Inizia una fase molto mite e che ci accompagnerà ben buona parte della settimana, tanto che i valori di temperatura si porteranno sopra le medie del periodo anche di 8-10°C. Questo non vuol dire che febbraio sarà in media il più caldo degli ultimi anni; ricordiamo che la prima parte del mese è stata contrassegna da una pesante anomalia termica negativa, davvero improbabile che possa ribaltarsi un quadro climatico segnatonelle prime due settimane dal gelido vento di Buran. Nonostante questo i valori massimi che si sono registrati la scorsa settimana e quelli che si registreranno nei prossimi giorni sono da primavera inoltrata. Persino sulle Alpi l'aumento sarà considerevole con punte sino a 20°C a 1000m. In pianura e sulle interne del Centro molte saranno le località che raggiungeranno i 20°C con picchi localmente superiori. Tutto questo è causato dall'azione di un campo di alte pressioni che tenderà a rafforzarsi ulteriormente per il sopraggiungere di correnti temperate.
Previsioni oggi: Al mattino soleggiato su Val Padana, Prealpi, Sardegna, Lazio e bassa Sicilia. Nuvolosità irregolare al Sud, Adriatiche e dorsale, con qualche goccia di pioggia sulla bassa Calabria tirrenica;Al pomeriggio bello ovunque salvo qualche addensamento al Centro Sud e sulla Liguria; nubi più compatte tra bassa Calabria tirrenica e messinese. Qualche velatura in transito al Nord. Temperature massime in rialzo, specie al Nord con punte oltre i 20°C tra Piemonte e Lombardia. Venti generalmente moderati nordoccidentali, tesi al Centro Sud.
Tendenza: da un eccesso all'altro; a partire dal fine settimana l'alta pressione inizierà a cedere consentendo ad una debole circolazione di aria umida ed instabile di generarsi sul Mediterraneo. In tal frangente si rivedrà un po' di pioggia anche al Nord, in particolare tra domenica e lunedì, mentre le temperature subiranno un calo portandosi nelle medie della stagione. Sarà il preludio ad un peggioramento più diffuso e generalizzato che interverrà nei giorni successivi.
mercoledì 29 febbraio 2012
lunedì 27 febbraio 2012
Si allunga il fronte degli incendi sul ponente genovese
L'incendio in atto da ieri sera sulle alture del ponente genovese, da Vesima, Camponave, Crevari e Voltri ha un fronte di 3 chilometri. Il Centro operativo anti incendi della Regione Liguria sta operando con due Canadair della Protezione Civile e un elicottero F64. A rischio la circolazione sull'Autostrada A10 nel tratto fra Arenzano e il bivio per Milano chiusa nella nottata per 7 ore e riaperta solo questa mattina alle 07:00. La Società "Autostrade per l'Italia" informa sulla possibilità di altre chiusure per consentire ai mezzi aerei lo sgancio dell'acqua con agenti ritardanti sulla zona. Un nuovo incendio viene segnalato in queste ore sul Passo del Faiallo.
Terremoto a Nizza
Due brevi scosse di terremoto sono state avvertite nella tarda serata di ieri nell'imperiese. La prima alle ore 22.37.55 di magnitudo 4.4 della scala Richter, la seconda alle 23.39.34 di magnitudo 3.3 nel settore delle Alpi Cozie: epicentro Lat. 44.499° long. 6.733° (comprensorio di Nizza), la prima a 6.9 km di profondità e la seconda a 7,8.
Secondo i Vigili del Fuoco intervenuti non sono stati rilevati danni a cose o persone.
Secondo i Vigili del Fuoco intervenuti non sono stati rilevati danni a cose o persone.
Incendio a Crevari
Un incendio è divampato sulle alture di Crevari, tra Voltri e Vesima distruggendo decine di ettari di vegetazione. Un secondo incendio è stato segnalato anche sulle alture di Vesima. La Società "Autostrade per l'Italia" segnala pericolo sulla carreggiata del tratto interessato per l'elevata concentrazione di fumo ed ha provveduto alla chiusura del tratto alle ore 22:30 di ieri. In questo momento l'autostrada è stata riaperta ma viene comunque richiamata l'attenzione per la presenza di fumo. Sempre alle 22:30 di ieri sono stati fatti evacuare gli abitanti degli stabili in Via Gainotti. Le persone evacuate sono state accolte nel Municipio del Ponente e al Palacep di Prà.
domenica 26 febbraio 2012
Terremoto nel palermitano: 4.2 Richter
Palermo - Il terremoto avvertito stasera a Palermo è di magnitudo 4.2 Richter, con epicentro in mare, tra il capoluogo siciliano e l’isola di Ustica (a 22 chilometri a est dell’isola) e a 43 chilometri di profondità. Il sisma è avvenuto alle 21.34. La sala operativa della Protezione civile non segnala alcun danno.
Dalle sale operative di vigili del fuoco e protezione civile non si segnalano danni. Il terremoto è stato avvertito anche in provincia e alle isole Eolie. L’epicentro è nella stessa area in cui il 6 settembre 2002, alle 3.20 di notte, fu registrata una forte scossa, di magnitudo 5.6 Richter.
Dalle sale operative di vigili del fuoco e protezione civile non si segnalano danni. Il terremoto è stato avvertito anche in provincia e alle isole Eolie. L’epicentro è nella stessa area in cui il 6 settembre 2002, alle 3.20 di notte, fu registrata una forte scossa, di magnitudo 5.6 Richter.
venerdì 24 febbraio 2012
Da martedì bloccati sull'Etna per la neve
Difficoltà dei mezzi di soccorso per raggiungere il Rifugio Sapienza
La strada è stata bloccata da più di due metri di neve, che si sono depositati nella notte impedendo ai turisti di spostarsi dal rifugio.
Uno degli ospiti del rifugio, Francesco Barone, ha detto che "nessuno si fa vivo, e che è arrivato solo un agente della forestale, con una moto da neve, per assicurarsi che stessimo tutti bene". Ma la strada è ancora bloccata e i mezzi spalaneve non riescono a raggiungere i turisti. Tutti gli ospiti sono bloccati con le loro auto, e nel piazzale Belvedere, davanti al rifugio, c’è anche una famiglia di quattro persone bloccata in un camper. "Stanno bene, ma siamo stati noi a interessarci a loro", afferma Barone.
L'ospite fa sapere che gli unici aiuti "sono arrivati dai gestori della funivia, che hanno spalato un pò di neve e stamane stanno rimettendo in funzione gli impianti per la discesa". Al momento le condizioni meteo sono migliorate, e i 25 escursionisti aspettano che gli spalaneve liberino la strada.
La strada è stata bloccata da più di due metri di neve, che si sono depositati nella notte impedendo ai turisti di spostarsi dal rifugio.
Uno degli ospiti del rifugio, Francesco Barone, ha detto che "nessuno si fa vivo, e che è arrivato solo un agente della forestale, con una moto da neve, per assicurarsi che stessimo tutti bene". Ma la strada è ancora bloccata e i mezzi spalaneve non riescono a raggiungere i turisti. Tutti gli ospiti sono bloccati con le loro auto, e nel piazzale Belvedere, davanti al rifugio, c’è anche una famiglia di quattro persone bloccata in un camper. "Stanno bene, ma siamo stati noi a interessarci a loro", afferma Barone.
L'ospite fa sapere che gli unici aiuti "sono arrivati dai gestori della funivia, che hanno spalato un pò di neve e stamane stanno rimettendo in funzione gli impianti per la discesa". Al momento le condizioni meteo sono migliorate, e i 25 escursionisti aspettano che gli spalaneve liberino la strada.
giovedì 23 febbraio 2012
E' allerta meteo al sud
Ancora per 24 ore persisterà la severa fase di maltempo che si sta accanendo sulle estreme regioni meridionali italiane. Calabria e Sicilia sono battute da forti precipitazioni a prevalente carattere temporalesco, con veri e propri nubifragi che possono persistere anche per più ore. Forti fenomeni comunque resteranno probabili anche su Puglia e Lucania, specie ioniche. La neve cade sull'Appennino calabro-lucano oltre i 1100m, abbondante. Sulla Sardegna e le regioni del medio adriatico il tempo resterà variabile con qualche rovescio, più probabile su Molise e Sardegna sud-orientale. Sul resto del Paese tempo stabile e soleggiato con venti da nord-est ma in attenuazione, ancora forti invece al Sud e tra le isole maggiori pur sempre dai quadranti orientali.
Temperature in aumento al Centronord, specie le massime, queste diminuiranno invece al sud, soprattutto sulle aree ioniche. Minime della prossima notte in lieve aumento ovunque. (da "ilMeteo.it")
Temperature in aumento al Centronord, specie le massime, queste diminuiranno invece al sud, soprattutto sulle aree ioniche. Minime della prossima notte in lieve aumento ovunque. (da "ilMeteo.it")
mercoledì 22 febbraio 2012
Da oggi il servizio Twitter @meteo_genova via sms anche con TIM
Anche l'operatore telefonico TIM, dopo Vodafone e Wind, ha aderito con la sua rete di messaggistica SMS al social network Twitter.
Gli utenti di TIM, sino ad oggi esclusi, potranno con un semplice telefonino SMS ricevere gratuitamente (ad eccezione dell'invio di un messaggio per l'aggancio o lo sgancio al servizio) tutti i comunicati di meteogenova.it attraverso il servizio Twitter @meteo_genova.
Potranno fruire del servizio anche gli utenti non registrati sul servizio Twitter.
Il numero telefonico da utilizzare per le operazioni di connessione via sms al servizio è: 3399940424
Tutti i particolari sul servizio Twitter SMS di TIM li potete trovare cliccando sul link:
http://www.tim.it/consumer/c366/i106154/o141453_141454/servizio.do
Per quanto riguarda il servizio @meteo_genova via sms cliccate su:
http://www.meteogenova.it/meteo/meteogenova_twitter.pdf
Richieste per ulteriori informazioni all'email: bollettino@meteogenova.it
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Potranno fruire del servizio anche gli utenti non registrati sul servizio Twitter.
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martedì 21 febbraio 2012
In Val d'Aveto 30 cm di neve
Trenta centimetri di neve in alta Val d’Aveto dove ieri spirava un vento gelido con forti raffiche da Nord-Est. Tutta colpa di una depressione che si è formata sul mar Ligure dopo che correnti meridionali nei giorni scorsi avevano fatto rialzare la colonnina di mercurio. Viabilità molto difficile, chiusi i passi Tomarlo e Pescino. Risultano imbiancate tutte le vette che si trovano dal punto di vista orografico non lontane dalla costa, tutte sopra i 1.200 metri. Si tratta dei Monti Porcile, Verruca, Zatta, Ghiffi, Ramaceto e Caucaso. La nevicata ha interessato tutta la val d’Aveto a partire dal Passo della Forcella con inevitabili ripercussioni sul traffico. Sono intervenuti fin dalla tarda serata di domenica uomini e mezzi dell’area viabilità della Provincia di Genova. Tutte le provinciali e comunali sono percorribili con gomme termiche e vige l’obbligo di catene a bordo. Il Passo del Tomarlo a quota 1.485, che collega la val d’Aveto con la la parmense val Ceno e la piacentina val Nure, è stato chiuso a causa del fortissimo vento di Nord-Est che non permetteva agli operai della Provincia di operare in sicurezza ed eliminare con la turbina la neve caduta che ha raggiunto il livello di 50 centimetri. Chiuso anche il passo del Pescino, sulla provinciale 72 di Alpepiana che collega Rezzoaglio ad Ottone in val Trebbia. «Tutti gli altri passi sono transitabili –dice l’assessore alla viabilità Piero Fossati - Ovviamente, occorre la massima attenzione anche a causa degli accumuli formati dal vento». «Speriamo in un miglioramento del tempo a partire da domani - dice l’amministratore unico della società di gestione, Giacomo Bertone - Oltre alle piste della Cipolla, al tapis roulant e alla sciovia della Cipolla potremo finalmente far utilizzare agli sciatori la seconda parte della pista rossa che scende a Rio Freddo e aprire nel fine settimana anche il secondo tronco della seggiovia fino al Monte Bue. Per gli amanti dello sci di fondo contiamo di rendere agibile la pista che raggiunge il Monte Penna percorrendo la direttrice che parte da Rocca d’Aveto e dopo aver raggiunto il Pian dei Pendin prosegue sullo spartiacque fino alle Casermette. Per oggi l’Arpal prevede deboli precipitazioni anche a carattere nevoso con rischio di gelate e disagio per freddo in mattinata con venti settentrionali di burrasca in attenuazione nel pomeriggio, che vedrà un rialzo delle zero termico.
lunedì 20 febbraio 2012
A rischio i pascoli alpini
Non sarebbero solo i ghiacciai alpini a rischiar di scomparire nel corso dei prossimi decenni, ma ben si anche i pascoli alpini, colpa dei cambiamenti climatici in atto. Questo è quanto emerge da un recente studio pubblicato su Nature Climate Change, condotto da un gruppo si ricerca internazionale, che ha studiato l'impatto che i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale stanno avendo sulla vegetazione alpina.
LO STUDIO - Guidati dai ricercatori dell’Accademia delle scienze austriaca e dell’Università di Vienna, i biologi di 13 differenti paesi hanno analizzato 867 campioni di vegetazione di 60 differenti siti in quota in tutti in principali sistemi montani europei, raccolti tra il 2001 e il 2008. Sono così state trovate forti indicazioni di come, su scala continentale, le piante amanti dei climi freddi che tradizionalmente si trovano nelle regioni alpine, vengano gradualmente sostituite da piante che crescevano finora solo a quote più basse ed e a temperature più calde.
OLTRE LE ASPETTATIVE - Secondo Michael Gottfried, del Global Observation Research Initiative in Alpine Environments (GLORIA), gli studiosi pensavano si di trovare un maggiore numero di piante amanti del caldo ad altitudini, ma non di riscontrare un cambiamento così repentino. Inoltre, continua il ricercatore, gli studi regionali avevano già evidenziato un simile collegamento, ma è la prima volta che ne vengono mostrati gli effetti su scala continentale.
