lunedì 26 marzo 2012
Terremoto in Puglia in provincia di Foggia
L'epicentro è stato individuato ad una profondità di 7,6 chilometri tra i comuni di Lesina e Poggio Imperiale, in provincia di Foggia ma la scossa è stata avvertita in modo nitido in diversi comuni del basso Molise che si trovano a ridosso del confine con la Puglia. La scossa, di magnitudo 3,5 della scala Richter, non ha provocato danni.
Forte scossa di terremoto in Cile: 7.2 Richter
SANTIAGO - Un forte sisma ha colpito il Cile nella serata di domenica (le 18:37 cilene, le 0:37 in Italia): il terremoto, di magnitudo 7,2 sulla scala Richter, ha avuto epicentro a 20 chilometri dalla città di Talca (e non in mare come indicato in un primo momento). La città è a 250 chilometri dalla capitale Santiago, dove è stato sentito da molti cittadini. L'ipocentro è stato rilevato a 10 chilometri di profondità. Al momento non si hanno notizie di danni.
Le autorità hanno decretato "l'allerta preventivo" su un tratto della costa della regione del Maule, 240 chilometri a sud di Santiago, chiedendo "l'evacuazione" agli abitanti della regione. In un primo momento, poco dopo il terremoto che ha scosso la capitale cilena, Valparaiso e altri centri dell'area, le autorità avevano escluso il rischio di tsunami.
In diversi punti della costa la popolazione ha però evitato di rientrare nelle proprie abitazioni, a causa di una bassa mareggiata. I carabinieri della località di Iloca hanno per esempio segnalato che su quel tratto di costa il mare si è "alzato qualcosa di più del normale".
Il servizio idrologico e oceanografico della marina (Shoa) ha precisato che si tratta di un fenomeno normale. Tuttavia, il portavoce del governo, Andres Chadwick, ha reso noto che gli esperti della protezione civile hanno preferito emettere "un'allerta preventiva" proprio a causa del comportamento del mare.
A Talca, dove è stato localizzato l'epicentro, ci sono problemi nelle comunicazioni telefoniche e l'energia elettrica. La città è la capitale del Maule, una delle due regioni più colpite dal devastante terremoto del 2010. Oltre che a Santiago e Talca, la scossa è stata molto forte anche a Valparaiso.
Le autorità hanno decretato "l'allerta preventivo" su un tratto della costa della regione del Maule, 240 chilometri a sud di Santiago, chiedendo "l'evacuazione" agli abitanti della regione. In un primo momento, poco dopo il terremoto che ha scosso la capitale cilena, Valparaiso e altri centri dell'area, le autorità avevano escluso il rischio di tsunami.
In diversi punti della costa la popolazione ha però evitato di rientrare nelle proprie abitazioni, a causa di una bassa mareggiata. I carabinieri della località di Iloca hanno per esempio segnalato che su quel tratto di costa il mare si è "alzato qualcosa di più del normale".
Il servizio idrologico e oceanografico della marina (Shoa) ha precisato che si tratta di un fenomeno normale. Tuttavia, il portavoce del governo, Andres Chadwick, ha reso noto che gli esperti della protezione civile hanno preferito emettere "un'allerta preventiva" proprio a causa del comportamento del mare.
A Talca, dove è stato localizzato l'epicentro, ci sono problemi nelle comunicazioni telefoniche e l'energia elettrica. La città è la capitale del Maule, una delle due regioni più colpite dal devastante terremoto del 2010. Oltre che a Santiago e Talca, la scossa è stata molto forte anche a Valparaiso.
domenica 25 marzo 2012
Terremoto 3.3 al confine in territorio francese
Un terremoto di magnitudo 3.7 e profondità 5 km – secondo quanto si apprende da un bollettino pubblicato sul sito dell’ European-Mediterranean Seismologica Centre – si è verificato alle 10,05 am di domenica 25/03/2012 in Francia in prossimità del confine italiano (Piemonte – provincia di Cuneo/Torino – area alpi Cozie). L’epicentro del sisma è stato localizzato a 6 km a sud-ovest di Saint-paul-sur-ubaye, 47 km a sud da Briançon e 99 km a nord-ovest di Nizza. Sul sito dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano” .
La nave fantasma giapponese
| La nave fantasma giapponese |
L’11 marzo del 2011, il vascello, lungo 15 metri e usato per la pesca dei totani, era ancorato a Hachinohe, nella prefettura di Aomori, a nord dell’arcipelago giapponese, quando fu inghiottito dallo tsunami generato dal devastante terremoto che causò la morte di oltre 20mila persone. Da allora era sparito nel nulla, semisommerso e mescolato alle tonnellate di detriti che l’onda anomala ha trascinato con sé in un macabro viaggio per mare.
Ora, diecimila miglia più in là, il relitto fantasma è ricomparso con il suo carico di ruggine, avvistato quattro giorni fa da una pattuglia aerea di controllo canadese a circa 120 miglia dalle isole Queen Charlotte, arcipelago della costa settentrionale della British Columbia, la più occidentale delle province canadesi.
La Guardia Costiera giapponese, dopo la segnalazione delle autorità canadesi, è riuscita a identificare il proprietario del vascello, che probabilmente tutto si aspettava fuorché di dovere “riconoscere” la sua imbarcazione perduta dopo tutto questo tempo. Un “memento” galleggiante che per ora non preoccupa tanto per l’impatto ambientale, comunque monitorato, quanto piuttosto perché considerata un ostacolo alla navigazione, priva com’è di controllo e rotta.
