Continua l’ondata di caldo a Genova e in tutta la Liguria. Anche nei giorni scorsi gli accessi nei pronto soccorso cittadini sono stati elevati, sopra la media stagionale. E anche il numero verde del Comune ha visto raddoppiare le telefonate, con richieste di aiuto da parte di anziani soli.
Per domenica, il ministero della Salute ha inserito Genova tra le città con il rischio 2, bollino arancione, dove «il caldo può rappresentare un rischio per la salute nei sottogruppi di popolazione più suscettibili»: anziani, bambini e malati.
E proprio per il fine settimana è previsto il picco di accessi negli ospedali: «Avremo sicuramente un incremento - ha spiegato Paolo Cremonesi, primario del pronto soccorso dell’ospedale Galliera - nel fine settimana, vuoi per l’aumento delle temperature, ma anche perché i medici di famiglia non sono operativi e le persone hanno come punto di riferimento noi».
«Registriamo un numero elevato di pazienti al pronto soccorso - ha fatto notare Paolo Moscatelli, primario del San Martino - percentuali su media alta e arrivi sostenuti. Consigliamo a tutti di bere tantissimo, anche quando non si ha sete, e di evitare di uscire nelle ore più calde».
A Savona, il Comune ha stilato un vademecum per affrontare l’emergenza e ha istituito un numero verde. Inoltre sono stati attivati una decina di custodi socio-sanitari con compiti di monitoraggio e osservazione quotidiana delle persone a rischio.
sabato 30 giugno 2012
Con "Caronte" ci aspettano 10 giorni di fuoco
Restera' al centrosud per almeno 10 giorni Caronte, l'anticiclone africano che da oggi pomeriggio iniziera' a soffiare aria calda a tutte le quote dall'entroterra algerino e tunisino verso il Mediterraneo. Portando temperature record, con punte di 40 gradi domenica, tra le 12 e le 17. La previsione e' di Antonio Sano', direttore del portale 'ilmeteo.it'.
"Caronte - sottolinea l'esperto - al centrosud non mollera' la presa, ed anzi sembra proprio volerci traghettare fin verso la meta' del mese di luglio per un'estate ormai senza precedenti". Sano' ricorda che ''la Spagna ha gia' toccato i 45 gradi e molte regioni italiane raggiungeranno i 40 gradi nel corso del fine settimana, quando Caronte raggiungera' la massima potenza''.
Domenica sono previsti alcuni record storici di caldo: 39 gradi a Bologna, Firenze, 38 a Roma, 40 a Ferrara, 39 a Pescara, 40 in Puglia, 36 a Napoli, 40 nel Campidano in Sardegna, 37 quasi ovunque al Centro-Sud e 37 anche sul Triveneto. I 33 gradi di Milano saranno poi percepiti come 38 a causa dell'elevato tasso di umidita'.
Nel contempo, secondo Sano', veri e propri nubifragi collegati ad una perturbazione atlantica raggiungeranno il Piemonte a partire dalle Alpi occidentali, diretti verso la zona dei laghi lombardi e il resto delle Alpi, associati a grandine ed anche a trombe d'aria. Tra domenica e lunedi' i nubifragi si porteranno sulla Liguria e sulla Lombardia e infine verso il resto del nord, dove cessera' la sensazione di afa, mentre al Centro-Sud imperverseranno temperature di 36-38 gradi.
Bollino rosso domenica per 10 città, tra cui Roma e Bologna, dove è prevista un'ondata di calore "in grado di avere effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini e i malati". Le previsioni sono del ministero della Salute, secondo cui le città dove è previsto il livello 3 (il massimo della scala) sono Bologna, Bolzano, Brescia, Frosinone, Latina, Perugia, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo. Domani il bollino rosso è invece previsto solo a Perugia, Reggio Calabria, Rieti e Roma.
Bollino arancione, per domenica, in altre 9 città (Ancona, Bari, Genova, Messina, Napoli, Palermo, Pescara, Trieste e Venezia), dove "il caldo può rappresentare un rischio per la salute nei sottogruppi di popolazione più suscettibili": anziani, bambini e malati. Il ministero, per le città dove è previsto il bollino rosso, dà una serie di consigli per difendersi dall'afa: evitare l'esposizione diretta al sole dalle 11 alle 18, evitare le zone particolarmente trafficate e l'attività fisica intensa all'aria aperta durante le ore più calde della giornata. E' poi bene, rileva il ministero, trascorrere le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, indossare indumenti chiari, leggeri e fibre naturali, bere liquidi moderando l'assunzione di bevande gassate o zuccherate, té e caffé. L'auto va poi presa nelle ore più calde solo se climatizzata, e in viaggio è bene portarsi comunque adeguate scorte di acqua. Un'attenzione particolare agli anziani e ai bambini: non vanno mai lasciati, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
E' emergenza caldo per la popolazione anziana, soprattutto in vista di domenica quando le temperature raggiungeranno livelli record. Lo dichiara il presidente di Federanziani, Roberto Messina, intervenendo sulla morte di due anziani a Tirrenia, sul litorale pisano, molto probabilmente a causa di un colpo di calore. "Sappiamo oramai da tempo che in presenza di temperature elevate aumenta sensibilmente la mortalità degli anziani - spiega il presidente di Federanziani, Roberto Messina - specialmente se affetti da particolari patologie o ricoverati presso strutture assistenziali. Ciò dovrebbe indurre le istituzioni preposte a mettere in campo tutte le possibili strategie di contrasto a un fenomeno che si ripete ogni anno, attivando in tutte le città i sistemi previsionali che possano segnalare più efficacemente le situazioni meteo a rischio, dotandosi di numeri verdi, organizzando delle task force di sostegno alla popolazione più fragile".
Messina spiega che "domenica si toccheranno record storici di caldo, con picchi di calore tra le ore 13 e le 16, quando si raggiungeranno temperature elevatissime". Vivono da soli, spesso ai pianti alti dei palazzi, a volte senza ascensore, in appartamenti piccoli, hanno problemi di salute e forse solo la pensione minima: questo l'identikit degli anziani più a rischio caldo in estate tracciato da Federanziani. "E' per questo - rileva - che chiediamo alle famiglie italiane di assicurarsi che i loro nonni seguano le regole fondamentali del nostro decalogo contro il caldo, evitando di uscire nelle ore più pericolose, assumendo molti liquidi, facendo arieggiare i locali in cui si vivono, riparandosi sempre il capo dal sole".
"Caronte - sottolinea l'esperto - al centrosud non mollera' la presa, ed anzi sembra proprio volerci traghettare fin verso la meta' del mese di luglio per un'estate ormai senza precedenti". Sano' ricorda che ''la Spagna ha gia' toccato i 45 gradi e molte regioni italiane raggiungeranno i 40 gradi nel corso del fine settimana, quando Caronte raggiungera' la massima potenza''.
Domenica sono previsti alcuni record storici di caldo: 39 gradi a Bologna, Firenze, 38 a Roma, 40 a Ferrara, 39 a Pescara, 40 in Puglia, 36 a Napoli, 40 nel Campidano in Sardegna, 37 quasi ovunque al Centro-Sud e 37 anche sul Triveneto. I 33 gradi di Milano saranno poi percepiti come 38 a causa dell'elevato tasso di umidita'.
