarà aperta dalle ore 24 di sabato 12 gennaio alla mattinata di lunedì 14 gennaio la civica palestra di via delle Fontane 36 A rosso.

martedì 8 gennaio 2013

Terremoto 5.8 al confine tra Grecia e Turchia

Una scossa di terremoto è stata rilevata alle ore 14:16 locali (le 15:16 italiane) dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nel distretto sismico del Mar Egeo, al confine tra Grecia e Turchia. L’evento sismico sembra essere durato una trentina di secondi, quindi molto prolungato, ed ha avuto una intensità pari a 5.8 gradi della Scala Richter. L’ipocentro è stato calcolato ad una profondità di undici chilometri circa. Il terremoto è stato avvertito non solo nelle isole della zona, ma anche nello Stretto dei Dardanelli e a Istanbul, dove la gente si è riversata in strada per la paura. Sembra che il sisma abbia causato leggeri danni nelle zone coinvolte, ma nessuna persona coinvolta. La zona da ieri sera è coinvolta anche da forti precipitazioni a carattere nevoso, dovute a venti gelidi provenienti dalla Russia.

lunedì 7 gennaio 2013

Due scosse telluriche tra Francia ed Italia

Due scosse di terremoto sono state registrate nelle ultime ore tra Francia e Italia. L'epicentro, secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e' stato individuato nelle Alpi Cozie.
La prima alle 5.20, di magnitudo 3.5 e con una profondita' di 8,3 chilometri, e' stata avvertita soprattutto in Costa Azzurra e nella piana del Var. La seconda, alle 10.10, ha avuto invece magnitudo 2.1. Nel cuneese, al momento, non ci sono state segnalazioni di danni.

sabato 5 gennaio 2013

Terremoto in Alaska con allarme tsunami

Il terremoto di 7,7 gradi Richter, avvenuto stamane al largo dell'Alaska, ha provocato uno tsunami a livello locale che è stato assorbito dalla costa più vicina all'epicentro. E' quanto ha reso noto il centro statunitense per l'allerta tsunami nel Pacifico.
Il sisma di magnitudo 7,7 è stato registrato nell'Oceano Pacifico, al largo delle coste dell'Alaska. L'epicentro è stato individuato a 102 km a ovest della città di Craig. Al momento non si segnalano vittime o danni.