La ricerca ha anche dimostrato che l’effetto è indipendente dall’altitudine (si sta verificando in corrispondenza della linea degli alberi) e dalla latitudine: viene infatti osservato sia nei paesi settentrionali come la Scozia sia negli ecosistemi alpini più a sud, come quelli sull’Isola di Creta.
Secondo il direttore del programma GLORIA il lavoro mostra che gli effetti del cambiamento climatico influenzano anche il margine esterno della biosfera. La termofilizzazione, inoltre, delle zone di vita alpina non può mai essere controllata direttamente. Le strategie di adattamento non sono un’opzione e dobbiamo concentrarci sulla mitigazione del cambiamento climatico, al fine di preservare il nostro patrimonio biogenetico.
LO STUDIO - Guidati dai ricercatori dell’Accademia delle scienze austriaca e dell’Università di Vienna, i biologi di 13 differenti paesi hanno analizzato 867 campioni di vegetazione di 60 differenti siti in quota in tutti in principali sistemi montani europei, raccolti tra il 2001 e il 2008. Sono così state trovate forti indicazioni di come, su scala continentale, le piante amanti dei climi freddi che tradizionalmente si trovano nelle regioni alpine, vengano gradualmente sostituite da piante che crescevano finora solo a quote più basse ed e a temperature più calde.
OLTRE LE ASPETTATIVE - Secondo Michael Gottfried, del Global Observation Research Initiative in Alpine Environments (GLORIA), gli studiosi pensavano si di trovare un maggiore numero di piante amanti del caldo ad altitudini, ma non di riscontrare un cambiamento così repentino. Inoltre, continua il ricercatore, gli studi regionali avevano già evidenziato un simile collegamento, ma è la prima volta che ne vengono mostrati gli effetti su scala continentale.
La ricerca ha anche dimostrato che l’effetto è indipendente dall’altitudine (si sta verificando in corrispondenza della linea degli alberi) e dalla latitudine: viene infatti osservato sia nei paesi settentrionali come la Scozia sia negli ecosistemi alpini più a sud, come quelli sull’Isola di Creta.
Secondo il direttore del programma GLORIA il lavoro mostra che gli effetti del cambiamento climatico influenzano anche il margine esterno della biosfera. La termofilizzazione, inoltre, delle zone di vita alpina non può mai essere controllata direttamente. Le strategie di adattamento non sono un’opzione e dobbiamo concentrarci sulla mitigazione del cambiamento climatico, al fine di preservare il nostro patrimonio biogenetico.
martedì 14 febbraio 2012
La neve si sposta al sud
| Il centro di Urbino sommerso dalla neve |
All'esame, le cause dei rincari dell'ortofrutta e di altri prodotti interessati da aumenti significativi anche in seguito al maltempo. L'obiettivo è valutare interventi di contrasto a eventuali speculazioni. In vista dell'atteso miglioramento del tempo, c'é già chi stila bilanci. Il portale 'Nimbus' della Smi (Società Meteorologica Italiana) ha catalogato i primati dell'ondata di freddo: in 12 giorni 326 cm di neve a Urbino, 200-220 a San Marino, la bora a 183 km all'ora a Trieste, la minima -37 nel gruppo del Monte Rosa, -24.4 in pianura a Romano Canavese (Torino).
Record e visioni insolite. La notte scorsa ha nevicato ad Anacapri (Napoli), il comune più alto dell'isola di Capri: innevati il Monte Solaro, la zona del monte Cappello, le alture della Migliera e la vallata di Cetrella. L'ultima volta, a Capri, era stato il 17 dicembre 2010: in quel caso si imbiancò per alcune ore anche la Piazzetta. Stesso inusuale scenario, stamani, a Serrara Fontana, comune collinare dell'isola d'Ischia (Napoli). In Sicilia neve sulla cima più alta delle Eolie, Monte Fossa delle Felci, nell'isola di Salina, a quota 962 metri. Nelle altre isole dell'arcipelago, nella notte, la temperatura è scesa fino a zero. In Calabria imbiancati rilievi della Sila e Catanzaro, dove ha nevicato per pochi minuti. Il maltempo continua comunque a provocare danni: il peso della neve ha provocato il crollo dei tetti della Cappella dei Frati della Certosa, a Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, e della Chiesa dei Cappuccini di Urbino; illesi un tecnico dell'Arcidiocesi e uno dell'Università 'Carlo Bo' che erano impegnati in un sopralluogo.
A Roma e a Bologna, due fra le città più colpite dal maltempo, la situazione sembra tornare alla normalità. Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ha scritto su twitter che taxi e bus oggi hanno circolato regolarmente. Sono comunque rimasti chiusi, per il quarto giorno consecutivo, il Colosseo - dove gelo e disgelo hanno causato la caduta di piccoli frammenti e dove è ancora visibile qualche residuo di neve - ed il Foro Romano, dove i tecnici stanno portando a termine gli accertamenti per garantire la sicurezza dei turisti dopo il gelo e le nevicate. A Bologna è tornato il sole e si attendono temperature meno gelide. I soccorritori sono comunque ancora al lavoro.
Nell'entroterra Riminese, una coppia di anziani rimasta isolata dalla neve li ha guidati verso la loro abitazione sparando un colpo di fucile. Anche in Campania, a San Bartolomeo in Galdo, i carabinieri hanno dovuto soccorrere padre, 74 anni, e figlio, 42, rimasti senza cibo da tre giorni in casa. A correre i rischi più grandi, però, sono stati due scalatori francesi, che hanno trascorso la notte a -30 gradi, dopo avere perso l'orientamento a quota 3 mila nella zona di Ridanna in Alto Adige. Entrambi si sono salvati trovando riparo nei locali lasciati aperti in due rifugi chiusi nel periodo invernale.
(Ansa)
giovedì 9 febbraio 2012
Dopo il Buran arriva il Blizzard per un weekend glaciale
Abbiamo imparato a nostre spese, nelle scorse settimane, cosa sia il vento siberiano, il Buran giunto anche sull'Europa occidentale anche nelle sue più basse latitudini. Centinaia di morti in tutta Europa. Nel prossimo weekend faremo la conoscenza con una corrente fredda che potremo definire un autentico killer: il Blizzard!
Una dfinizione dettagliata proviene dal sito "ilMeteo.it" di cui segue l'articolo.
Tempesta di ghiaccio - Le tempeste di ghiaccio sono una delle più pericolose forme di maltempo invernale e necessitano di condizioni piuttosto particolari. Il primo presupposto climatico è che le temperature di superficie alle bassissime quote dell'atmosfera, siano inferiori agli 0 °C (temperatura di congelamento). Nello stesso tempo i venti sostenuti favoriti dalla perturbazione in arrivo, devono possedere un'umidità elevata e temperature superiori a quelle del sotto strato atmosferico con il quale andranno a scontrarsi. Le precipitazioni così congelano durante il passaggio attraverso tale strato gelido più prossimo al suolo prendendo le sembianze di pioggia o neve ghiacciate. In genere sono necessari 8 millimetri di accumulo, specialmente in combinazione con condizioni ventose, per far crollare i cavi delle linee elettriche o i rami degli alberi. Le tempeste di ghiaccio inoltre rendono il manto stradale troppo scivoloso per potervi guidare sopra. Possono durare poche ore o persino giorni e creare disagi e blocchi totali sia su piccola scala (piccole città) sia su grande scala (centri urbani).
Blizzard - Esistono varie definizioni per i blizzard, a seconda del tempo e del luogo. In un discorso generale un blizzard è accompagnato da venti molti forti e nevicate intense (accumulando uno strato di almeno 5 centimetri all'ora). A ciò si associano condizioni di freddo intenso (approssivativamente al di sotto di -10 gradi). Il criterio di suddivisione in relazione alle fasce di temperature alle quali si manifesta il fenomeno era utilizzato negli Stati Uniti, tuttavia oggi è ormai in disuso.
Neve tonda - La neve tonda (in tedesco graupel) è una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi, con un diametro compreso tra 2 e 5 mm, questi grani hanno forma sferica o conica e sono facilmente comprimibili, quando cadono al suolo rimbalzano un poco e si sbriciolano facilmente. Essa si forma partendo dai fiocchi di neve che cadono soprattutto da nuvole come stratocumuli o cumulonembi quando attraversano uno strato relativamente caldo d'atmosfera, vicino al punto di fusione: allora i fiocchi non si sciolgono ma si "arrotolano" su loro stessi e per questo conservano spesso tracce della struttura originaria del fiocco di neve. Questa precipitazione si osserva abitualmente quando la temperatura è leggermente superiore a 0 °C, spesso insieme a fiocchi di neve o gocce di pioggia nel corso di rovesci.
La definizione meteorologica di tempesta terrestre: è un vento di 10 o più sulla scala Beaufort, il che significa vento ad una velocità di 24,5 m/s (89 km/h) o più; l'uso popolare del termine è invece meno restrittivo. Le tempeste possono durare dalle 12 alle 200 ore, a seconda della stagione e del luogo geografico. Le tempeste nell'est e nel nordest degli Stati Uniti sono note per la maggiore frequenza di ripetizione e durata, specialmente durante i periodi freddi. Le grandi tempeste terrestri alterano le condizioni oceanografiche che successivamente possono influire sull'abbondanza e sulla distribuzione del cibo: forti correnti, forti maree, aumento dell'insabbiamento, modifiche alla temperatura dell'acqua ecc.
Una dfinizione dettagliata proviene dal sito "ilMeteo.it" di cui segue l'articolo.
Tempesta di ghiaccio - Le tempeste di ghiaccio sono una delle più pericolose forme di maltempo invernale e necessitano di condizioni piuttosto particolari. Il primo presupposto climatico è che le temperature di superficie alle bassissime quote dell'atmosfera, siano inferiori agli 0 °C (temperatura di congelamento). Nello stesso tempo i venti sostenuti favoriti dalla perturbazione in arrivo, devono possedere un'umidità elevata e temperature superiori a quelle del sotto strato atmosferico con il quale andranno a scontrarsi. Le precipitazioni così congelano durante il passaggio attraverso tale strato gelido più prossimo al suolo prendendo le sembianze di pioggia o neve ghiacciate. In genere sono necessari 8 millimetri di accumulo, specialmente in combinazione con condizioni ventose, per far crollare i cavi delle linee elettriche o i rami degli alberi. Le tempeste di ghiaccio inoltre rendono il manto stradale troppo scivoloso per potervi guidare sopra. Possono durare poche ore o persino giorni e creare disagi e blocchi totali sia su piccola scala (piccole città) sia su grande scala (centri urbani).
Blizzard - Esistono varie definizioni per i blizzard, a seconda del tempo e del luogo. In un discorso generale un blizzard è accompagnato da venti molti forti e nevicate intense (accumulando uno strato di almeno 5 centimetri all'ora). A ciò si associano condizioni di freddo intenso (approssivativamente al di sotto di -10 gradi). Il criterio di suddivisione in relazione alle fasce di temperature alle quali si manifesta il fenomeno era utilizzato negli Stati Uniti, tuttavia oggi è ormai in disuso.
Neve tonda - La neve tonda (in tedesco graupel) è una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi, con un diametro compreso tra 2 e 5 mm, questi grani hanno forma sferica o conica e sono facilmente comprimibili, quando cadono al suolo rimbalzano un poco e si sbriciolano facilmente. Essa si forma partendo dai fiocchi di neve che cadono soprattutto da nuvole come stratocumuli o cumulonembi quando attraversano uno strato relativamente caldo d'atmosfera, vicino al punto di fusione: allora i fiocchi non si sciolgono ma si "arrotolano" su loro stessi e per questo conservano spesso tracce della struttura originaria del fiocco di neve. Questa precipitazione si osserva abitualmente quando la temperatura è leggermente superiore a 0 °C, spesso insieme a fiocchi di neve o gocce di pioggia nel corso di rovesci.
La definizione meteorologica di tempesta terrestre: è un vento di 10 o più sulla scala Beaufort, il che significa vento ad una velocità di 24,5 m/s (89 km/h) o più; l'uso popolare del termine è invece meno restrittivo. Le tempeste possono durare dalle 12 alle 200 ore, a seconda della stagione e del luogo geografico. Le tempeste nell'est e nel nordest degli Stati Uniti sono note per la maggiore frequenza di ripetizione e durata, specialmente durante i periodi freddi. Le grandi tempeste terrestri alterano le condizioni oceanografiche che successivamente possono influire sull'abbondanza e sulla distribuzione del cibo: forti correnti, forti maree, aumento dell'insabbiamento, modifiche alla temperatura dell'acqua ecc.
mercoledì 8 febbraio 2012
40 morti per il maltempo, weekend al gelo
Articolo ANSA (7.2.2012)
Sono continuate anche oggi, anche se in calo rispetto ai giorni scorsi, le nevicate su gran parte dell'Italia, interessando soprattutto il versante adriatico da Nord a Sud. Fino a gran parte della giornata di domani il quadro meteo sul nostro Paese contempla il persistere di nevicate (anche in pianura) su Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, settori orientali della Toscana, centro meridionali del Lazio, Molise e Campania. Fiocchi previsti al di sopra dei 400 metri anche sulla Sardegna, Basilicata e nelle zone centro settentrionali della Calabria e della Sicilia.
In ogni caso la morsa del gelo si è fatta sentire su tutto il Paese, contribuendo ad aumentare la triste conta dei morti, che oggi si é attestata a quota dieci. E' andata meglio invece a un agricoltore di 52 a Gravina di Puglia, disperso dal primo pomeriggio di oggi, ma rintracciato poi dai carabinieri. Sale intanto la preoccupazione in vista del peggioramento delle condizioni meteo previste da giovedì a sabato prossimo. A livello territoriale qualche miglioramento è stato rilevato in più di una regione, come ad esempio in Val d'Aosta, dove la morsa del gelo oggi pare essersi allentata. Nelle ultime ore si è registrato un lieve aumento delle temperature, più evidente in quota, che durerà fino a domani.
