domenica 16 dicembre 2012

Dopo la neve il gelo, disagi per chi viaggia

Interrotte linee Fs al Nord. In arrivo una tregua poi di nuovo freddo e pioggia

MILANO  - Sulle autostrade del Nord i pannelli luminosi segnalano 'pioggia ghiacciata' invitando a non superare i 30 Km all'ora. Ghiaccio sui binari di alcune linee ferroviarie tra Genova, Milano e Torino, con conseguente interruzione a singhiozzo della circolazione. Ancora neve a Milano, ma soprattutto in montagna, in Valle d'Aosta (40 cm a Courmayeur), in Valtellina e Valchiavenna. Un fine settimana di freddo e gelo nel Nord e Centro Italia, mentre in molte zone del Sud le temperature sono ancora da tardo autunno.
Ha nevicato ancora a Milano, e le strade appena ripulite sono state di nuovo imbiancate da coltre fresca. In Valtellina e Valchiavenna, ad alta quota,le forti raffiche di vento unite ai fiocchi hanno dato vita a bufere nevose.

Sono il gelo e il ghiaccio a provocare dei disagi. E' rimasta bloccata per i binari gelati la linea ferroviaria nei pressi di Arquata (Alessandria) e si è interrotta la circolazione per alcune ore sulla linee Genova-Torino e Genova-Milano. Per l'allagamento di una galleria nello spezzino, problemi anche sulla linea ferroviaria La Spezia-Genova. In Lombardia ancora disagi sul trasporto regionale gestito da Trenord.

In Piemonte temperature polari, che hanno fatto scendere il termometro fino ai -17,5 gradi di Capanna Margherita, sul Monte Rosa, mentre in pianura la minima ha toccato i -6 nel cuneese.
Ma anche le forti piogge stanno causando conseguenze. Rischio esondazione del torrente Ombrone nel pistoiese, dove sono stati evacuati alcuni abitanti. Attivata la fase di preallarme da parte della Protezione Civile dell'Emilia-Romagna per il fiume Enza a rischio piena. Sono interessati i comuni di Mezzani e Sorbolo (Parma) e Brescello (Reggio Emilia). E' comunque in arrivo una tregua. Al Nord potrebbe tornare il sole, con il pericolo della nebbia. Poi di nuovo nubi e pioggia e abbassamento delle temperature, su quasi tutta la penisola.

(fonte Ansa.it)

sabato 15 dicembre 2012

La Regione chiede i danni a Trenitalia

Genova - Sul caos treni per neve e ghiaccio, la Regione Liguria vuole andare a fondo alla questione e chiedere i danni, anche dopo quanto accaduto la notte scorsa sulle linee ferroviarie Genova- Milano e Genova- Torino dove si sono bloccate le linee elettriche per l’alimentazione dei treni.
«Nonostante tutte le procedure avviate, i provvedimenti per contenere i disagi, i piani di emergenza, sono bastate due dita di neve e una galaverna per mandare tutto il sistema in crisi, anche oltre la Liguria compresi collegamenti con il Nord Ovest», commenta l’assessore Vesco che rifiuta «di credere che non esista un sistema per impedire che tutto questo avvenga, se no, laddove la neve cade ogni giorno sarebbero già isolati dal mondo», afferma.
Per Vesco, le responsabilità principali sono di Rfi «per aver sottovalutato l’ondata di maltempo e di freddo e di ghiaccio». Per questo l’assessore ha convocato lunedì, nella sede della Regione, Liguria Rfi e Trenitalia «anche per valutare la richiesta di danni aggiuntivi, oltre alle penali previste dal contratto di servizio, da ripetere ogni volta che ci troviamo di fronte a un disservizio enorme come quello a cui sono stati sottoposti i passeggeri che andavano al lavoro in questi giorni», ha spiegato l’assessore.
Riattivata la linea Genova-La Spezia
È stata riattivata la circolazione ferroviaria interrotta sulla linea Genova-La Spezia all’altezza di Corniglia, in provincia di Spezia. Alle 17:40 i tecnici hanno dato il nulla osta al transito di convogli all’interno della galleria Biassa, rimasta allagata. La circolazione rimane però a senso unico alternato su un solo binario.
In tilt le linee per Torino e Milano
Ancora problemi per i pendolari dopo la giornata di neve di ieri . A causa del gelo e di alcuni problemi tecnici connessi, questa mattina la linea ferroviaria nei pressi di Arquata (Alessandria) si è interrotta. In particolare, si sono fermate le linee Genova-Torino e Genova-Milano.
Poi, intorno alle 11.40, le linee sono state riattivate. Ferrovie dello Stato, ha precisato che, però, nel tratto interessato al momento è stato riattivato un solo binario. Numerosi i treni regionali e intercity soppressi a causa dell’interruzione. Per alcuni viaggiatori, Trenitalia ha allestito autobus sostitutivi.
Pendolari bloccati al freddo anche all’altezza di Mignanego sempre a causa dei binari ghiacciati. Molte le persone rimaste al freddo in stazione. Rabbia e polemiche per il mancato avviso da parte di Trenitalia.
Rallentamenti ferroviari anche nel levante ligure a causa del maltempo: l’allagamento di una galleria tra La Spezia e Corniglia ha costretto le Ferrovie dello Stato a far procedere i convogli su un unico binario, in direzione alternata. L’allagamento interessa la galleria Biassa. Rfi ha reso noto che la situazione si è aggravata e per motivi di sicurezza e quindi la circolazione è stata interrotta. Tecnici sono al lavoro per ripristinare entrambi i binari.
A Genova, intanto, anche oggi e domani resteranno chiusi i parchi e saranno vietate le visite ai i cimiteri per il rischio di caduta rami. Le scuole, aperte ieri, lo saranno anche oggi.

