martedì 14 febbraio 2012

La neve si sposta al sud

Il centro di Urbino sommerso dalla neve
La neve si sposta al sud, lasciandosi dietro il sole, ma anche il gelo. Imbiancate Capri, Ischia e le Eolie. E pure il Vesuvio, fino alle pendici, e Catanzaro. Il meteorologo di 3bmeteo.com, Francesco Nucera, annuncia che tra stasera e domani "fitte nevicate interesseranno sino a quote molto basse Calabria, Basilicata, Campania (in misura marginale) e Sicilia". Ma secondo le previsioni, le temperature torneranno nella media stagionale venerdì, quando aumenteranno di 7-8 gradi al nord e di 3-4 al centro e al sud. Intanto, il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per giovedì una seduta straordinaria del tavolo sulle dinamiche dei prezzi.

All'esame, le cause dei rincari dell'ortofrutta e di altri prodotti interessati da aumenti significativi anche in seguito al maltempo. L'obiettivo è valutare interventi di contrasto a eventuali speculazioni. In vista dell'atteso miglioramento del tempo, c'é già chi stila bilanci. Il portale 'Nimbus' della Smi (Società Meteorologica Italiana) ha catalogato i primati dell'ondata di freddo: in 12 giorni 326 cm di neve a Urbino, 200-220 a San Marino, la bora a 183 km all'ora a Trieste, la minima -37 nel gruppo del Monte Rosa, -24.4 in pianura a Romano Canavese (Torino).

Record e visioni insolite. La notte scorsa ha nevicato ad Anacapri (Napoli), il comune più alto dell'isola di Capri: innevati il Monte Solaro, la zona del monte Cappello, le alture della Migliera e la vallata di Cetrella. L'ultima volta, a Capri, era stato il 17 dicembre 2010: in quel caso si imbiancò per alcune ore anche la Piazzetta. Stesso inusuale scenario, stamani, a Serrara Fontana, comune collinare dell'isola d'Ischia (Napoli). In Sicilia neve sulla cima più alta delle Eolie, Monte Fossa delle Felci, nell'isola di Salina, a quota 962 metri. Nelle altre isole dell'arcipelago, nella notte, la temperatura è scesa fino a zero. In Calabria imbiancati rilievi della Sila e Catanzaro, dove ha nevicato per pochi minuti. Il maltempo continua comunque a provocare danni: il peso della neve ha provocato il crollo dei tetti della Cappella dei Frati della Certosa, a Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, e della Chiesa dei Cappuccini di Urbino; illesi un tecnico dell'Arcidiocesi e uno dell'Università 'Carlo Bo' che erano impegnati in un sopralluogo.

A Roma e a Bologna, due fra le città più colpite dal maltempo, la situazione sembra tornare alla normalità. Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ha scritto su twitter che taxi e bus oggi hanno circolato regolarmente. Sono comunque rimasti chiusi, per il quarto giorno consecutivo, il Colosseo - dove gelo e disgelo hanno causato la caduta di piccoli frammenti e dove è ancora visibile qualche residuo di neve - ed il Foro Romano, dove i tecnici stanno portando a termine gli accertamenti per garantire la sicurezza dei turisti dopo il gelo e le nevicate. A Bologna è tornato il sole e si attendono temperature meno gelide. I soccorritori sono comunque ancora al lavoro.

Nell'entroterra Riminese, una coppia di anziani rimasta isolata dalla neve li ha guidati verso la loro abitazione sparando un colpo di fucile. Anche in Campania, a San Bartolomeo in Galdo, i carabinieri hanno dovuto soccorrere padre, 74 anni, e figlio, 42, rimasti senza cibo da tre giorni in casa. A correre i rischi più grandi, però, sono stati due scalatori francesi, che hanno trascorso la notte a -30 gradi, dopo avere perso l'orientamento a quota 3 mila nella zona di Ridanna in Alto Adige. Entrambi si sono salvati trovando riparo nei locali lasciati aperti in due rifugi chiusi nel periodo invernale.
(Ansa)

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