Ma già da giovedì è atteso un nuovo afflusso di aria siberiana che riporterà le temperature ai livelli di ieri e dell'altro ieri. Diverso lo scenario in Piemonte, alle prese con una violenta ondata di gelo che negli ultimi 3 giorni ha portato le minime a -20. Colonnina di mercurio sotto zero anche in Lombardia, dove oggi è nevicato nella bassa padana (da Pavia a Mantova). Giornata di tregua invece in Veneto e Trentino Alto Adige. In quest'ultima regione il foehn ha impedito alla neve di scendere nelle valli più a bassa quota, mentre qualche fiocco è arrivato sulle Dolomiti.
Arno ghiacciato a Firenze, anche se il fenomeno aveva cominciato a manifestarsi già qualche giorno fa, interessando soprattutto le rive più esposte al gelo. Come annunciato, Marche e Umbria sono state interessate da intense nevicate. Soprattutto la prima, con una nuova tormenta che ha colpito le zone di Montefeltro e Fabriano, dove molte abitazioni sono ancora isolate e dove è sempre più alto (al pari dell'Abruzzo) il pericolo valanghe. Condizioni proibitive stanno interessando altre regioni come la Campania (segnatamente nelle aree interne) e la Basilicata, dove nevica ormai da 48 ore, creando forti disagi alla circolazione (soprattutto per il ghiaccio e i forti venti) nel Potentino e nel Vutlure-Melfese, imponendo anche domani la chiusura dello stabilimento Fiati di Melfi. N
on si arresta la conta dei morti, aumentata oggi di altre dieci unità. Un uomo di Scanzano Jonico è morto nella notte nel materano dopo aver perso il controllo della propria auto a causa del ghiaccio. Quasi certamente per assideramento sono deceduti una senzatetto cinquantenne ucraina a Caponago (Monza e Brianza), un rumeno senza fissa dimora a Ferrara, un uomo sofferente di disturbi psichici in una cava sulle alture di Genova. A Sondalo (Sondrio) un anziano di 86 anni è scivolato su una lastra di ghiaccio mentre liberava l'ingresso della sua abitazione: ha battuto la testa ed è morto. Un camionista di 62 anni è morto alle porte di Bologna per un malore, dopo essere rimasto bloccato con il proprio mezzo a causa della neve e del ghiaccio.
Morta anche una donna di 71 anni a Serino, in provincia di Avellino: uscita di casa per fare delle commissioni, sfidando la neve e le temperature polari, all'improvviso si è accasciata a terra colpita da malore e inutili sono stati i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarla. Nel pomeriggio a Bologna un pensionato di 65 anni si é sentito male mentre spingeva la propria auto per liberarla dalla neve: soccorso dal 118 è arrivato cadavere all'ospedale Maggiore.
Una donna è morta a Padova annegata nelle acque del fiume Brenta nel tentativo di recuperare il cane che era con lei e che era caduto in acqua durante una passeggiata. Sembra che la donna sia scivolata in acqua tentando di recuperare il proprio animale, caduto tra i flutti dopo che una lastra di ghiaccio su cui la bestiola stava camminando si è rotta. Un pensionato è morto infine a Pesche (Isernia) mentre stava osservando alcuni mezzi impegnati nella rimozione della neve. L'uomo, secondo un primo esame medico, sarebbe deceduto per infarto causato con molta probabilità dalle temperature rigide.
Tutto bene infine per 6 autotrasportatori rimasti bloccati con i loro mezzi sulla provinciale 655 tra Matera e Spinazzola e tratti in salvo da militari dell'Arma che li hanno subito portati in ospedale per accertamenti.
ANCORA DUE 'BLITZ' DA FREDDO, NEVE SU ROMA - Ancora "due blitz" da freddo e meganevicata tra venerdì e sabato su tante città, anche Roma. La previsione è del meteorologo Mario Giuliacci secondo il quale le precipitazioni nevose, se il quadro verrà confermato, "sono collegate a due blitz dell'aria siberiana sull'Italia". "Un primo blitz nella notte tra giovedì e venerdì - dice Giuliacci - che porterà, oltre che un calo delle temperature e piogge al Sud e sulle Isole, altre nevicate, anche in pianura, nella giornata di venerdì 10, su Trentino-Alto Adige, Veneto, Bassa Lombardia, Basso Piemonte, Liguria, Emilia, Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise". "Un secondo blitz, nella notte tra venerdì e sabato, porterà, nella giornata di sabato, oltre che temperature glaciali su tutta l'Italia, ancora neve, anche in pianura e lungo le coste, su Venezie, Lombardia (tranne le Alpi lombarde), Basso Piemonte, Liguria, Emilia, Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Nordest Sicilia e persino il Salento".
Sono continuate anche oggi, anche se in calo rispetto ai giorni scorsi, le nevicate su gran parte dell'Italia, interessando soprattutto il versante adriatico da Nord a Sud. Fino a gran parte della giornata di domani il quadro meteo sul nostro Paese contempla il persistere di nevicate (anche in pianura) su Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, settori orientali della Toscana, centro meridionali del Lazio, Molise e Campania. Fiocchi previsti al di sopra dei 400 metri anche sulla Sardegna, Basilicata e nelle zone centro settentrionali della Calabria e della Sicilia.
In ogni caso la morsa del gelo si è fatta sentire su tutto il Paese, contribuendo ad aumentare la triste conta dei morti, che oggi si é attestata a quota dieci. E' andata meglio invece a un agricoltore di 52 a Gravina di Puglia, disperso dal primo pomeriggio di oggi, ma rintracciato poi dai carabinieri. Sale intanto la preoccupazione in vista del peggioramento delle condizioni meteo previste da giovedì a sabato prossimo. A livello territoriale qualche miglioramento è stato rilevato in più di una regione, come ad esempio in Val d'Aosta, dove la morsa del gelo oggi pare essersi allentata. Nelle ultime ore si è registrato un lieve aumento delle temperature, più evidente in quota, che durerà fino a domani.
Ma già da giovedì è atteso un nuovo afflusso di aria siberiana che riporterà le temperature ai livelli di ieri e dell'altro ieri. Diverso lo scenario in Piemonte, alle prese con una violenta ondata di gelo che negli ultimi 3 giorni ha portato le minime a -20. Colonnina di mercurio sotto zero anche in Lombardia, dove oggi è nevicato nella bassa padana (da Pavia a Mantova). Giornata di tregua invece in Veneto e Trentino Alto Adige. In quest'ultima regione il foehn ha impedito alla neve di scendere nelle valli più a bassa quota, mentre qualche fiocco è arrivato sulle Dolomiti.
Arno ghiacciato a Firenze, anche se il fenomeno aveva cominciato a manifestarsi già qualche giorno fa, interessando soprattutto le rive più esposte al gelo. Come annunciato, Marche e Umbria sono state interessate da intense nevicate. Soprattutto la prima, con una nuova tormenta che ha colpito le zone di Montefeltro e Fabriano, dove molte abitazioni sono ancora isolate e dove è sempre più alto (al pari dell'Abruzzo) il pericolo valanghe. Condizioni proibitive stanno interessando altre regioni come la Campania (segnatamente nelle aree interne) e la Basilicata, dove nevica ormai da 48 ore, creando forti disagi alla circolazione (soprattutto per il ghiaccio e i forti venti) nel Potentino e nel Vutlure-Melfese, imponendo anche domani la chiusura dello stabilimento Fiati di Melfi. N
on si arresta la conta dei morti, aumentata oggi di altre dieci unità. Un uomo di Scanzano Jonico è morto nella notte nel materano dopo aver perso il controllo della propria auto a causa del ghiaccio. Quasi certamente per assideramento sono deceduti una senzatetto cinquantenne ucraina a Caponago (Monza e Brianza), un rumeno senza fissa dimora a Ferrara, un uomo sofferente di disturbi psichici in una cava sulle alture di Genova. A Sondalo (Sondrio) un anziano di 86 anni è scivolato su una lastra di ghiaccio mentre liberava l'ingresso della sua abitazione: ha battuto la testa ed è morto. Un camionista di 62 anni è morto alle porte di Bologna per un malore, dopo essere rimasto bloccato con il proprio mezzo a causa della neve e del ghiaccio.
Morta anche una donna di 71 anni a Serino, in provincia di Avellino: uscita di casa per fare delle commissioni, sfidando la neve e le temperature polari, all'improvviso si è accasciata a terra colpita da malore e inutili sono stati i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarla. Nel pomeriggio a Bologna un pensionato di 65 anni si é sentito male mentre spingeva la propria auto per liberarla dalla neve: soccorso dal 118 è arrivato cadavere all'ospedale Maggiore.
Una donna è morta a Padova annegata nelle acque del fiume Brenta nel tentativo di recuperare il cane che era con lei e che era caduto in acqua durante una passeggiata. Sembra che la donna sia scivolata in acqua tentando di recuperare il proprio animale, caduto tra i flutti dopo che una lastra di ghiaccio su cui la bestiola stava camminando si è rotta. Un pensionato è morto infine a Pesche (Isernia) mentre stava osservando alcuni mezzi impegnati nella rimozione della neve. L'uomo, secondo un primo esame medico, sarebbe deceduto per infarto causato con molta probabilità dalle temperature rigide.
Tutto bene infine per 6 autotrasportatori rimasti bloccati con i loro mezzi sulla provinciale 655 tra Matera e Spinazzola e tratti in salvo da militari dell'Arma che li hanno subito portati in ospedale per accertamenti.
ANCORA DUE 'BLITZ' DA FREDDO, NEVE SU ROMA - Ancora "due blitz" da freddo e meganevicata tra venerdì e sabato su tante città, anche Roma. La previsione è del meteorologo Mario Giuliacci secondo il quale le precipitazioni nevose, se il quadro verrà confermato, "sono collegate a due blitz dell'aria siberiana sull'Italia". "Un primo blitz nella notte tra giovedì e venerdì - dice Giuliacci - che porterà, oltre che un calo delle temperature e piogge al Sud e sulle Isole, altre nevicate, anche in pianura, nella giornata di venerdì 10, su Trentino-Alto Adige, Veneto, Bassa Lombardia, Basso Piemonte, Liguria, Emilia, Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise". "Un secondo blitz, nella notte tra venerdì e sabato, porterà, nella giornata di sabato, oltre che temperature glaciali su tutta l'Italia, ancora neve, anche in pianura e lungo le coste, su Venezie, Lombardia (tranne le Alpi lombarde), Basso Piemonte, Liguria, Emilia, Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Nordest Sicilia e persino il Salento".
lunedì 6 febbraio 2012
Mediterranea delle Acque informa
Comunicato delle ore 16:00 (6/2/2012)
Si invia un aggiornamento relativo al servizio idrico in relazione alla situazione meteorologica. Si sottolinea che la situazione complessiva del servizio idropotabile nel Comune di Genova e' nel complesso regolare: le direttrici di distribuzione e le principali derivazioni sono in condizioni di normale esercizio. Alcune tubazioni secondarie sono state oggetto di rotture in conseguenza del gelo diffuso. Gli interventi in corso sulla rete di distribuzione sono attualmente i seguenti, e verranno terminati entro la giornata: C.SO ARMELLINI P.LE MARASSI VIA BALBI PIOVERA V. MYLIUS E' stato ripristinato il servizio relativamente ai seguenti interventi di riparazione precedentemente segnalati: VIA DELLA PIGNA CORSO CARBONARA VIA M.FANTI CORSO BUENOS AIRES VIA PIACENZA VIALE BUONARROTI Prosegue l'invito ai cittadini che riscontrino problemi nell'erogazione a segnalarli prioritariamente al proprio amministratore di condominio, per verificare che gli stessi non dipendano da malfunzionamenti dell'impianto condominiale.
Comunicato per la giornata 6/2/2012
In relazione all'evoluzione della situazione meteorologica, Mediterranea delle Acque comunica che lo stato del servizio idrico nel Comune di Genova è al momento in situazione di generale regolarità ad eccezione di casi relativi a zone limitate.
Sono infatti in corso alcuni interventi relativi a rotture di tubazioni, con previsione di ripristino entro la serata di oggi nelle seguenti strade: Via Buonarroti, Corso Armellini, Via M. Fanti, Corso Carbonara, Via Piacenza, Via Pigna, Corso Buenos Aires, Piazzale Marassi.
Sono altresì numerose le chiamate per problemi agli impianti interni: si invitano pertanto i cittadini che riscontrassero problemi nell'erogazione a segnalarli prioritariamente al proprio amministratore di condominio, per verificare che gli stessi non dipendano da malfunzionamenti dell'impianto condominiale.
Per la lettura originale di queste comunicazione ed altri aggiornamenti:
www.mediterraneadelleacque.it
Si invia un aggiornamento relativo al servizio idrico in relazione alla situazione meteorologica. Si sottolinea che la situazione complessiva del servizio idropotabile nel Comune di Genova e' nel complesso regolare: le direttrici di distribuzione e le principali derivazioni sono in condizioni di normale esercizio. Alcune tubazioni secondarie sono state oggetto di rotture in conseguenza del gelo diffuso. Gli interventi in corso sulla rete di distribuzione sono attualmente i seguenti, e verranno terminati entro la giornata: C.SO ARMELLINI P.LE MARASSI VIA BALBI PIOVERA V. MYLIUS E' stato ripristinato il servizio relativamente ai seguenti interventi di riparazione precedentemente segnalati: VIA DELLA PIGNA CORSO CARBONARA VIA M.FANTI CORSO BUENOS AIRES VIA PIACENZA VIALE BUONARROTI Prosegue l'invito ai cittadini che riscontrino problemi nell'erogazione a segnalarli prioritariamente al proprio amministratore di condominio, per verificare che gli stessi non dipendano da malfunzionamenti dell'impianto condominiale.
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Comunicato per la giornata 6/2/2012
In relazione all'evoluzione della situazione meteorologica, Mediterranea delle Acque comunica che lo stato del servizio idrico nel Comune di Genova è al momento in situazione di generale regolarità ad eccezione di casi relativi a zone limitate.
Sono infatti in corso alcuni interventi relativi a rotture di tubazioni, con previsione di ripristino entro la serata di oggi nelle seguenti strade: Via Buonarroti, Corso Armellini, Via M. Fanti, Corso Carbonara, Via Piacenza, Via Pigna, Corso Buenos Aires, Piazzale Marassi.