Previsioni errate, Arpal di nuovo nel mirino
«È inverno e la neve è un fenomeno naturale», ha detto a botta calda il sindaco Marco Doria, presentando la macchina degli interventi per affrontare la situazione, messa a punto in una riunione al Matitone convocata in tutta fretta in piena notte.
Ma le polemiche non si fanno aspettare: «Le previsioni dell’Arpal sono state imprecise. In accordo con la Regione occorrerà evitare simili errori in futuro», avverte l’assessore comunale alla Protezione civile, Gianni Crivello.
«Avevamo previsto sconfinamenti della neve sino a bassa quota e ghiacciate», si difende la responsabile del Centro meteo Arpal, Elisabetta Trovatore. Che rilancia: «Anche i meteorologi del Comune avevano indicato neve in fondovalle in vari municipi».
E le temperature, previste dall’Arpal mai sotto i 6 gradi giovedì notte, quando si è verificato il clou della nevicata, con massime addirittura di 9 gradi ieri? Impossibile in questo caso, per Trovatore, negare l’evidenza: i numeri sono scritti nero su bianco nel bollettino diramato alle 13.26 di giovedì. La spiegazione lascia di stucco: «Un banale errore di battitura», dichiara al Secolo XIX la responsabile dei previsori Arpal.
Insomma, i tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente, braccio operativo della Regione Liguria, avrebbero scritto una cifra invece di un’altra. Non una ma quattro volte: 6 gradi le temperature minime e massime (coincidenti) indicate per la giornata di giovedì; 6 e 9 gradi le minime e le massime previste ieri, quando il termometro ha raggiunto a stento i 4 gradi.
Così le parole dell’assessore Crivello, esponente di Sel, stesso partito cui è vicina la collega alla Protezione civile della Regione, Renata Briano, rivelano solo in parte il fortissimo disappunto che ha in realtà suscitato a Palazzo Tursi la nevicata in riva al mare non prevista dall’Arpal. Almeno non nella misura in cui si è verificata, nella notte tra giovedì e venerdì, cogliendo in buona parte di sorpresa il Comune e causando disagi a non finire a migliaia di cittadini. Crivello vuole evitare lo scontro frontale con la Regione, di cui è emanazione l’Agenzia per la protezione all’ambiente che si occupa di eseguire le previsioni meteo su cui si basano le azioni di tutti i Comuni liguri.
Che qualcosa, sul fronte Arpal, non abbia funzionato è però evidente nella traballante difesa d’ufficio di Elisabetta Trovatore e nella scuse chieste pubblicamente su Facebook dalla Briano.
Impianti di riscaldamento
Su disposizione del sindaco, da oggi e fino alle ore 24 di lunedì 17 dicembre, su tutto il territorio comunale è stata autorizzata l’accensione degli impianti di riscaldamento fino a un massimo di 14 ore giornaliere a regime pieno (20° + 2 di tolleranza) e 10 ore a regime di comfort (16° + 2 di tolleranza).
(fonte: Il Secolo XIX web)

