venerdì 30 settembre 2011

Incendio sulle alture di Borzoli

Un incendio boschivo di vaste proporzioni è divampato questo pomeriggio nel ponente di Genova. Le fiamme sono divampate sulla strada che va verso la discarica. Il fronte del fuoco, piuttosto ampio, sta interessando le zone di Borzoli, Scarpino e Sestri Ponente (dove operano 4 squadre dei vigili del fuoco un elicottero e un canadair). Le fiamme si stanno avvicinando ad alcune abitazioni proprio nella zona a monte di Sestri Ponente. Il fumo e le fiamme sono ben visibili dal porto petroli di Multedo, ma non interessano quella zona. Nella zona di Pegli, interessata in un primo momento dal fuoco, le fiamme sono state spente.
Ancora ignote le cause del rogo ma la responsabile delle operazioni antincendio della Regione Liguria ha precisato che l’incendio non ha interessato l’area del porto petroli, ma che si è avvicinato a un deposito di gas, ex Snam, a Borzoli. La Snam ha precisato che il deposito (conosciuto nella zona come `deposito Snam´) in realtà non è della compagnia petrolifera. Il fronte del rogo è comunque ancora molto lontano dal deposito e per il momento la zona viene tenuta sotto controllo da un vasto spiegamento di volontari antincendio. Maggiore preoccupazione, invece, desta il fronte sul lato opposto del deposito, tra Chiaravagna e la nuova strada per Scarpino.
La situazione - conferma la Regione Liguria - è ora sotto controllo, compresa la zona di Scarpino, dove era attivo un secondo fronte. Tuttavia per precauzione l’area resterà presidiata per tutta la notte dalle squadre di volontari antincendio.

sabato 24 settembre 2011

Più veloce della luce!

I fisici invitano alla prudenza, ma l'esperimento che ha dimostrato che i neutrini hanno superato la velocità della luce ha messo sottosopra il sistema su cui si basano le teorie della fisica moderna da quella della relatività elaborata da Albert Einstein passando per la costante di Planck, fino ad arrivare alle regole.
Stupefatti, i fisici dell'esperimento internazionale Opera1 non credevano ai loro strumenti: il fascio di neutrini ha superato la velocità della luce, e scardinato le teorie di Einstein, basi della fisica moderna, che considerano appunto invalicabile questo limite. Lo studio pubblicato dal Cern e dal CNRS francese è il frutto di tre anni di osservazioni di oltre 15mila neutrini: sono questi elementi della materia che hanno percorso i 730 chilometri che separano i laboratori del Cern a Ginevra dal laboratorio sotterraneo del Gran Sasso in Abruzzo (dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), a una velocità di 300.006 chilometri al secondo, sei chilometri al secondo più della velocità della luce.
Insomma, "su una corsa di fondo di 730 chilometri i neutrini passano il traguardo con 20 metri di anticipo" ha specificato il Cern."Abbiamo passato sei mesi a rifare tutto daccapo" ha spiegato ai giornalisti Autiero. Misure e contromisure, incluse le verifiche dei rilievi topografici e l'analisi degli effetti del sisma dell'Aquila sul territorio. Ma il risultato è sempre lo stesso: i neutrini viaggiano più veloci di quanto dovrebbero secondo Einstein, sfidando la teoria della relatività.
Intanto la comunità dei fisici si affanna a rielaborare: i neutrini hanno trovato una scorciatoia in un'altra dimensione, insomma le dimensioni non sono solo quattro (le tre dello spazio più quella temporale). Oppure, la velocità della luce non è l'ultimo limite: Einstein elaborò una teoria più generale che si sovrappone a quella di Newton, a sua volta non scorretta. E ancora, la teoria di Einstein potrebbe essere valida in certi campi ma ne esiste una ancora più generale, come un gioco di bambole russe. In crisi il "modello standard", ovvero l'edificio concettuale elaborato dai fisici per chiarire come si organizza la materia, è come un palazzo che si regge su una serie di architravi. Queste architravi sono le costanti fondamentali della fisica: la costante di Planck, la costante gravitazionale, la carica dell'elettrone e numerose altre. Queste costanti sono legate fra loro: variando il valore di una, si deve tener conto della necessità di aggiustare anche le altre. Una delle costanti - forse la più importante, insieme con la costante di Planck - è la velocità della luce nel vuoto. Su di essa si basa in particolare l'edificio della Relatività Generale, la teoria formulata da Albert Einstein che spiega come si sia originato e sviluppato l'universo dal Big Bang ad oggi.
Secondo la teoria einsteiniana, esiste nell'universo una velocità limite, che non si può superare. A mano a mano che un corpo si avvicina a questa velocità limite, il suo tempo relativo (cioè il tempo misurato da un orologio connesso al corpo in moto) rallenta, le dimensioni del corpo si accorciano, la massa del corpo aumenta. Se si potesse raggiungere la velocità limite, il corpo avrebbe volume zero, massa infinita e il suo tempo sarebbe fermo. Per questo, dal punto di vista teorico, la velocità limite è per definizione irraggiungibile. Sempre secondo la teoria einsteiniana, tale velocità limite è quella della luce nel vuoto.
L'esperimento condotto dagli scienziati del Cern e dei laboratori dell'Infn sembra contraddire quest'ultimo punto. Esisterebbero particelle dotate di massa, i neutrini, in grado di viaggiare a velocità superiore a quella della luce. Se confermata, questa scoperta avrebbe pesanti ripercussioni su tutto il modello standard. Significherebbe che la velocità limite non è quella della luce nel vuoto, ma un'altra ancora indefinita e legata non si sa a che fenomeno. Ciò comporterebbe la revisione generale di tutte le principali costanti fondamentali, e un riaggiustamento dell'intero modello standard. Significherebbe anche che andrebbero ricalibrati teoricamente tutti gli esperimenti-limite che stanno conducendo i fisici per capire come sia fatto il cosmo. Non è detto però che la scoperta del Cern - se confermata - significhi la demolizione completa della Teoria della Relatività Generale.
La scienza, come è noto, lavora per affinazioni successive. Prima della teoria einsteiniana, ciò che spiegava meglio il funzionamento del cosmo era la teoria della gravitazione universale di Isaac Newton. Poi, si è scoperto che la sua validità era confinata entro certi limiti, e che poteva essere considerata come un aspetto particolare della Teoria della Relatività Generale. E' possibile che ora si vada oltre la concezione einsteiniana, e che questa non sia che una situazione particolare nell'ambito di una teoria più vasta. Esistono già teorie del genere, per esempio la Teoria delle Stringhe, che contemplano la relatività come un caso particolare, prevedono un universo con molte dimensioni e diversi piani della realtà. Per ora, sono soltanto teorie, prive di riscontri sperimentali.
L'esperimento del Cern potrebbe essere un passo in quel senso.Troppo presto per dirlo: occorrono riscontri e controprove. Ma se fosse vero, sarebbe il primo reale balzo avanti della fisica teorica da quasi un secolo a questa parte.

