sabato 15 dicembre 2012

Neve a Genova

Doria: tutto sotto controllo
Arpal: situazione sottovalutata


Genova - Nevicate notturne in Liguria e vento forte. Interessate soprattutto le province di Genova (foto ) e Savona, dove la neve è caduta a bassa quota. Le scuole sono rimaste aperte a Genova, mentre sono state chiuse a Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese.
Nel capoluogo ligure disagi si registrano sulle zone collinari, in corso Europa e nel Ponente della città. Molti problemi alla circolazione. Sospese alcune linee degli autobus. In città il crollo di alberi e rami (foto ) ha comportato la chiusura di molte strade nella zona di Sturla, Albaro, Castelletto, Carignano e Pegli.
Il centro operativo comunale di Protezione civile, riunito dalle 3.30 al Matitone, comunica che sono attivi da ieri sera nove mezzi Amiu spargisale nelle zone collinari e lungo i fondi valle del Polcevera e del Bisagno.
Il comitato di Protezione civile del Comune ha comunicato che dalle 14 di oggi alle 12 di domani è vietata la circolazione dei veicoli a due ruote.
Si invita la cittadinanza a limitare l’uso privato e comunque si ricorda che gli automezzi privati possono circolare solo muniti di catene o pneumatici da neve.
A creare problemi oltre alla neve anche il forte vento di tramontana, che nella notte ha raggiunto raffiche da 30 nodi.
Intanto monta la polemica sul mancato allerta. Matteo Corazza del centro meteo Arpal ai microfoni di Radio 19 (audio ) dice: «Sicuramente ci aspettavamo una precipitazione nevosa inferiore sulla costa. Non è vero invece che siamo rimasti sorpresi dal punto di vista delle temperature: il gelicidio era pienamente previsto. Sicuramente ci sono stati quei cinque centimetri in più in particolare sulla costa, in particolare a Genova. È ovvio che quando si tratta di neve basta pochissimo per cambiare completamente la situazione. Sicuramente quindi c’è stata una parziale sottovalutazione ma la neve, in particolare sui tratti autostradali, era prevista».
Sulla situazione del maltempo, il sindaco di Genova Marco Doria ha detto: «È sotto controllo la nevicata che ha colpito Genova. Il pericolo maggiore deriva dagli alberi danneggiati e dal ghiaccio ma non parlerei di “emergenza-neve”, semmai di fenomeno naturale».

«Capita che nevichi anche a Genova, ma se nevica non sempre si tratta di emergenza - ha detto il sindaco -. Arpal ci aveva segnalato uno “stato di attenzione” , non uno stato di allerta, e ci siamo mossi di conseguenza. Ma già nella serata di mercoledì il Comune aveva iniziato uno spargimento di sale in collina».
Doria ha reso noto che il trasporto pubblico è stato garantito da 320 bus Amt, la quasi totalità del parco mezzi, nonostante le difficoltà del transito nelle zone collinari.
Quanto all’apertura delle scuole (che dovrebbe essere confermata anche per domani) Doria ha aggiunto: «Abbiamo deciso di non chiudere le scuole perché non ci sembrava una situazione tale da richiedere un provvedimento del genere».
A Genova sono al lavoro per ripulire le strade 300 operatori, 27 mezzi anti-neve e 23 spargisale.

Impianti di riscaldamento
Su disposizione del sindaco, da oggi e fino alle ore 24 di lunedì 17 dicembre, su tutto il territorio comunale è stata autorizzata l’accensione degli impianti di riscaldamento fino a un massimo di 14 ore giornaliere a regime pieno (20° + 2 di tolleranza) e 10 ore a regime di comfort (16° + 2 di tolleranza).

Scuole
Le scuole nel capoluogo sono rimaste regolarmente aperte oggi, mentre sono state chiuse a Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese.
La Protezione civile del Comune di Genova ha comunicato di aver assunto la decisione di tenere aperte le scuole dopo aver rilevato la percorribilità delle principali direttrici urbane. «Pur riscontrando difficoltà nelle zone collinari - si legge in una nota - la Protezione Civile comunale ha deciso di mantenere aperte le scuole anche per garantire accoglienza ai bambini e agli studenti e non provocare alle famiglie l’ulteriore disagio che si sarebbe determinato con una chiusura comunicata senza possibilità di adeguato anticipo a causa della nevicata precipitata durante la notte».
I Municipi, Amiu e Aster, con l’impiego di circa 350 operatori, sono impegnati a spargere il sale e sgombrare dalla neve gli accessi scolastici. La Polizia municipale è incaricata di assistere gli ingressi alle scuole primarie, con l’ausilio dei volontari.
Per gli istituti ubicati all’interno dei parchi é prevista una entrata protetta. La Polizia municipale è incaricata di assistere gli ingressi alle scuole primarie, con l’ausilio dei volontari. Per gli istituti ubicati all’interno dei parchi é prevista una entrata protetta.
I bus
Disagi nel trasporto pubblico. Amt informa che, secondo i dati aggiornati alle 15, «il servizio viene erogato su tutte le linee ma ci sono ancora alcune limitazioni. Limitate le linee 101 - 518 - 94 - 128 - 355 - 165».