Secondo ricercatori americani, lo tsunami avrebbe generato più di 25 milioni di tonnellate di detriti, la maggior parte dei quali sarebbe stata «risucchiata» dall’oceano, anche se molti starebbero ancora galleggiando, formando enormi chiazze di mobili, elettrodomestici, veicoli. Insomma, un disastro ambientale senza precedenti, una massa in movimento che si sta dirigendo verso le coste del continente americano. Alcuni studi prevedono che i primi detriti potrebbero raggiungere le Hawaii, per poi proseguire verso la costa Ovest di Usa e Canada, risparmiando invece la California.
sabato 24 marzo 2012
Ritorna l'ora legale
Torna l’ora legale: nella notte tra oggi, sabato 24, e domenica 25 marzo, alle 2,00, bisognerà spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio. Si perderà così un’ora di sonno ma in compenso si guadagnerà un’ora di luce in più. L’ora solare tornerà il 28 ottobre.
Con lo spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna prevede, nei prossimi 7 mesi, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica di 630,2 milioni di kilowattora,pari a circa 95 milioni di euro. Il piccolo jet lag, provoca però in molti difficoltà, ovviamente solo per i primi giorni, nell’addormentarsi e nel rispettare i normali ritmi della giornata.
Tra i consigli dei medici per cercare di evitare il fastidio, andare a dormire un po’ prima del solito sabato, il giorno cioè del cambio di ora. Ma il cambio di ora non provoca solo casi di insonnia, visto che il maggior numero di ore di sole ha effetti positivi sull’umore generale delle persone, aumentandone il buon umore. A pensare per primo all’ora legale fu Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, ma fu solo nel 1916 che la Camera dei Comuni della Gran Bretagna l’approvò.
Anche in Italia l’ora legale scattò per la prima volta nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre. Negli anni successivi, e fino al 1920, l’inizio fu anticipato a marzo. Sospesa nel 1920, tornò in auge nel 1940 e negli anni del periodo bellico, e vi rimase fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita.
L’adozione definitiva risale al 1966, in concomitanza con la crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore da fine maggio a fine settembre. Dal 1981 al 1995, invece, si stabilì di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime attuale è entrato in vigore nel 1996 quando fu prolungata fino all’ultima di ottobre.
Con lo spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna prevede, nei prossimi 7 mesi, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica di 630,2 milioni di kilowattora,pari a circa 95 milioni di euro. Il piccolo jet lag, provoca però in molti difficoltà, ovviamente solo per i primi giorni, nell’addormentarsi e nel rispettare i normali ritmi della giornata.
Tra i consigli dei medici per cercare di evitare il fastidio, andare a dormire un po’ prima del solito sabato, il giorno cioè del cambio di ora. Ma il cambio di ora non provoca solo casi di insonnia, visto che il maggior numero di ore di sole ha effetti positivi sull’umore generale delle persone, aumentandone il buon umore. A pensare per primo all’ora legale fu Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, ma fu solo nel 1916 che la Camera dei Comuni della Gran Bretagna l’approvò.
Anche in Italia l’ora legale scattò per la prima volta nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre. Negli anni successivi, e fino al 1920, l’inizio fu anticipato a marzo. Sospesa nel 1920, tornò in auge nel 1940 e negli anni del periodo bellico, e vi rimase fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita.
L’adozione definitiva risale al 1966, in concomitanza con la crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore da fine maggio a fine settembre. Dal 1981 al 1995, invece, si stabilì di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime attuale è entrato in vigore nel 1996 quando fu prolungata fino all’ultima di ottobre.
venerdì 23 marzo 2012
Dal CIPE, 5 milioni per la ricostruzione delle Cinqueterre
Cinque milioni di euro sono stati assegnati oggi dal Cipe per le opere di risistemazione idraulica nei comuni di Monterosso e Vernazza. Lo ha comunicato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita.
«Si tratta di un importante risultato, raggiunto grazie anche grazie alla visita del Presidente Napolitano. Ma, come ha già sottolineato il presidente Burlando, è stato merito anche degli incontri a Roma con i ministri delle Infrastrutture Passera, della Coesione Territoriale Barca e con il vice ministro dell’Economia Grilli, che hanno concretizzato la disposizione del Cipe - ha detto Paita -. Grazie a questo provvedimento sarà possibile utilizzare a favore della Val di Vara altri finanziamenti».
Fondi di solidarietà: 3,5 milioni alla LiguriaSono stati individuati i progetti da finanziare in favore delle popolazioni alluvionate di Toscana e Liguria con i fondi raccolti dagli sms al numero 45500 e dalle telefonate di solidarietà: poco più di 6 milioni di euro, di cui 3,5 alla Liguria e 2,5 alla Toscana. Lo ha comunicato la Protezione civile al termine di una riunione degli operatori della comunicazione e della telefonia fissa e mobile, alla presenza del presidente del Comitato dei garanti, Paolo Germani.
I fondi saranno trasferiti al Dipartimento della protezione civile, da parte degli operatori della telefonia fissa e mobile, man mano che gli stessi incasseranno le fatture emesse, sulle quali gli operatori non applicheranno alcun ricarico.
Per quanto riguarda la Toscana, è stato deciso di finanziare la realizzazione della scuola elementare di Aulla, che sarà costruita in una zona sicura dal punto di vista idrogeologico, secondo criteri eco-compatibili. L’opera assorbirà l’intera quota destinata alla regione.
Per la Liguria sono stati individuati due progetti: il primo (per un importo di 2 mln di euro) si concentrerà a Cassana, frazione di Borghetto Vara, un piccolo centro completamente distrutto dagli eventi dell’autunno scorso. L’intervento prevede la messa in sicurezza della frana che ha colpito la frazione e il ripristino della viabilità e dei servizi essenziali, favorendo la rinascita del piccolo borgo.