Nel contempo, secondo Sano', veri e propri nubifragi collegati ad una perturbazione atlantica raggiungeranno il Piemonte a partire dalle Alpi occidentali, diretti verso la zona dei laghi lombardi e il resto delle Alpi, associati a grandine ed anche a trombe d'aria. Tra domenica e lunedi' i nubifragi si porteranno sulla Liguria e sulla Lombardia e infine verso il resto del nord, dove cessera' la sensazione di afa, mentre al Centro-Sud imperverseranno temperature di 36-38 gradi.
Bollino rosso domenica per 10 città, tra cui Roma e Bologna, dove è prevista un'ondata di calore "in grado di avere effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini e i malati". Le previsioni sono del ministero della Salute, secondo cui le città dove è previsto il livello 3 (il massimo della scala) sono Bologna, Bolzano, Brescia, Frosinone, Latina, Perugia, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo. Domani il bollino rosso è invece previsto solo a Perugia, Reggio Calabria, Rieti e Roma.
Bollino arancione, per domenica, in altre 9 città (Ancona, Bari, Genova, Messina, Napoli, Palermo, Pescara, Trieste e Venezia), dove "il caldo può rappresentare un rischio per la salute nei sottogruppi di popolazione più suscettibili": anziani, bambini e malati. Il ministero, per le città dove è previsto il bollino rosso, dà una serie di consigli per difendersi dall'afa: evitare l'esposizione diretta al sole dalle 11 alle 18, evitare le zone particolarmente trafficate e l'attività fisica intensa all'aria aperta durante le ore più calde della giornata. E' poi bene, rileva il ministero, trascorrere le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, indossare indumenti chiari, leggeri e fibre naturali, bere liquidi moderando l'assunzione di bevande gassate o zuccherate, té e caffé. L'auto va poi presa nelle ore più calde solo se climatizzata, e in viaggio è bene portarsi comunque adeguate scorte di acqua. Un'attenzione particolare agli anziani e ai bambini: non vanno mai lasciati, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
E' emergenza caldo per la popolazione anziana, soprattutto in vista di domenica quando le temperature raggiungeranno livelli record. Lo dichiara il presidente di Federanziani, Roberto Messina, intervenendo sulla morte di due anziani a Tirrenia, sul litorale pisano, molto probabilmente a causa di un colpo di calore. "Sappiamo oramai da tempo che in presenza di temperature elevate aumenta sensibilmente la mortalità degli anziani - spiega il presidente di Federanziani, Roberto Messina - specialmente se affetti da particolari patologie o ricoverati presso strutture assistenziali. Ciò dovrebbe indurre le istituzioni preposte a mettere in campo tutte le possibili strategie di contrasto a un fenomeno che si ripete ogni anno, attivando in tutte le città i sistemi previsionali che possano segnalare più efficacemente le situazioni meteo a rischio, dotandosi di numeri verdi, organizzando delle task force di sostegno alla popolazione più fragile".
Messina spiega che "domenica si toccheranno record storici di caldo, con picchi di calore tra le ore 13 e le 16, quando si raggiungeranno temperature elevatissime". Vivono da soli, spesso ai pianti alti dei palazzi, a volte senza ascensore, in appartamenti piccoli, hanno problemi di salute e forse solo la pensione minima: questo l'identikit degli anziani più a rischio caldo in estate tracciato da Federanziani. "E' per questo - rileva - che chiediamo alle famiglie italiane di assicurarsi che i loro nonni seguano le regole fondamentali del nostro decalogo contro il caldo, evitando di uscire nelle ore più pericolose, assumendo molti liquidi, facendo arieggiare i locali in cui si vivono, riparandosi sempre il capo dal sole".
mercoledì 27 giugno 2012
In arrivo "El Nino": clima a rischio!
Arriva El Nino. E' un fuori stagione per il fenomeno caratterizzato da temperature oceaniche insolitamente calde nel Pacifico tropicale centro-orientale. La previsione è tra luglio e settembre, mentre in genere lo si aspetta nel periodo natalizio. El Nino provoca anomalie climatiche forti causando siccità estrema in Indonesia e Australia e alluvioni in Perù, Ecuador, fino al Brasile. Ad annunciare l'arrivo del Nino l'ultimo bollettino reso noto oggi a Ginevra dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm) secondo il quale c'é la possibilità che il fenomeno climatico di El Nino si sviluppi nel periodo tra luglio e settembre prossimi.
L'intensità dell'eventuale fenomeno è al momento incerta. El Nino è caratterizzato appunto, da temperature oceaniche insolitamente calde nei settori centrali e orientali del Pacifico tropicale, mentre La Nina si verifica con la situazione opposta, caratterizzata da temperature dell'oceano insolitamente basse. Entrambi le anomalie climatiche provocano significativi cambiamenti della circolazione atmosferica e delle precipitazioni in diverse regioni. Pertanto le informazioni su El Nino e La Nina sono utili per i responsabili politici e pianificatori in settori quali la prevenzione delle catastrofi, gestione delle risorse idriche, l' agricoltura e la salute, spiega l'Omm.
Di solito El Nino arriva verso Natale e dura almeno sei mesi. Nel '98 e' durato due anni. Poi c'é stato El Nino del 2002 tra quelli che si ricordano per gli effetti come i tifoni distruttivi sulle Samoa e altri atolli vicini. Quanto al Nino prossimo, che non avviene nella stagione, potrebbe durare molto meno a lungo.
L'intensità dell'eventuale fenomeno è al momento incerta. El Nino è caratterizzato appunto, da temperature oceaniche insolitamente calde nei settori centrali e orientali del Pacifico tropicale, mentre La Nina si verifica con la situazione opposta, caratterizzata da temperature dell'oceano insolitamente basse. Entrambi le anomalie climatiche provocano significativi cambiamenti della circolazione atmosferica e delle precipitazioni in diverse regioni. Pertanto le informazioni su El Nino e La Nina sono utili per i responsabili politici e pianificatori in settori quali la prevenzione delle catastrofi, gestione delle risorse idriche, l' agricoltura e la salute, spiega l'Omm.
Di solito El Nino arriva verso Natale e dura almeno sei mesi. Nel '98 e' durato due anni. Poi c'é stato El Nino del 2002 tra quelli che si ricordano per gli effetti come i tifoni distruttivi sulle Samoa e altri atolli vicini. Quanto al Nino prossimo, che non avviene nella stagione, potrebbe durare molto meno a lungo.
lunedì 25 giugno 2012
E dopo "Scipione" ecco "Caronte"!
Mentre al centrosud il caldo non molla e l’anticiclone sahariano “Scipione” imperversa con ancora punte di 36°C su quasi su tutte le città, al nord è attesa una breve tregua, con temperature sotto i 30°C e addirittura qualche temporale violento dalle Alpi verso il Veneto orientale e il Friuli VG nel corso del pomeriggio-sera, quando sono attesi anche veloci nubifragi associati a grandine e occasionali trombe d’aria. L’aria un poco più fresca nordatlantica che si è infiltrata valicando le Alpi, raggiungerà domani le regioni adriatiche.