Sono altresì numerose le chiamate per problemi agli impianti interni: si invitano pertanto i cittadini che riscontrassero problemi nell'erogazione a segnalarli prioritariamente al proprio amministratore di condominio, per verificare che gli stessi non dipendano da malfunzionamenti dell'impianto condominiale.
Per la lettura originale di queste comunicazione ed altri aggiornamenti:
www.mediterraneadelleacque.it
Sciopero BUS rinviato
Genova - E' stato rinviato a data da destinarsi lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale in Liguria. Ne hanno dato comunicazione la Camera del Lavoro e le segreterie sindacali di categoria indicando nelle avverse condizioni meteorologiche la decisione onde evitare l'utilizzo di mezzi privati da parte dei cittadini.
Record del gelo e rubinetti a secco
Ulteriore abbassamento delle temperature su Genova e sulle altre provincie. Danneggiata dal ghiaccio una condotta dell'acqua di Via Adamoli; un guasto analogo a Bavari dove molti rubinetti sono rimasti a secco. Il problema dell'acqua, che in un primo tempo riguardava le zone collinari, adesso si è esteso verso le abitazioni a mare. Questa notte in molte zone sulla costa si sono raggiunti e superati i -5, come la zona di Quarto alta, a -6.4 °C.
Si continua a spargere sale e a rifornire i depositi in previsione di una nuova notte sotto zero e, soprattutto, per non offrire un fondo di ghiacciato alla probabile nevicata dei prossimi giorni.
Si continua a spargere sale e a rifornire i depositi in previsione di una nuova notte sotto zero e, soprattutto, per non offrire un fondo di ghiacciato alla probabile nevicata dei prossimi giorni.
domenica 5 febbraio 2012
Italia in tilt sotto la neve, morti e polemiche
(Articolo ANSA 5.2.2012)
NEVICA A MILANO E IN LOMBARDIA - A Milano e in molte altre zone della Lombardia, questa mattina è iniziato a nevicare. Per ora le strade sono pulite e non è segnalato alcun tipo di problema anche perché, essendo domenica, il traffico è scarso ovunque. Se la nevicata dovesse continuare con l'intensità di quest'ultima ora, ci potrebbero però essere problemi nel pomeriggio per la partita di campionato Milan-Napoli.
NEVE AD ANCONA E NELLE MARCHE, EMERGENZE E DISAGI - Terzo giorno consecutivo di nevicate ad Ancona, un record per la città, dove si circola a fatica e molti bar e edicole stamani non hanno aperto. Neve, tanta, anche nel resto delle Marche, con varie frazioni ancora isolate nel Montefeltro e nel Fabrianese, e un migliaio di abitazioni senza luce elettrica in provincia di Pesaro Urbino. Mezzi spartineve e spargisale sono all'opera lungo l'A14, vietata al transito di tir sopra le 7,5 tonnellate. Per percorrere la Salaria Ascoli-Roma e i valichi è obbligatorio montare pneumatici termici o catene. Chiuso anche oggi l'aeroporto di Falconara marittima. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere piante e rami caduti, o raggiungere, anche a piedi, le famiglie rimaste bloccate dalla neve e portare viveri e soccorsi.
NEVICA IN ROMAGNA, APERTO AEROPORTO BOLOGNA - Nevica anche questa mattina in Romagna, mentre in Emilia le precipitazioni sono assenti o cade nevischio. E' il quadro fornito alle 9 dalla centrale operativa della Polstrada di Bologna. In particolare la neve è segnalata in A14 tra Faenza (Ravenna) e il Riminese, nevischio sul tratto appenninico dell'Autosole fra Rioveggio e Barberino di Mugello. L'uscita di Cesena nord sulla A14 è ancora chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Sull'A15 Parma-La Spezia, in previsione di una nuova nevicata, i mezzi spargisale e spartineve sono pronti a intervenire dall'interconnessione con la A1 a Pontremoli. L'aeroporto 'Guglielmo Marconi' di Bologna è aperto e - fa sapere via web la direzione dello scalo ai viaggiatori - i voli al momento sono per la maggior parte regolari, anche se con alcuni ritardi e la cancellazione del volo per Francoforte previsto alle 6.20. Alla stazione centrale di Bologna, il ritardo maggiore segnalato dal tabellone alle 9 era di 118 minuti, per un convoglio regionale proveniente da Rimini.
RECORD FREDDO NELL'ASTIGIANO, -21.6 - Il record di freddo nelle zone di pianura e collinari del Piemonte è stato raggiunto nell'astigiano a Castell'Alfero, dove la scorsa notte la minima é scesa a -21.6, due gradi in meno del primato di ieri, -19.7 a Villanova Solaro (Cuneo). Lo rende noto l'Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale). Castell'Alfero è un paese a 235 metri di altitudine. A Torino la minima registrata è stata -10. Il capoluogo più freddo della regione è stato Vercelli, -17.3, seguito da Asti, -16.4.
IN VALLE ANIENE MANCANO SCORTE ALIMENTARI - L'emergenza neve comincia a far mancare anche le scorte alimentari nei Comuni della Valle Aniene, in provincia di Roma. In diversi paesi, tra quelli più colpiti dall'emergenza neve, già non si trovano più latte, pane e pasta. La situazione si sta facendo preoccupante soprattutto a Rocca Santo Stefano: il paese è isolato e non arrivano i rifornimenti alimentari. "Con la forte nevicata - spiega il sindaco Sandro Runieri - c'é stata una corsa per accaparrarsi le scorte alimentari e ora nelle attività commerciali cominciano a mancare prodotti di prima necessità. Bisogna subito ripristinare i collegamenti viari altrimenti la situazione, già piuttosto critica, è destinata a peggiorare". Le scorte alimentari cominciano a mancare anche in altri comuni dove già da giorni sono bloccate le consegne. L'Alta Valle Aniene è sommersa da una coltre bianca che oscilla tra i 70 e 100 cm e la nevicata ha messo in ginocchio gran parte del comprensorio. Il piano antineve non ha funzionato e infuriano le polemiche con paesi isolati e altri semi paralizzati. Il sindaco di Rocca Santo Stefano chiede le dimissioni del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti contestando l'ente provinciale per i mancati interventi di pulizia delle strade. Intanto non c'é soluzione al black out di energia elettrica, giunto al terzo giorno consecutivo, con migliaia di abitanti costretti al buio e al gelo.
NEVE SU CIMA E OBBLIGO CATENE SU VESUVIO - Neve solo sulla cima del Vesuvio e temperatura fredda tra Napoli e provincia. Le piogge della giornata di ieri hanno ceduto, questa mattina, il posto ad un timido sole; di conseguenza, la neve abbondante che ieri ricopriva gran parte della superficie del Vesuvio si è sciolta quasi completamente. Al momento la Protezione Civile di Ercolano (Napoli) fa sapere che resta l'obbligo per gli automobilisti diretti al sentiero del Gran Cono di montare la catene alle ruote dei veicoli.
VAL D'AOSTA: TEMPERATURE ANCORA GIU', COGNE A -21 - Cielo sereno e temperature artiche anche oggi in Val d'Aosta: in base alle rilevazioni dell'ufficio meteorologico regionale, la notte scorsa ad Aosta la temperatura è scesa fino a -12°, mentre all'aeroporto di Saint Christophe è arrivata a -15°. A Punta Hellbronner (3.462 metri, massiccio del Monte Bianco) sono stati registrati -22°, a Cime Bianche (3.100 metri, Monte Cervino) -21°. Tra le principali località turistiche valdostane, a Courmayeur le temperature sono scese a -16° e a Cogne a -21°. Complessivamente rispetto a ieri c'è stato un calo di 1° tra i 3.000 metri e il fondo valle su tutto il territorio regionale. Secondo le previsioni dell'ufficio meteorologico regionale, le temperature torneranno a salire a partire dalla metà della prossima settimana.
I MORTI - Freddo, valanghe, crolli: otto le vittime in questo sabato sotto zero. Due - Anna Maria Di Cristo, 46 anni, nell'avellinese e Domenico Martino, 62 anni - sono rimasti uccisi sotto una serra ed un capannone crollati per il peso della neve caduta. Due scialpinisti, Hubert Leitgeb di 46 anni e suo cognato Lorenz Keim di 43, sono rimasti travolti da una valanga caduta a Passo Stalle, in Alta Val Pusteria, al confine con l'Austria. Nell'aquilano un 34enne è morto nella propria auto a causa dell'esalazione di monossido di carbonio, dopo essersi addormentato senza poter uscire per le condizioni meteo proibitive. Un altro uomo, Carmelo Renzi, 68 anni, è stato trovato senza vita nella propria auto parcheggiata nella piazza di un paese nell'isernino. Infine, altre due morti che potrebbero essere state causate dal gelo: una clochard di 48 anni, ucraina, trovata in una baracca ad Ostia (Roma) avvolta in un sacco a pelo ed un uomo di origine tedesca rinvenuto all'esterno della rocca medievale di Castiglione del Lago (Pg).
ODISSEA IN TRENO - Gravi disagi per i passeggeri dei treni. Drammatica, in particolare, l'avventura delle centinaia di persone a bordo di due convogli, entrambi partiti da Roma e diretti a Pescara, fermi da ieri pomeriggio, uno a Tivoli (Roma) e l'altro a Carsoli (L'Aquila). Quest'ultimo, con 190 passeggeri che hanno passato la notte al gelo sul treno, in serata è ripartito dopo ben 25 ore di stop. Sul regionale bloccato a Tivoli viaggiano oltre cento persone, tra cui una donna incinta. "Chiederemo i danni a Trenitalia, a Tivoli si sono comportati in una maniera vergognosa", ha detto il sindaco del Comune, Sandro Gallotti. E le associazioni dei consumatori hanno presentato un esposto contro la società ferroviaria con la richiesta di risarcimento "per i gravissimi danni subiti".
AUTOMOBILISTI BLOCCATI, INCIDENTE TRAGHETTO - Problemi anche sulle strade, specie in Abruzzo, dove sono state più abbondanti le nevicate, fino ad oltre due metri. La Polstrada ha invitato gli automobilisti ed i tir a non mettersi in viaggio verso le regioni del centro Italia. Sulla A24 Roma-L'Aquila centinaia di persone, su numerosi pullman, sono rimaste bloccate, insieme a moltissimi automobilisti. C'é chi ha dormito sui banchi di una scuola di montagna e chi si è appisolato su una sedia, all'interno del Municipio di Carsoli e chi, invece, è stato costretto a passare la notte in una galleria autostradale. Infine, nella notte, il traghetto Sharden Della Tirrenia, in partenza da Civitavecchia diretto ad Olbia, ha urtato la banchina del porto laziale. Risultato: uno squarcio di 30 metri e lo spettro della Costa Concordia. Illesi, comunque, i 160 passeggeri. La Guardia costiera ha aperto un'inchiesta.
A ROMA SCONTRO ALEMANNO-GABRIELLI - A Roma, oltre alla neve, sono fioccate anche le polemiche. La Capitale è finita nel caos per l'inconsueta coltre bianca caduta (fino a 40 cm) ed il sindaco Gianni Alemanno ha puntato il dito contro la Protezione civile ed ha auspicato una commissione d'inchiesta "perché non c'é un servizio previsioni adeguato" e perché l'evento è stato "largamente minimizzato". Una questione di centimetri: Alemanno ha spiegato che i dati diramati dalla Protezione civile parlavano di soli 35 millimetri di neve per la giornata di ieri. Ha ribattuto Gabrielli: il sindaco, ha osservato, aveva pienamente compreso le previsioni meteo per Roma. Intanto, ora si teme il gelo nella Capitale ed un'ordinanza del primo cittadino ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici per lunedì. I romani, inoltre - ha ordinato - dovranno tenere sgombri dalla neve i marciapiedi davanti alle proprie case, condomini o esercizi commerciali per una larghezza di due metri, durante e dopo le nevicate, dalle ore 8 alle 20.
MONTI, SI DEVE FAR MOLTO DI PIU' - E dalla Germania si è fatto sentire il premier. "Nessuna nazione al mondo - ha detto Monti - per quanto forte e organizzata, è al riparo da questi eventi naturali. Ma - ha aggiunto - credo che si possa e si debba fare di più, molto di più: ci sono strutture italiane, a cominciare dalla Protezione civile, fortemente impegnate in questo". Da parte sua il ministro Cancellieri a assicurato "il massimo sforzo di tutte le strutture e del personale del Viminale per cercare di alleviare, per quanto possibile, i disagi ai cittadini". Ed ha invitato questi ultimi a "non usare l'auto e cercare di non uscire".
NEVICA A MILANO E IN LOMBARDIA - A Milano e in molte altre zone della Lombardia, questa mattina è iniziato a nevicare. Per ora le strade sono pulite e non è segnalato alcun tipo di problema anche perché, essendo domenica, il traffico è scarso ovunque. Se la nevicata dovesse continuare con l'intensità di quest'ultima ora, ci potrebbero però essere problemi nel pomeriggio per la partita di campionato Milan-Napoli.
NEVE AD ANCONA E NELLE MARCHE, EMERGENZE E DISAGI - Terzo giorno consecutivo di nevicate ad Ancona, un record per la città, dove si circola a fatica e molti bar e edicole stamani non hanno aperto. Neve, tanta, anche nel resto delle Marche, con varie frazioni ancora isolate nel Montefeltro e nel Fabrianese, e un migliaio di abitazioni senza luce elettrica in provincia di Pesaro Urbino. Mezzi spartineve e spargisale sono all'opera lungo l'A14, vietata al transito di tir sopra le 7,5 tonnellate. Per percorrere la Salaria Ascoli-Roma e i valichi è obbligatorio montare pneumatici termici o catene. Chiuso anche oggi l'aeroporto di Falconara marittima. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere piante e rami caduti, o raggiungere, anche a piedi, le famiglie rimaste bloccate dalla neve e portare viveri e soccorsi.
