mercoledì 31 luglio 2013

Day after tomorrow, profezia Ny si avvicina

Studio lancia allarme, grandi citta' rischiano essere sommerse 
NEW YORK - New York sommersa dalle acque, uno scenario da incubo. Ma non e' l'ennesima trama di un film di fantascienza: questa volta le vicende apocalittiche di 'The Day After Tomorrow' potrebbero suonare come una profezia non molto lontana nel tempo. Le grandi citta' delle coste americane rischiano infatti di essere davvero ricoperte dalle acque, a causa dell'innalzamento del livello del mare provocato dalle emissioni di gas serra. Metropoli come la Grande Mela, ma anche Boston e Miami, sono tra le oltre 1.400 localita' che potrebbero essere parzialmente invase dalle acque entro la fine del secolo. A rivelarlo e' uno studio di Climate Central, gruppo di ricerca no-profit con sede a Princeton. Secondo gli scienziati inoltre, per 316 citta' e comuni costieri le emissioni nocive precedenti hanno gia' provocato un innalzamento sufficiente a sommergerle. Tra le zone piu' a rischio ci sono innanzitutto la Florida, considerata lo Stato piu' vulnerabile, e ancora Louisiana, New Jersey e Nord Carolina. Ma anche citta' come New York e Boston, dove entro il 2100 il 25% della popolazione vivra' sotto il livello del mare. Gli scienziati sottolineano che il livello delle acque in media cresce di un centimetro all'anno, un fenomeno definito ''invisibile'', perche' non percepito ad occhio nudo, destinato ad accelerare nel corso del secolo. La domanda a cui gli esperti non sono riusciti a rispondere e' 'quando' esattamente tali disastrosi scenari potrebbero verificarsi. ''E' una sorta di minaccia invisibile'', spiega Benjamin Strauss, uno degli autori dello studio. Inoltre, l'anidride carbonica rimane nell'atmosfera per secoli, perfino millenni, con due conseguenze che causano tale innalzamento: temperature piu' elevate e perdita di strati di ghiaccio in Groenlandia e in Antartide. Stando a tali fosche previsioni, disastri come quelli provocati dall'uragano Sandy lo scorso ottobre rappresentano un presagio di cio' che avverra' in futuro. Certo, scene come quelle di 'The day after tomorrow', con la Statua della Liberta' sommersa dal mare e dal ghiaccio e il pianeta piombato in una nuova Era Glaciale, rimarranno solo finzioni cinematografiche. Ma se non si ridurranno in maniera massiccia le emissioni, servendosi inoltre di nuove tecnologie per eliminare l'anidride carbonica dall'atmosfera, il mondo nei prossimi secoli dovra' fare i conti con uno scenario apocalittico. Ossia, secondo Strauss, l'allagamento o la distruzione della maggior parte delle citta' costiere del mondo.

articolo di Valeria Robecco 
fonte Ansa web

Terremoto 4.7 in Croazia

TRIESTE, 30 LUG - Una scossa di grado 4,7 nella scala Richter è stata registrata alle 14:58 di ieri 30/07/2013 in Croazia, a 20 chilometri a Sud-Est di Fiume (Rijeka). Lo segnalano l'Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste e la Protezione civile Fvg. Il sisma, che non dovrebbe aver causato particolari danni, è stato avvertito anche a Trieste, che si trova a un centinaio di chilometri a ovest dell'epicentro.

martedì 30 luglio 2013

Terremoto 5.3 nell'Egeo

ANKARA, 30 LUG - Una scossa di terremoto di 5.3 gradi e' stata registrata sulla costa turca del Mare Egeo e nel mare di Marmara, riferisce la stampa di Ankara, che al momento non segnala danni o feriti. L'epicentro del terremoto e' stato individuato dall'Osservatorio della Universita' Bogazici di Istanbul al largo dell'isola di Gokceada nel Mare Egeo. Il sindaco di Goceada, Yucel Atalay, ha detto che la scossa e' stata piuttosto forte e vicina alla superficie ed e' stata avvertita anche a Istanbul.

