martedì 23 luglio 2013

Le origini della "Canicola"

Nella costellazione del Cane Maggiore è presente la stella più luminosa della volta celeste: Sirio. Situata a sud dell'Unicorno, ad ovest della Poppa, ad est della Lepre e della Colomba. E' visibile in inverno culminando alla fine di dicembre. Le stelle di cui è composta sono molto luminose per cui la figura è visibile per intero sull'orizzonte sud. La Via Lattea la taglia in due.
 

Principali Stelle
• α (alfa) CMa, (Sirio), di magnitudine -1,46. E’ una stella bianca distante 8,7 anni luce. Ha una compagna nana bianca di magnitudine 8,5 che le orbita intorno con un periodo di 50 anni.

• β (beta) CMa, (Mirzam - l’annunciatore), di magnitudine 2. E’ una stella gigante blu distante 720 anni luce.
• δ (delta) CMa, (Wezen), di magnitudine 1,9. E’ una stella supergigante gialla distante 3.000 anni luce.
• ε (epsilon) CMa, (Adhara - le vergini), di magnitudine 1,5. E’ una stella gigante blu distante 490 anni luce. Ha una compagna di magnitudine 8.
• η (eta) CMa, (Aludra), di magnitudine 2,4. E’ una stella supergigante blu distante 2.500 anni luce.

Principali oggetti profondo cielo• M 41, (NGC 2287), è un ammasso aperto di circa 50 stelle. Ha magnitudine 4,5 e dista 2.500 anni luce.
• NGC 2362, è un ammasso aperto di circa 40 stelle. Ha magnitudine 4,1 e dista 4.000 anni luce.

Nella costellazione del Cane Maggiore è presente la stella più luminosa della volta celeste: Sirio. Situata a sud dell'Unicorno, ad ovest della Poppa, ad est della Lepre e della Colomba. E' visibile in inverno culminando alla fine di dicembre. Le stelle di cui è composta sono molto luminose per cui la figura è visibile per intero sull'orizzonte sud. La Via Lattea la taglia in due.
Il Cane Maggiore è il fedele cane da caccia d’Orione, Sirio, che si diceva fosse di gran lunga il più veloce del mondo. Gli egiziani tenevano in gran considerazione la stella cardine dell’asterismo: Sirio appunto, ne monitoravano attentamente la levata eliaca (il periodo dell’anno in cui l’astro sorge poco prima del sole) perché sapevano che essa preludeva alle inondazioni del Nilo e all’inizio della stagione calda. Forse anche per questo singolare modo di “vegliare” l’arrivo dell’estate era facile immaginare questa costellazione come un segugio che veglia incessantemente la sua preda. Anche i latini conoscevano la peculiarità di Sirio, che essi chiamavano stella caniculae, e infatti introdussero l’espressione canicola (ancora oggi in uso) proprio per indicare la calura estiva che era puntualmente preavvisata dal sorgere del Cane Maggiore in cielo.

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