Neve a Genova

Doria: tutto sotto controllo
Arpal: situazione sottovalutata


Genova - Nevicate notturne in Liguria e vento forte. Interessate soprattutto le province di Genova (foto ) e Savona, dove la neve è caduta a bassa quota. Le scuole sono rimaste aperte a Genova, mentre sono state chiuse a Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese.
Nel capoluogo ligure disagi si registrano sulle zone collinari, in corso Europa e nel Ponente della città. Molti problemi alla circolazione. Sospese alcune linee degli autobus. In città il crollo di alberi e rami (foto ) ha comportato la chiusura di molte strade nella zona di Sturla, Albaro, Castelletto, Carignano e Pegli.
Il centro operativo comunale di Protezione civile, riunito dalle 3.30 al Matitone, comunica che sono attivi da ieri sera nove mezzi Amiu spargisale nelle zone collinari e lungo i fondi valle del Polcevera e del Bisagno.
Il comitato di Protezione civile del Comune ha comunicato che dalle 14 di oggi alle 12 di domani è vietata la circolazione dei veicoli a due ruote.
Si invita la cittadinanza a limitare l’uso privato e comunque si ricorda che gli automezzi privati possono circolare solo muniti di catene o pneumatici da neve.
A creare problemi oltre alla neve anche il forte vento di tramontana, che nella notte ha raggiunto raffiche da 30 nodi.
Intanto monta la polemica sul mancato allerta. Matteo Corazza del centro meteo Arpal ai microfoni di Radio 19 (audio ) dice: «Sicuramente ci aspettavamo una precipitazione nevosa inferiore sulla costa. Non è vero invece che siamo rimasti sorpresi dal punto di vista delle temperature: il gelicidio era pienamente previsto. Sicuramente ci sono stati quei cinque centimetri in più in particolare sulla costa, in particolare a Genova. È ovvio che quando si tratta di neve basta pochissimo per cambiare completamente la situazione. Sicuramente quindi c’è stata una parziale sottovalutazione ma la neve, in particolare sui tratti autostradali, era prevista».
Sulla situazione del maltempo, il sindaco di Genova Marco Doria ha detto: «È sotto controllo la nevicata che ha colpito Genova. Il pericolo maggiore deriva dagli alberi danneggiati e dal ghiaccio ma non parlerei di “emergenza-neve”, semmai di fenomeno naturale».

«Capita che nevichi anche a Genova, ma se nevica non sempre si tratta di emergenza - ha detto il sindaco -. Arpal ci aveva segnalato uno “stato di attenzione” , non uno stato di allerta, e ci siamo mossi di conseguenza. Ma già nella serata di mercoledì il Comune aveva iniziato uno spargimento di sale in collina».
Doria ha reso noto che il trasporto pubblico è stato garantito da 320 bus Amt, la quasi totalità del parco mezzi, nonostante le difficoltà del transito nelle zone collinari.
Quanto all’apertura delle scuole (che dovrebbe essere confermata anche per domani) Doria ha aggiunto: «Abbiamo deciso di non chiudere le scuole perché non ci sembrava una situazione tale da richiedere un provvedimento del genere».
A Genova sono al lavoro per ripulire le strade 300 operatori, 27 mezzi anti-neve e 23 spargisale.

Impianti di riscaldamento
Su disposizione del sindaco, da oggi e fino alle ore 24 di lunedì 17 dicembre, su tutto il territorio comunale è stata autorizzata l’accensione degli impianti di riscaldamento fino a un massimo di 14 ore giornaliere a regime pieno (20° + 2 di tolleranza) e 10 ore a regime di comfort (16° + 2 di tolleranza).

Scuole
Le scuole nel capoluogo sono rimaste regolarmente aperte oggi, mentre sono state chiuse a Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese.
La Protezione civile del Comune di Genova ha comunicato di aver assunto la decisione di tenere aperte le scuole dopo aver rilevato la percorribilità delle principali direttrici urbane. «Pur riscontrando difficoltà nelle zone collinari - si legge in una nota - la Protezione Civile comunale ha deciso di mantenere aperte le scuole anche per garantire accoglienza ai bambini e agli studenti e non provocare alle famiglie l’ulteriore disagio che si sarebbe determinato con una chiusura comunicata senza possibilità di adeguato anticipo a causa della nevicata precipitata durante la notte».
I Municipi, Amiu e Aster, con l’impiego di circa 350 operatori, sono impegnati a spargere il sale e sgombrare dalla neve gli accessi scolastici. La Polizia municipale è incaricata di assistere gli ingressi alle scuole primarie, con l’ausilio dei volontari.
Per gli istituti ubicati all’interno dei parchi é prevista una entrata protetta. La Polizia municipale è incaricata di assistere gli ingressi alle scuole primarie, con l’ausilio dei volontari. Per gli istituti ubicati all’interno dei parchi é prevista una entrata protetta.
I bus
Disagi nel trasporto pubblico. Amt informa che, secondo i dati aggiornati alle 15, «il servizio viene erogato su tutte le linee ma ci sono ancora alcune limitazioni. Limitate le linee 101 - 518 - 94 - 128 - 355 - 165».