Il secondo (1,5 mln) riguarderà Genova e prevede la messa in sicurezza del rio Fereggiano, in corrispondenza con la scuola Giovanni XXIII, oltre ad alcuni lavori di ripristino degli impianti della scuola danneggiati dall’alluvione.
«Si tratta di un importante risultato, raggiunto grazie anche grazie alla visita del Presidente Napolitano. Ma, come ha già sottolineato il presidente Burlando, è stato merito anche degli incontri a Roma con i ministri delle Infrastrutture Passera, della Coesione Territoriale Barca e con il vice ministro dell’Economia Grilli, che hanno concretizzato la disposizione del Cipe - ha detto Paita -. Grazie a questo provvedimento sarà possibile utilizzare a favore della Val di Vara altri finanziamenti».
Fondi di solidarietà: 3,5 milioni alla LiguriaSono stati individuati i progetti da finanziare in favore delle popolazioni alluvionate di Toscana e Liguria con i fondi raccolti dagli sms al numero 45500 e dalle telefonate di solidarietà: poco più di 6 milioni di euro, di cui 3,5 alla Liguria e 2,5 alla Toscana. Lo ha comunicato la Protezione civile al termine di una riunione degli operatori della comunicazione e della telefonia fissa e mobile, alla presenza del presidente del Comitato dei garanti, Paolo Germani.
I fondi saranno trasferiti al Dipartimento della protezione civile, da parte degli operatori della telefonia fissa e mobile, man mano che gli stessi incasseranno le fatture emesse, sulle quali gli operatori non applicheranno alcun ricarico.
Per quanto riguarda la Toscana, è stato deciso di finanziare la realizzazione della scuola elementare di Aulla, che sarà costruita in una zona sicura dal punto di vista idrogeologico, secondo criteri eco-compatibili. L’opera assorbirà l’intera quota destinata alla regione.
Per la Liguria sono stati individuati due progetti: il primo (per un importo di 2 mln di euro) si concentrerà a Cassana, frazione di Borghetto Vara, un piccolo centro completamente distrutto dagli eventi dell’autunno scorso. L’intervento prevede la messa in sicurezza della frana che ha colpito la frazione e il ripristino della viabilità e dei servizi essenziali, favorendo la rinascita del piccolo borgo.
Il secondo (1,5 mln) riguarderà Genova e prevede la messa in sicurezza del rio Fereggiano, in corrispondenza con la scuola Giovanni XXIII, oltre ad alcuni lavori di ripristino degli impianti della scuola danneggiati dall’alluvione.
martedì 20 marzo 2012
Terremoto in Grecia
Un terremoto di magnitudo 3.8 ha colpito alle 13:28, ora italiana, il sud della Grecia alle coordinate 36.924N - 21.521 E ad una profondità di 11 chilometri.
Violenta scossa di terremoto ad Acapulco: 7.2 Richter
La scossa di terremoto osservata nell'area di Acapulco, a 174 chilometri dalla città, è stata di magnitudo 7,9 come osservato dall'istituto geosismico americano (Usgs). La scossa ha fatto tremare gli edifici di Città del Messico. Per ora non si hanno indicazioni di eventuali danni. Il sisma, di 7,9 gradi che ha scosso Città del Messico è stato avvertito anche a Puebla, 130 chilometri a sudest della capitale. Il movimento tellurico è stato registrato poco dopo mezzogiorno. Molte persone hanno abbandonato gli edifici e sono uscite in strada. Al momento non si hanno notizie di vittime, ma alcuni edifici nei quartieri più antichi, avrebbero riportato danni e anche le linee telefoniche sono interrotte, secondo quanto scrive la stampa locale.
POCO PROFONDO E NO ALLARME TSUNAMI - E' avvenuto sulla terraferma, è stato poco profondo e al momento non c'é allarme tsunami: sono queste le prime notizie relative al terremoto avvenuto poco fa in Messico, a Oaxaca. Il terremoto, rileva la simologa Rita Di Giovambattista, è avvenuto a circa 17 chilometri di profondità sulla terraferma, non lontano dalla costa. E' stato quindi poco profondo ed è perciò probabile che sia stato avvertito in un'area molto estesa. "Non c'é al momento un allarme tsunami, ma la rete di segnalazione indica che potrebbero esserci soltanto effetti a livello locale".
POCO PROFONDO E NO ALLARME TSUNAMI - E' avvenuto sulla terraferma, è stato poco profondo e al momento non c'é allarme tsunami: sono queste le prime notizie relative al terremoto avvenuto poco fa in Messico, a Oaxaca. Il terremoto, rileva la simologa Rita Di Giovambattista, è avvenuto a circa 17 chilometri di profondità sulla terraferma, non lontano dalla costa. E' stato quindi poco profondo ed è perciò probabile che sia stato avvertito in un'area molto estesa. "Non c'é al momento un allarme tsunami, ma la rete di segnalazione indica che potrebbero esserci soltanto effetti a livello locale".
Terremoto in Lunigiana
Massa - Una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 è stata avvertita alle 19.33 in provincia di Massa Carrara.
L’epicentro sarebbe in Lunigiana.
La scossa è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica ad una profondità di circa quattro chilometri. Numerose le telefonate ai distaccamenti dei vigili del fuoco da parte dei cittadini.
La scossa sismica - rende noto la Protezione civile - è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Massa Carrara. Località prossime all’epicentro: Fivizzano, Casola in Lunigiana e Comano. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia della Protezione non risultano al momento danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’evento sismico è stato registrato alle 20.33 con una magnitudo di 2.7.