Ferrovie
Forti disagi anche sulla linea ferroviaria : sia nella riviera di Levante che in quella di Ponente i treni arrivano a registrare anche due o tre ore di ritardo. In molte stazioni pendolari furiosi per le «notizie discordanti» rilasciate dalle Ferrovie dagli altoparlanti.
«Circolazione fortemente rallentata questa mattina, dalle 5.30, su alcune linee della Liguria per un guasto all’impianto di riscaldamento degli scambi nella stazione di Genova Sampierdarena. - comunicano le Ferrovie dello Stato - Cancellati alcuni treni in partenza da Savona. Cancellazioni, limitazioni e ritardi medi di 90 minuti sulle linee Genova - La Spezia, Genova - Alessandria, Genova - Savona e Genova - Ventimiglia. Per alcuni treni delle linee Genova - Arquata e Genova - Busalla non è stato possibile garantire la fermata nella stazione di Genova Sampierdarena. La circolazione sta progressivamente tornando alla normalità. Ricordiamo che è attivo il piano Neve e Gelo. Il servizio potrà ridursi qualora la situazione meteo dovesse peggiorare oltre le normali condizioni di circolabilità».
Autostrade
Sulla rete autostradale genovese si circola anche se con difficoltà. Riaperta in mattinata l’uscita del casello di Genova Aeroporto dopo che era stata chiusa per circa un’ora.

Porto
Disagi anche in porto: quattro navi sono rimaste bloccate fuori dal porto non riuscendo ad attraccare per la banchina ghiacciata. Il Terminal Vte è stato chiuso per il forte vento, mentre disagi sono stati segnalati al terminal Messina dove alcuni camion si sono intraversati, comportando la chiusura temporanea del casello autostradale dell’aeroporto (che è stato poi riaperto).

Aeroporto
Voli regolari all’aeroporto di Genova: la pista è rimasta chiusa questa mattina per un’ora e mezza per rimuovere la poltiglia creata dalla neve. Ritardi di un’ora e mezza si sono registrati per due voli in partenza questa mattina per Roma. In ritardo anche un volo che rientrava da Napoli. Altri tre sono stati invece cancellati per motivi tecnici.

Alberi caduti a Genova
Decine di interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti nelle zone del centro, di Albaro e del Ponente. Anche in corso Firenze sono caduti due alberi: sulla strada si viaggia solo su una corsia.

Chiusi i parchi e i cimiteri
Restano chiusi i parchi cittadini fino a nuovo provvedimento. Chiusi anche i cimiteri pur garantendo i servizi funebri. Attualmente sono in attività 23 mezzi Amiu e 3 mezzi Aster spargisale. Dalle 5 di questa mattina gli automezzi dotati di lame stanno percorrendo la viabilità principale: attualmente sono 15.

Mercatino di Brignole
Per la neve sono crollati alcuni stand al mercatino natalizio (foto ) che si trova davanti alla stazione Brignole. Il mercatino rimarrà chiuso per almeno due giorni.

La situazione nell’entroterra
Scuole chiuse a Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese. Chiuso il passo del Faiallo, la strada statale 72 e la 75 del monte Penna.
Sono caduti 15-20 centimetri di neve nell’entroterra e nelle vallate del Genovesato e sono entrati in azione spazzaneve e spargisale della Provincia di Genova, coordinati con lo staff della viabilità dal commissario Piero Fossati.
«Stiamo facendo tutto il possibile, per quanto ci permettono i pesantissimi tagli della spending review, per mantenere efficiente e tempestiva la rete di monitoraggio e interventi sulle nostre strade» ha spiegato Fossati. Alla neve, più abbondante in alta Val Polcevera, Valle Scrivia, Val Trebbia e Val d’Aveto, si aggiunge in queste ore il rischio del gelicidio, ossia della pioggia che ghiaccia immediatamente a contatto con il terreno freddissimo, in particolare in Valle Stura, dove invece la neve non supera i dieci centimetri, e nelle zone più interne delle valli Scrivia e Trebbia.
Sono transitabili tutte le principali arterie della viabilità provinciale e anche quasi tutte quelle secondarie, con catene montate in Val Polcevera sulla 3 di Orero, dove stanno intervenendo di nuovo gli spargisale perché alcuni mezzi pesanti senza catene - obbligatorie sino al 31 marzo - e quindi in difficoltà stanno ostacolando la circolazione. Ci si muove con catene montate anche sulla 4 di Praglia.
Come prevede il programma provinciale - imposto dai devastanti tagli nazionali al bilancio - per concentrare gli interventi invernali di uomini e mezzi sulle direttrici principali della rete, quelle maggiormente frequentate ed essenziali per i collegamenti delle vallate, sono chiusi, in accordo con gli altri enti locali, alcuni tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive e tutti con possibilità di percorsi alternativi: si tratta dell’ultima parte della provinciale del Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra savonese, del passo del Portello sulla provinciale 21, oltre l’ultimo abitato di Neirone e delle provinciali 72 di Alpepiana e 75 del Penna in alta Val d’Aveto, mentre nella stessa vallata è aperto il passo del Tomarlo.
La Provincia ricorda che l’obbligo di avere sempre nel bagaglio le catene sino al 31 marzo prossimo su tutte le strade provinciali dell’entroterra e dell’Appennino. Una misura «assolutamente necessaria - dice Piero Fossati - per aumentare la sicurezza della viabilità e non ostacolare, con veicoli senza catene bloccati sulle carreggiate, il passaggio dei mezzi di soccorso ed emergenza e gli interventi degli spazzaneve e spargisale. Il provvedimento negli anni scorsi ha dato ottimi risultati anche nel prevenire e ridurre gli incidenti e l’ obbligo delle catene a bordo vige anche se si hanno pneumatici da neve, utilissimi ed efficaci sul manto bianco, ma che lo sono pochissimo, addirittura meno delle gomme tradizionali, in caso di ghiaccio che oggi purtroppo è segnalato in molte zone dell’entroterra».
(fonte: "Il Secolo XIX web")

Nessun commento:

Posta un commento