lunedì 29 luglio 2013

Thailandia: marea nera su Koh Samet

Il greggio fuoriuscito da un oleodotto minaccia il paradiso turistico
BANGKOK, 29 LUG - Una chiazza nera di 5mila litri di petrolio ha raggiunto oggi la spiaggia di Koh Samet, un'isola thailandese molto frequentata dai turisti. Si tratta di parte dei 50mila litri di greggio fuoriusciti sabato scorso da un oleodotto nel Golfo di Thailandia, al largo della provincia di Rayong (est del Paese). Secondo la compagnia nazionale PTT Global Chemical, impegnata nel massiccio sforzo di ripulitura, 500 militari sono al lavoro lungo la spiaggia di Ao Phrao sul lato ovest dell'isola.
fonte Ansa

Tromba marina a Sanremo

Sanremo - Una tromba d’aria generata stamani ha provocato danni ingenti alle strutture balneari di Sanremo oltre che alla vegetazione e all’arredo urbano.
Il fenomeno è stato accompagnato da una pioggia battente e da numerosi fulmini di alta intensità. I vigili del fuoco sono intervenuti per eliminare gli alberi caduti in strada mentre alcuni cassonetti, sollevati dalla furia del vento, si sono schiantati contro le auto in sosta.
Vigili del fuoco in azione anche a Ventimiglia dove il forte vento ha provocato l’abbattimento di alcuni alberi caduti in strada.
Acquazzoni e forte vento anche nell’entroterra savonese. Tromba d’aria a Bardineto mentre a Albenga il vento ha spazzato via tegole e cornicioni. Rinforzati i ponteggi di alcuni edifici in fase di ristrutturazione in centro a Savona e Albisola. Interventi sono stati compiuti dai pompieri per mettere in sicurezza alberi pericolanti in tutto il Savonese.
E la Capitaneria di porto di Genova è impegnata nel soccorso di una barca vela di circa 10 metri che ha strappato le vele a causa delle forti raffiche di scirocco che sin dalle prime ore della mattina hanno colpito il capoluogo ligure. L’intervento si svolge a cinque miglia al largo di Genova. Sull’imbarcazione ci sono tre persone che hanno dato l’allarme dopo essersi rese conto di non riuscire più a governare la barca.

Arpal segnala la presenza di Ostreopsis ovata

Arpal, rilevamento del 26/07/2013, segnala "Ostreopsis ovata". Presenza > 10.000 cell/l T° aria > 27°Condizioni meteo che favoriscono e mantengono la fioritura.
Zona interessata nel tratto di mare comprendente i Comuni di: Genova, Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco, Camogli.
Prestare attenzione a soggiornare e bagnarsi in tratti mare di acqua ferma, piccole insenature chiuse o con barriera a mare affiorante o soffolta.

Francia, annegano in sette per i forti venti

Forti venti hanno colpito la regione del sud della Francia. Una donna in coma, l'allerta dei soccorritori
Tragedia in mare lungo le coste della regione mediterranee dell'Herault (Montpelier): da venerdì a domenica nove persone sono morte annegate a causa del mare mosso e del forte vento.
Nella sola giornata di domenica sono decedute sette persone. Ne hanno dato notizia i vigili del fuoco. I soccorritori, che hanno definito «eccezionale» la situazione, hanno riferito di aver effettuato 20 interventi di salvataggio solo nella giornata di domenica. Oltre alle vittime ci sarebbe una donna in coma, sempre vittima del forte vento in mare. Questa regione del sud della Francia è spesso colpita da forti venti da sudest in questa stagione, che raggiungono anche i 70 nodi, pari i 130 chilometri all'ora.
fonte: Corriere della Sera - web