NEVICA IN ROMAGNA, APERTO AEROPORTO BOLOGNA - Nevica anche questa mattina in Romagna, mentre in Emilia le precipitazioni sono assenti o cade nevischio. E' il quadro fornito alle 9 dalla centrale operativa della Polstrada di Bologna. In particolare la neve è segnalata in A14 tra Faenza (Ravenna) e il Riminese, nevischio sul tratto appenninico dell'Autosole fra Rioveggio e Barberino di Mugello. L'uscita di Cesena nord sulla A14 è ancora chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Sull'A15 Parma-La Spezia, in previsione di una nuova nevicata, i mezzi spargisale e spartineve sono pronti a intervenire dall'interconnessione con la A1 a Pontremoli. L'aeroporto 'Guglielmo Marconi' di Bologna è aperto e - fa sapere via web la direzione dello scalo ai viaggiatori - i voli al momento sono per la maggior parte regolari, anche se con alcuni ritardi e la cancellazione del volo per Francoforte previsto alle 6.20. Alla stazione centrale di Bologna, il ritardo maggiore segnalato dal tabellone alle 9 era di 118 minuti, per un convoglio regionale proveniente da Rimini.
RECORD FREDDO NELL'ASTIGIANO, -21.6 - Il record di freddo nelle zone di pianura e collinari del Piemonte è stato raggiunto nell'astigiano a Castell'Alfero, dove la scorsa notte la minima é scesa a -21.6, due gradi in meno del primato di ieri, -19.7 a Villanova Solaro (Cuneo). Lo rende noto l'Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale). Castell'Alfero è un paese a 235 metri di altitudine. A Torino la minima registrata è stata -10. Il capoluogo più freddo della regione è stato Vercelli, -17.3, seguito da Asti, -16.4.
IN VALLE ANIENE MANCANO SCORTE ALIMENTARI - L'emergenza neve comincia a far mancare anche le scorte alimentari nei Comuni della Valle Aniene, in provincia di Roma. In diversi paesi, tra quelli più colpiti dall'emergenza neve, già non si trovano più latte, pane e pasta. La situazione si sta facendo preoccupante soprattutto a Rocca Santo Stefano: il paese è isolato e non arrivano i rifornimenti alimentari. "Con la forte nevicata - spiega il sindaco Sandro Runieri - c'é stata una corsa per accaparrarsi le scorte alimentari e ora nelle attività commerciali cominciano a mancare prodotti di prima necessità. Bisogna subito ripristinare i collegamenti viari altrimenti la situazione, già piuttosto critica, è destinata a peggiorare". Le scorte alimentari cominciano a mancare anche in altri comuni dove già da giorni sono bloccate le consegne. L'Alta Valle Aniene è sommersa da una coltre bianca che oscilla tra i 70 e 100 cm e la nevicata ha messo in ginocchio gran parte del comprensorio. Il piano antineve non ha funzionato e infuriano le polemiche con paesi isolati e altri semi paralizzati. Il sindaco di Rocca Santo Stefano chiede le dimissioni del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti contestando l'ente provinciale per i mancati interventi di pulizia delle strade. Intanto non c'é soluzione al black out di energia elettrica, giunto al terzo giorno consecutivo, con migliaia di abitanti costretti al buio e al gelo.
NEVE SU CIMA E OBBLIGO CATENE SU VESUVIO - Neve solo sulla cima del Vesuvio e temperatura fredda tra Napoli e provincia. Le piogge della giornata di ieri hanno ceduto, questa mattina, il posto ad un timido sole; di conseguenza, la neve abbondante che ieri ricopriva gran parte della superficie del Vesuvio si è sciolta quasi completamente. Al momento la Protezione Civile di Ercolano (Napoli) fa sapere che resta l'obbligo per gli automobilisti diretti al sentiero del Gran Cono di montare la catene alle ruote dei veicoli.
VAL D'AOSTA: TEMPERATURE ANCORA GIU', COGNE A -21 - Cielo sereno e temperature artiche anche oggi in Val d'Aosta: in base alle rilevazioni dell'ufficio meteorologico regionale, la notte scorsa ad Aosta la temperatura è scesa fino a -12°, mentre all'aeroporto di Saint Christophe è arrivata a -15°. A Punta Hellbronner (3.462 metri, massiccio del Monte Bianco) sono stati registrati -22°, a Cime Bianche (3.100 metri, Monte Cervino) -21°. Tra le principali località turistiche valdostane, a Courmayeur le temperature sono scese a -16° e a Cogne a -21°. Complessivamente rispetto a ieri c'è stato un calo di 1° tra i 3.000 metri e il fondo valle su tutto il territorio regionale. Secondo le previsioni dell'ufficio meteorologico regionale, le temperature torneranno a salire a partire dalla metà della prossima settimana.
I MORTI - Freddo, valanghe, crolli: otto le vittime in questo sabato sotto zero. Due - Anna Maria Di Cristo, 46 anni, nell'avellinese e Domenico Martino, 62 anni - sono rimasti uccisi sotto una serra ed un capannone crollati per il peso della neve caduta. Due scialpinisti, Hubert Leitgeb di 46 anni e suo cognato Lorenz Keim di 43, sono rimasti travolti da una valanga caduta a Passo Stalle, in Alta Val Pusteria, al confine con l'Austria. Nell'aquilano un 34enne è morto nella propria auto a causa dell'esalazione di monossido di carbonio, dopo essersi addormentato senza poter uscire per le condizioni meteo proibitive. Un altro uomo, Carmelo Renzi, 68 anni, è stato trovato senza vita nella propria auto parcheggiata nella piazza di un paese nell'isernino. Infine, altre due morti che potrebbero essere state causate dal gelo: una clochard di 48 anni, ucraina, trovata in una baracca ad Ostia (Roma) avvolta in un sacco a pelo ed un uomo di origine tedesca rinvenuto all'esterno della rocca medievale di Castiglione del Lago (Pg).
ODISSEA IN TRENO - Gravi disagi per i passeggeri dei treni. Drammatica, in particolare, l'avventura delle centinaia di persone a bordo di due convogli, entrambi partiti da Roma e diretti a Pescara, fermi da ieri pomeriggio, uno a Tivoli (Roma) e l'altro a Carsoli (L'Aquila). Quest'ultimo, con 190 passeggeri che hanno passato la notte al gelo sul treno, in serata è ripartito dopo ben 25 ore di stop. Sul regionale bloccato a Tivoli viaggiano oltre cento persone, tra cui una donna incinta. "Chiederemo i danni a Trenitalia, a Tivoli si sono comportati in una maniera vergognosa", ha detto il sindaco del Comune, Sandro Gallotti. E le associazioni dei consumatori hanno presentato un esposto contro la società ferroviaria con la richiesta di risarcimento "per i gravissimi danni subiti".
AUTOMOBILISTI BLOCCATI, INCIDENTE TRAGHETTO - Problemi anche sulle strade, specie in Abruzzo, dove sono state più abbondanti le nevicate, fino ad oltre due metri. La Polstrada ha invitato gli automobilisti ed i tir a non mettersi in viaggio verso le regioni del centro Italia. Sulla A24 Roma-L'Aquila centinaia di persone, su numerosi pullman, sono rimaste bloccate, insieme a moltissimi automobilisti. C'é chi ha dormito sui banchi di una scuola di montagna e chi si è appisolato su una sedia, all'interno del Municipio di Carsoli e chi, invece, è stato costretto a passare la notte in una galleria autostradale. Infine, nella notte, il traghetto Sharden Della Tirrenia, in partenza da Civitavecchia diretto ad Olbia, ha urtato la banchina del porto laziale. Risultato: uno squarcio di 30 metri e lo spettro della Costa Concordia. Illesi, comunque, i 160 passeggeri. La Guardia costiera ha aperto un'inchiesta.
A ROMA SCONTRO ALEMANNO-GABRIELLI - A Roma, oltre alla neve, sono fioccate anche le polemiche. La Capitale è finita nel caos per l'inconsueta coltre bianca caduta (fino a 40 cm) ed il sindaco Gianni Alemanno ha puntato il dito contro la Protezione civile ed ha auspicato una commissione d'inchiesta "perché non c'é un servizio previsioni adeguato" e perché l'evento è stato "largamente minimizzato". Una questione di centimetri: Alemanno ha spiegato che i dati diramati dalla Protezione civile parlavano di soli 35 millimetri di neve per la giornata di ieri. Ha ribattuto Gabrielli: il sindaco, ha osservato, aveva pienamente compreso le previsioni meteo per Roma. Intanto, ora si teme il gelo nella Capitale ed un'ordinanza del primo cittadino ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici per lunedì. I romani, inoltre - ha ordinato - dovranno tenere sgombri dalla neve i marciapiedi davanti alle proprie case, condomini o esercizi commerciali per una larghezza di due metri, durante e dopo le nevicate, dalle ore 8 alle 20.
MONTI, SI DEVE FAR MOLTO DI PIU' - E dalla Germania si è fatto sentire il premier. "Nessuna nazione al mondo - ha detto Monti - per quanto forte e organizzata, è al riparo da questi eventi naturali. Ma - ha aggiunto - credo che si possa e si debba fare di più, molto di più: ci sono strutture italiane, a cominciare dalla Protezione civile, fortemente impegnate in questo". Da parte sua il ministro Cancellieri a assicurato "il massimo sforzo di tutte le strutture e del personale del Viminale per cercare di alleviare, per quanto possibile, i disagi ai cittadini". Ed ha invitato questi ultimi a "non usare l'auto e cercare di non uscire".
sabato 4 febbraio 2012
Il freddo fa tre vittime nel centro Italia
(Agenzia ANSA)
Neve killer, tre morti nell'Italia centrale
ROMA - Ancora forti disagi in Italia, soprattutto in Abruzzo e Molise, oltre che nella capitale, a causa delle abbondanti nevicate. Il paese è in gran parte sotto il gelo e ora c'é il rischio ghiaccio. Le maggiori difficoltà al momento riguardano la circolazione sulle autostrade e sulla rete ferroviaria. E' ancora emergenza a Roma, dove per i disagi subiti dai cittadini è in corso una polemica tra il sindaco Alemanno e il capo della Protezione civile Gabrielli. Il Viminale ha lanciato, anche oggi, l'invito ad automobilisti e tir di evitare di viaggiare nelle regioni del Centro. Un treno, con circa 150 persone, è bloccato alla stazione di Carsoli dalle 17 di ieri. Un altro centinaio, tra cui anziani, bambini ed una donna incinta, sono bloccate da 17 ore sul treno regionale Roma-Pescara, fermo dalle 17.30 di ieri nella stazione di Tivoli, in provincia di Roma. Notte al gelo, nel Casertano, per 15 passeggeri, tra i quali anche una signora disabile, per un treno partito da Napoli e diretto a Campobasso alle 17 di ieri. Continua il black out elettrico in alcuni diversi paese dell'alta Valle Aniene: migliaia di abitanti sono al buio da ieri.
Contrade isolate anche nell' Avellinese dove in alcuni punti la neve ha raggiunto i 70 centimetri. In Molise la neve ha continuato a cadere per tutta la notte: a Campobasso si sfiora il mezzo metro; continuano a lavorare i mezzi spartineve, ma la circolazione è paralizzata, le gomme termiche infatti in alcuni punti non bastano per riuscire a spostarsi. Bufera di neve su Ancona; nelle Marche ci sono zone con cumoli che arrivano fino ai 2 metri. L'aeroporto di Falconara è chiuso, forti rallentamenti sulla A14. Nell'Urbinate è in arrivo l'esercito per via della neve che ha raggiunto i 2,5 metri di neve. Le nevicate hanno costretto la chiusura delle autostrade A25 Roma-Pescara e A24 L'Aquila-Teramo; chiusa anche la barriera Aurelia nord per ghiaccio sulla A12. In altre tratte, la circolazione è problematica e rallentata. Sul tratto toscano e quello bolognese dell'E45 sono interdetti al traffico causa forte nevicata in atto.
Fra l'altro, è stato chiuso alla circolazione il raccordo autostradale Salerno-Avellino. Temperature in calo nelle ultime ore e neve sull'A3 al valico di Campotenese in Calabria. E' stata ripristinata sulla A1 Milano-Napoli la circolazione ai mezzi pesanti sull'intera tratta tra San Vittore e Caianello, dopo la caduta di un cavo dell'alta tensione. Freddo e gelo in Umbria (-4 a Perugia) dove in nottata è stato chiuso il raccordo Terni-Orte a causa di alcuni mezzi pesanti che si sono intraversati. A Fiumicino si registra la cancellazione di diversi voli. Al nord resta una temperatura polare. Milano il termometro è arrivato a -9, a Livigno -24; fino a -20 gradi in Valle d'Aosta. La bora a Trieste ha raggiunto i 130 km/h. In Emilia Romagna dopo qualche ora di tregua, ha ripreso a nevicare pressoché su tutta la regione dove nelle ultime 72 ore sono caduti anche oltre 70 centimetri di neve. Ma la situazione, spiega la Polstrada, non crea ancora particolari disagi al traffico, per altro molto limitato. Neve in mattinata anche al centro di Napoli. Gli oltre 22 passeggeri della nave Tirrenia, Civitavecchia-Olbia, e che a causa del forte vento ha urtato in banchina riportando un lungo squarcio, arriveranno in giornata con altre due navi.
160.000 SENZA ELETTRICITA' IN 4 REGIONI - Sono circa 160.000 le utenze fuori servizio nel Centro-Sud Italia su 5,7 milioni di forniture gestite da Enel nelle Regioni Lazio,Abruzzo,Molise,Campania. Lo afferma l'Enel che evidenza come la società al lavoro con 1000 uomini a presidio di oltre 200.000 chilometri di rete elettrica in media e bassa tensione interessata dal maltempo.
VALANGA IN VAL PUSTERIA, UCCISI 2 SCIALPINISTI - Due scialpinisti sono rimasti uccisi, travolti da una valanga caduta poco prima delle 15 a Passo Stalle, in Alta Val Pusteria, al confine con l'Austria. I loro corpi sono stati recuperati dai soccorritori. Sono ancora in corso le ricerche, poiché si teme che altri escursionisti possano trovarsi sotto la neve. Sul posto sono intervenute le squadre del soccorso alpino di Anterselva e gli elicotteri della protezione civile e dell'Aiut Alpin Dolomites.