Ma la tregua durerà poco, anzi, quasi nulla: Antonio Sanò, direttore del portale web www.iLMeteo.it, avverte che a Scipione si sostituirà subito “Caronte”, il secondo anticiclone subtropicale africano, che , come il traghettatore infernale dagli Occhi di Brace, ci porterà diritti al cuore dell’Estate. A parte qualche temporale sulle Alpi occidentali, il Weekend sarà veramente infuocato: 37°C a Bologna, Firenze, Roma, 39°C a Pescara, 40°C in Puglia, 35-36 quasi ovunque al centrosud e sul nordest.
I 33°C di Milano saranno poi percepiti come 38 a causa dell’elevato tasso di umidità. Quando ne usciremo? Il centro di calcolo del portale www.iLMeteo.it intravede un possibile cambiamento i primi giorni di Luglio solo per le Alpi, il nordovest e la Sardegna per il passaggio di veloci temporali e venti più freschi, mentre al centrosud e sulle regioni adriatiche “Caronte” proseguirà per tutta la settimana.
Ecco i dettagli delle previsioni redatte da Antonio Sanò del portale web www.ilmeteo.it
LUNEDI 25: Dapprima sole e clima caldo tra i 30 del nord e i 34 del centrosud. Temporali sulle Alpi, anche forti, verso Trentino AA, Bellunese, Carnia, verso il FriuliVg e Trieste ed est Veneto entro sera anche con grandine e locali trombe d'aria. Più fresco a seguire sul FriuliVG e Veneto.
MARTEDI 26: Venti da nord, dapprima nubi e rare piogge su Romagna, Marche, Abruzzo, poi temporali su zone interne del centro specie sull'Abruzzo, Molise, zone interne del Lazio. Locali rovesci su Val d'Aosta e Verbano-Ossola. Sole altrove, più mite
MERCOLEDI 27: Giornata splendida. Tutto sole, 31°C al nord, 34 al centrosud. Clima asciutto.GIOVEDI 28: Temporali in arrivo sulle Alpi e poi tutto il Piemonte, Lombardia, ovest Emilia, rilievi liguri e liguri-emiliani, locali verso veronese. Migliora la sera. Tutto sole altrove e 35°C al centrosud.
VENERDI 29, SABATO 30, DOMENICA 1 LUGLIO: Sole e tanto caldo. Seconda fiammata africana con "Caronte", il traghettatore infernale dagli Occhi di Brace che ci porterà dritti al cuore dell'Estate. Temporali pomeridiani sulle Alpi occidentali e Val d'Aosta verso ovest Piemonte e Verbano-Ossola. 37-38°C al centrosud, adriatiche e zone interne dell'Emilia Romagna. 38°C, 37,5°C a Roma. 37 in Emilia Romagna, Marche, 39 in Abruzzo, Molise, Puglia. Punte di 40°C su zone interne dell'Abruzzo, Molise, Puglia.
Ansaweb
Ma la tregua durerà poco, anzi, quasi nulla: Antonio Sanò, direttore del portale web www.iLMeteo.it, avverte che a Scipione si sostituirà subito “Caronte”, il secondo anticiclone subtropicale africano, che , come il traghettatore infernale dagli Occhi di Brace, ci porterà diritti al cuore dell’Estate. A parte qualche temporale sulle Alpi occidentali, il Weekend sarà veramente infuocato: 37°C a Bologna, Firenze, Roma, 39°C a Pescara, 40°C in Puglia, 35-36 quasi ovunque al centrosud e sul nordest.
I 33°C di Milano saranno poi percepiti come 38 a causa dell’elevato tasso di umidità. Quando ne usciremo? Il centro di calcolo del portale www.iLMeteo.it intravede un possibile cambiamento i primi giorni di Luglio solo per le Alpi, il nordovest e la Sardegna per il passaggio di veloci temporali e venti più freschi, mentre al centrosud e sulle regioni adriatiche “Caronte” proseguirà per tutta la settimana.
Ecco i dettagli delle previsioni redatte da Antonio Sanò del portale web www.ilmeteo.it
LUNEDI 25: Dapprima sole e clima caldo tra i 30 del nord e i 34 del centrosud. Temporali sulle Alpi, anche forti, verso Trentino AA, Bellunese, Carnia, verso il FriuliVg e Trieste ed est Veneto entro sera anche con grandine e locali trombe d'aria. Più fresco a seguire sul FriuliVG e Veneto.
MARTEDI 26: Venti da nord, dapprima nubi e rare piogge su Romagna, Marche, Abruzzo, poi temporali su zone interne del centro specie sull'Abruzzo, Molise, zone interne del Lazio. Locali rovesci su Val d'Aosta e Verbano-Ossola. Sole altrove, più mite
MERCOLEDI 27: Giornata splendida. Tutto sole, 31°C al nord, 34 al centrosud. Clima asciutto.GIOVEDI 28: Temporali in arrivo sulle Alpi e poi tutto il Piemonte, Lombardia, ovest Emilia, rilievi liguri e liguri-emiliani, locali verso veronese. Migliora la sera. Tutto sole altrove e 35°C al centrosud.
VENERDI 29, SABATO 30, DOMENICA 1 LUGLIO: Sole e tanto caldo. Seconda fiammata africana con "Caronte", il traghettatore infernale dagli Occhi di Brace che ci porterà dritti al cuore dell'Estate. Temporali pomeridiani sulle Alpi occidentali e Val d'Aosta verso ovest Piemonte e Verbano-Ossola. 37-38°C al centrosud, adriatiche e zone interne dell'Emilia Romagna. 38°C, 37,5°C a Roma. 37 in Emilia Romagna, Marche, 39 in Abruzzo, Molise, Puglia. Punte di 40°C su zone interne dell'Abruzzo, Molise, Puglia.
Ansaweb
Goletta verde: Imperia vergogna d'Italia
'Vergogna': con questa parola, tracciata su uno striscione legata ai due alberi dell' imbarcazione, Goletta Verde riassume il proprio commento all'assenza di un depuratore funzionante a Imperia dove le analisi hanno rilevato ''inaccettabili livelli di Escherichia coli e Enterococchi intestinali''. Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, ha dato avvio al suo viaggio dalla riviera di ponente ligure ''proprio per tenere alta l'attenzione sulla situazione e per sollecitare a gran voce che venga finalmente affrontata e risolta. La regione Liguria versa in una delle situazioni piu' critiche di tutto il nord Italia''.
Ansa-web 24-06-2012
Ansa-web 24-06-2012
mercoledì 20 giugno 2012
Scatta oggi il piano governativo: "Estate sicura"
Il Ministero della salute avvia l’operazione “Estate sicura”. Dalle 14 di oggi, 20 giugno, e tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00, compreso il sabato e la domenica, sarà attivo il numero gratuito nazionale 1500 che fornirà direttamente ai cittadini informazioni e consigli su come difendersi dal caldo e indicazioni sui servizi e sugli altri numeri verdi attivati dalle Regioni e dai Comuni, in particolare per fornire supporto alle persone anziane e agli altri soggetti che soffrono di più l’aumento delle temperature.