L’epicentro sarebbe in Lunigiana.
La scossa è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica ad una profondità di circa quattro chilometri. Numerose le telefonate ai distaccamenti dei vigili del fuoco da parte dei cittadini.
La scossa sismica - rende noto la Protezione civile - è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Massa Carrara. Località prossime all’epicentro: Fivizzano, Casola in Lunigiana e Comano. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia della Protezione non risultano al momento danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’evento sismico è stato registrato alle 20.33 con una magnitudo di 2.7.
domenica 18 marzo 2012
Terremoto alle ore 17 sul Garda, 3.1 Richter
VERONA - Paura tra la gente per una scossa di terremoto, breve ma intensa, avvertita nel basso Trentino nell'area del lago di Garda, nei comuni della Valpolicella e parte del territorio comunale di Verona. La scossa, di magnitudo 3.1°, è stata registrata ad una profondità di 10,9 chilometri alle 17 di oggi. Non si registrano al momento danni a persone o cose. Le località prossime all'epicentro sono state Ala, Brentonico e Avio. I vigili del fuoco in Trentino, che hanno ricevuto numerose telefonate di persone che hanno chiesto consigli sul comportamento da tenere e su eventuali rischi, ma non hanno riferito di danni. Non risulta che il sisma sia stato percepito a Trento, da dove i vigili del fuoco non hanno avuto chiamate.
sabato 17 marzo 2012
In arrivo l'asteroide 2012DA14
| Asteroide 2012DA14 |
giovedì 15 marzo 2012
Terremoto in Umbria, 3.9 Richter
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata avvertita alle 04:29 ora italiana nel distretto sismico dei Monti Sibillini, nella provincia di Perugia. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ne ha localizzato l'epicentro a 52°.81'N e 13° 202'E ad una profondità di 6 km. I comuni principalmente interessati sono: Castel Sant'Angelo sul Nera (MC) entro i 10 km e tra i 10 ed i 20 km: Bolognola, Ussita, Visso (MC); Arquata del Tronto, Montefortino, Monte Gallo, Monte Monaco (AP), Norcia, Preci (PG); Accumoli e Cittareale (RI).
mercoledì 14 marzo 2012
Giappone: nuove scosse di terremoto
Un forte terremoto di magnitudo 6.1 si è verificato in Giappone, con epicentro poco a Nord di Tokyo, nelle prefetture di Ibaraki/Chiba.
La scossa è stata registrata alle ore 21.05 locali (le 13.05 in Italia), d'intensità massima pari a 5+ sulla scala di rilevazione nipponica a Choshi, città della prefettura di Chiba. Anche senza lanciare l'allarme tsunami, con l'epicentro nelle acque a circa 150 km a nordest di Tokyo e tra le prefetture di Ibaraki e Chiba, la Japan Meteorological Agency (Jma) ha messo in guardia che "possono esserci lievi modifiche dei livelli del mare nelle regioni costiere".
La Japan Meteorological Agency (Jma) ha invitato alla prudenza in quanto potrebbero esserci scosse di assestamento al terremoto di magnitudo 6.1 registrato alle 21.05, con epicentro a circa 150 km a nordest di Tokyo. Il sisma è da legare verosimilmente a quello dell'11 marzo 2011 che ha devastato il nordest del Paese, il Tohoku, essendosi verificato ai margini dell'area "di assestamento della fascia nel Pacifico lunga alcune centinaia di chilometri", dalla punta a sudest di Hokkaido al promontorio di Ibaraki e Chiba.
ALTRE SCOSSE NEL NORD-EST - Un altro sisma è stato registrato nel Giappone del nord-est alle ore 19.49 locali (le 11.49 in Italia), con epicentro nella stessa area (Sanriku, nel Pacifico) di quella delle 18.09 cui è seguito l'allerta tsunami di 50 cm, poi cancellato. La magnitudo, ha riferito la Japan Metyeorological Agency (Jma), è stata misurata in 5.9 (6.8 la scossa precedente), con intensità di 3 (contro 4) sulla scala di rilevazione nipponica di 7. La tv pubblica Nhk ha riferito che mancano segnalazioni di danni a persone o cose.
La scossa è stata registrata alle ore 21.05 locali (le 13.05 in Italia), d'intensità massima pari a 5+ sulla scala di rilevazione nipponica a Choshi, città della prefettura di Chiba. Anche senza lanciare l'allarme tsunami, con l'epicentro nelle acque a circa 150 km a nordest di Tokyo e tra le prefetture di Ibaraki e Chiba, la Japan Meteorological Agency (Jma) ha messo in guardia che "possono esserci lievi modifiche dei livelli del mare nelle regioni costiere".
La Japan Meteorological Agency (Jma) ha invitato alla prudenza in quanto potrebbero esserci scosse di assestamento al terremoto di magnitudo 6.1 registrato alle 21.05, con epicentro a circa 150 km a nordest di Tokyo. Il sisma è da legare verosimilmente a quello dell'11 marzo 2011 che ha devastato il nordest del Paese, il Tohoku, essendosi verificato ai margini dell'area "di assestamento della fascia nel Pacifico lunga alcune centinaia di chilometri", dalla punta a sudest di Hokkaido al promontorio di Ibaraki e Chiba.