SENZATETTO TROVATO MORTO IN UMBRIA - Un uomo di origine tedesca è stata trovato morto stamani nelle vicinanze della rocca medievale di Castiglione del Lago, località sulle rive del Trasimeno: l'ipotesi che il medico legale sta vagliando é che l'uomo, conosciuto nella città umbra, possa essere morto per assideramento a causa del freddo. Sul luogo dove il senzatetto tedesco (che dovrebbe avere intorno ai 60 anni) è stato trovato morto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Castiglione del Lago. Da fonti della Caritas si è appreso che in passato all'uomo era stata offerta l'accoglienza dell'associazione, offerta che però il 60enne tedesco non aveva accettato. Le aree critiche al momento sono: Frosinone, i comuni a nord di Roma (Sacrofano, Riano, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Campagnano). Sempre nella provincia di Roma Tivoli, poi Isernia, L'Aquila, Chieti, Pescara, Benevento, Caserta, Avellino. Su tutte le altre province e Comuni - spiega l'Enel - il servizio è al momento regolare. "Sono 100 gli operatori al lavoro al Servizio Segnalazione Guasti e ai Centri Operativi di Viterbo, Latina, L'Aquila, Campobasso, Napoli e Salerno, in contatto con la Control Room nazionale - spiega la società - che sta gestendo l'emergenza in coordinamento con la Task Force Operativa della Regione Lazio e in collaborazione con la Protezione Civile e le istituzioni locali". A rendere difficile il lavoro dei tecnici - spiegano all'Enel - sono in particolare le difficoltà che si incontrano a raggiungere alcune zone. "In lieve miglioramento nelle ultimissime ore anche la viabilità secondaria, grazie al piano varato con le Prefetture, la Protezione Civile, la Regione Lazio e la Provincia di Roma - spiega l'Enel - Questo consentirà nelle prossime ore, attraverso mezzi speciali, di aprire i varchi utili a raggiungere le linee elettriche più isolate, interrotte dalla caduta degli alberi e poste in aree impervie". Enel sta mettendo a disposizione delle forze in campo anche 80 gruppi elettrogeni che garantiscono, tra l'altro, la continuità del servizio di utenze sensibili come gli ospedali. Dalle prime ore del mattino di ieri le Squadre hanno effettuato oltre 2.100 interventi sulle linee elettriche. Il Servizio Segnalazione Guasti ha gestito dal pomeriggio di ieri 32.000 chiamate di richiesta di assistenza e intervento al numero verde 803 500, sempre attivo.
SERRA CROLLA PER NEVE, MUORE SCHIACCIATA - Una donna di 46 anni è morta in provincia di Avellino schiacciata sotto il peso della tettoia di una serra crollata a causa del peso della neve. E' accaduto a Pietradefusi, comune a venti chilometri da Avellino. La vittima, proprietaria della serra, è morta sul colpo. Sul posto si sono recati i carabinieri di Mirabella Eclano. E' morta sul colpo, travolta dalla pesante struttura in alluminio crollata sotto il peso della neve: non c'é stato nulla da fare per la 46enne, proprietaria di una serra per la coltivazione di fiori a Pietradefusi, in provincia di Avellino, che stamattina intorno alle 10.15 si era recata all'interno della struttura anche per verificarne la stabilità dopo le abbondanti nevicate che da due giorni stanno interessando l'Irpinia. Vigili del fuoco e carabinieri superando molte difficoltà sono riusciti a raggiungere il luogo della tragedia, una zona rurale distante alcuni chilometri dal centro abitato. I soccorritori hanno avviato le operazioni per rimuovere la struttura che è interamente collassata a causa del peso della neve per recuperare il corpo della donna. I carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano (Avellino) hanno trasmesso un fascicolo alla Procura di Benevento, competente per territorio, che coordina le indagini.
GIOVANE MORTO NELL'AQUILANO - Un giovane di 34 anni originario del comune di Barete (L'Aquila) è morto la scorsa notte per il maltempo. L'uomo si era addormentato dentro la propria autovettura, impossibilitato a uscire per le condizioni proibitive, e ha perso la vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio.
UN UOMO TROVATO MORTO IN AUTO IN MOLISE - Un uomo è stato trovato morto nella sua auto parcheggiata in piazza a Sant'Agapito (Isernia). Secondo quanto si è appreso a richiamare l'attenzione dei passanti è stato lo stereo acceso dell'auto a insospettire. Sono intervenuti i medici del 118, ma non c'era più nulla da fare.
VIGILI FUOCO, 2.300 INTERVENTI NELLE ULTIME 24 ORE - Nelle ultime 24 ore sono state 2.300 le operazioni di soccorso effettuate in tutta Italia dai vigili del fuoco, che hanno potenziato il dispositivo di soccorso anche con il richiamo in servizio di personale in turno libero. Migliaia le richieste di aiuto arrivate alle sale operative del 115. In particolare, nella notte 112 persone, tra cui una decina di bambini, rimaste bloccate nelle proprie auto sono state raggiunte sulla SS82 del Liri a Balzorano (L'Aquila) e sono state salvate grazie a due distinte operazioni di soccorso conclusesi con un mezzo speciale cingolato denominato "bruco". In Abruzzo, risultano tuttora isolati numerosi centri urbani. Un elicottero del Nucleo dei vigili del fuoco di Pescara è attualmente impegnato nel trasporto sanitario di un dializzato, intervento necessario a causa della interruzione di gran parte della rete viaria nell'entroterra abruzzese. Resta difficile la situazione nel Lazio (451 interventi), Emilia Romagna (425 interventi) e Marche (394 interventi).
MONTA PROTESTA ALL'AQUILA, STRADE NON PERCORRIBILI - L'Aquila ed i centri del suo ampio circondario sono sepolti dalla neve: la stragrande maggioranza delle persone è bloccata in casa senza avere una prospettiva di quando potranno uscire considerando che le strade non sono percorribili perché ancora ricoperti da una copiosa coltre di neve. Sono pochissimi, oltre agli addetti ai soccorsi - presenti in un numero insufficiente secondo i cittadini - coloro che si avventurano. Si può circolare sia pure con grandi difficoltà, solo con mezzi equipaggiati per la neve e con auto con le catene. Sotto accusa le istituzione preposte alle emergenze. Da stamani sta montando la protesta contro il mancato passaggio dei mezzi spartineve del Comune e della Provincia dell'Aquila e per il fatto che quando sono passati non hanno sparso sale. Le polemiche sono riferite soprattutto alla disorganizzazione della macchina degli interventi. Molti cittadini protestano perché i numeri delle emergenze non funzionano oppure non rispondono alle chiamate ancora e rispondono con il nastro "errore chiamata".
Proprio per questa situazione molti cittadini chiedono aiuto via e-mail inviando sos agli organi di informazione. Denunce arrivano da tutti gli insediamenti del progetto Case per il fatto che da ieri non passano mezzi antineve e spargisale. Un imprenditore, Luciano Ciancarella, che tra l'altro si occupa del noleggio di mezzi edili e stradali, è bloccato dalla neve nella sua casa di Cansatessa, quartiere del Comune dell' Aquila: con una mail ha chiesto aiuto a nome di circa 200 famiglie inviando una mail nella quale sottolinea che "siamo completamente bloccati dalla neve qui a Cansatessa da più di 20 ore, chiediamo invano soccorsi. Non possiamo nemmeno aprire i cancelli. Occorre che passino gli spazzaneve. Tutto l'abitato è isolato. Completamente. Vedi se puoi aiutarci". Raggiunto al telefono Ciancarella ha spiegato di aver telefonato senza successo a tutte le istituzioni. "Tra le altre cose i vari enti e anche le autostrade mi chiedono mezzi e assistenza, ma se non posso uscire di casa e andare nella mia sede, come posso fare a mettermi a disposizione?".
Decine di persone abitanti nel progetto case di Bazzano, una delle new town più grandi costruite dopo il terremoto per far fronte all'emergenza abitativa, sono uscite di case e stanno lavorando per liberare la strada dalla neve al fine di permettere alle auto con catene di uscire per far fronte alle necessità più urgenti. I cittadini del quartiere sono inviperiti per il fatto che non sono passati i mezzi pubblici per allentare la morsa della neve, determinando di fatto l'isolamento dell'insediamento nel quali abitano persone già provate dal terremoto in quanto da quasi tre anni sono fuori dalle loro case gravemente danneggiate dal sisma. "Uomini, donne e bambini hanno deciso di impegnarsi sostituendosi al pubblico per pulire la strada - ha spiegato un cittadino - ci hanno abbandonati, è uno scandalo. Mi domando: se non sanno gestire una sia pure importante precipitazione nevosa, come fanno ad affrontare l'emergenza terremoto". Il disagio del progetto Case di Bazzano rispecchia la situazione della maggior parte degli altri insediamenti sorti dopo il terremoto; non c'é new town da dove non ci sono polemiche per l'assenza di interventi e per l'assenza di assistenza alla popolazione da parte degli enti, soprattutto il Comune e la Provincia dell'Aquila. Intanto, all'Aquila ha smesso di nevicare ma si tratta di una notizia positiva isolata perché la città é bloccata per la grande quantità di neve sulle strade.
RINVIATA BRESCIA-TORINO - E' ufficiale il rinvio di Brescia-Torino. Questa mattina dopo un nuovo sopralluogo, il Gos ha dichiarato l'inagibilità dell'impianto. Non è ancora stata stabilita la data del recupero, ma l'ipotesi più probabile è quella che si giochi il 25 febbraio, giorno in cui la Serie B osserverà la sosta.
Neve killer, tre morti nell'Italia centrale
ROMA - Ancora forti disagi in Italia, soprattutto in Abruzzo e Molise, oltre che nella capitale, a causa delle abbondanti nevicate. Il paese è in gran parte sotto il gelo e ora c'é il rischio ghiaccio. Le maggiori difficoltà al momento riguardano la circolazione sulle autostrade e sulla rete ferroviaria. E' ancora emergenza a Roma, dove per i disagi subiti dai cittadini è in corso una polemica tra il sindaco Alemanno e il capo della Protezione civile Gabrielli. Il Viminale ha lanciato, anche oggi, l'invito ad automobilisti e tir di evitare di viaggiare nelle regioni del Centro. Un treno, con circa 150 persone, è bloccato alla stazione di Carsoli dalle 17 di ieri. Un altro centinaio, tra cui anziani, bambini ed una donna incinta, sono bloccate da 17 ore sul treno regionale Roma-Pescara, fermo dalle 17.30 di ieri nella stazione di Tivoli, in provincia di Roma. Notte al gelo, nel Casertano, per 15 passeggeri, tra i quali anche una signora disabile, per un treno partito da Napoli e diretto a Campobasso alle 17 di ieri. Continua il black out elettrico in alcuni diversi paese dell'alta Valle Aniene: migliaia di abitanti sono al buio da ieri.
Contrade isolate anche nell' Avellinese dove in alcuni punti la neve ha raggiunto i 70 centimetri. In Molise la neve ha continuato a cadere per tutta la notte: a Campobasso si sfiora il mezzo metro; continuano a lavorare i mezzi spartineve, ma la circolazione è paralizzata, le gomme termiche infatti in alcuni punti non bastano per riuscire a spostarsi. Bufera di neve su Ancona; nelle Marche ci sono zone con cumoli che arrivano fino ai 2 metri. L'aeroporto di Falconara è chiuso, forti rallentamenti sulla A14. Nell'Urbinate è in arrivo l'esercito per via della neve che ha raggiunto i 2,5 metri di neve. Le nevicate hanno costretto la chiusura delle autostrade A25 Roma-Pescara e A24 L'Aquila-Teramo; chiusa anche la barriera Aurelia nord per ghiaccio sulla A12. In altre tratte, la circolazione è problematica e rallentata. Sul tratto toscano e quello bolognese dell'E45 sono interdetti al traffico causa forte nevicata in atto.
Fra l'altro, è stato chiuso alla circolazione il raccordo autostradale Salerno-Avellino. Temperature in calo nelle ultime ore e neve sull'A3 al valico di Campotenese in Calabria. E' stata ripristinata sulla A1 Milano-Napoli la circolazione ai mezzi pesanti sull'intera tratta tra San Vittore e Caianello, dopo la caduta di un cavo dell'alta tensione. Freddo e gelo in Umbria (-4 a Perugia) dove in nottata è stato chiuso il raccordo Terni-Orte a causa di alcuni mezzi pesanti che si sono intraversati. A Fiumicino si registra la cancellazione di diversi voli. Al nord resta una temperatura polare. Milano il termometro è arrivato a -9, a Livigno -24; fino a -20 gradi in Valle d'Aosta. La bora a Trieste ha raggiunto i 130 km/h. In Emilia Romagna dopo qualche ora di tregua, ha ripreso a nevicare pressoché su tutta la regione dove nelle ultime 72 ore sono caduti anche oltre 70 centimetri di neve. Ma la situazione, spiega la Polstrada, non crea ancora particolari disagi al traffico, per altro molto limitato. Neve in mattinata anche al centro di Napoli. Gli oltre 22 passeggeri della nave Tirrenia, Civitavecchia-Olbia, e che a causa del forte vento ha urtato in banchina riportando un lungo squarcio, arriveranno in giornata con altre due navi.
160.000 SENZA ELETTRICITA' IN 4 REGIONI - Sono circa 160.000 le utenze fuori servizio nel Centro-Sud Italia su 5,7 milioni di forniture gestite da Enel nelle Regioni Lazio,Abruzzo,Molise,Campania. Lo afferma l'Enel che evidenza come la società al lavoro con 1000 uomini a presidio di oltre 200.000 chilometri di rete elettrica in media e bassa tensione interessata dal maltempo.
VALANGA IN VAL PUSTERIA, UCCISI 2 SCIALPINISTI - Due scialpinisti sono rimasti uccisi, travolti da una valanga caduta poco prima delle 15 a Passo Stalle, in Alta Val Pusteria, al confine con l'Austria. I loro corpi sono stati recuperati dai soccorritori. Sono ancora in corso le ricerche, poiché si teme che altri escursionisti possano trovarsi sotto la neve. Sul posto sono intervenute le squadre del soccorso alpino di Anterselva e gli elicotteri della protezione civile e dell'Aiut Alpin Dolomites.