Al numero 1500 risponderà personale altamente qualificato e appositamente formato, in grado di soddisfare le richieste di informazione di base, e anche dirigenti sanitari (medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi), per soddisfare le richieste più complesse. Quest’anno il Ministero ha scelto di avvalersi, per la gestione del servizio, unicamente del proprio personale: questo assicurerà la realizzazione di ulteriori risparmi, che si andranno a sommare a quelli derivati da altre iniziative previste nel piano triennale di risparmio, e soprattutto garantirà più qualità e trasparenza nella relazione diretta tra l’Istituzione e i cittadini.
Il call center nazionale si affianca alle altre iniziative del Ministero della salute per far fronte all’ondata di caldo: il Sistema di previsione allarme meteo, in funzione già dal 15 maggio sul portale del Ministero e che emette un bollettino per 27 aree urbane del Paese, e la pagina web dedicata al caldo, sempre sul portale, con il decalogo per l’estate sicura e gli opuscoli rivolti alla popolazione generale ma anche a medici, operatori di istituti di ricovero per anziani e badanti (per loro il materiale è disponibile in sei lingue, tra cui rumeno, russo e polacco).
Inoltre, con il supporto tecnico del Ministero, 25 città italiane hanno attivato a livello locale la cosiddetta “Anagrafe della suscettibilità”: uno strumento che censisce le persone più suscettibili all’aumento delle temperature, per le quali scattano misure di protezione e controllo non appena il sistema di allarme meteo segnala l’arrivo di un’ondata di calore.
Al numero 1500 risponderà personale altamente qualificato e appositamente formato, in grado di soddisfare le richieste di informazione di base, e anche dirigenti sanitari (medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi), per soddisfare le richieste più complesse. Quest’anno il Ministero ha scelto di avvalersi, per la gestione del servizio, unicamente del proprio personale: questo assicurerà la realizzazione di ulteriori risparmi, che si andranno a sommare a quelli derivati da altre iniziative previste nel piano triennale di risparmio, e soprattutto garantirà più qualità e trasparenza nella relazione diretta tra l’Istituzione e i cittadini.
Il call center nazionale si affianca alle altre iniziative del Ministero della salute per far fronte all’ondata di caldo: il Sistema di previsione allarme meteo, in funzione già dal 15 maggio sul portale del Ministero e che emette un bollettino per 27 aree urbane del Paese, e la pagina web dedicata al caldo, sempre sul portale, con il decalogo per l’estate sicura e gli opuscoli rivolti alla popolazione generale ma anche a medici, operatori di istituti di ricovero per anziani e badanti (per loro il materiale è disponibile in sei lingue, tra cui rumeno, russo e polacco).
Inoltre, con il supporto tecnico del Ministero, 25 città italiane hanno attivato a livello locale la cosiddetta “Anagrafe della suscettibilità”: uno strumento che censisce le persone più suscettibili all’aumento delle temperature, per le quali scattano misure di protezione e controllo non appena il sistema di allarme meteo segnala l’arrivo di un’ondata di calore.
domenica 17 giugno 2012
Estate: esposizione ragionata al Sole
Un’esposizione ragionata deve prevedere una gradualità non solo di tempi ma anche di regioni corporee. Per esempio il primo giorno di spiaggia, oltre alla necessaria protezione solare e al rispetto del “decalogo”, è opportuno rimanere il più a lungo possibile sotto l’ombrellone, esponendosi magari soltanto per 5-10 minuti.
Non forziamo troppo la nostra capacità di resistenza!Se la nostra vacanza è breve non dobbiamo cercare assolutamente di tornare ben abbronzati, soprattutto se la nostra pelle è di carnagione chiara. Pensiamo invece a utilizzare filtri adeguati e a salvaguardare la salute della nostra pelle piuttosto che a cedere alle tentazioni di un’abbronzatura ottenuta a caro prezzo.
Non dimenticare, inoltre, che un’abbronzatura troppo “traumatica” per la pelle tende a sbiadire più in fretta!
In ogni caso, è bene pianificare sempre la propria esposizione al sole prestando attenzione ad alcuni dettagli importanti.
Non forziamo troppo la nostra capacità di resistenza!Se la nostra vacanza è breve non dobbiamo cercare assolutamente di tornare ben abbronzati, soprattutto se la nostra pelle è di carnagione chiara. Pensiamo invece a utilizzare filtri adeguati e a salvaguardare la salute della nostra pelle piuttosto che a cedere alle tentazioni di un’abbronzatura ottenuta a caro prezzo.
Non dimenticare, inoltre, che un’abbronzatura troppo “traumatica” per la pelle tende a sbiadire più in fretta!
In ogni caso, è bene pianificare sempre la propria esposizione al sole prestando attenzione ad alcuni dettagli importanti.
- Identificare il proprio fototipo: è fondamentale per sapere le prerogative della propria pelle e la predisposizione a sviluppare eritemi e scottature frequenti
- Informarsi tempestivamente sui fattori di rischio fotoclimatici: ora del giorno, stagione, latitudine, altitudine, nuvolosità e stato dell’inquinamento atmosferico
- Verificare l’esposizione effettiva, tenendo conto della propria attività professionale e/o sportiva e non soltanto dei momenti di relax trascorsi sotto il sole
- Portare con sé un timer/orologio per cronometrare la propria esposizione, evitando di fidarsi del proprio senso del tempo
- Osservare con molta attenzione la risposta della propria pelle al sole e consultare il proprio medico di fiducia in caso di dubbi o di reazioni sospette
- Evitare l’errore di ritenere che la crema solare consenta di prolungare arbitrariamente la propria esposizione al sole
L’ideale sarebbe andare in vacanza già con una parziale abbronzatura, magari acquisita nei week end di sole.
E' arrivato l'anticiclone Stefan
L'anticiclone Stefan è arrivato sulle nostre latitudini. E' infatti questo il nome ufficiale dell'area di alta pressione proveniente dall'Africa, rinominato "Scipione" dagli esperti di "meteo.it". Il nome ufficiale è stato, invece, dato dall'ufficio meteorologico dell'università di Berlino.
Per martedì e mercoledì è previsto il picco massimo delle temperature che sforeranno la linea dei 30 °C nelle zone interne, limite che non dovrebbe essere invece superato nelle zone costiere, termoregolate dal mare e dalle deboli brezze.
Per martedì e mercoledì è previsto il picco massimo delle temperature che sforeranno la linea dei 30 °C nelle zone interne, limite che non dovrebbe essere invece superato nelle zone costiere, termoregolate dal mare e dalle deboli brezze.
mercoledì 13 giugno 2012
In arrivo il caldo africano
Oggi ci sarà ancora occasione per veloci temporali sul nordest, dall’Emilia verso il Veneto, poi sul Friuli Venezia Giulia e sulle Alpi, mentre altrove splenderà il sole. Antonio Sanò, direttore del portale web www.iLMeteo.it, avverte che è già pronto ad espandersi verso l’Italia un potente anticiclone africano che garantirà giornate assolate da venerdì e per tutto il weekend non solo su tutta l’Italia , ma anche su gran parte dell’Europa. Al sud e sulla Sardegna si raggiungeranno facilmente i 38°C nelle zone lontane dal mare, mentre lungo le coste il clima sarà relativamente più mite grazie alle brezze. Sul resto del centro-nord temperature aumenteranno fino ad oltre i 30-32°.