Ferrovie
Forti disagi anche sulla linea ferroviaria : sia nella riviera di Levante che in quella di Ponente i treni arrivano a registrare anche due o tre ore di ritardo. In molte stazioni pendolari furiosi per le «notizie discordanti» rilasciate dalle Ferrovie dagli altoparlanti.
«Circolazione fortemente rallentata questa mattina, dalle 5.30, su alcune linee della Liguria per un guasto all’impianto di riscaldamento degli scambi nella stazione di Genova Sampierdarena. - comunicano le Ferrovie dello Stato - Cancellati alcuni treni in partenza da Savona. Cancellazioni, limitazioni e ritardi medi di 90 minuti sulle linee Genova - La Spezia, Genova - Alessandria, Genova - Savona e Genova - Ventimiglia. Per alcuni treni delle linee Genova - Arquata e Genova - Busalla non è stato possibile garantire la fermata nella stazione di Genova Sampierdarena. La circolazione sta progressivamente tornando alla normalità. Ricordiamo che è attivo il piano Neve e Gelo. Il servizio potrà ridursi qualora la situazione meteo dovesse peggiorare oltre le normali condizioni di circolabilità».
Autostrade
Sulla rete autostradale genovese si circola anche se con difficoltà. Riaperta in mattinata l’uscita del casello di Genova Aeroporto dopo che era stata chiusa per circa un’ora.

Porto
Disagi anche in porto: quattro navi sono rimaste bloccate fuori dal porto non riuscendo ad attraccare per la banchina ghiacciata. Il Terminal Vte è stato chiuso per il forte vento, mentre disagi sono stati segnalati al terminal Messina dove alcuni camion si sono intraversati, comportando la chiusura temporanea del casello autostradale dell’aeroporto (che è stato poi riaperto).

Aeroporto
Voli regolari all’aeroporto di Genova: la pista è rimasta chiusa questa mattina per un’ora e mezza per rimuovere la poltiglia creata dalla neve. Ritardi di un’ora e mezza si sono registrati per due voli in partenza questa mattina per Roma. In ritardo anche un volo che rientrava da Napoli. Altri tre sono stati invece cancellati per motivi tecnici.

Alberi caduti a Genova
Decine di interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti nelle zone del centro, di Albaro e del Ponente. Anche in corso Firenze sono caduti due alberi: sulla strada si viaggia solo su una corsia.

Chiusi i parchi e i cimiteri
Restano chiusi i parchi cittadini fino a nuovo provvedimento. Chiusi anche i cimiteri pur garantendo i servizi funebri. Attualmente sono in attività 23 mezzi Amiu e 3 mezzi Aster spargisale. Dalle 5 di questa mattina gli automezzi dotati di lame stanno percorrendo la viabilità principale: attualmente sono 15.

Mercatino di Brignole
Per la neve sono crollati alcuni stand al mercatino natalizio (foto ) che si trova davanti alla stazione Brignole. Il mercatino rimarrà chiuso per almeno due giorni.

La situazione nell’entroterra
Scuole chiuse a Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese. Chiuso il passo del Faiallo, la strada statale 72 e la 75 del monte Penna.
Sono caduti 15-20 centimetri di neve nell’entroterra e nelle vallate del Genovesato e sono entrati in azione spazzaneve e spargisale della Provincia di Genova, coordinati con lo staff della viabilità dal commissario Piero Fossati.
«Stiamo facendo tutto il possibile, per quanto ci permettono i pesantissimi tagli della spending review, per mantenere efficiente e tempestiva la rete di monitoraggio e interventi sulle nostre strade» ha spiegato Fossati. Alla neve, più abbondante in alta Val Polcevera, Valle Scrivia, Val Trebbia e Val d’Aveto, si aggiunge in queste ore il rischio del gelicidio, ossia della pioggia che ghiaccia immediatamente a contatto con il terreno freddissimo, in particolare in Valle Stura, dove invece la neve non supera i dieci centimetri, e nelle zone più interne delle valli Scrivia e Trebbia.
Sono transitabili tutte le principali arterie della viabilità provinciale e anche quasi tutte quelle secondarie, con catene montate in Val Polcevera sulla 3 di Orero, dove stanno intervenendo di nuovo gli spargisale perché alcuni mezzi pesanti senza catene - obbligatorie sino al 31 marzo - e quindi in difficoltà stanno ostacolando la circolazione. Ci si muove con catene montate anche sulla 4 di Praglia.
Come prevede il programma provinciale - imposto dai devastanti tagli nazionali al bilancio - per concentrare gli interventi invernali di uomini e mezzi sulle direttrici principali della rete, quelle maggiormente frequentate ed essenziali per i collegamenti delle vallate, sono chiusi, in accordo con gli altri enti locali, alcuni tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive e tutti con possibilità di percorsi alternativi: si tratta dell’ultima parte della provinciale del Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra savonese, del passo del Portello sulla provinciale 21, oltre l’ultimo abitato di Neirone e delle provinciali 72 di Alpepiana e 75 del Penna in alta Val d’Aveto, mentre nella stessa vallata è aperto il passo del Tomarlo.
La Provincia ricorda che l’obbligo di avere sempre nel bagaglio le catene sino al 31 marzo prossimo su tutte le strade provinciali dell’entroterra e dell’Appennino. Una misura «assolutamente necessaria - dice Piero Fossati - per aumentare la sicurezza della viabilità e non ostacolare, con veicoli senza catene bloccati sulle carreggiate, il passaggio dei mezzi di soccorso ed emergenza e gli interventi degli spazzaneve e spargisale. Il provvedimento negli anni scorsi ha dato ottimi risultati anche nel prevenire e ridurre gli incidenti e l’ obbligo delle catene a bordo vige anche se si hanno pneumatici da neve, utilissimi ed efficaci sul manto bianco, ma che lo sono pochissimo, addirittura meno delle gomme tradizionali, in caso di ghiaccio che oggi purtroppo è segnalato in molte zone dell’entroterra».
(fonte: "Il Secolo XIX web")