SENZATETTO TROVATO MORTO IN UMBRIA - Un uomo di origine tedesca è stata trovato morto stamani nelle vicinanze della rocca medievale di Castiglione del Lago, località sulle rive del Trasimeno: l'ipotesi che il medico legale sta vagliando é che l'uomo, conosciuto nella città umbra, possa essere morto per assideramento a causa del freddo. Sul luogo dove il senzatetto tedesco (che dovrebbe avere intorno ai 60 anni) è stato trovato morto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Castiglione del Lago. Da fonti della Caritas si è appreso che in passato all'uomo era stata offerta l'accoglienza dell'associazione, offerta che però il 60enne tedesco non aveva accettato. Le aree critiche al momento sono: Frosinone, i comuni a nord di Roma (Sacrofano, Riano, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Campagnano). Sempre nella provincia di Roma Tivoli, poi Isernia, L'Aquila, Chieti, Pescara, Benevento, Caserta, Avellino. Su tutte le altre province e Comuni - spiega l'Enel - il servizio è al momento regolare. "Sono 100 gli operatori al lavoro al Servizio Segnalazione Guasti e ai Centri Operativi di Viterbo, Latina, L'Aquila, Campobasso, Napoli e Salerno, in contatto con la Control Room nazionale - spiega la società - che sta gestendo l'emergenza in coordinamento con la Task Force Operativa della Regione Lazio e in collaborazione con la Protezione Civile e le istituzioni locali". A rendere difficile il lavoro dei tecnici - spiegano all'Enel - sono in particolare le difficoltà che si incontrano a raggiungere alcune zone. "In lieve miglioramento nelle ultimissime ore anche la viabilità secondaria, grazie al piano varato con le Prefetture, la Protezione Civile, la Regione Lazio e la Provincia di Roma - spiega l'Enel - Questo consentirà nelle prossime ore, attraverso mezzi speciali, di aprire i varchi utili a raggiungere le linee elettriche più isolate, interrotte dalla caduta degli alberi e poste in aree impervie". Enel sta mettendo a disposizione delle forze in campo anche 80 gruppi elettrogeni che garantiscono, tra l'altro, la continuità del servizio di utenze sensibili come gli ospedali. Dalle prime ore del mattino di ieri le Squadre hanno effettuato oltre 2.100 interventi sulle linee elettriche. Il Servizio Segnalazione Guasti ha gestito dal pomeriggio di ieri 32.000 chiamate di richiesta di assistenza e intervento al numero verde 803 500, sempre attivo.
SERRA CROLLA PER NEVE, MUORE SCHIACCIATA - Una donna di 46 anni è morta in provincia di Avellino schiacciata sotto il peso della tettoia di una serra crollata a causa del peso della neve. E' accaduto a Pietradefusi, comune a venti chilometri da Avellino. La vittima, proprietaria della serra, è morta sul colpo. Sul posto si sono recati i carabinieri di Mirabella Eclano. E' morta sul colpo, travolta dalla pesante struttura in alluminio crollata sotto il peso della neve: non c'é stato nulla da fare per la 46enne, proprietaria di una serra per la coltivazione di fiori a Pietradefusi, in provincia di Avellino, che stamattina intorno alle 10.15 si era recata all'interno della struttura anche per verificarne la stabilità dopo le abbondanti nevicate che da due giorni stanno interessando l'Irpinia. Vigili del fuoco e carabinieri superando molte difficoltà sono riusciti a raggiungere il luogo della tragedia, una zona rurale distante alcuni chilometri dal centro abitato. I soccorritori hanno avviato le operazioni per rimuovere la struttura che è interamente collassata a causa del peso della neve per recuperare il corpo della donna. I carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano (Avellino) hanno trasmesso un fascicolo alla Procura di Benevento, competente per territorio, che coordina le indagini.
GIOVANE MORTO NELL'AQUILANO - Un giovane di 34 anni originario del comune di Barete (L'Aquila) è morto la scorsa notte per il maltempo. L'uomo si era addormentato dentro la propria autovettura, impossibilitato a uscire per le condizioni proibitive, e ha perso la vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio.
UN UOMO TROVATO MORTO IN AUTO IN MOLISE - Un uomo è stato trovato morto nella sua auto parcheggiata in piazza a Sant'Agapito (Isernia). Secondo quanto si è appreso a richiamare l'attenzione dei passanti è stato lo stereo acceso dell'auto a insospettire. Sono intervenuti i medici del 118, ma non c'era più nulla da fare.
VIGILI FUOCO, 2.300 INTERVENTI NELLE ULTIME 24 ORE - Nelle ultime 24 ore sono state 2.300 le operazioni di soccorso effettuate in tutta Italia dai vigili del fuoco, che hanno potenziato il dispositivo di soccorso anche con il richiamo in servizio di personale in turno libero. Migliaia le richieste di aiuto arrivate alle sale operative del 115. In particolare, nella notte 112 persone, tra cui una decina di bambini, rimaste bloccate nelle proprie auto sono state raggiunte sulla SS82 del Liri a Balzorano (L'Aquila) e sono state salvate grazie a due distinte operazioni di soccorso conclusesi con un mezzo speciale cingolato denominato "bruco". In Abruzzo, risultano tuttora isolati numerosi centri urbani. Un elicottero del Nucleo dei vigili del fuoco di Pescara è attualmente impegnato nel trasporto sanitario di un dializzato, intervento necessario a causa della interruzione di gran parte della rete viaria nell'entroterra abruzzese. Resta difficile la situazione nel Lazio (451 interventi), Emilia Romagna (425 interventi) e Marche (394 interventi).
MONTA PROTESTA ALL'AQUILA, STRADE NON PERCORRIBILI - L'Aquila ed i centri del suo ampio circondario sono sepolti dalla neve: la stragrande maggioranza delle persone è bloccata in casa senza avere una prospettiva di quando potranno uscire considerando che le strade non sono percorribili perché ancora ricoperti da una copiosa coltre di neve. Sono pochissimi, oltre agli addetti ai soccorsi - presenti in un numero insufficiente secondo i cittadini - coloro che si avventurano. Si può circolare sia pure con grandi difficoltà, solo con mezzi equipaggiati per la neve e con auto con le catene. Sotto accusa le istituzione preposte alle emergenze. Da stamani sta montando la protesta contro il mancato passaggio dei mezzi spartineve del Comune e della Provincia dell'Aquila e per il fatto che quando sono passati non hanno sparso sale. Le polemiche sono riferite soprattutto alla disorganizzazione della macchina degli interventi. Molti cittadini protestano perché i numeri delle emergenze non funzionano oppure non rispondono alle chiamate ancora e rispondono con il nastro "errore chiamata".
Proprio per questa situazione molti cittadini chiedono aiuto via e-mail inviando sos agli organi di informazione. Denunce arrivano da tutti gli insediamenti del progetto Case per il fatto che da ieri non passano mezzi antineve e spargisale. Un imprenditore, Luciano Ciancarella, che tra l'altro si occupa del noleggio di mezzi edili e stradali, è bloccato dalla neve nella sua casa di Cansatessa, quartiere del Comune dell' Aquila: con una mail ha chiesto aiuto a nome di circa 200 famiglie inviando una mail nella quale sottolinea che "siamo completamente bloccati dalla neve qui a Cansatessa da più di 20 ore, chiediamo invano soccorsi. Non possiamo nemmeno aprire i cancelli. Occorre che passino gli spazzaneve. Tutto l'abitato è isolato. Completamente. Vedi se puoi aiutarci". Raggiunto al telefono Ciancarella ha spiegato di aver telefonato senza successo a tutte le istituzioni. "Tra le altre cose i vari enti e anche le autostrade mi chiedono mezzi e assistenza, ma se non posso uscire di casa e andare nella mia sede, come posso fare a mettermi a disposizione?".
Decine di persone abitanti nel progetto case di Bazzano, una delle new town più grandi costruite dopo il terremoto per far fronte all'emergenza abitativa, sono uscite di case e stanno lavorando per liberare la strada dalla neve al fine di permettere alle auto con catene di uscire per far fronte alle necessità più urgenti. I cittadini del quartiere sono inviperiti per il fatto che non sono passati i mezzi pubblici per allentare la morsa della neve, determinando di fatto l'isolamento dell'insediamento nel quali abitano persone già provate dal terremoto in quanto da quasi tre anni sono fuori dalle loro case gravemente danneggiate dal sisma. "Uomini, donne e bambini hanno deciso di impegnarsi sostituendosi al pubblico per pulire la strada - ha spiegato un cittadino - ci hanno abbandonati, è uno scandalo. Mi domando: se non sanno gestire una sia pure importante precipitazione nevosa, come fanno ad affrontare l'emergenza terremoto". Il disagio del progetto Case di Bazzano rispecchia la situazione della maggior parte degli altri insediamenti sorti dopo il terremoto; non c'é new town da dove non ci sono polemiche per l'assenza di interventi e per l'assenza di assistenza alla popolazione da parte degli enti, soprattutto il Comune e la Provincia dell'Aquila. Intanto, all'Aquila ha smesso di nevicare ma si tratta di una notizia positiva isolata perché la città é bloccata per la grande quantità di neve sulle strade.
RINVIATA BRESCIA-TORINO - E' ufficiale il rinvio di Brescia-Torino. Questa mattina dopo un nuovo sopralluogo, il Gos ha dichiarato l'inagibilità dell'impianto. Non è ancora stata stabilita la data del recupero, ma l'ipotesi più probabile è quella che si giochi il 25 febbraio, giorno in cui la Serie B osserverà la sosta.
venerdì 3 febbraio 2012
Mediterranea delle Acque segnala interruzioni idriche
Interruzioni idriche del 3 febbraio 2012 in Comune di Genova causa guasti dovuti al gelo
Si comunicano le riparazioni in corso in Comune di Genova per rotture alle tubazioni causa gelo: - Via Cadighiara: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio - Via Pisa (condotta ex Nicolay)la riparazione conclusa. - Scalinata Cellini: e' prevista una interruzione per riparazione condotta nel primo pomeriggio. Il servizio riprendera' regolarmente entro la serata. - Via Massuccone Mazzini: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio - Via Mura San Bernardino: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio - Via Coronata: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio Sara' cura della societa' comunicare nel corso della giornata ogni utile aggiornamento.
Si comunicano le riparazioni in corso in Comune di Genova per rotture alle tubazioni causa gelo: - Via Cadighiara: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio - Via Pisa (condotta ex Nicolay)la riparazione conclusa. - Scalinata Cellini: e' prevista una interruzione per riparazione condotta nel primo pomeriggio. Il servizio riprendera' regolarmente entro la serata. - Via Massuccone Mazzini: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio - Via Mura San Bernardino: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio - Via Coronata: i lavori sono in corso, tempo previsto ripristino nel primo pomeriggio Sara' cura della societa' comunicare nel corso della giornata ogni utile aggiornamento.
Le previsioni ARPAL per il weekend
Venerdì 3 febbraio 2012: gelate diffuse. Le temperature saranno in ulteriore diminuzione e si manterranno su valori negativi su tutta la regione tranne che su alcune località della costa nelle ore centrali della giornata. Dalla serata possibili spolverate di neve nell'interno di C e su E, con possibili locali sconfinamenti sulla costa. Venti forti da Nord, Nord-Est, con raffiche fino a burrasca o burrasca forte (80-90 km/h); possibile intensificazione delle raffiche in serata. Elevato disagio per freddo (windchill intorno a -20 °C nelle zone più esposte al vento).
Sabato 4 febbraio 2012: temperature in ulteriore diminuzione, con valori negativi su tutta la regione anche nelle ore centrali, gelate diffuse. Possibili deboli nevicate su E e nell'interno di C, con spolverate nell'interno delle altre zone e possibili sconfinamenti sulla costa, in particolare di B e C. Progressivo esaurimento tra il pomeriggio e la notte. Venti ancora forti da Nord con raffiche fino a burrasca forte (80-90 km/h), in parziale calo dal pomeriggio. Elevato disagio per freddo (windchill intorno a -20 °C nelle zone più esposte al vento).
Domenica 5 febbraio 2012: temperature stazionarie, su valori negativi per tutta la giornata su tutta la regione. Gelate diffuse e elevato disagio per freddo (windchill intorno ai -20 °C nelle zone più esposte al vento). Venti tra moderati e forti con locali raffiche fino a 50-60 km/h, in particolare tra Genova e Savona.
Tendenza: temperature ancora in generale negative anche Lunedì mattina, con minime in ulteriore diminuzione per l'assenza di copertura nuvolosa. Ancora gelate diffuse e probabile elevato disagio per freddo. Possibile iniziale lento aumento delle temperature a partire dal pomeriggio, anche se continueremo ad avere temperature molto al di sotto della media per gran parte della settimana. Bassa predicibilità dei fenomeni a mesoscala a medio termine, possibili deboli precipitazioni nevose nel corso di Martedì, seguire i prossimi aggiornamenti.
Sabato 4 febbraio 2012: temperature in ulteriore diminuzione, con valori negativi su tutta la regione anche nelle ore centrali, gelate diffuse. Possibili deboli nevicate su E e nell'interno di C, con spolverate nell'interno delle altre zone e possibili sconfinamenti sulla costa, in particolare di B e C. Progressivo esaurimento tra il pomeriggio e la notte. Venti ancora forti da Nord con raffiche fino a burrasca forte (80-90 km/h), in parziale calo dal pomeriggio. Elevato disagio per freddo (windchill intorno a -20 °C nelle zone più esposte al vento).
Domenica 5 febbraio 2012: temperature stazionarie, su valori negativi per tutta la giornata su tutta la regione. Gelate diffuse e elevato disagio per freddo (windchill intorno ai -20 °C nelle zone più esposte al vento). Venti tra moderati e forti con locali raffiche fino a 50-60 km/h, in particolare tra Genova e Savona.