Le ultime elaborazioni meteo confermano la permanenza dell’anticiclone africano e il suo rafforzamento per altri 10 giorni, dunque per tutta la prossima settimana, addirittura a fino al fine settimana successivo del 23-24 Giugno, con caldo record al sud, Sicilia e Sardegna con punte di 40°C e 35°C al centro nord. Tutto il mese di Giugno si chiuderà con temperature sopra le medie addirittura di oltre 3°C. Insomma, è in arrivo la prima delle 3 fiammate di caldo record che sono attese nella prossima Estate che vedrà temperature più alte del normale su gran parte del centrosud, nordest, regioni adriatiche e su gran parte dell’Europa.
Nel dettaglio le previsioni per i prossimi giorni redatte da Antonio Sanò de www.iLMeteo.it.
Mercoledì 13
Mite per venti da ovest, 25°C al centronord, 28 al sud. Ancora nubi al nord con rovesci dall'Emilia e nord Appennino diretti poi verso il Veneto e Venezie e sulle Alpi orientali; poi nel pomeriggio temporali su est Alpi, alta Lombardia, Bresciano, Triveneto e Ferrarese. Un temporale su rilievi marchigiani verso l'anconetano. Migliora la sera con ultimi temporali su est Alpi e Prealpi e sul Veneto.
Giovedì 14
Dapprima sole estivo. Qualche rovescio o temporale su Alpi e Prealpi sia occidentali che orientali e poi tra Piemonte e Lombardia specie sul Novarese e Verbano-Ossola verso il Varesotto. Sole altrove al nord, Sole e 30°C al centro, 33°C al sud. Rasserena la notte anche al nord.
Venerdì 15
Sole ovunque e clima estivo. 34°C al sud, 30°C al nord, un po' di nubi su Alpi, prealpi, alto Piemonte, resto delle Alpi con isolati temporali pomeridiani
Sabato 16
Clima estivo e sole, 36°C al sud e Sardegna, 34 al centro ed Emilia, 30 altrove al nord, giornate splendide dell'Estate Italiana grazie all'espansione verso l'Italia di un anticiclone africano. Temporali nel pomeriggio sulle Alpi occidentali e Val d'Aosta fino al Verbano-Ossola. Poche nubi in aumento in Sardegna
Domenica 17
Clima estivo e sole, 38°C al sud e Sardegna, giornate splendide dell'Estate Italiana grazie all'espansione verso l'Italia di un anticiclone africano esteso 4000km dal Sahara alla Finlandia. Temporali su ovest Alpi e locali anche su Dolomiti e bellunese settentrionale.
Lunedì 18
Supercaldo al sud e Sardegna e Sicilia con 38°C - 39°C , 35 in Emilia, zone interne romagnole e al centro, sole altrove con 33°C, isolati temporali sulle Alpi occidentali. Punte di 39°C in Sardegna e Puglia, zone lontane dal mare.Martedì 19 fino a Domenica 24: Tutto sole e clima estivo, 38°C al sud, 34 al centro ed Emilia e Veneto, 32 sul resto del nord. Punte di 40°C sulle zone interne della Sardegna e della Puglia.
fonte: (Ansaweb)
Le ultime elaborazioni meteo confermano la permanenza dell’anticiclone africano e il suo rafforzamento per altri 10 giorni, dunque per tutta la prossima settimana, addirittura a fino al fine settimana successivo del 23-24 Giugno, con caldo record al sud, Sicilia e Sardegna con punte di 40°C e 35°C al centro nord. Tutto il mese di Giugno si chiuderà con temperature sopra le medie addirittura di oltre 3°C. Insomma, è in arrivo la prima delle 3 fiammate di caldo record che sono attese nella prossima Estate che vedrà temperature più alte del normale su gran parte del centrosud, nordest, regioni adriatiche e su gran parte dell’Europa.
Nel dettaglio le previsioni per i prossimi giorni redatte da Antonio Sanò de www.iLMeteo.it.
Mercoledì 13
Mite per venti da ovest, 25°C al centronord, 28 al sud. Ancora nubi al nord con rovesci dall'Emilia e nord Appennino diretti poi verso il Veneto e Venezie e sulle Alpi orientali; poi nel pomeriggio temporali su est Alpi, alta Lombardia, Bresciano, Triveneto e Ferrarese. Un temporale su rilievi marchigiani verso l'anconetano. Migliora la sera con ultimi temporali su est Alpi e Prealpi e sul Veneto.
Giovedì 14
Dapprima sole estivo. Qualche rovescio o temporale su Alpi e Prealpi sia occidentali che orientali e poi tra Piemonte e Lombardia specie sul Novarese e Verbano-Ossola verso il Varesotto. Sole altrove al nord, Sole e 30°C al centro, 33°C al sud. Rasserena la notte anche al nord.
Venerdì 15
Sole ovunque e clima estivo. 34°C al sud, 30°C al nord, un po' di nubi su Alpi, prealpi, alto Piemonte, resto delle Alpi con isolati temporali pomeridiani
Sabato 16
Clima estivo e sole, 36°C al sud e Sardegna, 34 al centro ed Emilia, 30 altrove al nord, giornate splendide dell'Estate Italiana grazie all'espansione verso l'Italia di un anticiclone africano. Temporali nel pomeriggio sulle Alpi occidentali e Val d'Aosta fino al Verbano-Ossola. Poche nubi in aumento in Sardegna
Domenica 17
Clima estivo e sole, 38°C al sud e Sardegna, giornate splendide dell'Estate Italiana grazie all'espansione verso l'Italia di un anticiclone africano esteso 4000km dal Sahara alla Finlandia. Temporali su ovest Alpi e locali anche su Dolomiti e bellunese settentrionale.
Lunedì 18
Supercaldo al sud e Sardegna e Sicilia con 38°C - 39°C , 35 in Emilia, zone interne romagnole e al centro, sole altrove con 33°C, isolati temporali sulle Alpi occidentali. Punte di 39°C in Sardegna e Puglia, zone lontane dal mare.Martedì 19 fino a Domenica 24: Tutto sole e clima estivo, 38°C al sud, 34 al centro ed Emilia e Veneto, 32 sul resto del nord. Punte di 40°C sulle zone interne della Sardegna e della Puglia.
fonte: (Ansaweb)
martedì 12 giugno 2012
Via libera europeo agli aiuti per le zone alluvionate
Strasburgo - Il Parlamento europeo ha dato oggi a larghissima maggioranza il via libera all’erogazione di poco più di 18 milioni di euro di aiuti «per attenuare gli effetti delle inondazioni» che hanno colpito la Liguria e la Toscana nell’ottobre 2011.
L’aiuto, che ascende esattamente a 18.061.682 euro, di cui 14 destinati alla Liguria come ha spiegato ai microfoni di Radio19 l’eurodeputata del Pd Francesca Balzani, proviene dal Fondo di solidarietà della Ue, attivabile in caso di disastri e calamità naturali, e sarà definitivamente erogabile non appena la decisione di Strasburgo verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Ue.