ALTRE SCOSSE NEL NORD-EST - Un altro sisma è stato registrato nel Giappone del nord-est alle ore 19.49 locali (le 11.49 in Italia), con epicentro nella stessa area (Sanriku, nel Pacifico) di quella delle 18.09 cui è seguito l'allerta tsunami di 50 cm, poi cancellato. La magnitudo, ha riferito la Japan Metyeorological Agency (Jma), è stata misurata in 5.9 (6.8 la scossa precedente), con intensità di 3 (contro 4) sulla scala di rilevazione nipponica di 7. La tv pubblica Nhk ha riferito che mancano segnalazioni di danni a persone o cose.
Terremoto 6.8 in Giappone: rientrato allerta tsunami
TOKYO - Un terremoto di magnitudo di 6.8 si è verificato al largo del nord-est del Giappone. Rientrato il rischio tsunami.
L'epicentro del sisma è nelle acque del Pacifico di fronte all'isola di Hokkaido.
Il terremoto, che ha scosso la parte superiore del Giappone del nordest, si è verificato alle ore 18.09 locali (le 10.09 in Italia), ha avuto magnitudo di 6.8 sulla scala Richter, nonché intensità di 4 sulla scala nipponica di 7, sia nella zona di Kushiro (sud di Hokkaido) sia nella parte orientale della prefetture di Aomori e di Iwate.
CANCELLATO ALLERTA TSUNAMI - La Japan Meteorological Agency (Jma) ha cancellato l'allerta tsunami fino a 50 cm, lanciato dopo il sisma delle 18.09 locali (10.09 in Italia) di magnitudo 6.8, con epicentro a 210 km dalle coste di Hokkaido nelle acque dell' oceano Pacifico. La Jma ha riferito di aver misurato onde anomale massime fino a 20 cm nell'area della città di Erimo (sud di Hokkaido) intorno alle ore 19 e in quella di Hachinohe (Aomori) alle 19.19.
L'epicentro del sisma è nelle acque del Pacifico di fronte all'isola di Hokkaido.
Il terremoto, che ha scosso la parte superiore del Giappone del nordest, si è verificato alle ore 18.09 locali (le 10.09 in Italia), ha avuto magnitudo di 6.8 sulla scala Richter, nonché intensità di 4 sulla scala nipponica di 7, sia nella zona di Kushiro (sud di Hokkaido) sia nella parte orientale della prefetture di Aomori e di Iwate.
CANCELLATO ALLERTA TSUNAMI - La Japan Meteorological Agency (Jma) ha cancellato l'allerta tsunami fino a 50 cm, lanciato dopo il sisma delle 18.09 locali (10.09 in Italia) di magnitudo 6.8, con epicentro a 210 km dalle coste di Hokkaido nelle acque dell' oceano Pacifico. La Jma ha riferito di aver misurato onde anomale massime fino a 20 cm nell'area della città di Erimo (sud di Hokkaido) intorno alle ore 19 e in quella di Hachinohe (Aomori) alle 19.19.
martedì 13 marzo 2012
Terremoto di grado 3.6 a Caltanissetta
CALTANISSETTA – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 della scala Richter è stata registrata alle 6.50 del mattino dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico della Sicilia centrale, vicino a Caltanissetta.
La scossa sismica è stata registrata ad una profondità di 35.5 chilometri, la protezione civile non ha duffuso notizie di danni a persone o cose. Tra i comuni situati ad una distanza di 10 chilometri dall’epicentro del sisma ci sono: Alimena, Bompietro, Castellana Sicula, Blufi, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa.
I comuni che si trovano tra 10 e 20 chilometri dall’epicentro della scossa di terremoto sono, Caltavuturo, Gangi, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Caltanissetta, Marianopoli, Villalba e Villarosa.
La scossa sismica è stata registrata ad una profondità di 35.5 chilometri, la protezione civile non ha duffuso notizie di danni a persone o cose. Tra i comuni situati ad una distanza di 10 chilometri dall’epicentro del sisma ci sono: Alimena, Bompietro, Castellana Sicula, Blufi, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa.
I comuni che si trovano tra 10 e 20 chilometri dall’epicentro della scossa di terremoto sono, Caltavuturo, Gangi, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Caltanissetta, Marianopoli, Villalba e Villarosa.
sabato 10 marzo 2012
Causa maltempo, nave cisterna incagliata a Siracusa
| Nave scisterna Gelso M. |
Tempesta solare: intensità minore delle previsioni
Le apparecchiature tecnologiche sembrano avere superato indenni quella che doveva essere la più intensa tempesta solare degli ultimi cinque anni, che ha raggiunto la Terra nella ieri sera.
L'intensita è stata più bassa del previsto. Alcuni esperti pensano che l'emergenza sia passata, mentre altri affermano che è troppo presto per affermarlo poiché gli effetti del fenomeno potrebbero proseguire anche oggi.
Secondo gli scienziati, la tempesta ha raggiunto un "livello moderato" intorno alla mezzanotte della costa est americana, le 6 di stamattina in Italia.
"Abbiamo rilevato un lieve aumento nella geo-attivita magnetica", ha detto Norm Cohen, studioso dello Space weather prediction center della National oceanic and atmospheric administration (Noaa) degli Stati Uniti, riferendosi alla giornata di ieri.
Cohen ha aggiunto di non essere a conoscenza di effetti significativi sui sistemi elettrici o tecnologici, ma ha riferito che si è verificato un black-out delle comunicazioni radio ad alta frequenza dall'est dell'Africa all'Australia orientale, durato due ore.
La tempesta è cominciata martedì sera con un flare solare, che secondo gli scienziati poteva essere il più forte registrato dal 2006.
Si temeva che le reti elettriche, i Gps e i satelliti potessero andare fuori uso e le compagnie aeree hanno anche modificato le rotte di alcuni aerei.