sabato 10 settembre 2011

Comunicazione di servizio

Meteogenova osserverà un periodo di sospensione del servizio, per motivi tecnici, da domenica 11/9 a domenica 18/9 e tornerà online lunedì 19/9. Prox. agg. 07:00 - 19/09/2011.

lunedì 5 settembre 2011

Frane e allagamenti nel savonese

Savona - A causa di almeno due frane provocate dal maltempo, in provincia di Savona è stata chiusa via Nazionale Piemonte all’altezza di Cadibona, la strada Provinciale 29, “alternativa“ all’autostrada A6 per raggiungere il Basso Piemonte: il fango e i detriti hanno colpito anche un’auto, i cui occupanti non sono rimasti feriti.
La forte pioggia delle ultime ore ha anche allagato alcune strade di Savona, in particolare corso Ricci, che corre tra la sede della polizia Stradale, la questura e il comando dei carabinieri; invasi dall’acqua cantine e garage nei quartieri di Villapiana, Lavagnola e della Villetta.
Inoltre, fango si è riversato lungo le strade nel triangolo tra Spotorno, Vado e Cairo Montenotte e situazioni analoghe che sono state registrate anche a Calice e Finale Ligure, dove i pompieri sono stati tempestati da continue richieste di intervento che hanno richiesto sul posto anche la presenza di polizia Stradale e carabinieri.
Controllati, ovviamente, i corsi d’acqua: quelli più a rischio sono non solo a Savona, ma anche nel Finalese e nel Varazzino. Piove forte anche a Garlenda, quindi ad Albenga, dove vengono costantemente monitorate le strade del lungomare e del viale vicino alla stazione ferroviaria.
Pozzanghere d’acqua rallentano la circolazione sulla via Aurelia, tra Albenga e Alassio e in autostrada.
A Tovo San Giacomo, nell’entroterra di Pietra Ligure, le forte precipitazioni hanno fatto sprofondare una strada, mentre ad Andora tre persone sono rimaste ferite gravemente a causa di un incidente stradale che ha coinvolto due auto, forse provocato dalle forti piogge.