domenica 28 luglio 2013

Alluvione, inchiesta sugli scempi edilizi

Genova - È l’inizio della fase «strutturale» nell’inchiesta sul disastro del 4 novembre 2011, quando l’esondazione del Fereggiano uccise sei persone, fra le quali due bambine. E dopo la fallimentare gestione dell’emergenza nelle fasi cruciali del nubifragio, che rischia di portare a processo l’ex sindaco Marta Vincenzi, l’ex assessore alla Protezione civile Francesco Scidone e un gruppetto di dirigenti comunali, nel mirino della Procura finiscono la cementificazione selvaggia, la mancata pulizia dei rivi e in generale le carenze nella prevenzione. Il procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico ha aperto un nuovo fascicolo con l’ipotesi di «disastro colposo» (al momento contro ignoti) dopo aver ricevuto nelle scorse settimane l’esposto di 14 commercianti della zona. Nel documento, fra gli altri passaggi, si chiede di «valutare responsabilità penali in ordine allo stato in cui versava il rio Fereggiano, sia nel punto in cui è tracimato sia nella parte sovrastante...e la presenza di detriti o impedimenti cagionati dall’uomo, che possano aver ostacolato il deflusso delle acque». Si tratta di mancanze che potrebbero essere facilmente prescritte, poiché alcune risalenti nel tempo? Sì e no. Gli effetti si sono infatti protratti, e in molti casi si protraggono, ad oggi. Perciò un margine per renderli attuali pure sul piano giuridico esiste.

Il punto di partenza è la maxi-consulenza redatta nell’ultimo anno e mezzo dal pool di Alfonso Bellini, geologo e docente, che ha focalizzato gli scempi a catena dai quali l’area del Fereggiano e in generale quella parte di Valbisagno sono stati sfregiati negli anni. In particolare, i consulenti hanno radiografato le situazioni di maggiore criticità per il Fereggiano stesso (a Marassi), per il San Martino, e poi per il Rovare e il Noce che scendono da San Fruttuoso. «Vi sono corsi d’acqua completamente tombinati di cui prima non si conosceva l’esistenza o non si aveva notizia delle condizioni di manutenzione - si conferma in Procura - Dopo l’indagine conoscitiva le autorità competenti (e quindi le amministrazioni, ndr) avranno a disposizione dati precisi per organizzare opportuni interventi».

Nelle scorse settimane era stato il procuratore capo Michele Di Lecce a focalizzare tempi giudiziari “diversificati”: «Finora ci siamo concentrati sui motivi che hanno determinato la morte di sei persone, non le ragioni per cui i torrenti sono usciti dagli argini». Ovvero, non si è tenuto conto, nel formulare contestazioni penali, delle cause «pregresse». Talvolta da cercare nella notte dei tempi e però spesso più recenti di quel che si creda: alcuni permessi e autorizzazioni a costruire in zone incredibili (compreso il letto del torrente-killer) sono state concesse non proprio nel passato remoto, o comunque sono state tollerate fino alla strage.

fonte "Il Secolo XIX" web

Lunedì 29/7: rapida perturbazione in transito. Possibili temporali e grandinate. Libecciata nella serata.

Lunedì 29/7: una perturbazione di origine settentrionale in rapido transito, associata ad aria più fresca, raggiunge la Liguria portando aria più fresca associata ad una generale instabilità. Possibili temporali anche forti su tutta la regione in movimento da ponente verso levante dalla mattina sino alle prime ore del pomeriggio. Non si escludono precipitazioni anche a carattere di rovescio e locali grandinate. Venti in rinforzo di Libeccio (SO) sino a forti (50-60 km/h). Rapido aumento del moto ondoso dal pomeriggio a partire dalle coste occidentali sino a molto mosso o localmente agitato al largo del Levante nella serata.

Caronte, è «afa» anche in mare

fonte: Il Corriere della Sera - web
L'anticiclone verso il picco sul nostro Paese: anche nei nostri mari si registrano temperature a 30 gradi, molto sopra la media

L'afa si abbatte implacabile, trascinata dall'anticiclone Caronte, sull'Italia. E non è detto che chi cerca refrigerio in mare lo trovi. Le temperature superficiali del mare, infatti, per domenica, sono previste fino a quasi 30 gradi.