Tendenza: temperature ancora in generale negative anche Lunedì mattina, con minime in ulteriore diminuzione per l'assenza di copertura nuvolosa. Ancora gelate diffuse e probabile elevato disagio per freddo. Possibile iniziale lento aumento delle temperature a partire dal pomeriggio, anche se continueremo ad avere temperature molto al di sotto della media per gran parte della settimana. Bassa predicibilità dei fenomeni a mesoscala a medio termine, possibili deboli precipitazioni nevose nel corso di Martedì, seguire i prossimi aggiornamenti.
giovedì 2 febbraio 2012
Trenitalia: elenco cancellazioni
Comunicato Trenitalia su cancellazioni per giovedì 2/2/2012
IC 612 Bari 5.10 Bologna 12.46 Cancellato
IC 613 Bologna 9.25 Bari 16.47 Cancellato
IC 621 Bologna 13.23 Lecce 22.12 Cancellato
Frecciargento 9483 Brescia 17.01 Roma 20.50 Cancellato
Frecciabianca 9818 Lecce 8.13 Milano 17.25 Cancellato
IC 622 Lecce 10.20 Bologna 19.13 Cancellato
Frecciarossa 9533 Malpensa 12.22 Milano 13.03 Cancellato
Frecciarossa 9559 Malpensa 19.22 Milano 20.03 Cancellato
Frecciarossa 9607 Milano 7.00 Napoli 11.30 Cancellato
Frecciarossa 9502 Milano 8.57 Malpensa 9.38 Cancellato
Frecciarossa 9623 Milano 11.00 Roma Termini 13.59 Cancellato
Frecciarossa 9627 Milano 12.00 Roma Termini 14.59 Cancellato
Frecciarossa 9528 Milano 15.57 Malpensa 16.38 Cancellato
Frecciarossa 9610 Napoli 6.40 Milano 10.59 Cancellato
Frecciarossa 9602 Roma Termini 6.00 Milano 8.59 Cancellato
Frecciargento 9408 Roma Termini 8.20 Venezia 12.03 Cancellato
Frecciargento 9464 Roma Termini 9.10 Brescia 12.55 Cancellato
Frecciargento 9416 Roma Termini 10.20 Venezia 14.03 Cancellato
Frecciarossa 9638 Roma Termini 15.00 Milano 17.59 Cancellato
IC 618 Taranto 9.41 Bologna 18.38 Cancellato
Frecciabianca 9822 Taranto 10.17 Bari 11.34 Cancellato
Frecciargento 9433 Venezia 12.57 Roma Termini 16.40 Cancellato
Frecciargento 9441 Venezia 16.57 Roma Termini 20.40 Cancellato
IC 612 Bari 5.10 Bologna 12.46 Cancellato
IC 613 Bologna 9.25 Bari 16.47 Cancellato
IC 621 Bologna 13.23 Lecce 22.12 Cancellato
Frecciargento 9483 Brescia 17.01 Roma 20.50 Cancellato
Frecciabianca 9818 Lecce 8.13 Milano 17.25 Cancellato
IC 622 Lecce 10.20 Bologna 19.13 Cancellato
Frecciarossa 9533 Malpensa 12.22 Milano 13.03 Cancellato
Frecciarossa 9559 Malpensa 19.22 Milano 20.03 Cancellato
Frecciarossa 9607 Milano 7.00 Napoli 11.30 Cancellato
Frecciarossa 9502 Milano 8.57 Malpensa 9.38 Cancellato
Frecciarossa 9623 Milano 11.00 Roma Termini 13.59 Cancellato
Frecciarossa 9627 Milano 12.00 Roma Termini 14.59 Cancellato
Frecciarossa 9528 Milano 15.57 Malpensa 16.38 Cancellato
Frecciarossa 9610 Napoli 6.40 Milano 10.59 Cancellato
Frecciarossa 9602 Roma Termini 6.00 Milano 8.59 Cancellato
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Frecciargento 9464 Roma Termini 9.10 Brescia 12.55 Cancellato
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Frecciarossa 9638 Roma Termini 15.00 Milano 17.59 Cancellato
IC 618 Taranto 9.41 Bologna 18.38 Cancellato
Frecciabianca 9822 Taranto 10.17 Bari 11.34 Cancellato
Frecciargento 9433 Venezia 12.57 Roma Termini 16.40 Cancellato
Frecciargento 9441 Venezia 16.57 Roma Termini 20.40 Cancellato
Intercity 615: bloccato nel ghiaccio!
È terminata l'odissea dei passeggeri del treno Intercity 615 Bologna-Taranto rimasto bloccato per oltre sette ore, senza riscaldamento e acqua, nelle campagne sull'Appennino a causa del ghiaccio. Il convoglio - informano le Fs - è arrivato alle 21.40 nella stazione di Forlì dove sono scattate le operazioni di assistenza e trasferimento dei viaggiatori su un altro treno per la prosecuzione del viaggio. A bordo del treno oltre 600 passeggeri rimasti intrappolati in mezzo alla neve a Villaselva, tra Forlì e Cesena.
A fermare il convoglio i cavi ghiacciati dell'elettricità. Sul luogo sono confluiti uomini della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco mentre un locomotore è riuscito a raggiungere l'Intercity trainandolo in senso contrario alla marcia verso Forlì. L'operazione è stata resa complicata da problemi tecnici legati all'impianto frenante del convoglio, completamente congelato. Tentativi di sbloccarlo si sono ripetuti uno dietro all'altro. «I viaggiatori saranno trasferiti su un altro treno per la prosecuzione del viaggio», fa sapere Trenitalia in una nota. Che spiega anche «come sia impossibile trasferire i passeggeri con gli autobus, data la grossa distanza tra le rotaie e la strada». Il prefetto avrebbe però fatto sapere di stare per ordinare il trasferimento dei passeggeri, dal momento che i metri da percorrere sono solo una cinquantina.
A fermare il convoglio i cavi ghiacciati dell'elettricità. Sul luogo sono confluiti uomini della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco mentre un locomotore è riuscito a raggiungere l'Intercity trainandolo in senso contrario alla marcia verso Forlì. L'operazione è stata resa complicata da problemi tecnici legati all'impianto frenante del convoglio, completamente congelato. Tentativi di sbloccarlo si sono ripetuti uno dietro all'altro. «I viaggiatori saranno trasferiti su un altro treno per la prosecuzione del viaggio», fa sapere Trenitalia in una nota. Che spiega anche «come sia impossibile trasferire i passeggeri con gli autobus, data la grossa distanza tra le rotaie e la strada». Il prefetto avrebbe però fatto sapere di stare per ordinare il trasferimento dei passeggeri, dal momento che i metri da percorrere sono solo una cinquantina.
Aggiornamenti Società Autostrade per l'Italia
- Neve tra Ronco Scrivia e Genova Sampierdarena.
- Nevischio tra Genova Voltri e Bivio A10/Inizio Complanare Savona
- Vento Forte tra Bivio A12/A7 Milano-Genova e Sestri Levante
- Neve tra Bivio Diramaz. A26-A7/A26 Trafori e Bivio Diramazione A26-A7/A7 MI-GE
- Neve tra Bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia e Nodo A26/A4 Torino-Trieste
- Tratto Chiuso per telonati, furgonati e caravans tra Bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia e
- Masone per vento forte
- Vento Forte tra Bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia e Masone
- Selezione Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Bivio A6/A10 Savona e Altare per neve
- Selezione Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Ceva e Millesimo per neve
- Vento Forte tra Altare e Bivio A6/A10 Savona
- Neve tra Mondovi' e Bivio A6/A10 Savona
- Regolazione Traffico Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn.in entrata a Altare per Operazioni invernali.
- Regolazione Traffico Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn.in entrata a Millesimo per Operazioni invernali.
- Scorta veicoli con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Ceva e Bivio A6/A10 Savona per neve
- Accumulo Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Bivio A6/A10 Savona e Altare per neve
- Accumulo Pesanti con peso superiore alle 7.5 tonn. tra Ceva e Millesimo per neve
- Neve tra Inizio A6 Torino-Savona e Mondovi'
- Nevischio tra Genova Voltri e Bivio A10/Inizio Complanare Savona
- Vento Forte tra Bivio A12/A7 Milano-Genova e Sestri Levante
Gelo siberiano con punte di -14 °C
Un minimo depressionario localizzato sul Tirreno richiama aria gelida, di origine siberiana con conseguente abbassamento ulteriore delle temperature. Cielo coperto con possibili deboli fenomeni nevosi anche a quote basse. Temperature tra zero e -1 °C sulle zone costiere, nell'interno le minime potranno arrivare a -13 °C previsti in Val d'Aveto. Vento moderato di Tramontana, mare da mosso a molto mosso al largo.
Venerdì continua il flusso di aria fredda da oriente, ampie schiarite dal mattino. Temperature gelide tra i zero ed i -3 °C sulla costa durante il giorno; le minime della notte potranno raggiungere anche i -5 °C. Sostanzialmente invariate le minime nell'interno tra i -9 ed i -13 °C. Vento forte di Tramontana con raffiche tra i 45 ed i 50 km/h, mare da mosso a molto mosso.
Sabato il gelo continua a sovrastare tutto il nord-ovest mentre la giornata, dapprima soleggiata, inizierà a rannuvolarsi nel pomeriggio. Temperature in ulteriore flessione con minime anche a -10 °C nelle pianure. Sulla costa si raggiungeranno i -4 / -5 °C di giorno e valori prossimi ai -8 °C di notte. Nell'interno temperature tra i -10 °C della Val di Vara e i -14 °C della Val d'Aveto. Venti di Grecale da moderati a forti, mare mosso con moto ondoso in diminuzione.
Venerdì continua il flusso di aria fredda da oriente, ampie schiarite dal mattino. Temperature gelide tra i zero ed i -3 °C sulla costa durante il giorno; le minime della notte potranno raggiungere anche i -5 °C. Sostanzialmente invariate le minime nell'interno tra i -9 ed i -13 °C. Vento forte di Tramontana con raffiche tra i 45 ed i 50 km/h, mare da mosso a molto mosso.
Sabato il gelo continua a sovrastare tutto il nord-ovest mentre la giornata, dapprima soleggiata, inizierà a rannuvolarsi nel pomeriggio. Temperature in ulteriore flessione con minime anche a -10 °C nelle pianure. Sulla costa si raggiungeranno i -4 / -5 °C di giorno e valori prossimi ai -8 °C di notte. Nell'interno temperature tra i -10 °C della Val di Vara e i -14 °C della Val d'Aveto. Venti di Grecale da moderati a forti, mare mosso con moto ondoso in diminuzione.
mercoledì 1 febbraio 2012
Nonostante l'allerta meteo ampiamente annunciato, debacle di Trenitalia
Treni regionali ridotti, questa mattina, sulle tratte del Centro-Nord più colpite dalle abbondanti nevicate delle ultime ore, ma i disagi sarebbero stati «contenuti», secondo quanto spiegato dalle Fs, perché sarebbero stati «garantiti gli itinerari strategici al fine di assicurare continuità alla circolazione».
Le criticità hanno interessato soprattutto la Toscana, con l’esclusione di Firenze, e il Levante ligure, in particolare la stazione della Spezia, da dove c’è un blocco «quasi totale» a causa del ghiaccio sui binari dei convogli verso Genova, secondo quanto reso noto l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, che annuncia penali nei confronti di Trenitalia e starebbe addirittura valutando «un’eventuale denuncia per interruzione di pubblico servizio: da giorni la Protezione Civile aveva anticipato le difficili condizioni meteo. Nonostante questo, Trenitalia non è riuscita a evitare il blocco».
Colpisce, secondo l’assessore Vesco, «l’assoluta insensibilità di Trenitalia nei confronti dei cittadini liguri e l’incapacità di garantire il passaggio dei treni, a fronte di altri servizi pubblici che, tra mille disagi, stanno funzionando». Il blocco dei treni, sostiene ancora Vesco, «sta impedendo a migliaia di pendolari di raggiungere i luoghi di lavoro».
Per il resto, il “taglio” dei convogli ha interessato soprattutto la direttrice tirrenica, la linea Porrettana, la Bologna-Prato e la direttrice adriatica. Quelli in attività hanno registrato rallentamenti, compresi, però (sempre secondo le Ferrovie), «tra i 10 e i 15 minuti».
Nessuna ripercussione, invece, ha avuto la perturbazione sul circuito dell’Alta Velocità Torino-Milano-Roma-Napoli. Dalle 6.30 di oggi è attivo il Centro operativo della sede centrale di Roma Villa Patrizi; lo sono dalle 14 di ieri quelli territoriali in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Le criticità hanno interessato soprattutto la Toscana, con l’esclusione di Firenze, e il Levante ligure, in particolare la stazione della Spezia, da dove c’è un blocco «quasi totale» a causa del ghiaccio sui binari dei convogli verso Genova, secondo quanto reso noto l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, che annuncia penali nei confronti di Trenitalia e starebbe addirittura valutando «un’eventuale denuncia per interruzione di pubblico servizio: da giorni la Protezione Civile aveva anticipato le difficili condizioni meteo. Nonostante questo, Trenitalia non è riuscita a evitare il blocco».
Colpisce, secondo l’assessore Vesco, «l’assoluta insensibilità di Trenitalia nei confronti dei cittadini liguri e l’incapacità di garantire il passaggio dei treni, a fronte di altri servizi pubblici che, tra mille disagi, stanno funzionando». Il blocco dei treni, sostiene ancora Vesco, «sta impedendo a migliaia di pendolari di raggiungere i luoghi di lavoro».
Per il resto, il “taglio” dei convogli ha interessato soprattutto la direttrice tirrenica, la linea Porrettana, la Bologna-Prato e la direttrice adriatica. Quelli in attività hanno registrato rallentamenti, compresi, però (sempre secondo le Ferrovie), «tra i 10 e i 15 minuti».
Nessuna ripercussione, invece, ha avuto la perturbazione sul circuito dell’Alta Velocità Torino-Milano-Roma-Napoli. Dalle 6.30 di oggi è attivo il Centro operativo della sede centrale di Roma Villa Patrizi; lo sono dalle 14 di ieri quelli territoriali in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
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