Ma quando le prime onde della tempesta sono arrivate sulla Terra, a quattro milioni di chilometri orari, il fenomeno si è rivelato molto più debole del previsto.
Le apparecchiature tecnologiche non hanno subito danni e anche la previsione che si sarebbero viste aurore boreali più a sud di dove solitamente di verificano non ha avuto riscontro.
Gli scienziati sono comunque d'accordo sul fatto che nei prossimi mesi le attivita solari come quella di ieri proseguiranno.
L'intensita è stata più bassa del previsto. Alcuni esperti pensano che l'emergenza sia passata, mentre altri affermano che è troppo presto per affermarlo poiché gli effetti del fenomeno potrebbero proseguire anche oggi.
Secondo gli scienziati, la tempesta ha raggiunto un "livello moderato" intorno alla mezzanotte della costa est americana, le 6 di stamattina in Italia.
"Abbiamo rilevato un lieve aumento nella geo-attivita magnetica", ha detto Norm Cohen, studioso dello Space weather prediction center della National oceanic and atmospheric administration (Noaa) degli Stati Uniti, riferendosi alla giornata di ieri.
Cohen ha aggiunto di non essere a conoscenza di effetti significativi sui sistemi elettrici o tecnologici, ma ha riferito che si è verificato un black-out delle comunicazioni radio ad alta frequenza dall'est dell'Africa all'Australia orientale, durato due ore.
La tempesta è cominciata martedì sera con un flare solare, che secondo gli scienziati poteva essere il più forte registrato dal 2006.
Si temeva che le reti elettriche, i Gps e i satelliti potessero andare fuori uso e le compagnie aeree hanno anche modificato le rotte di alcuni aerei.
Ma quando le prime onde della tempesta sono arrivate sulla Terra, a quattro milioni di chilometri orari, il fenomeno si è rivelato molto più debole del previsto.
Le apparecchiature tecnologiche non hanno subito danni e anche la previsione che si sarebbero viste aurore boreali più a sud di dove solitamente di verificano non ha avuto riscontro.
Gli scienziati sono comunque d'accordo sul fatto che nei prossimi mesi le attivita solari come quella di ieri proseguiranno.
giovedì 8 marzo 2012
Cosa è una tempesta geomagnetica o solare?
Una tempesta solare (detta anche tempesta geomagnetica) è un disturbo della magnetosfera terrestre, di carattere temporaneo, causato dall' attività solare. Durante una tempesta solare il Sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona che generano un forte vento solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all'emissione di massa coronale.
Ciò accade soltanto qualora le particelle del vento solare viaggino in direzione della Terra. La pressione del vento solare cambia in funzione dell'attività solare e tali cambiamenti modificano le correnti elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste magnetiche generalmente durano dalle 24 alle 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi giorni.
Nel 1989, una tempesta elettromagnetica si verificò sui cieli del Québec, causando un'aurora boreale visibile fino in Texas.
Il vento solare rilascia intense particelle ad alta energia che possono generare delle radiazioni dannose per gli esseri umani, allo stesso modo delle radiazioni nucleari a bassa energia. L'atmosfera e la magnetosfera terrestri agiscono fornendo una adeguata protezione a livello del suolo, ma gli astronauti nello spazio sono soggetti a dosi potenzialmente letali di radiazioni ionizzanti. La penetrazione di particelle ad alta energia nelle cellule può causare il danneggiamento cromosomico, il cancro ed altri problemi di salute. Alte dosi potrebbero essere fatali.
I protoni solari con energia superiore ai 30 MeV sono particolarmente pericolosi. Nel mese di ottobre del 1989, il Sole produsse particelle tanto energetiche da poter causare la morte di un astronauta che si fosse trovato sulla Luna con la sola protezione della tuta spaziale.
I protoni solari possono produrre problemi di radiazioni anche a bordo di voli di linea alle elevati altitudini. Sebbene questi rischi siano bassi, il monitoraggio delle emissioni solari consente di valutare un eventuale cambio del piano di volo. (da Wikipedia)
Ciò accade soltanto qualora le particelle del vento solare viaggino in direzione della Terra. La pressione del vento solare cambia in funzione dell'attività solare e tali cambiamenti modificano le correnti elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste magnetiche generalmente durano dalle 24 alle 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi giorni.
Nel 1989, una tempesta elettromagnetica si verificò sui cieli del Québec, causando un'aurora boreale visibile fino in Texas.
Il vento solare rilascia intense particelle ad alta energia che possono generare delle radiazioni dannose per gli esseri umani, allo stesso modo delle radiazioni nucleari a bassa energia. L'atmosfera e la magnetosfera terrestri agiscono fornendo una adeguata protezione a livello del suolo, ma gli astronauti nello spazio sono soggetti a dosi potenzialmente letali di radiazioni ionizzanti. La penetrazione di particelle ad alta energia nelle cellule può causare il danneggiamento cromosomico, il cancro ed altri problemi di salute. Alte dosi potrebbero essere fatali.
I protoni solari con energia superiore ai 30 MeV sono particolarmente pericolosi. Nel mese di ottobre del 1989, il Sole produsse particelle tanto energetiche da poter causare la morte di un astronauta che si fosse trovato sulla Luna con la sola protezione della tuta spaziale.
I protoni solari possono produrre problemi di radiazioni anche a bordo di voli di linea alle elevati altitudini. Sebbene questi rischi siano bassi, il monitoraggio delle emissioni solari consente di valutare un eventuale cambio del piano di volo. (da Wikipedia)
In arrivo una tempesta geomagnetica
Una fortissima tempesta geomagnetica, la piu' intensa degli ultimi 5 anni, sta avanzando dal sole verso la Terra e il suo arrivo, previsto per oggi, potrebbe interessare reti elettriche, rotte aeree e sistemi spaziali di navigazione via satellite.