I PUNTI «CALDI» - I punti «caldi» nelle previsioni oceanografiche per domenica 28 luglio sono l'Adriatico, il mare della Sardegna orientale, il nord della Sicilia e la Corsica, con temperature tra i 28 gradi e fino a oltre 29,5 gradi. «Le previsioni sono state elaborate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Bologna sulla base dei dati meteorologici del centro europeo di previsione meteo di medio periodo, i cui dati vengono rilasciati dal servizio meteo dell'aeronautica italiana e i dati da satellite, elaborati dall'Isac-Cnr di Roma», spiega Emanuele Bohm, del gruppo oceanografico dell'Istituo di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr).

SFONDATA QUOTA 30 GRADI - In particolare, 29,5 gradi saranno registrati tra la Foce del Po e l'Istria, 29,4 a Est di Ustica, 29 al centro del Tirreno. Mediamente a luglio la temperatura superficiale delle acque del Mare Nostrum si aggira intorno ai 25 gradi a Napoli per salire fino ai 27 delle coste meridionali della Turchia e ai 26 di Cipro. E, secondo altre fonti, sono già state ampiamente sforate. Euroweather venerdì, in quell'area, ha registrato 31 gradi, come nel tratto di mare immediatamente a est della Sardegna, e una fascia intorno ai 30 gradi ha abbracciato il nord dell'Adriatico, le isole maggiori, ma anche quasi tutta la costa tirrenica.

LUNEDÌ IL PICCO A TERRA - In terraferma, invece, rimane alta l'allerta per le alte temperature. L'ondata di caldo estremo arriva direttamente dal Marocco e dalla Mauritania, e avrà il suo picco domenica e lunedì con 38 gradi previsti sul centro-sud e le isole maggiori prima, e sul centro poi. Trentacinque circa i gradi previsti sulle pianure del nord. Da lunedì a mercoledì le condizioni rimarranno stazionarie, per poi calare leggermente con l'arrivo del weekend successivo. Secondo Massimiliano Pasqui, dell'Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr) quest'ondata di calore «è un fenomeno intenso, ma di breve durata». Il ministero della Salute ha istituito un numero verde, il 1500, operativo dalle 8 alle 18 di tutti i giorni (compresi il sabato e la domenica).

venerdì 26 luglio 2013

Allarme caldo: bollino rosso a Genova!

dal sito "Genova24.it"
Genova. Scatta il “bollino rosso” nel capoluogo ligure, che oggi e domani sarà interessato da ”temperature elevate e condizioni meteorologiche che potranno avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.

Lo ha comunicato il Ministero della Salute, precisando che si tratta di
 ”condizioni ad elevato rischio, con allerta dei servizi sanitari e sociali”.

Vista l’attuale situazione, quindi, la Protezione Civile del Comune di Genova ha deciso di procedere a fornire comunicazioni alla popolazione attraverso pannelli a messaggistica variabile, pannelli luminosi Amt (presenti alle principali fermate dei bus) e sms.

Intanto, da oggi è anche attivo il numero verde del ministero della Salute 1500, operativo dalle ore 8 alle ore 18 di tutti i giorni (compresi il sabato e la domenica) che fornirà direttamente ai cittadini informazioni sui bollettini giornalieri dei sistemi di previsione e allarme meteo; consigli su come difendersi dal caldo e indicazioni sui servizi e sui numeri verdi attivati durante l’estate dalle Regioni e dai Comuni, in particolare per fornire supporto alle persone anziane e agli altri soggetti più suscettibili agli effetti del caldo.

Le altre città italiane in cui è scattato il “bollino rosso” sono Bolzano, Firenze, Roma, Trieste.

martedì 23 luglio 2013

Le origini della "Canicola"

Nella costellazione del Cane Maggiore è presente la stella più luminosa della volta celeste: Sirio. Situata a sud dell'Unicorno, ad ovest della Poppa, ad est della Lepre e della Colomba. E' visibile in inverno culminando alla fine di dicembre. Le stelle di cui è composta sono molto luminose per cui la figura è visibile per intero sull'orizzonte sud. La Via Lattea la taglia in due.
 

Principali Stelle
• α (alfa) CMa, (Sirio), di magnitudine -1,46. E’ una stella bianca distante 8,7 anni luce. Ha una compagna nana bianca di magnitudine 8,5 che le orbita intorno con un periodo di 50 anni.