Il definitivo visto buono del Parlamento Ue alla richiesta di aiuto avanzata dall’Italia e quantificata dalla Commissione è arrivato tramite una doppia votazione. La prima sulla relazione firmata proprio dalla Balzani per modificare il bilancio in modo da inserire la cifra per la Liguria e la Toscana, approvata con 647 sì, 7 no e 16 astensioni, e la seconda sul rapporto del popolare portoghese José Manuel Fernandes sull’effettiva mobilitazione dei fondi, passata con 658 voti positivi, 7 negativi e 16 astensioni.
Secondo le stime presentate dal governo italiano a Bruxelles il danno diretto accertato delle inondazioni dell’ottobre 2011 ascende a 722,46 milioni di euro.
«Una boccata d’ossigeno» da 18 milioni di euro da destinare «alle reti di trasporto, le infrastrutture pubbliche essenziali, le abitazioni, le aziende e l’agricoltura», ha commentato la vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli (Pdl).
Secondo l’esponente del Pdl è ora «fondamentale che i fondi arrivino velocemente sul territorio per essere destinati con rapidità ed efficacia ad interventi che rispondano» alle necessità della popolazione. Contemporaneamente, la Angelilli invita ad attuare «un attento monitoraggio sulle modalità di impiego» delle risorse erogate dalla Ue.
L’aiuto, che ascende esattamente a 18.061.682 euro, di cui 14 destinati alla Liguria come ha spiegato ai microfoni di Radio19 l’eurodeputata del Pd Francesca Balzani, proviene dal Fondo di solidarietà della Ue, attivabile in caso di disastri e calamità naturali, e sarà definitivamente erogabile non appena la decisione di Strasburgo verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Ue.
Il definitivo visto buono del Parlamento Ue alla richiesta di aiuto avanzata dall’Italia e quantificata dalla Commissione è arrivato tramite una doppia votazione. La prima sulla relazione firmata proprio dalla Balzani per modificare il bilancio in modo da inserire la cifra per la Liguria e la Toscana, approvata con 647 sì, 7 no e 16 astensioni, e la seconda sul rapporto del popolare portoghese José Manuel Fernandes sull’effettiva mobilitazione dei fondi, passata con 658 voti positivi, 7 negativi e 16 astensioni.
Secondo le stime presentate dal governo italiano a Bruxelles il danno diretto accertato delle inondazioni dell’ottobre 2011 ascende a 722,46 milioni di euro.
«Una boccata d’ossigeno» da 18 milioni di euro da destinare «alle reti di trasporto, le infrastrutture pubbliche essenziali, le abitazioni, le aziende e l’agricoltura», ha commentato la vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli (Pdl).
Secondo l’esponente del Pdl è ora «fondamentale che i fondi arrivino velocemente sul territorio per essere destinati con rapidità ed efficacia ad interventi che rispondano» alle necessità della popolazione. Contemporaneamente, la Angelilli invita ad attuare «un attento monitoraggio sulle modalità di impiego» delle risorse erogate dalla Ue.
Tutta l'Italia trema: cento terremoti in un solo giorno, mille da fine maggio
In aumento dalle Alpi alla Calabria, al Gargano e al Belice le rilevazioni oltre il secondo grado della scala Richter
(dal "Corriere della Sera" web del 12-06-2012)
La Penisola continua a tremare, un po' dovunque e come sempre. Nel Bellunese ieri un sisma di 4.5 gradi della scala Richter ha destato solo paura e niente danni. Poche le repliche e di basso valore. «Come Ravenna nei giorni scorsi anche questo - nota Franco Mele dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Ingv - non si può collegare con l'area emiliana, pur avendo alla base la stessa causa scatenante, cioè la compressione esercitata verso Nord della placca africana che ha la sua lingua superiore nell'Adriatico». Nel Bellunese si ricordano un paio di sismi del passato di analoga intensità. Nel 1936 (5.9 Richter) con epicentro nell'Altopiano del Cansiglio ad una ventina di chilometri dal punto attuale. I danni furono rilevanti nell'Alpago, quasi il 70% delle case diventarono inabitabili. Ancora più grave doveva essere stato quello del 1873 (magnitudo 6.3) il quale oltre a distruggere le case provocava pure delle vittime.
PIÙ AL NORD - «Solo nelle ultime 24 ore - ricorda Mele - abbiamo registrato un centinaio di terremoti, tenendo conto anche di quelli più deboli». Oltre la metà degli eventi si è manifestata nella Pianura Padana emiliana e lombarda che rimane sempre il focolaio più acceso. Tuttavia negli ultimi 2-3 giorni scosse oltre il secondo grado della scala Richter si sono fatte sentire un po' dovunque, da Nord a Sud, con qualche epicentro più frequente di altri: tra questi c'è l'area calabra del Pollino intorno a Castrovillari. Qui dal 1708 al 1988 si sono verificati sei terremoti con una magnitudo intorno a cinque gradi. «Nella zona c'è una faglia - spiega Mele - che spesso fa emergere lunghe sequenze di relativa intensità». Parte della Calabria è priva di grandi terremoti storici e questo «gap sismico», come lo chiamano gli specialisti, inquieta e si infittiscono gli studi dedicati alla regione. I processi stanno accumulando energia, prima o poi la scaricherà?
L'elenco delle ultime località interessate è lungo. Dalla tristemente nota Valle del Belice alla Sila, dal Golfo di Noto, ad Ascoli Piceno, dal Sannio al Gran Sasso alle Isole Lipari e poi la costa abruzzese e calabra. «Dopo il terremoto dell'Aquila abbiamo ulteriormente intensificato la rete delle stazioni di rilevamento aggiungendone sugli Appennini e nell'Alta Val Tiberina - precisa Mele -. Complessivamente a livello nazionale arriviamo a cogliere 12 mila terremoti all'anno anche se quelli superiori ai due gradi della scala Richter sono soltanto circa seicento. Quest'anno saranno sicuramente di più».
IL RUOLO DEI COMUNI - La cognizione del rischio in Val Padana si è individuata diventando via via più consistente, a partire dagli anni Quaranta quando iniziarono le indagini per cercare i giacimenti di gas e petrolio. Ne uscirono profili del sottosuolo preziosi per capirne la natura ed anche il potenziale pericolo. «Furono ricerche importanti di cui conosciamo però soltanto una parte dei risultati - ricorda Mele - perché molte sono rimaste segrete e ancora chiuse nei cassetti dell'Eni». Una continuazione utile la aggiunsero negli anni Ottanta altri ricercatori dell'Ingv, come Gianluca Valensize. «Negli ultimi giorni si è richiamata più volte la necessità di aggiornare la mappa nazionale del pericolo sismico - conclude Franco Mele -, ma si dimentica che questa costituisce solo un riferimento di base avvalorato anche dai recenti sismi, e che poi sono le amministrazioni locali ad avere il compito di integrarla nei dettagli».