lunedì 10 dicembre 2012

Italia nella morsa del freddo

Roma - Con due settimane d’anticipo sul calendario ma ampiamente annunciato, è arrivato l’inverno sull’Italia. La perturbazione proveniente dal nord Europa ha portato neve al centro-nord, piogge e temporali al sud, temperature in picchiata su tutto il paese con le minime che hanno fatto registrate valori ampiamente sotto le medie stagionali: -5 gradi a Milano, -6 a Parma e Torino, -2 a Bologna, -1 a Venezia e Firenze, 5 gradi a Roma. Il record sul monte Rosa dove la colonnina si è fermata a -18.
Liguria, vento a 80 chilometri orari
Temperature in picchiata su tutta la Liguria e freddo acuito dai venti forti provenienti da Nord con raffiche fino a 80 km/h con un effetto windchill sulla costa inferiore a -10 gradi centigradi. Gelate nelle zone interne di tutta la Liguria. Nonostante il freddo intenso, sulla riviera di Ponente e in special modo ad Alassio, spiagge affollate e gente in mare per un bagno che anticipa i tradizionali cimenti invernali di sfida alle onde gelide.
85enne trovato morto in Valdarno
Un anziano che non aveva fatto ritorno a casa ieri sera è stato trovato morto stamani a Reggello, nel Valdarno fiorentino. L’uomo, 85 anni, è stato trovato in una zona di campagna, non lontano da un ruscello. Ieri sera nella zona nevicava e la temperatura è stata rigida per tutta la notte, attorno allo zero.
L’anziano, che soffriva di problemi di memoria, potrebbe essere stato colto da un malore oppure essersi trovato disorientato senza più riconoscere la strada per tornare a casa e senza riuscire a resistere alla bassa temperatura della notte. L’allarme è stato dato dai familiari ieri sera e sono cominciate le ricerche da parte dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della protezione civile, fino a quando il corpo è stato trovato stamani
Neve a Messina e provincia, Eolie ancora isolate
Ha piovuto e grandinato tutta la notte a Messina, che questa mattina si è risvegliata imbiancata sotto una coltre di neve come avviene di rado. I bambini sono scesi in strada e per poche ore hanno potuto godere di un panorama per loro inusuale. Ha nevicato anche in provincia, soprattutto sui rilievi. Sui Nebrodi, lungo la statale che collega Capo D’Orlando con Randazzo nella zona di Castell’Umberto sono in azione gli spazzaneve così come nella zona di Cesarò e Randazzo.
Nevischio anche sul monte delle Felci a Salina nelle Eolie, dove le isole dell’arcipelago continuano ad avere i collegamenti interrotti.
Forti raffiche di vento provenienti da nord-nord ovest con il mare che ha raggiunto forza 7, hanno bloccato aliscafi e traghetti nei porti. Situazione sempre più critica nelle isole minori che negli ultimi dieci giorni hanno avuto solamente qualche corsa di linea. A Ginostra, borgo di Stromboli, scarseggiano generi di prima necessità e farmaci. La neve è caduta in Sicilia, complice un repentino abbassamento della temperatura, anche nelle zone interne dell’isola e a Caltanissetta. Il maltempo, secondo le previsioni, dovrebbe continuare anche oggi.
Si muore ancora per il freddo
Quando il maltempo flagella l’Italia, purtroppo si contano i morti: vittime non di piogge e temporali ma di imprudenza e comportamenti scorretti. La prima vittima, infatti, è un uomo di 47 anni di Cicerale , un comune del Cilento, in provincia di Salerno: nonostante la piena, ha tentato comunque di attraversare il fiume Alento con la sua jeep. Quando l’auto è rimasta in panne, è riuscito a mettere in salvo il figlio che era a bordo con un’altra persona, ma quando è tornato verso la jeep è stato travolto in pieno dall’acqua che lo ha trascinato centinaia di metri più a valle.
Il secondo morto è uno sciatore modenese di 39 anni: secondo i testimoni ha abbandonato le piste segnalate per fare fuoripista quando è stato travolto da una valanga che si è staccata dalla cresta del monte Frateive, a Sauze D’Oulx. Il punto in cui è avvenuta la valanga era uno di quelli più a rischio, tanto che nel bollettino dell’Arpa era indicato un pericolo «forte» (cioè il livello 4 su 5).
E una terza vittima si è registrata in provincia di Lecco, sul monte Grignone. Si tratta di un alpinista di Monza che è precipitato in un dirupo, probabilmente a causa di una scivolata che potrebbe essere stata provocata dal ghiaccio.
La prima, vera, ondata di freddo e gelo, però, non ha prodotto per il momento gli abituali blocchi della circolazione. Gli unici problemi, infatti, si sono registrati nella zona di Trieste dove a causa delle nevicate - anche in Slovenia e Croazia - il raccordo che collega la barriera di Trieste Lisert con il confine, è rimasto chiuso fino alle 14. Nel tratto sono rimasti incolonnati circa 200 tir, mentre gli altri mezzi sono stati deviati su percorsi alternativi.
Qualche problema anche sulla E45 nella zona di Arezzo, dove un tamponamento avvenuto nella notte tra due camion ha costretto alla chiusura della superstrada per cinque ore, sulla superstrada Siena-Firenze, chiusa tutta la notte a causa del ghiaccio, e su diverse strade secondarie. Neve e gelo hanno anche costretto a rinviare l’incontro di serie B tra Cesena ed Empoli e quello del campionato d’eccellenza di rugby Petrarca Padova-Crociati.
Nelle prossime ore è atteso un nuovo peggioramento, con gli esperti che prevedono un ulteriore abbassamento delle temperature, soprattutto al centro-nord, nuove nevicate anche a livelli di pianura soprattutto sui versanti adriatici di Marche e Abruzzo, pioggia e temporali su Molise, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Sardegna, diffuse gelate in pianura padana e nell’entroterra di Umbria, Toscana e Lazio. Saranno imbiancate Potenza, Avellino e Benevento, mentre pioggia mista a neve cadrà su Ancona, Matera e Pescara.
(fonte: Il Secolo XIX)