• β (beta) CMa, (Mirzam - l’annunciatore), di magnitudine 2. E’ una stella gigante blu distante 720 anni luce.
• δ (delta) CMa, (Wezen), di magnitudine 1,9. E’ una stella supergigante gialla distante 3.000 anni luce.
• ε (epsilon) CMa, (Adhara - le vergini), di magnitudine 1,5. E’ una stella gigante blu distante 490 anni luce. Ha una compagna di magnitudine 8.
• η (eta) CMa, (Aludra), di magnitudine 2,4. E’ una stella supergigante blu distante 2.500 anni luce.

Principali oggetti profondo cielo• M 41, (NGC 2287), è un ammasso aperto di circa 50 stelle. Ha magnitudine 4,5 e dista 2.500 anni luce.
• NGC 2362, è un ammasso aperto di circa 40 stelle. Ha magnitudine 4,1 e dista 4.000 anni luce.

Nella costellazione del Cane Maggiore è presente la stella più luminosa della volta celeste: Sirio. Situata a sud dell'Unicorno, ad ovest della Poppa, ad est della Lepre e della Colomba. E' visibile in inverno culminando alla fine di dicembre. Le stelle di cui è composta sono molto luminose per cui la figura è visibile per intero sull'orizzonte sud. La Via Lattea la taglia in due.
Il Cane Maggiore è il fedele cane da caccia d’Orione, Sirio, che si diceva fosse di gran lunga il più veloce del mondo. Gli egiziani tenevano in gran considerazione la stella cardine dell’asterismo: Sirio appunto, ne monitoravano attentamente la levata eliaca (il periodo dell’anno in cui l’astro sorge poco prima del sole) perché sapevano che essa preludeva alle inondazioni del Nilo e all’inizio della stagione calda. Forse anche per questo singolare modo di “vegliare” l’arrivo dell’estate era facile immaginare questa costellazione come un segugio che veglia incessantemente la sua preda. Anche i latini conoscevano la peculiarità di Sirio, che essi chiamavano stella caniculae, e infatti introdussero l’espressione canicola (ancora oggi in uso) proprio per indicare la calura estiva che era puntualmente preavvisata dal sorgere del Cane Maggiore in cielo.

lunedì 22 luglio 2013

L'allerta de "ilmeteo.it" e il "ritorno di Caronte"

Il sito "ilMeteo.it" esce quest'oggi con uno strillo di allarme sulla sua pagina principale: sabato 27 luglio ritorna il caldo micidiale di Caronte!

mercoledì 10 luglio 2013

Genova tra le città più a rischio alluvione in Europa

Alluvione 2011, area Fereggiano a rischio. La Procura: “Totale impreparazione, eventi prevedibili”

Genova. Dieci mila pagine, una mole enorme di atti, scritti, intercettazioni, video. E’ il faldone dell’inchiesta sulla alluvione del 4 novembre 2011, in cui morirono 6 persone di cui due bambine, e da cui emerge certamente, “una situazione di totale impreparazione ad affrontare eventi che, seppure eccezionali, erano comunque prevedibili”.

Lo ha detto oggi il procuratore capo Michele di Lecce, confermando che, secondo la Procura, i morti “con ogni probabilità si potevano evitare”.

Inoltre nelle diecimila pagine emerge anche un altro quadro drammatico: lo stato idrogeologico in cui versa la città e in particolare l’area del Fereggiano. “I consulenti avevano analizzato tutti il bacino di Rio Fereggiano – ha spiegato Di Lecce – compresi i rii”. Dall'analisi avevano tratto la conclusione che “la città è a forte rischio idrogeologico e che la situazione nell’area del Fereggiano non è tranquillizzante”. E’ possibile quindi che questa perizia venga comunicata formalmente ad altra autorità “per interventi utili o necessari su corsi d’acqua e circolazione veicolare almeno su quell’area”, ha confermato Di Lecce. In primis il Comune, secondo le competenze previste dalle normative su rii maggiori o minori.