La tempesta, un'enorme nube di particelle cariche espulse dal sole alla velocita' di circa 7,2 mln di km all'ora, e' stata innescata da un paio di eruzioni solari.
Si tratta probabilmente dell'evento piu' forte degli ultimi cinque/sei anni, piu' intenso della tempesta avvenuta alla fine di gennaio, ha spiegato Joseph Kunches, uno specialista in metereologia spaziale dell'Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica degli Stati Uniti (Noaa, nell'acronimo in inglese).
Secondo Kunches, si tratta di un evento in tre tappe, le prime delle quali stanno gia' interessando la Terra.
La prima: le due eruzioni solari che si sono mosse quasi alla velocita' della luce hanno raggiunto la Terra martedi' sera; queste eruzioni possano causare black-out della radio.
Seconda tappa: la radiazione solare ha raggiunto il campo magnetico della Terra mercoledi', con possibili conseguenze sul traffico aereo, specialmente vicino ai Poli, i satelliti e qualsiasi astronauta che stia realizzando una passeggiata spaziale. Questa fase puo' durare giorni.
Ultima fase: la nube di plasma innescata dall'eiezione della massa coronale, che di fatto e' una gran parte dell'atmosfera solare, raggiunge la Terra proprio nella mattinata di giovedi'.
Questa terza tappa puo' interessare le reti elettriche, i satelliti, gli oleodotti e i sistemi ad alta precisione GPS, utilizzati per le perforazioni di petrolio, i topografi ed alcune attivita' agricole.
I sistema Gps utilizzati per funzioni meno sofisticate, per esempio quelli di navigazione utilizzate in molte automobili, non dovrebbero essere interessati, secondo l'esperto del Noaa, Doug Biesiecker.
Kunches ha aggiunto che la componente geomagnetica della tempesta potrebbe arrivare prima del previsto, perche' segue una tempesta precedente che ha lasciato il sole domenica e che attualmente sta colpendo la magnetosfera della Terra.
Queste tempeste potrebbero provocare alcune aurore boreali; e nell'emisfero settentrionale, l'aurora boreale potrebbe essere visibile a latitudine medie.
Tempeste di questa entita' sono state piuttosto rare nella storia recente.
Da notare pero' che il sole e' in una fase ascendente del suo ciclo di attivita', di 11 anni, il cui picco e' previsto per il prossimo anno.
La tempesta, un'enorme nube di particelle cariche espulse dal sole alla velocita' di circa 7,2 mln di km all'ora, e' stata innescata da un paio di eruzioni solari.
Si tratta probabilmente dell'evento piu' forte degli ultimi cinque/sei anni, piu' intenso della tempesta avvenuta alla fine di gennaio, ha spiegato Joseph Kunches, uno specialista in metereologia spaziale dell'Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica degli Stati Uniti (Noaa, nell'acronimo in inglese).
Secondo Kunches, si tratta di un evento in tre tappe, le prime delle quali stanno gia' interessando la Terra.
La prima: le due eruzioni solari che si sono mosse quasi alla velocita' della luce hanno raggiunto la Terra martedi' sera; queste eruzioni possano causare black-out della radio.
Seconda tappa: la radiazione solare ha raggiunto il campo magnetico della Terra mercoledi', con possibili conseguenze sul traffico aereo, specialmente vicino ai Poli, i satelliti e qualsiasi astronauta che stia realizzando una passeggiata spaziale. Questa fase puo' durare giorni.
Ultima fase: la nube di plasma innescata dall'eiezione della massa coronale, che di fatto e' una gran parte dell'atmosfera solare, raggiunge la Terra proprio nella mattinata di giovedi'.
Questa terza tappa puo' interessare le reti elettriche, i satelliti, gli oleodotti e i sistemi ad alta precisione GPS, utilizzati per le perforazioni di petrolio, i topografi ed alcune attivita' agricole.
I sistema Gps utilizzati per funzioni meno sofisticate, per esempio quelli di navigazione utilizzate in molte automobili, non dovrebbero essere interessati, secondo l'esperto del Noaa, Doug Biesiecker.
Kunches ha aggiunto che la componente geomagnetica della tempesta potrebbe arrivare prima del previsto, perche' segue una tempesta precedente che ha lasciato il sole domenica e che attualmente sta colpendo la magnetosfera della Terra.
Queste tempeste potrebbero provocare alcune aurore boreali; e nell'emisfero settentrionale, l'aurora boreale potrebbe essere visibile a latitudine medie.
Tempeste di questa entita' sono state piuttosto rare nella storia recente.
Da notare pero' che il sole e' in una fase ascendente del suo ciclo di attivita', di 11 anni, il cui picco e' previsto per il prossimo anno.
Nubifragio a Catania
Un violento nubifragio, accompagnato dalla caduta di grandine, si è abbattuto in serata su Catania, causando moltissimi danni. Diversi rioni, e in particolare quello di Santa Maria Goretti, vicino all'aeroporto, sono allagati e in un centro commerciale l'acqua ha allagato il parcheggio costringendo alcuni clienti a salire sui tetti delle vetture. Un piccolo tratto d'asfalto della circonvallazione, nel rione San Nullo, chiuso per dei lavori, ha subito delle infiltrazioni, ed ha ceduto. Sul posto si sono recati la protezione civile e i vigili urbani.