(dal "Corriere della Sera" web del 12-06-2012)
La Penisola continua a tremare, un po' dovunque e come sempre. Nel Bellunese ieri un sisma di 4.5 gradi della scala Richter ha destato solo paura e niente danni. Poche le repliche e di basso valore. «Come Ravenna nei giorni scorsi anche questo - nota Franco Mele dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Ingv - non si può collegare con l'area emiliana, pur avendo alla base la stessa causa scatenante, cioè la compressione esercitata verso Nord della placca africana che ha la sua lingua superiore nell'Adriatico». Nel Bellunese si ricordano un paio di sismi del passato di analoga intensità. Nel 1936 (5.9 Richter) con epicentro nell'Altopiano del Cansiglio ad una ventina di chilometri dal punto attuale. I danni furono rilevanti nell'Alpago, quasi il 70% delle case diventarono inabitabili. Ancora più grave doveva essere stato quello del 1873 (magnitudo 6.3) il quale oltre a distruggere le case provocava pure delle vittime.
PIÙ AL NORD - «Solo nelle ultime 24 ore - ricorda Mele - abbiamo registrato un centinaio di terremoti, tenendo conto anche di quelli più deboli». Oltre la metà degli eventi si è manifestata nella Pianura Padana emiliana e lombarda che rimane sempre il focolaio più acceso. Tuttavia negli ultimi 2-3 giorni scosse oltre il secondo grado della scala Richter si sono fatte sentire un po' dovunque, da Nord a Sud, con qualche epicentro più frequente di altri: tra questi c'è l'area calabra del Pollino intorno a Castrovillari. Qui dal 1708 al 1988 si sono verificati sei terremoti con una magnitudo intorno a cinque gradi. «Nella zona c'è una faglia - spiega Mele - che spesso fa emergere lunghe sequenze di relativa intensità». Parte della Calabria è priva di grandi terremoti storici e questo «gap sismico», come lo chiamano gli specialisti, inquieta e si infittiscono gli studi dedicati alla regione. I processi stanno accumulando energia, prima o poi la scaricherà?
L'elenco delle ultime località interessate è lungo. Dalla tristemente nota Valle del Belice alla Sila, dal Golfo di Noto, ad Ascoli Piceno, dal Sannio al Gran Sasso alle Isole Lipari e poi la costa abruzzese e calabra. «Dopo il terremoto dell'Aquila abbiamo ulteriormente intensificato la rete delle stazioni di rilevamento aggiungendone sugli Appennini e nell'Alta Val Tiberina - precisa Mele -. Complessivamente a livello nazionale arriviamo a cogliere 12 mila terremoti all'anno anche se quelli superiori ai due gradi della scala Richter sono soltanto circa seicento. Quest'anno saranno sicuramente di più».
IL RUOLO DEI COMUNI - La cognizione del rischio in Val Padana si è individuata diventando via via più consistente, a partire dagli anni Quaranta quando iniziarono le indagini per cercare i giacimenti di gas e petrolio. Ne uscirono profili del sottosuolo preziosi per capirne la natura ed anche il potenziale pericolo. «Furono ricerche importanti di cui conosciamo però soltanto una parte dei risultati - ricorda Mele - perché molte sono rimaste segrete e ancora chiuse nei cassetti dell'Eni». Una continuazione utile la aggiunsero negli anni Ottanta altri ricercatori dell'Ingv, come Gianluca Valensize. «Negli ultimi giorni si è richiamata più volte la necessità di aggiornare la mappa nazionale del pericolo sismico - conclude Franco Mele -, ma si dimentica che questa costituisce solo un riferimento di base avvalorato anche dai recenti sismi, e che poi sono le amministrazioni locali ad avere il compito di integrarla nei dettagli».
domenica 10 giugno 2012
Terremoto in Egitto, a Sharm (4.1)
Un sisma di magnitudo 4.1 e’ stato registrato alle 11.30 di questa mattina al largo di Sharm el Sheikh. Non vi sono stati danni ne’ vittime, ha riferito l’agenzia Mena. L’epicentro e’ stato localizzato dalla Rete sismica nazionale a 22 chilometri dalla localita’ turistica egiziana e a una profondita’ di 12 chilometri. Il sisma e’ stato avvertito dagli abitanti.
Terremoto in Grecia, 6.1 Richter
La terra trema, e questa volta lo fa in Grecia, con una forte scossa che si è verificata qualche minuto prima delle 15.00. Sebbene non si hanno ancora notizie ufficiali, non si esclude la possibilità che vi siano stati danni soprattutto a cose ed edifici. La scossa stando alle prime news che circolano sul web è stata percepita anche in Italia, in particolare nella Puglia salentina e in Calabria. Nei giorni scorsi alcune scosse nell'area ellenica avevano lasciato presagire la possibilità di sismi rilevanti.
Nell'immagine a fianco potete osservare la regione interessata dall'epicentro e le principali caratteristiche. L'orario esatto è il seguente: 12.44 UTC, quindi 14.44 ora italiana. Profondità non troppo superficiale, circa 10 chilometri, e magnitudo (da confermare) di 5.9 gradi. Il sisma è avvenuto nel noto arcipelago Dodecaneso (o Dodecanneso), formato per l'appunto da 12 piccole isole, comprese tra l'Asia Minore (odierna Turchia), l'isola di Creta a Sud, le Cicladi ad Ovest e l'isola di Samo a Nord.
Nell'immagine a fianco potete osservare la regione interessata dall'epicentro e le principali caratteristiche. L'orario esatto è il seguente: 12.44 UTC, quindi 14.44 ora italiana. Profondità non troppo superficiale, circa 10 chilometri, e magnitudo (da confermare) di 5.9 gradi. Il sisma è avvenuto nel noto arcipelago Dodecaneso (o Dodecanneso), formato per l'appunto da 12 piccole isole, comprese tra l'Asia Minore (odierna Turchia), l'isola di Creta a Sud, le Cicladi ad Ovest e l'isola di Samo a Nord.
sabato 9 giugno 2012
Terremoto a Belluno: 4.5
Una scossa di magnitudo 4.5 è stata avvertita alle 4.04 nel Nord Est, tra Belluno e Pordenone. L’epicentro è localizzato a Barcis, nel Friuli. Il sisma è stato avvertito nei comuni della Prealpi, Lamosano, Pieve d'Alpago e Tambre, Barcis, Cimolais, Claut, Erto. Poco prima, alle 2 e 50 e alle 3 e 51, altre scosse di intensità minore – rispettivamente 2.4 e 2.1- sono state registrate in Emilia, ancora nel Modenese, nelle località devastate dai terremoti del 20 e 29 maggio.
mercoledì 6 giugno 2012
Ravenna 4.5: terremoto originato da un'altra faglia
Sono 16.426 gli sfollati assistiti dal Sistema nazionale di Protezione civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, dopo le scosse di terremoto del 20 e 29 maggio, ospitati in campi tende, strutture al coperto e hotel. Intanto la terra continua a tremare e il sisma si sposta. L'ultima scossa di grande intensità all'alba a Ravenna, 4,5 di magnitudo, ma per l'Ingv si tratta di un'altra faglia.
Secondo il dipartimento della Protezione civile in Emilia Romagna sono 14.344 i cittadini assistiti nei 34 campi allestiti dal servizio nazionale della protezione civile, nelle 48 strutture al coperto - come scuole, palestre e caserme, oltre che nei vagoni letto offerti da ferrovie dello Stato e genio ferrovieri - negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, 9.421 persone sono accolte nei campi tende, 2.237 nelle strutture ricettive e 2.686 nelle altre strutture.