Allerta meteo, venti forti e mareggiate al Sud

Eolie isolate. In Calabria -7, nevica anche nelle Marche e in Abruzzo. Dieci tir in mare a largo di Palermo
Nuova allerta meteo del Dipartimento della Protezione Civile: un vortice di origine artica porterà infatti nella giornata di domani venti forti sulle regioni meridionali e fohn sui settori alpini e prealpini della Lombardia. Sulla base delle previsioni disponibili e d'intesa con le regioni interessate cui spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile, gli esperti del Dipartimento prevedono a partire dalle prime ore di domani venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali sulla Sardegna, in estensione dal pomeriggio a Sicilia, Calabria, Basilicata e successivamente alla Puglia. Possibili anche mareggiate lungo le coste esposte. Inoltre, dal pomeriggio di domani si prevedono venti forti di fohn sui settori alpini e prealpini della Lombardia. Il Dipartimento seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile.

CALABRIA - Neve anche a quote basse, 6-700 metri con temperature di -7 in Sila, pioggia e grandine. A Camigliatello e Lorica le precipitazioni nevose sono state abbondanti. Nevicate sulla Sila catanzarese, crotonese e sulle Serre. Stessa situazione a Gambarie d'Aspromonte con circa -3. Imbiancate le cime intorno a Catanzaro dove in mattinata è caduta pioggia mista a neve. Sulla A3 neve a Campotenese ma si circola regolarmente. Temperature in picchiata nella regione.

ABRUZZO - Torna la neve e il freddo sull'Abruzzo, con temperature ovunque vicine allo zero, anche se per il momento non si segnalano particolari disagi sulle strade e autostrade regionali. Sta nevicando su tutta la regione, anche se sulla costa, grazie ad una temperatura più alta - circa tre gradi sopra lo zero - sta cadendo neve mista ad acqua; temperature più rigide all'interno, con due gradi sotto lo zero all'Aquila. Sulla rete autostradale si segnala neve nel tratto Valle del Salto (Rieti)-Teramo della A/24 e nel tratto Avezzano-Chieti della A/25; inoltre viene segnalato vento forte nei tratti Valle del Salto-Tornimparte (L'Aquila) e Assergi (L'Aquila)-Colledara (Teramo) della A/24 e Bussi (Pescara)-Casauria (Pescara) della A/25.

PUGLIA - Fiocchi di neve su alcuni centri del Gargano, come Monte Sant'Angelo, e del Subappennino dauno e forte vento da nord ovest lungo la costa adriatica: questa la situazione legata al maltempo in Puglia dove finora non si registrano problemi legati alla viabilità. Il maestrale, con raffiche fino a 34 nodi, ha indotto gli organizzatori ad annullare la terza giornata del XIV campionato invernale d'altura a Bari alla quale erano iscritti 33 equipaggi.