Maltempo e allagamenti a Chiavari

Un acquazzone violento, ma che per fortuna è durato poco più di mezz’ora, ha provocato qualche disagio in centro a Chiavari. Un’auto è rimasta intrappolata nell’acqua alta mezzo metro sul fondo del sottopasso di corso Garibaldi, ed è dovuto interventire il carro attrezzi, oltre a una pattuglia della polizia municipale, per rimuoverla. La grande quantità d’acqua precipitata in poco tempo, unita al fatto che molti tombini erano sporchi ed ostruiti, ha determinato l’allagamento di corso Lavagna, via Rivarola e via Ghio. Molti disagi, ma per fortuna non si segnalano particolari danni a cantine, fondi e negozi. Intorno alle 13,30, grazie al fatto che la pioggia ha cessato di cadere, la situazione è tornata alla normalità.

Pioggia e grandine sul controesodo

Roma - Piogge al Nord, temperature alte e afa al Centro-Sud: questa ultima coda d’estate riserva cattive sorprese non solo ai vacanzieri settembrini, ma anche al settore agricolo, che - stima la Coldiretti - incorrerà in un calo del 5% della vendemmia (comunque «di ottima qualità»), del 20% nel raccolto di pomodoro per passate, del 6% di grano duro per la pasta.
Il primo fine settimana del mese ha fatto registrare un traffico sostenuto, ma senza particolari criticità per chi è rientrato alla volta delle città. Qualche coda sull’autostrada A22 del Brennero, in Trentino-Alto Adige dove, nonostante la giornata a tratti piovosa, sono proseguiti i nuovi arrivi sui laghi, soprattutto di turisti tedeschi. Il collegamento tra Italia e Svizzera attraverso il tunnel e il colle del Gran San Bernardo è invece rimasto chiuso, col traffico deviato verso il traforo del monte Bianco, a causa di una frana. Sempre in Valle d’Aosta, per il maltempo due alpinisti di nazionalità russa sono rimasti bloccati (ma poi tratti in salvo da altri scalatori tedeschi) sul Cervino, sopra la Capanna Carrell, a circa 4mila metri di altitudine.
Frane anche nel Lecchese dove, tra Varenna e Bellano, è stata chiusa la vecchia provinciale 72, invasa da sassi e detriti: la strada, che collega tutti i Comuni rivieraschi del versante lecchese del lago di Como, sarà riaperta non prima di lunedì. Acquazzoni sul Levante genovese, con intenso lavoro a Chiavari dei vigili del Fuoco, alle prese con sottopassaggi e negozi allagati, cantine sommerse, e anche nel Savonese.
Come previsto dall’allerta meteo dalla Protezione Civile, la Sardegna è stata una delle regioni più colpite, con piogge, allagamenti e difficoltà per la circolazione soprattutto nel sud-ovest e nel centro-nord dell’isola: a Villamar, un fulmine ha danneggiato il campanile della chiesa, mentre a Gonessa un altro si è abbattuto su una centrale di distribuzione dell’energia elettrica ed è stato la causa di un blackout lungo la zona costiera; a Cagliari, le nubi e la pioggia del mattino non sono riuscite a rovinare l’esibizione pomeridiana delle Frecce Tricolori sul lungomare del Poetto, per la quale sono accorsi in centomila.
Afa e temperature elevate hanno invece reso praticamente deserte le città calabresi: in tanti si sono riversati sulle coste jonica e tirrenica; prese d’assalto le principali mete turistiche della Sila cosentina e quelle del versante catanzarese. In ogni caso, sull’A3 il traffico è stato «sostenuto» in direzione Nord, ma non ha subito alcun disagio anche in concomitanza con gli spostamenti locali del fine settimana nel Cilento e sulla costa tirrenica del Catanzarese e del Reggino.

domenica 4 settembre 2011

Nube tossica a Ceriale: in 10 all'ospedale

Ceriale - Paura ieri sera in un campeggio tra Ceriale e Albenga, nel savonese. Alcuni dei turisti presenti sono stati ricoverati all’ospedale Santa Maria di Misericordia con forti bruciori agli occhi e alla gola provocati da una nube tossica di cui ancora non si conosce l’origine.

Tra le prime ipotesi, ancora da verificare, quella di una perdita di qualche sostanza tossica da una delle decine di aziende agricole e florovivaistiche della zona. L’allarme è scattato immediato dopo che ai vigili del fuoco e ai vigili urbani sono iniziate ad arrivare decine di telefonate di cittadini allarmati per i sintomi di bruciore agli occhi e alla gola.
Sul posto oltre ai pompieri, alle ambulanze e al 118 che hanno fatto la spola dal Campochiesa al nosocomio vicino alla caserma dei carabinieri, è intervenuto anche il sindaco di Albenga Rosalia Guarnieri: «È ancora presto per poter capire che cosa sia accaduto - ha spiegato -. Una situazione che dovrà essere chiarita attraverso approfondite indagini». Oltre ai vigili del fuoco indagano sull’accaduto anche la polizia municipale e una segnalazione è già stata trasmessa alla magistratura di Savona.