Aeroporto chiuso fino a mezzanotte, ENAV segnala sette voli dirottati: cinque a Palermo (AZ 1727 da Milano Linate, U202849 da Milano Malpensa, AZ 1759 da Roma Fiumicino, BV 1811 da Bari e il cargo ferry da Bucarest 7M9791) e due a Lamezia Terme (AP 132 proveniente da Milano Malpensa e AZ 1717 proveniente da Genova).
Aeroporto chiuso fino a mezzanotte, ENAV segnala sette voli dirottati: cinque a Palermo (AZ 1727 da Milano Linate, U202849 da Milano Malpensa, AZ 1759 da Roma Fiumicino, BV 1811 da Bari e il cargo ferry da Bucarest 7M9791) e due a Lamezia Terme (AP 132 proveniente da Milano Malpensa e AZ 1717 proveniente da Genova).
Terremoto 3.1 in Francia al confine italiano
Un sisma di magnitudo 3.1 è stato registrato nella zona delle Alpi Cozie, vicino alla provincia di Cuneo ma in territorio francese, coordinate 44.515°N, 6.701°E alle ore 00:30:17 di oggi 08/03 ad una profondità di 4,2 chilometri.
martedì 6 marzo 2012
Terremoto in Val Trebbia
Genova - Una forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 16:15 nel centro del capoluogo ligure. L’epicentro è a 4 chilometri da Rezzoaglio, magnitudo di 4.2 della scala Richter. Secondo quanto riferito dall’Università di Genova, la scossa è stata registrata a 8 chilometri di profondità. Le prime stime parlavano, invece, di 3,5 chilometri.
Anche l’Istituto Nazionale di Geofisica conferma che la scossa è stata registrata alle ore 16.15 a Rezzoaglio, tra la Val Trebbia e la Val d’Aveto, nella zona dell’entroterra genovese quasi al confine con la provincia di Piacenza. Non sono stati finora segnalati danni a persone o cose.
Il movimento sismico è stato dunque superficiale, uno dei motivi per cui il sisma è stato avvertito in maniera così forte.
«Le località più vicine all’epicentro - conferma Stefano Solarino, ricercatore dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Università di Genova, interpellato da Radio19- sono Rezzoaglio, Fontanigorda, Santo Stefano d’Aveto, Gorreto, Rovegno, in Liguria, e Ottone, in Emilia Romagna. Si tratta di zone già note per aver mostrato sismicità simile sia nel passato sia recentemente perché sono state interessate da eventi simili lo scorso anno».
«La profondità - continua Solarino - è stata relativamente poco elevata quindi il terremoto è stato abbastanza superficiale. E’ probabile quindi che la scossa sia stata avvertita in un’area relativamente contenuta ma in maniera piuttosto significativa».
«Molte persone si sono allarmate e ci hanno chiamato per avere rassicurazioni, ma al momento non ci sono notizie di danni. - precisa l’esperto - Vista la magnitudo, io mi sento di escludere danni importanti. E’ possibile che ci sia qualche crepa o piccolo danno su strutture preesistenti o su manufatti che non sono conservati in modo corretto o sono molto vecchi. Naturalmente, per capire esattamente la situazione, bisognerà aspettare le informazioni che arrivano dal territorio».
da "Il Secolo XIX"
Anche l’Istituto Nazionale di Geofisica conferma che la scossa è stata registrata alle ore 16.15 a Rezzoaglio, tra la Val Trebbia e la Val d’Aveto, nella zona dell’entroterra genovese quasi al confine con la provincia di Piacenza. Non sono stati finora segnalati danni a persone o cose.
Il movimento sismico è stato dunque superficiale, uno dei motivi per cui il sisma è stato avvertito in maniera così forte.
«Le località più vicine all’epicentro - conferma Stefano Solarino, ricercatore dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Università di Genova, interpellato da Radio19- sono Rezzoaglio, Fontanigorda, Santo Stefano d’Aveto, Gorreto, Rovegno, in Liguria, e Ottone, in Emilia Romagna. Si tratta di zone già note per aver mostrato sismicità simile sia nel passato sia recentemente perché sono state interessate da eventi simili lo scorso anno».
«La profondità - continua Solarino - è stata relativamente poco elevata quindi il terremoto è stato abbastanza superficiale. E’ probabile quindi che la scossa sia stata avvertita in un’area relativamente contenuta ma in maniera piuttosto significativa».
«Molte persone si sono allarmate e ci hanno chiamato per avere rassicurazioni, ma al momento non ci sono notizie di danni. - precisa l’esperto - Vista la magnitudo, io mi sento di escludere danni importanti. E’ possibile che ci sia qualche crepa o piccolo danno su strutture preesistenti o su manufatti che non sono conservati in modo corretto o sono molto vecchi. Naturalmente, per capire esattamente la situazione, bisognerà aspettare le informazioni che arrivano dal territorio».
da "Il Secolo XIX"
sabato 3 marzo 2012
Terremoto 3.6 in Irpinia
Una scossa di terremoto pari alla magnitudo 3.6 della scala Richter è stata registrata alle 2:04 ora italiana in Irpinia. Il terremoto è stato localizzato dalle 29 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV ad una profondità di 13.6 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono Calabritto, Caposele, Lioni, Senerchia e Teora. Al momento non si hanno notizie di danni a persone e/o cose.
venerdì 2 marzo 2012
Terremoto 3.6 in Piemonte
Una scossa di terremoto è stata avvertita in provincia di Cuneo intorno alle 8:15, in particolare nei comuni di Argentera e Acceglio. L'intensità è stata calcolata dall'Istituto nazionale di Geofisica in una magnitudo di 3.6 gradi della scala Richeter; l'epicentro è stato localizzato nelle Alpi Cozie, in territorio francese, a 15 km dal confine italiano. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
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