NEVE A MESSINA E PROVINCIA, EOLIE ANCORA ISOLATE - Ha piovuto e grandinato tutta la notte a Messina, che questa mattina si è risvegliata imbiancata sotto una coltre di neve come avviene di rado. I bambini sono scesi in strada e per poche ore hanno potuto godere di un panorama per loro inusuale. Ha nevicato anche in provincia, soprattutto sui rilievi. Sui Nebrodi, lungo la statale che collega Capo D'Orlando con Randazzo nella zona di Castell'Umberto sono in azione gli spazzaneve così come nella zona di Cesarò e Randazzo. Nevischio anche sul monte delle Felci a Salina nelle Eolie, dove le isole dell'arcipelago continuano ad avere i collegamenti interrotti. Forti raffiche di vento provenienti da nord-nord ovest con il mare che ha raggiunto forza 7, hanno bloccato aliscafi e traghetti nei porti. Situazione sempre più critica nelle isole minori che negli ultimi dieci giorni hanno avuto solamente qualche corsa di linea. A Ginostra, borgo di Stromboli, scarseggiano generi di prima necessità e farmaci. La neve è caduta in Sicilia, complice un repentino abbassamento della temperatura, anche nelle zone interne dell'isola e a Caltanissetta. Il maltempo, secondo le previsioni, dovrebbe continuare anche oggi.

Dodici tir e semi rimorchi che erano imbarcati sul traghetto "Euro cargo Cagliari" della compagnia di navigazione Grimaldi sono finiti in mare questa mattina mentre la nave, proveniente da Livorno, era a circa sette miglia dal porto di Palermo in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo. L'incidente è stato causato dal mare grosso e dalle forti raffiche di vento, che soffiavano ad oltre 40 nodi. Nessun danno all'equipaggio e ai pochi passeggeri. Un'onda anomala avrebbe fatto inclinare il cargo, che ha perso in mare parte del suo carico senza causare fortunatamente altri danni. La nave, il cui arrivo era previsto per le 6.30 di stamani, ha fatto il suo ingresso in porto trainata da due rimorchiatori in tarda mattinata. Sulla coperta sono visibili camion e rimorchi che si sono accatastati dopo avere rotto gli allacciamenti di sicurezza. Due degli autoarticolati finiti in mare erano carichi di frutta, uno era vuoto e gli altri trasportavano pacchi vari. "I mezzi sono caduti in acqua in un tratto di mare con una profondità di 500 metri - dicono alla capitaneria di Porto - li abbiamo individuati ma per ora le condizioni atmosferiche non sono buone. Vedremo nei prossimi giorni se sarà possibile recuperare qualcosa". Gli ufficiali della guardia costiera hanno eseguito un'ispezione a bordo per quantificare i danni e controllare se sono stati rispettate tutti le norme per la sicurezza.

NEVE SU MACERATA E ASCOLI, RISPARMIATO INTERNO - Contrariamente a quanto accade di solito, la neve la scorsa notte ha dato il suo (forse ultimo) colpo di coda del week end sulle Marche, imbiancando, anche copiosamente, Ascoli Piceno e Macerata. Ad essere maggiormente interessate dal fenomeno sono infatti state le aree urbane dei due capoluoghi, mentre la neve ha interessato solo molto debolmente le aree interne del sud della regione. Unica eccezione il valico maceratese di Colfiorito, su cui, in effetti, è nevischiato, ma dove la polizia stradale consiglia ai veicoli in transito l'uso delle gomme termiche, senza però precludere il passaggio a chi dispone solo di catene. Sempre secondo la polizia stradale, ad Ascoli fino alle 4 di stamani sono caduti 15-20 cm. di neve; gli spazzaneve, però, hanno già liberato le strade, dove la circolazione già ora avviene regolarmente. Qualche problema invece a Macerata, dove molte auto sprovviste di gomme termine o catene sono state bloccate lungo alcune delle principali vie d'accesso alla città dai circa 10 cm. di neve caduta ieri. L'ingorgo ha così impedito per varie ore a chi voleva di entrare nel centro (ubicato in collina). Stamane, dopo l'intervento degli spazzaneve, la situazione è tornata regolare.
(fonte Ansa)

sabato 8 dicembre 2012

Gelo stringe l'Italia Neve al Centro-Nord

Neve, ghiaccio e gelo al Centronord, pioggia al Centrosud: in queste ore il maltempo sta continuando a colpire tutta l'Italia con il freddo che si fa particolarmente sentire con temperature al di sotto della media del periodo. Nella notte si sono registrate punte di meno 5 a Milano e Bolzano, meno 6 a Parma, meno 7 a Piacenza e meno 18 a Pian Rosà in Val d'Aosta. Anche sui rilievi della Liguria la colonnina è scesa molto, arrivando a meno 11. La neve è caduta nella pianura Padana, fino in Romagna e nella zona di Ferrara.