La scossa di magnitudo 4,5 che si è verificata alle 6:08 a largo di Ravenna ad una profondità di 25 chilometri interessa "una faglia diversa, un'altra faglia che non fa parte del sistema delle pieghe ferraresi, che si è attivato il 20 maggio": lo spiega il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Stefano Gresta, raggiunto al telefono. Nel modenese e ferrarese intanto durante la notte e la mattina si sono registrate una decina di scosse di magnitudo tra due e tre, inferiore a tre.
Il terremoto nel ravennate è avvenuto a oltre 100 chilometri dal sisma che ha devastato il modenese con le scosse del 20 e 29 maggio. "E' una faglia diversa, e non è collegata alla struttura geologica della faglia ferrarese", sottolinea, Gresta, aggiungendo: "Finora - è un terremoto isolato non possiamo dire se c'è un'evoluzione, uno sciame sismico in atto. Potrebbe essere anche un movimento isolato. E' la prova che l'Italia è tutta sismica".
Per quanto riguarda il movimento tettonico che agisce sulla penisola in senso antiorario, Gresta spiega che "è un fenomeno su una scala di centinaia di migliaia, milioni di anni, un movimento tettonico che è in moto da milioni di anni ed è tutto ricondotto alla placca africana che spinge la placca europea, con un movimento dinamico sulla penisola in senso antiorario".
Intanto è salito a 26 il numero dei morti del sisma che ha colpito l'Emilia Romagna. Martedì è morta all'ospedale di Modena a Baggiovara la donna che martedì scorso era stata salvata dopo 12 ore sotto le macerie della palazzina crollata in cui abitava a Cavezzo. E' morta anche un'altra donna, Sandra Gherardi, dopo cinque giorni di coma, all'ospedale Maggiore di Bologna. La donna aveva 46 anni era stata colpita mentre camminava per strada a Cento, nel ferrarese, alla testa. Intanto, i dipendenti di Forme Physique Srl, azienda del settore moda-abbigliamento di Carpi, si sono visti recapitare a pochi giorni dal terremoto una lettera con scritto: "Ciascun dipendente che ritiene opportuno continuare a svolgere la propria attività, libera la proprietà da qualsiasi responsabilità penale e civile".
Secondo il dipartimento della Protezione civile in Emilia Romagna sono 14.344 i cittadini assistiti nei 34 campi allestiti dal servizio nazionale della protezione civile, nelle 48 strutture al coperto - come scuole, palestre e caserme, oltre che nei vagoni letto offerti da ferrovie dello Stato e genio ferrovieri - negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, 9.421 persone sono accolte nei campi tende, 2.237 nelle strutture ricettive e 2.686 nelle altre strutture.
La scossa di magnitudo 4,5 che si è verificata alle 6:08 a largo di Ravenna ad una profondità di 25 chilometri interessa "una faglia diversa, un'altra faglia che non fa parte del sistema delle pieghe ferraresi, che si è attivato il 20 maggio": lo spiega il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Stefano Gresta, raggiunto al telefono. Nel modenese e ferrarese intanto durante la notte e la mattina si sono registrate una decina di scosse di magnitudo tra due e tre, inferiore a tre.
Il terremoto nel ravennate è avvenuto a oltre 100 chilometri dal sisma che ha devastato il modenese con le scosse del 20 e 29 maggio. "E' una faglia diversa, e non è collegata alla struttura geologica della faglia ferrarese", sottolinea, Gresta, aggiungendo: "Finora - è un terremoto isolato non possiamo dire se c'è un'evoluzione, uno sciame sismico in atto. Potrebbe essere anche un movimento isolato. E' la prova che l'Italia è tutta sismica".
Per quanto riguarda il movimento tettonico che agisce sulla penisola in senso antiorario, Gresta spiega che "è un fenomeno su una scala di centinaia di migliaia, milioni di anni, un movimento tettonico che è in moto da milioni di anni ed è tutto ricondotto alla placca africana che spinge la placca europea, con un movimento dinamico sulla penisola in senso antiorario".
Intanto è salito a 26 il numero dei morti del sisma che ha colpito l'Emilia Romagna. Martedì è morta all'ospedale di Modena a Baggiovara la donna che martedì scorso era stata salvata dopo 12 ore sotto le macerie della palazzina crollata in cui abitava a Cavezzo. E' morta anche un'altra donna, Sandra Gherardi, dopo cinque giorni di coma, all'ospedale Maggiore di Bologna. La donna aveva 46 anni era stata colpita mentre camminava per strada a Cento, nel ferrarese, alla testa. Intanto, i dipendenti di Forme Physique Srl, azienda del settore moda-abbigliamento di Carpi, si sono visti recapitare a pochi giorni dal terremoto una lettera con scritto: "Ciascun dipendente che ritiene opportuno continuare a svolgere la propria attività, libera la proprietà da qualsiasi responsabilità penale e civile".
lunedì 4 giugno 2012
Il terremoto lesiona Palazzo San Giorgio
Genova - Il sopralluogo ha lasciato poco spazio ai dubbi. Perché quelle «fessurazioni» ben visibili nel sottotetto, e non solo, di palazzo San Giorgio, sono molto più prosaicamente crepe prodotte dal terremoto . E non proprio irrilevanti, se è vero che da venerdì sono in corso interventi di «somma urgenza» per consolidare l’edificio ed evitare che un’ala resti pericolosa. Nel frattempo l’Autorità portuale, che qui ha la sua sede dai primi del Novecento, ha trasferito due piani di uffici in una zona più sicura.
Per capirci qualcosa bisogna tornare alle 9,06 di martedì 29 maggio . È l’istante che, nella provincia di Modena, genera il disastro che ucciderà diciassette persone, tredici delle quali stavano lavorando in fabbriche della zona. È il sisma di magnitudo 6 che colpisce per la seconda volta l’Emilia nello spazio d’una settimana; ma che, nuovamente, viene percepito in tutto il nord Italia. Fuggono gli studenti dalle scuole, a Genova , e quel giorno nessuno vi farà più rientro a scopo precauzionale. Altri palazzi sono evacuati e però ce n’è uno, assai simbolico, che riporta conseguenze serie nonostante i 300 chilometri di distanza dall’epicentro.
Palazzo San Giorgio, esempio di architettura civile medievale e costruito nel 1260 su commissione del Capitano del popolo Guglielmo Boccanegra, è uno degli edifici storici più noti della città (nelle sue celle fu recluso Marco Polo prigioniero della Repubblica di Genova), visibile a chiunque percorra la Sopraelevata o s’appresti a entrare al Porto antico nei pressi di Caricamento. L’affresco del fronte a mare, l’immagine più forte e indelebile agli occhi di molti turisti, è stato restaurato vent’anni fa circa, e da allora sono stati compiuti solo interventi di manutenzione ordinaria. Ma le vibrazioni di sette giorni fa, a differenza delle altre che periodicamente hanno segnato il nord in questi ultimi mesi con epicentro lontani dal capoluogo ligure, lo ha ferito in modo serio.
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