(fonte: genova24.it)

martedì 9 luglio 2013

Terremoto 3.5 in provincia di Massa Carrara


Massa - Una forte scossa di terremoto è stata chiaramente avvertita dalla popolazione nell'Alta Toscana dove da tempo è in corso uno sciame sismico. La scossa è stata registrata alle 01:31 di notte con magnitudo 3.5 alla profondità di 6,7 km nel distretto sismico delle Alpi Apuane. I comuni vicini all'epicentro sono Castelnuovo Magra, Ortonovo, Carrara, Massa, Forte dei Marmi e Stazzema. Molta gente è scesa in strada. 

lunedì 8 luglio 2013

Forte terremoto (7.2) in Papua Nuova Guinea

Un forte terremoto ha colpito domenica sera il nord-est della Papua Nuova Guinea: il sisma, di magnitudo 7,2, è stato localizzato a 110 km dalla città di Taron, sull'isola Nuova Irlanda, a una profondità di 379 km.

mercoledì 3 luglio 2013

Sciame sismico a Macerata

Tre scosse di terremoto sono state avvertite in seguenza questa sera a cavallo tra le province di Ancona e Macerata, con epicentro fra i comuni di Staffolo, Maiolati Spontini, Apiro, Poggio San Vicino. La prima, alle 22,20, e’ stata di magnitudo 2.5, la seconda alle 22.44 di magnitudo 2.5, la terza alle 23,09 ha avuto una magnitudo pari a 2.7. Secondo la sala di Protezione Civile regionale non sono segnalati danni. Numerose le persone che hanno telefonato ai centralini dei vigili del fuoco, e di polizia e carabinieri per avere informazioni. Lo sciame sismico nella zona e’ in corso ormai da due giorni.

Terremoto 6.1 a Sumatra: 3 vittime

Canberra, 2 luglio 2013  - Almeno tre persone sono morte in Indonesia dopo il forte terremoto che ha colpito l’isola di Sumatra. Lo fa sapere l’agenzia locale per la gestione dei disastri, aggiungendo che ci sono decine di feriti. Molte anche le case danneggiate. La zona più colpita è il distretto di Bener Meriah. È qui che sono stati registrati tre morti, dopo che il sisma ha provocato una frana: le vittime sono padre, madre e il figlio piccolo. “Decine di persone sono ferite e si trovano in tre ospedali”, ha spiegato un funzionario dell’agenzia per la gestione dei disastri, aggiungendo che nel distretto sono almeno 22 le case con gravi danni. L’altra area colpita è quella del distretto di Aceh centrale, nella cui capitale Takengon ci sono almeno cinque feriti e sono state danneggiate una decina di abitazioni. Qui due case sono state completamente distrutte dal sisma ed è andata via la corrente elettrica.
Il terremoto, di magnitudo 6.1 si è verificato al largo dell’isola indonesiana di Sumatra. L’Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs) ha individuato l’epicentro 55 chilometri a ovest della città di Bireun, a 10 chilometri di profondità. L’Indonesia si trova sulla cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, una zona in cui i terremoti sono frequenti a causa della presenza di un arco di vulcani e faglie. Nel 2004 un forte sisma registrato al largo di Aceh provocò uno tsunami, che uccise 230mila persone in vari Paesi asiatici.

lunedì 1 luglio 2013

Ancora scosse in Lunigiana

Nuova scossa di terremoto, di magnitudo 3.3, tra le province di Massa Carrara e Lucca: l'epicentro, a una profondità di 8.1 km, è stato localizzato tra i comuni di Casola in Lunigiana, Minucciano e Giuncugnano e avvertito dalla popolazione alle 18.56. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del dipartimento della Protezione civile, si spiega in una nota, non risultano, al momento, danni a persone e a cose.

Sciame sismico: altra scossa di 3.6 alle 20:18 del 30/6

Ancora un’altra scossa, dopo quella delle 16:40, è avvenuta alle 20.18. Questa volta la magnitudo è stata di 3.6, epicentro sempre tra le province di Lucca e Massa Carrara. Secondo l’Ingv il sisma è stato a una profondità di 9,5 km sempre nella stessa zona di quella di 4.4 del pomeriggio.