Muore travolto dal fiume in piena. La vittima, un uomo di 47 anni di Ogliastro Cilento, nel Salernitano, stava tentava di attraversare il fiume Alento con la sua jeep. Il fatto è accaduto nel comune di Cicerale poco dopo mezzogiorno. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, in compagnia di due persone, tra cui un bambino, avrebbe abbandonato l'auto in panne durante il tentativo di attraversamento del fiume. Messisi in salvo gli altri occupanti del veicolo, l'uomo è stato travolto dall'ondata di piena del fiume mentre era in corso un violento acquazzone. Il corpo del 47enne è stato recuperato centinaia di metri più a valle.

Neve anche a Trieste, dove il traffico ha avuto ripercussioni con 4 chilometri di coda segnalati sull'autostrada A4 in direzione di Trieste. Proprio la circolazione ha subito finora i disagi maggiori. Nevicate sull'Appennino e sulle colline della Toscana, dove è presente anche ghiaccio in pianura: la superstrada Firenze-Siena è stata interamente chiusa tutta la notte a causa del gelo che ha provocato numerosi incidenti ai veicoli che la percorrevano: la polizia stradale ha riaperto l'Autopalio solo stamani. Le altre strade sono tutte percorribili, in alcuni casi, però, con catene montate.

Il gelo ha causato problemi anche sulla E45: un tamponamento nella notte, tra le uscite di Pieve Santo Stefano sud e nord (Arezzo), tra due camion ed alcune vetture, avvenuto proprio a causa del ghiaccio sulla carreggiata, ha fatto chiudere la strada di grande collegamento dalle 5 alle 10 ed il traffico è stato deviato sulla strada Tiberina.

Anche nel salernitano nella notte si è avuto un incidente legato al fondo stradale bagnato, con due morti e tre feriti. Nella zona le abbondanti piogge hanno ingrossato i fiumi che sono tenuti sotto osservazione. Le abbondanti piogge hanno provocato infiltrazioni d'acqua nelle abitazioni ai piani bassi del centro storico di Napoli, sferzata anche dal forte vento. Diverse le chiamate per sollecitare interventi dei vigili del fuoco.

In alcuni casi i pompieri hanno dovuto liberare persone intrappolate nelle automobili in sottopassi allagati. L'aria artica non lascerà presto l'Italia: dopo il Nord, il gran freddo e la neve interesseranno il Centrosud. Secondo le previsioni di 3bmeteo.com, dopo una breve tregua si avrà una nuova incursione polare da martedì: "Il grande freddo allenterà la sua morsa non prima di giovedì quando arriveranno venti più miti".
(fonte "ANSA.it")

domenica 2 dicembre 2012

Domenica con temporali,venti forti e neve in collina

Pioggia intensa sulle aree tirreniche meridionali, neve in Emilia e zone centrali adriatiche

Domenica con temporali, venti forti e neve a quote collinari. Lo segnala la Protezione civile che ha diramato un avviso di avverse condizioni meteo per una vasta zona di bassa pressione di origine atlantica che farà arrivare sull'Italia vari impulsi di tempo perturbato. Un primo impulso, in spostamento sul Tirreno meridionale, tenderà ad apportare precipitazioni intense sulle aree tirreniche meridionali, mentre un secondo darà luogo a precipitazioni nevose su Emilia-Romagna e regioni centrali, specie adriatiche, anche a quote collinari.

AVVISO -L'avviso prevede, dalla mattina di domenica, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata e Calabria. Possibili rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Dal pomeriggio, inoltre, sono attese nevicate su Emilia-Romagna, Marche e Umbria, in estensione su Abruzzo e Molise. Sempre nella seconda parte della giornata si prevedono venti di burrasca con rinforzi fino a burrasca forte, da ovest-nord-ovest su Sardegna e Sicilia e dai quadranti settentrionali su Friuli Venezia Giulia e Marche, in estensione su Abruzzo, Molise, Lazio e su tutte le regioni meridionali, con mareggiate sulle coste esposte.

ALLARME GELO - È allarme gelo nelle campagne dopo un autunno caldo. Lo afferma la Coldiretti in occasione dell'arrivo di gelate improvvise ed estese: in pericolo verdure e ortaggi in campo. «Se il periodo di gran freddo si prolungherà con nevicate e gelate anche in pianura», prosegue Coldiretti, «andranno perse le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli». Le basse temperature «potrebbero avere un effetto negativo anche nelle zone altimetricamente più elevate dove, se il termometro scenderà per parecchie ore della giornata sotto i -10 gradi, si potrebbe verificare», continua la Coldiretti, «una moria di gemme di piante da frutto i cui effetti potranno essere valutati soltanto in primavera con il risveglio vegetativo delle piante».
fonte: "Corriere della Sera"