La Spezia - Sarebbe di origine quantomeno colposa l’incendio che, in poche ore, ha bruciato sette ettari di boschi fra Riomaggiore e Manarola, sulle alture delle Cinque Terre, davanti allo sguardo terrorizzato dei turisti presenti sui vari sentieri del parco.
Per evitare che le fiamme raggiungessero il centro abitato di Riomaggiore, sono intervenute cinque squadre di vigili del fuoco, due elicotteri della Regione Liguria e un Canadair, mentre l’odore acre del fumo si estendeva fino a La Spezia, a una ventina di chilometri di distanza.
Il fronte delle fiamme è stato circoscritto soltanto dopo cinque ore, ma per spegnere tutti i focolai ci vorrà l’intera notte.
L’incendio s’è scatenato intorno alle 14 sulle alture alle spalle di Riomaggiore e Manarola, due delle Cinque Terre.
Il rogo, molto vasto, ha preso vita nella zona della via dei Santuari, nel cuore del Parco, e il fumo acre è tanto intenso che si respira perfino in città, alla Spezia, nonostante la distanza.
E’ scattato subito l’allarme tra i tanti turisti presenti sui vari sentieri del Parco e anche per chi abita le molte case che punteggiano un po’ tutte le colline della zona, spesso difficilmente raggiungibili.
L’origine delle fiamme potrebbe essere dolosa, o derivare da uno dei tanti fuochi di sterpaglie che continuano ad essere accesi in modo superficiale, ai margini dei boschi, per ripulire i terreni.
Si calcola che siano andati in cenere almeno due ettari di macchia mediterranea pregiata, ma intorno alle 17 il lavoro di accerchiamento delle squadre a terra e dei velivoli dal cielo ha costretto le fiamme a cedere e ritirarsi, e fortunatamente è calato anche il vento.
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