| La frana tra Via Dassori e Via Montevideo |
Una parte di muraglione, una struttura a secco vecchia di oltre un secolo, era venuta giù mercoledì scorso. I detriti avevano investito un vecchio capannone nell’area di un supermercato Carrefour e il retro del negozio di motoricambi, che però fino a ieri erano rimasti aperti. Intorno all’una e mezza del pomeriggio, le fortissime piogge hanno dato un altro colpo alla strada. E costretto alla chiusura i due negozi. «Abbiamo subito interrotto la viabilità e le passerelle di accesso ai palazzi» che sono basati in via Montevideo, spiega il commissario Ermanno Tesserin, della polizia municipale. Sotto il diluvio, dal fronte franato continuano a cadere rivoletti di detriti, terra e pezzi d’asfalto. Vigili urbani e pompieri, insieme ai tecnici di Iren Reti gas, sono subito arrivati a controllare una situazione di cui forse si è sottovalutata la gravità. «Non ce l’aspettavamo, probabilmente la colpa è stata della pioggia intensa delle ultime ore», cerca di ragionare Alessandro Morgante, presidente del Municipio Medio Levante, tra i primi ad accorrere sul posto. «Gli abitanti si lamentano e giustamente, si sperava in un intervento di messa in sicurezza più rapido. Certo, ci sono dei tempi tecnici… il Comune comunque segue la cosa».
Forse, si potevano subito sistemare dei teloni sul fronte franato, per evitare che si gonfiasse di pioggia, operazione compiuta solo ieri sera, sull’onda dell’emergenza. «Qualcosa per tenere almeno i detriti, una palizzata, dei sacchi di sabbia...» si dispera Munaretto. Invece, dal 24 aprile non è stato fatto ancora nulla. E anche ieri pomeriggio, sotto la pioggia battente, i teloni non si trovavano. I responsabili di un’azienda edile della zona, la Aspera, si mettono a disposizione, portano un camioncino con dei teli, ma secondo i vigili del fuoco non vanno bene. Troppo piccoli, troppo leggeri. «E comunque andavano messi prima», scuote la testa l’ingegnere dei pompieri, mentre i suoi uomini, con un’autopompa, portano via l’acqua che ristagna dal chiusino ormai bloccato dalla frana. I teloni vengono sistemati solo intorno alle 19. Il marciapiede verso via Pozzo viene chiuso al transito. Sotto, da corso Gastaldi, il supermercato Carrefour, già parzialmente transennato mercoledì, è chiuso.
Non c’è solo un problema di incolumità pubblica, ma anche strutturale: alcuni gruppi elettrici sono saltati, mezzo negozio è al buio. Un responsabile d’area è incollato al telefonino, cerca qualcuno che gli dia una mano a portare via migliaia di euro di surgelati e prodotti freschi che nel giro di qualche ora saranno da buttare via. «Potevo cercare di salvare qualcosa, potevano dirmi la situazione com’era, no? Potevano venire quando c’era il sole», protesta ancora Munaretto. Ora l’area sarebbe tecnicamente in sicurezza: a quanto pare la frana ha ormai eroso quasi tutto ciò che era intorno a un contrafforte del muraglione, ritenuto più stabile.
Il transito tra via Dassori e via Pozzo resta ristretto a una carreggiata. «Monitoriamo la situazione con la polizia municipale, ogni due ore e la notte ogni ora – spiega Gianni Crivello, assessore alla Manutenzione del Comune – domani mattina comincerà al messa in sicurezza, con la palificazione e altri interventi, secondo le norme della somma urgenza». Ma perché solo domani? «Sono i tempi che ci impongono le procedure – replica Crivello – bisogna individuare l’impresa e metterla in condizione di operare. Capisco la rabbia delle persone danneggiate, ma non avevamo altro modo di intervenire».
Nella notte, intanto, una frana di grandi dimensioni è caduta sulla strada provinciale a Serra Riccò, nell’entroterra di Genova: sul posto sono accorsi carabinieri e tecnici del Comune, e un ristorante è stato sgomberato per precauzione.
Fonte: "Il Secolo XIX"
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